Capitolo 14

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Greta's POV
Scendemmo dall'ambulanza e andammo subito in una sala dell'ospedale per le cure. Dovettero entrare solo i miei genitori, lasciando me, Mike, Billie e Frank sulle spine.

《Spero non sia nulla di grave...》disse Mike.

《Avrà il sopracciglio e il labbro spaccati come minimo》disse Frank.

《Spero che non si sia rotta le mani: non potrebbe suonare per un bel po' e lei non vive senza suonare. È il suo appiglio, la musica》spiegai.

Billie se ne stava zitto, guardando un punto casuale del corridoio, in ansia.

Un dottore fece uscire dalla sala i miei genitori e li seguì. Una volta che ebbe chiuso la porta disse:《Marta è ancora viva, è debole, ma è viva. Ha il labbro e il sopracciglio spaccati e una frattura multipla alla tibia. Si riprenderà》

Tirai un sospiro di sollievo: Marta era viva, avrebbe potuto ancora suonare, avrei potuto continuare a sentire la sua risata.

《Per quanto dovrà stare qui?》chiese mio padre.

《Fino a domani sera》

《Scusi, posso stare qui con lei almeno fino a quando non si sveglia, per favore?》chiesi.

《Va bene. Qualcun altro vuole stare qui con lei?》chiese il dottore.

《Voglio stare anche io qui con lei, dottore》disse Billie, sicuro.

Il dottore acconsentì, poi i miei genitori se ne andarono. Poco dopo anche Frank e Mike se ne andarono, ma prima Billie disse loro una cosa:《Andate da mia madre e ditele che sono qui con Marta. Ditele cos'è successo. Se chiama Adrienne ditele che al momento sono occupato. Spiegate tutto anche a lei》

I due annuirono, poi uscirono dall'ospedale.

Billie's POV
Ero preoccupatissimo per la sorte di Marta, non riuscivo a pensare ad altro. Avevo provato a scrivere una canzone per distrarmi, ma proprio non ci riuscivo: vederla con dei punti sul sopracciglio e una gamba ingessata non mi dava tregua.

Provavo a parlare con Greta, ma la tensione era alle stelle, così i discorsi morivano poco dopo averli iniziati.

Verso sera, uscii a prendere una boccata d'aria, a fumare e a prendere dei fiori per Marta. Greta aveva detto di prendere delle rose rosse, i suoi fiori preferiti.

Andai dal fioraio e chiesi un mazzo di venti rose. Decisi di metterci anche un biglietto:

"Guarisci presto, piccola♡"

L'idea per quella frase era tutta mia e, sì, ne andavo abbastanza fiero. Tornai all'ospedale sicuro di me.

Greta's POV
Non ce la facevo più ad aspettare Billie. Estrassi dal mio zaino la mia Polaroid e scattai una foto a Marta mentre dormiva. Come sempre, era uscita perfetta.

La porta si aprì e entrò Billie col mazzo di rose in mano:《Non si è ancora svegliata la bella addormentata?》chiese.

《No. Che bello il mazzo. Hai messo anche un biglietto?》

《Sì, leggilo》Mi porse il mazzo e lessi la breve dedica. Sorrisi, poi mi accorsi in quel momento che qualcosa in quella stanza era cambiato.

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