Capitolo 50

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Marta's POV
《Basta piangere ora, Marta! È una festa, non ti abbattere!》disse Trè

《Non sono abbattuta, sono solo commossa, hai sentito pure tu quello che c'era scritto!》spiegai.

《Manca solo un regalo da aprire, quello di Billie》disse Adie passandomi una scatola da scarpe marrone. C'erano disegnate su delle chitarre e c'era scritto in corsivo:

"Per Marta, dal tuo Billie"

Gli sorrisi, poi aprii la scatola e guardai cosa c'era dentro: C'erano un collage di scritte che ricordavano noi due messo in una bella cornice di legno e una catenina di metallo con una medaglietta su cui era stata incisa una frase:

"It's something umpredictable, but in the end is right
I hope you had the time of your life..."

Tutto attorno alla scritta erano incise delle note musicali e sul retro c'era scritta una dedica:

"A una ragazza straordinaria, alla mia Martulla, da Billie Joe"

《Grazie, amore! È bellissimo tutto questo!》dissi, poi baciai Billie. Sentii una macchina fotografica che scattava e una rotellina girare《Chi ha scattato la foto?》chiesi.

《Sono stata io con la Polaroid. Guarda come siete belli》disse Angelica passandomi la foto che aveva appena scattato. Io e Billie eravamo usciti davvero benissimo, non scherzava.

《Non stavi scherzando allora, ragazza》disse Billie facendo ridere tutti.

《Ragazzi, facciamoci una foto tutti insieme per ricordare questo momento》disse Greta.

Appoggiammo la Polaroid di Angelica su uno sgabello, poi ci allontanammo quanto bastava per venire presi tutti e alla fine scattammo la foto. Quando la guardammo sorridemmo tutti. Eravamo tutti bellissimi e felici in quella foto. Lo eravamo anche nella realtà e non lo nascondevamo. Non desideravo altro.

Mangiammo la torta tutti insieme, poi parlammo un po', facemmo un po' gli stupidi (più che altro i ragazzi, ma sono dettagli), poi andammo tutti a casa, dato che si stava facendo tardi.

Gabriele e Angelica si erano trasferiti a Berkeley e ne ero contentissima. Vennero portati a casa da Adie, tanto era di passaggio di lì.

Io, Greta, Mike e Trè andammo a casa accompagnati da Billie. In macchina parlammo di quanto era stata divertente la festa e di tutti i regali che avevo ricevuto.

Arrivammo a casa mia e di Greta, come al solito, dopo aver riportato a casa gli altri due. Greta iniziò ad entrare in casa e non mi aspettò: aveva già capito che volevo parlare un attimo con Billie.

Quando fummo da soli gli dissi:《I miei mi hanno mandato quella lettera》

《È stato gentile da parte loro. Gentilissimo》disse Billie. Sapevo che dentro di sè pensava che fossi impazzita e sinceramente lo pensavo anche io: ero consapevole del fatto che i morti non potessero parlare, ma volevo credere che me l'avessero mandata loro, che non mi avessero abbandonata, insomma.

《Siete stati carinissimi a farmi la festa, oggi. Grazie》dissi.

《E di cosa?》Si fermò e mi guardò. Posò il suo sguardo sulla collana e disse:《Ti piace proprio quella canzone, vero?》

《Sì, in effetti la adoro. Anche Adie è stata carinissima: non ci siamo mai viste e mi ha fatto un regalo fantastico》dissi.

《Adie è fatta così: vuole bene a tutte le persone che incontra, se non tutte la maggior parte. Ha detto anche che si è lasciata col suo ex》disse Billie.

《Sono, contenta, almeno non soffrirà più》dissi, poi continuai:《È ora che vada: si è fatto tardi. Ciao, amore. Grazie ancora per la giornata magnifica di oggi》dissi sorridendo, poi lo baciai.

Mi aiutò a scendere dalla macchina come al solito, poi mi accompagnò alla porta e ci salutammo per l'ultima volta quel giorno.

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