Occhi di primavera

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Buona lettura x

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Buona lettura x

«Ti avevo fottutamente detto di aspettarmi in macchina!»

La sua voce, un fulmine ad infrangersi in uno specchio d'acqua.

«Maia, cazzo, mi stai ascoltando? Dove vai? Torna qui!»

Poi lo scalpitare frettoloso dei suoi passi, un tonfo dopo l'altro nella smania di raggiungermi.

«Maia, vuoi fermarti? Cristo, Maia!»

Mi riscossi dalla psicosi solo quando lo sentii afferrarmi il braccio con l'irruenza che lo aveva sempre contraddistinto - falangi come aculei nella carne, e la sua forza brutale e prorompente a riempire la piazza intera.

«Mollami! Subito!» sbottai in risposta, puntando i piedi a terra con le ginocchia tese all'indietro, a sfiorarsi in un tremolio stordito.

La scintilla...quella rabbia covata sotto la cenere era esplosa tutta insieme, ed erano state fiamme e lampi negli occhi di entrambi, una collera dilaniante in ogni nervo del corpo.

Quando poco prima la minaccia si era sopita, rifugiandosi nelle spire della notte al passo dell'uomo ammantato di ombre, gli sguardi dei più curiosi avevano iniziato a spegnersi, uno dopo l'altro, come lucciole. E in quel nuovo silenzio che gridava resa, il tremito del mio corpo si era trasformato in un cupa tensione...

Una rabbia che, fino ad allora, non avevo mai sperimentato. Una furia che scalpitava proprio nella carne più tenera del cuore; una collera cieca e incontrastabile come un cancro, talmente spessa da avere contorni propri.

Mi ero strappata da lui con un'irruenza tale da lasciarlo sbigottito. Ma quando Harry aveva scorto l'acquoso languore dei miei occhi, così ostili e turbati, l'emozione aveva avuto la meglio anche su di lui.

Ed Harry, quando si lasciava guidare dalle proprie emozioni, si trasformava in una straordinaria bestia leonina.

«Non riesco a crederci. Non riesco a crederci.» sputò, a due centimetri dal mio volto. «La tua incoscienza continua a sorprendermi.»

«La mia incoscienza?»

Allargai le braccia, sconvolta dalla sua presunzione, e lo guardai con quanto più disappunto potessi sbattergli addosso.

«Tu parli a me di incoscienza, Harry? Sul serio? Hai visto contro chi ti sei messo?»

Lui mi guardò con occhi feroci. La linea delle sue spalle era netta come una coltellata, e il suo volto, distorto dalla collera, appariva più tagliente, più crudo nei contorni.

«È proprio perché ho visto contro chi cazzo mi sono messo che non riesco a capirti! Ti rendi conto di quello che hai fatto?» la sua voce sfregiò l'aria, roca e cavernosa, «Tu...tu ti sei messa in mezzo, Maia. Hai la minima idea di ciò che sarebbe potuto accadere?»

sangue nell'acqua [hs]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora