Capitolo 6

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«Allora? Come sto?» mi chiese mia zia uscendo dalla porta del bagno. Indossava un vestito verde acqua che metteva in risalto il colore degli occhi, l'abito era semplice niente di troppo particolare ma senz'altro adatto per l'occasione.

Io invece avevo indossato, su richiesta di mia zia, un vestitino nero, sopra il ginocchio, era leggermente stretto sopra i fianchi e poi ricadeva morbido.

«Tu stai benissimo zia, ma perché mi hai fatto vestite così? Gli jeans non bastavano?»
«Non è solo il compleanno di Richard..volevo farti una sorpresa ma non so trattenermi.. mi ha chiesto di sposarlo! E oggi daremo l'annuncio ai suoi figli e dovevamo darlo anche a te. In teoria.» Tirò fuori un anello scintillante e me lo mostrò.

Ero felice per mia zia, anzi più che felice, era da tanto che volevo vederla sposata. Ma, questo significa che cambierò casa? Ancora?

Non me la sentivo. Non Un'altra casa.

«Cosa c'è tesoro?» chiese lei
«Mmh? Oh no, niente, sono solo sorpresa! Congratulazioni zia, papà ne sarebbe felice!»
L'abbracciai e lei ricambiò calorosamente..
«Dai, non facciamoli aspettare!» Poco dopo eravamo già davanti casa di Richard che scoprii essere più o meno 20 minuti distante dalla nostra.

«Benvenute!» ci salutò calorosamente Richard e ci fece accomodare. «Raggiungiamo gli altri sul retro.»

«Mal?» sobbalzai vedendo Cassandra «Cassy? Che ci fai qui?»
«È il compleanno di mio padre.. tu che ci fai qui?»
«Ho accompagnato mia zia.. non sapevo Richard fosse tuo padre.»

Se il padre di Cassandra sta per sposare mia zia, dov'è finita la madre?

Lei mi abbracciò calorosamente, come sempre, e mi concentrai sul suo vestito. Era azzurro, con i bordi in pizzo, stretto ma non troppo. Aveva raccolto i capelli in una coda alta e indossato delle ballerine.

Notai Cedric e Sean fissarci, Cedric appena notò che avevo lo sguardo su di loro sorrise e mi salutò mentre Sean sbuffò alzando gli occhi al cielo.

Così adorabilmente adorabile.

«Un pò di attenzione, ragazzi venite.» Richard ci chiamò intorno al tavolo, oltre a noi ragazzi c'erano un gruppo di adulti.
Richard e mia zia si presero per mano e Cassandra mi guardò con un cipiglio sul volto. Automaticamente avvicinai una sedia.
«Faresti meglio a sederti..» le sussurrai, lei lo fece e forse iniziava a capire la piega che stava prendendo quella situazione poiché il suo sorriso si affievolii pian piano.

Sentii altre due presenze, Cedric e Sean si erano avvicinati a noi.

«Oggi non festeggiamo solo il mio compleanno, ma anche il regalo più grande che questa splendida donna potesse farmi. Io e Carmen vogliamo sposarci!»
Gli adulti presero ad applaudire e a congratularsi con i futuri coniugi.
Ma si fermarono quando sentirono un bicchiere rompersi, Cassy.

«Come puoi farle questo?!» era in lacrime, si era alzata dalla sedia ma tremava. «Avevi promesso che non l'avresti mai dimenticata! E ora?! Che mi dici?! E poi senza nemmeno dircelo?! Siamo ancora figli tuoi.» mi avvicinai a lei ma mi allontanò «Tu stammi lontano! Lo sapevi e l'hai tenuto per te!»
«Ti ricordo che ho scoperto che Richard è tuo padre due minuti fa, e poi non era compito mio.»

Mi guardò senza dire nulla e salii in camera.
«Bravo papà, ottimo lavoro.» Cedric seguii la sorella.
«Richard, zia, perché non continuate in sala da pranzo? Ci penso io qui.» gli sorrisi e loro annuirono riconoscenti.
Sospirai e mi accovacciai per prendere i cocci di vetro, non feci abbastanza attenzione e mi tagliai.
«Merda.»

Mi alzai velocemente, gettai i cocci nella spazzatura e senza farmi vedere andai in cucina per lavare il sangue.

Che situazione del cazzo.

«Vuoi una mano?» Alle mie spalle comparve Cedric.
«No, sto bene. Cassy?»
«Era solo scossa. Non ce l'aveva con te, il suo rapporto con papà non era dei migliori in quest'ultimo periodo.»
«Posso andare da lei?»
«Sicura?»
Annuì mascherando con un sorriso il dolore che avevo alla mano e lui mi fece strada.

Prima di uscire dalla cucina presi un paio di fazzolettini e li misi sulla mano che aveva preso a sanguinare.
Bruciava da morire.

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