Capitolo 9

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Billie's POV
Partimmo subito dopo dirigendoci verso Berkeley. Ogni tanto guardavo verso Marta. Si era addormentata sul sedile ed era così carina... Accesi la radio e misi un disco dei Ramones a basso volume, per non svegliarla, ma avrei comunque dovuto farlo prima o poi: doveva mangiare qualcosa quella povera ragazza!

Arrivammo davanti ad un fast food appena all'inizio di Berkeley, poi spensi il motore e mi misi un attimo a guardare Marta che dormiva.

Marta's POV
In quel periodo dell'anno quel sogno tornava sempre da quando erano morti i miei genitori.

Nel sogno ero ancora una bambina e giocavo con due bambole, una rappresentava un uomo e l'altra una donna. Dopo un po' arrivava un mostro che me le portava via e poi le rompeva, staccando loro la testa.

Odiavo quel sogno: all'inizio sembra tutto rose e fiori, ma si capisce fin da subito che c'è qualcosa che non va, come il fatto che le bambole erano sempre vestite come i miei genitori.

Fui svegliata da un tocco leggero e da una voce che chiamava:《Marta... Svegliati, Marta...》Sembrava così vicina ma così lontana, una parte nuova del sogno.

Aprii lentamente gli occhi e chiesi:《Greta, sei tu?》

《No, non sono Greta. Sono Billie》mi rispose la voce. Riconobbi in quel momento il verde meraviglioso dei suoi occhi.

《Come ho fatto ad addormentarmi?》chiesi stiracchiandomi (per quanto mi fosse possibile) sul sedile.

《Quell'agente ci ha mandati via dal parcheggio: pensava stessimo facendo cose sconce. Ti sei addormentata appena siamo partiti》mi spiegò Billie.

《Da quanto siamo in questo parcheggio?》chiesi.

《Da un quarto d'ora più o meno. Stavi iniziando a piangere nel sonno, quindi ti ho svegliata》mi spiegò.

Mi toccai le guance: in effetti, erano bagnate《In questo periodo mi capita spesso di fare un sogno strano...》Gli spiegai il sogno, poi conclusi:《Odio questo fottutissimo mese: mi fa stare troppo male pensare di non avere i genitori》

《Ti capisco, non sai quanto. Dai, adesso scendiamo a prendere qualcosa da mangiare: ho una fame da lupo!》disse.

Entrammo in un fast food. Mi accorsi solo in quel momento di quanto fosse tardi, guardando l'orologio che segnava le 9 e mezza di sera. Non sembrava davvero così tardi, dopotutto era fine estate.

Ci andammo a sedere ad un piccolo tavolo. Sentivo una canzone provenire da un piccolo televisorino messo su MTV. Stavano dando una canzone di Michael Jackson e in quel momento mi ricordai di quanto piacesse a Greta. La marea dei miei pensieri fu interrotta dalla voce di Billie che disse:《Un giorno vedranno tutti i nostri volti in TV, ne sono sicuro》

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