Amico, punto e basta

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Disclaimer:
Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
I personaggi usati e tutto ciò che fa parte dell'universo di Dragon Ball sono di proprietà di Akira Toriyama© e Toei Animation©.
Non concedo, in nessuna circostanza, l'autorizzazione a ripubblicare questa storia altrove, anche se creditata e anche con link all'originale su EFP.
La fanart della copertina non mi appartiene.
Nessun copyright si intende violato.


-AFTER ALL -
CAPITOLO 22 - AMICO, PUNTO E BASTA



La notte fonda contro il giorno, due paia di occhi neri contro due cristalli azzurri come il cielo d'estate.
Il Principe tremò e deglutì, ma tentò in ogni modo di tenere la schiena eretta e la mascella contratta. Goku, al contrario, si lasciò prendere dal panico. La sua dignità e il suo orgoglio mostrarono le macchie di quel segreto sporco, una goccia di sudore freddo gli percorse la fronte, congelandosi all'altezza della tempia.
«Beh?» incitò nuovamente lei, con lo sguardo di chi giudica. Non vi era alcun dubbio che avesse ereditato il suo bell'aspetto dalla madre ma, in quel preciso istante, non era mai stata così simile a Vegeta.
Meravigliosa, regale, cinica. Gli occhi come due fessure, il tono sprezzante e il naso arricciato in un'espressione quasi beffarda.
«Bra...» sibilò Vegeta, con la stessa identica nota di aspro nella voce.
«Cosa ci fa lui qui?» domandò lei, e indico Goku con un gesto del mento. Padre e figlia diminuirono la distanza tra loro per fronteggiarsi con estrema tensione.
«È una lunga storia» rispose Vegeta vagamente, più che intenzionato a non cedere.
«Da quanto è qui?» lo interrogò con insistenza.
Vegeta non rispose ma serrò la mascella, teso come una corda di violino. Detestava quando le persone si addentravano nei suoi affari personali, specialmente se i suoi affari personali erano segreti.
Bra cambiò soggetto d'inquisizione e pose lo sguardo interrogatorio su Goku.
«Da quanto sei tornato?»
«Io... beh...» balbettò con una risatina nervosa, interrotto però dalla Principessa dei Saiyan, alla quale era bastata quell'incertezza per trarre delle conclusioni.
«Perché non ti sei fatto vedere?»
«È un interrogatorio?» sputò fuori Goku, con un certo fastidio. Se c'era qualcuno con cui avrebbe dovuto giustificarsi questi erano i suoi figli e i suoi nipoti.
Bra era la migliore amica di sua nipote, ma non aveva mai avuto gran modo di socializzarci. A malapena si conoscevano! Quando era una bambina o una ragazzina era molto più simile a Bulma che al Principe dei Saiyan, non era interessata al combattimento e alle arti marziali, non sembrava avere una forza combattiva alta e proprio per quel motivo non erano state molte le occasioni nelle quali scambiarci qualche parola, scontrarsi, vedersi.
Ma ora Goku la poteva sentire: una forza combattiva nuova giaceva dentro di lei, un'Aura potente. La percepiva nel suo sguardo, nel modo in cui lo stava fissando. Era arrabbiata, ma perché poi? Cosa poteva importargliene di lui? A cosa doveva un tale interessamento?
«Ti stai nascondendo, non è vero?» gracchiò lei, sprezzante, senza però ricevere risposta alcuna. «Bah, lascia perdere. Sei proprio come lui, un codardo e un bugiardo».
Goku impallidì. Ma di che cosa diamine stava parlando? Lui chi? E, soprattutto, perché lo stava trattando in quel modo?
Cercò risposte nello sguardo di Vegeta ma non arrivarono, questi si limitò a rispondere alla sua occhiata con espressione vuota. Prima di poter controbattere, però, Bra girò i tacchi e tornò in camera a recuperare le proprie cose, avviandosi poi verso la porta con la borsetta e le scarpe in mano, rossa di furia in viso.
«Ah, a proposito...» aggiunse Bra, sostando di spalle una volta giunta all'ingresso. Si voltò con due lame al posto degli occhi prima di sbattere la porta con rabbia. «Congratulazioni: sei appena diventato di nuovo nonno».
Silenzio post-apocalittico fu quello che lasciò Bra all'interno dell'appartamento. Con il respiro affannoso e mille domande lasciate in sospeso, Goku deglutì e si sedette sul divano con la testa tra le mani.
Il Principe, scosso da un brivido, si risvegliò dallo stato comatoso in cui era finito e, con un balzo, uscì fuori dalla finestra.
Non vi era alcun dubbio: avrebbe dovuto mettere ordine in quella situazione prima che fosse troppo tardi.

After All || ᴠᴇɢᴇᴛᴀ x ɢᴏᴋᴜ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora