Capitolo 38

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«Secondo te quanto dura il fighetto?» chiese Alex a Luke in tono di scherno.
«Il bestione è forte ma nemmeno Hogan scherza.»
«Lo conosci?» gli chiesi e lui annuì.
«Noi non abbiamo un bel rapporto.» spiegò.
«Rivalità tra bande.» spiegò con nonchalance Alex, come se fosse la cosa più normale del mondo.

«Mi sembrava avessi detto che nessuno sapeva i nomi.» mi voltai verso Jessica.
«Infatti, io parlavo dell'altro. E poi era inutile dirtelo visto che non lo conosci. Giusto?»
«Giusto. E di che banda fa parte lui?»

«Vedi quei tre sotto il ring?» mi chiese Luke e io annuì «fanno parte della sua banda e sono i membri più importanti, soprattutto la ragazza. Poi, non guardare, ma dritto davanti a noi ci sono 5 dei suoi, un piano più sotto altri membri.»

«E voi?» gli chiesi.
«Io sono il capo.» affermò Luke «i presenti, eccetto te ovviamente, ne fanno parte. I due buttafuori anche, in questo piano quasi tutti.»
«Wow.»
«Già.» sorrise Alex «Figo eh?» chiese retoricamente facendomi ridacchiare.

Nel frattempo l'incontro ebbe inizio ma io non volevo guardare, troppo sangue per quella sera.

«Vi conoscete?»  mi chiese interessato.
Guardai Sean che tirò un pugno sulla faccia del bestione, poi guardai gli altri e rimasi con l'amaro in bocca.

«No, non li conosco.»

Ci fu un attimo di silenzio, attimo in cui spostai lo sguardo sul ring dove Sean teneva le braccia in aria in segno di vittoria e guardava il pubblico. Il suo avversario giaceva a terra senza sensi, però respirava ancora.

Ad un tratto il suo sguardo si spostò su di me per un secondo, forse me lo immaginai.

«Vieni a bere qualcosa con noi?» mi chiese Roxy, io  non sapevo che fare.
«Dai, ci conosciamo meglio. Non mordiamo mica.» mi fece l'occhiolino Luke.
«Una volta mi hai morso.» annunciò Alex.
«Alex avevamo 5 anni.»
«È comunque un morso.»

Annuì e venni trascinata all'uscita.

La banda di Luke doveva essere veramente temuta perché al suo passaggio le persone si spiaccicavano al muro, li guardai scioccata e poi guardai Luke al mio fianco.

«È bello essere me.» annunciò pavoneggiandosi.
«Spaccone.» lo spintonai leggermente.
«Hai osato toccarmi.» fece il finto duro e io gli ressi il gioco.
«Oh no! Oh mio Dio! Mi dispiace grande e potente Luke! Misericordia!»

Scoppiammo tutti a ridere per la mia interpretare degna da Oscar. La risata mi morì in gola quando arrivati all'entrata ci scontrammo con Sean, Cedric, Jensen e Brooke.

Tutti sbiancarono quando mi videro, soprattutto Brooke. Fissai Sean negli occhi ma lui era troppo impegnato a fissare in cagnesco Luke.

«Nuova recluta Gordon?» chiese con voce dura e roca.
«Hogan, lascia che presenti a te e alla tua combriccola il mio nuovo portafortuna. Passò una mano sulle mie spalle attirandomi a se. Sean fece un passo in avanti ma fu fermato da Cedric.

«Un bel gioiellino lo so.»

Lo guardai stralunata, Roxy si avvicinò al mio orecchio.

«Sta facendo scena per provocare Sean, tranquilla.» annuì e mi concentrai nuovamente sulla loro conversazione.

«Attento a come parli Gordon.»
«Altrimenti Hogan?»

Si era formata una folla attorno a noi, sentii spingermi indietro giusto in tempo per vedere che Sean si era buttato addosso a Luke.

Alex fece per intervenire ma subito Cedric gli fu addosso, mi sentii prendere per un braccio e vidi Brooke.

Subito tolsi il braccio dalla sua presa.

«Non è il momento Malia. Dobbiamo andarcene.»
«Ma ti rendi conto?! Volevi proteggere il tuo migliore amico da me e guardalo adesso! Non mi sembra che gli abbia mai fatto una cosa del genere!» urlai.
«Dovevo dirti quello altrimenti mi avresti costretta a dirti dov'era!»
«E mentirmi ti è sembrata l'idea migliore!»

«Mal, per favore, non è il tuo posto qui. Vieni con me.»
«Non mi fido più, mi dispiace.» sentii delle sirene e subito le persone iniziarono ad uscire. Vidi Luke e gli altri dileguarsi, in tutto lo scompiglio qualcuno mi spinse e caddi a terra.

Cercai di rialzarmi ma con scarsi risultati visto che ricevetti un colpo alla testa e successivamente qualcuno mi calpestò la pancia.

Fortunatamente ero vicina al muro e con l'aiuto di esso mi alzai. Iniziai a vedere tutto sfocato ma non era il momento di fare la principessa che doveva essere salvata.

Riuscii ad uscire e iniziai a zoppicare verso la macchina ma dopo qualche metro mi accasciai ad un albero.

«Malia!» sentii ma poi il buio.

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