Essere umano

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Disclaimer:
Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte dell'universo di Dragon Ball sono di proprietà di Akira Toriyama© e Toei Animation©.
Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se creditata e anche con link all'originale su EFP.
La fanart della copertina non mi appartiene.
Nessun copyright si intende violato.

-AFTER ALL -
CAPITOLO 24 - ESSERE UMANO

And I was running far away
Would I run off the world someday?
Nobody knows, nobody knows
And I was dancing in the rain
I felt alive and I can't complain,
But now take me home
Take me home where I belong
(Runaway)

Non volava così svelto da chissà quanti anni. Percepì il battito del proprio cuore pulsargli persino nella testa, l'aria fresca della notte non aiutava affatto a raffreddare il rossore sulle gote.
Ancora non poteva crederci: era certo di essersi sbagliato. Non ci avrebbe creduto finché non l'avrebbe vista con i propri occhi, perché sua figlia era sempre stata una tipa piuttosto tosta, ma mai fino al punto di... di...
Bra non aveva mai accettato di allenarsi a lungo. Dopo la morte della madre aveva più e più volte chiesto al Principe di combattere, di migliorare. Lo aveva fatto più che altro per tenere il padre impegnato, per dargli qualche minima soddisfazione, per stargli vicino in un modo che sapeva che egli avrebbe accettato volentieri. Ma la Principessa si stufava subito, non aveva mai raggiunto alti livelli di combattimento, o quantomeno non si divertiva mai a sfoggiare tutta la sua potenza. Non che non ne avesse le capacità, certo, ma non era mai stata così tanto entusiasta per la lotta.
Ma quella notte, quella fredda notte di metà gennaio, qualcosa era cambiato. E doveva essere successo qualcosa di terribile, perché ciò che vide Vegeta non appena giunse sui Monti Paoz lo sorprese oltre ogni aspettativa.
«SEI UN BUGIARDO! UN BASTARDO SENZA SPINA DORSALE!» urlò Bra, sferrando un pugno diretto al petto di Goten. Questi si scansò all'ultimo balzando all'indietro, parando poi una sfera di energia.
«Calmati, Bra! Cerca di ragionare!» balbettò lui.
Sfuggìì con estrema difficoltà agli attacchi della ragazza, la quale non si stava facendo scrupoli a distruggere tutto ciò che si ritrovava attorno.
Lei, bellissima seppur spettinata e con il trucco colato per via delle lacrime, indossava un lungo abito bianco senza spalline. Quello che sarebbe dovuto essere il suo abito da sposa.
Trunks e Pan arrivarono presto in volo di fianco al Principe, entrambi con la bocca spalancata e gli occhi offuscati dalla confusione. Nessuno dei tre riuscì a muovere un solo muscolo, così come non riuscirono a dire né fare niente Chichi, Gohan e Videl i quali, sulla soglia della porta della loro casa, proteggevano dietro di loro una ragazza dai capelli biondi intenta a nascondersi e ripararsi da un qualsivoglia attacco.
Non era la prima volta che i due lottavano per risolvere i loro conflitti personali di coppia, così come avevano spesso fatto Trunks e Pan. Era semplicemente un modo Saiyan per litigare, niente di violento per davvero. Eppure quel giorno sembrava diverso.
«Calmarmi? CALMARMI!?» tuonò nuovamente lei. Prese Goten per un braccio e lo scaraventò poi al terreno. «Tu mi hai mentito! Mi hai detto che non c'era nessun'altra!»
«Ma Bra, Marron è arrivata dopo che ci siamo lasciati...» tentò di rassicurarla lui, rotolando su se stesso per evitare un calcio in faccia.
«MA DOPO QUANDO!? CI SIAMO LASCIATI DUE GIORNI FA, RAZZA DI CRETINO!» riprese a inveire Bra, con i nervi a fior di pelle.
Vegeta e Trunks strinsero i pugni. Non sapevano nulla di quella storia: Bra si era assentata da casa con la scusa di dover partire per lavoro, non aveva detto nulla a nessuno della rottura con lo storico fidanzato. Al Principe si gelò il sangue nelle vene solo a sentir pronunciare quelle parole.
C'erano voluti sette lunghi anni per accettare il fatto che quell'idiota figlio dell'idiota oramai sarebbe diventato suo genero, aveva persino accettato – con estreme riserve – di sapere che si fossero fidanzati ufficialmente pochi mesi prima e il matrimonio era previsto da lì a due mesi.
Gli crollò il mondo addosso, Sua Maestà si sentì così arrabbiato dal volerlo uccidere, dal volerlo ridurre in mille piccolissimi pezzi e spargerli come coriandoli addosso alla sua nuova fiamma - quella che un tempo era una delle migliori amiche di sua figlia. Ma si rese perfettamente conto che Bra avrebbe dovuto risolversela da sola, e sapeva che l'avrebbe fatto per bene. Una cosa era certa: Goten per lui sarebbe stato come morto, da lì in poi. Morto.
«Giuro che non ti ho mai tradita! Lo giuro, ti prego, lascia che ti spieghi» tentò di rimediare Goten.
«Non voglio sentire nessuna spiegazione. Sei un bugiardo, un inutile e insignificante bugiardo! Chissà da quanto me lo stavi tenendo nascosto, eh... CHISSÀ DA QUANTO TEMPO MI TRADIVI CON QUELLA STRONZA!» urlò Bra. Aggiunse parole irripetibili fino a quando, irradiandosi di una luce che mai l'aveva avvolta prima, smise di urlare. Si sentì diversa, più forte, più sicura, e ancora più arrabbiata di prima.
Non seppe perché, non seppe come, ma scagliò un attacco che non credeva nemmeno di saper fare. Goten non si spostò, non fece in tempo, quella luce aveva accecato tutti e lui venne colto di sorpresa in pieno petto da un Lampo Finale, identico a quello del Principe e talmente forte da bruciargli la carne. E Bra ne scagliò un altro, poi un altro ancora. La situazione stava degenerando.
Le urla dei suoi amici non riuscirono a frenarla, nessuno riuscì a calmare il suo attacco d'ira, non fino a quando il Principe dei Saiyan la prese per le spalle e la atterrò al suolo, sovrastandola con tutto il peso del corpo.
Fu in quel momento, fu proprio in quell'istante che padre e figlia si guardarono con gli stessi occhi, occhi verde acqua intrisi di odio, di rancore, di vendetta. Non sapeva perché l'avesse fatto, Vegeta, non sapeva cosa gli avesse dato la forza di fermare la furia di sua figlia in quell'attacco di "Saiyanite acuta" - come avrebbe detto Bulma.
La ragazza tremò sotto di lui, poi si specchiò nelle iridi del padre. E fu lì che lo vide, fu lì che si accorse di cosa fosse diventata: per la prima volta Bra si era trasformata in Super Saiyan.

After All || ᴠᴇɢᴇᴛᴀ x ɢᴏᴋᴜ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora