Capitolo 28

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Billie's POV
Mike era venuto nella sala in cui c'eravamo io e Marta. Eravamo messi come la sera prima, mentre io le accarezzavo i capelli, quando Mike era entrato e aveva detto:《Cazzo! Le vostre porcherie fatele da qualche altra parte!》

《Vaffanculo, Mike!》disse Marta sorridendo.

《No, non mi va!》rispose il mio migliore amico, anche lui col sorriso.

《Mike, a che punto sono?》chiesi.

《Abbiamo finito adesso di mettere la stagnola. Adesso sono di là che parlano》disse Mike.

《Ah comunque oggi anche Marta fa la solita cosa che abbiamo fatto negli ultimi due anni》dissi.

《Ah ok. Greta lo sa?》chiese Mike.

《No, ma ho in mente una cosa: mettiamo ognuno una canna in un suo pacchetto di sigarette, così magari pensa che siano sigarette normali》disse Marta.

《Greta non è stupida: sentirà l'odore, non credi?》disse Mike.

《Allora fa niente anche se lo scopre, tanto o l'ha già intuito o lo scoprirà prima o poi》disse Marta.

《Aspetta, facciamo come hai detto tu》disse Mike.

《Ragaaaaazziiiiii!!!!!!!!》disse Trè correndo nella sala principale.

《Trè, tu non sei a posto!》disse Marta piegandosi in due dalle risate.

《Lo so, ma è importante: guardate i capelli di Gretulla!》disse Trè.

Marta's POV
《Trè, se ti prendo ti spacco il naso! NON MI CHIAMARE GRETULLA!》gridò Greta correndo nella stanza. Era uguale a prima, con l'unica differenza che i suoi capelli erano diventati completamente viola. E stava divinamente.

《Cazzo, sorella sei magnifica!》esclamai.

《E avevi ancora dubbi? Dopo tutto questo tempo?》chiese Greta.

《Sempre!》le risposi io.

《No davvero, stai benissimo》disse Mike. Lo guardai. Nel suo sguardo notai che c'era una luce che non avevo mai visto, poi capii: si stava innamorando di Greta. E lei non ricambiava: mi aveva detto di quanto le piaceva Trè, adesso.

《Grazie, Mike》disse lei sorridendo. Per un momento pensai che le stava tornando a piacere. Ok, non è che ci vedessi qualcosa di male in Trè, anzi, volevo vedere Greta felice come nessun altro, come ero felice io con Billie, però certe volte non capivo proprio come Greta potesse cambiare così in fretta idea da non accorgersene nemmeno lei.

《Adesso suoniamo o facciamo altre tinte?》chiesi.

《Adesso tocca a te, cara!》disse Billie. Lui iniziò a farmi il solletico. Si aggiunsero tutti e iniziò una guerra di solletico in cui il nemico comune ero io.

《Vi prego, ragazzi basta!》dissi ridendo e a corto di fiato. I ragazzi si allontanarono e Billie e Trè mi tirarono su dal divano per portarmi nella stanza che usavamo per le cose al di fuori della musica. Mi fecero sedere su una sedia nera e dissi:《Non vorrete mica legarmi per poi smembrarmi, vero?》

《Quello in realtà era il piano di Mike》disse Trè. Risi per la sua battuta, poi Trè contiunò, facendo l'imitazione di un parrucchiere esperto:《Di che colore vuole i capelli, signorina Leo?》

《Blu, per favore》dissi, muovendo le mani come una piccola snobbettina.

《E lei, signor Armstrong?》chiese Trè al mio amore.

《Anche io credo di volerli blu》disse il mio fidanzato, guardandomi negli occhi e sorridendomi dolcemente, con quel sorriso che amavo.

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