«Torna a trovarci presto!» disse mia nonna mentre uscivo di casa. E con loro avevo finito il giro dei saluti così salii sulla Jeep di Jace e ci avviammo all'aeroporto.
Avevamo deciso di fare questo viaggio insieme, e a me l'idea non dispiacque per nulla. Odiavo viaggiare da sola.
L'aereo decollò e io osservai Philadelphia farsi piccola piccola fino a scomparire.
Iniziai a pensare che la mia fuga da Miami era stata una pessima mossa, perché ero consapevole che i problemi non se ne erano andati.. forse c'erano anche gli interessi. E io non ero pronta ai primi figuriamoci ai secondi.
E inevitabilmente, come sempre, iniziai a pensare a Sean.
«Pensi a lui, vero?» mi voltai verso Jace e lo vidi tirare un sorriso.
«Lui?» Come faceva a sapere di Sean? Insomma Sean poteva sapere di Jace tramite i ragazzi ma Jace di Sean? Che io ricordi non si sono mai incontrati, ma la mia memoria non è molto affidabile quindi non lo escludo.«Hogan. Tu sei innamorata di lui?»
«Io? Innamorata?! Cooosa? È impossibile, impossibilmente impossibile, talmente surreale da far invidia a..» Non ho paragoni da fare. IO.
La situazione non va bene, non va affatto bene, io sono la regina dei paragoni, il mio regno è sovrano!«Che c'è di male nell'essere innamorati?»
«C'è male, tanto male. Soprattutto quando la persona in questione è Sean. Un male grande quanto una casa!»
«Pensi che non ricambi?»
«Sean è un punto interrogativo. È come i lividi che ti ritrovi sulle ginocchia. Mi segui?»
«Perché tu ti segui?»
«Quello che voglio dire è che non sai mai cosa passa per la mente di Sean. Quando ti guarda è un continuo: vuole uccidermi oppure vuole baciarmi?»«Perché non provi ad essere semplicemente te stessa e a fare solo quello che ti senti e non ti sforzi di capirlo o altro. Credimi, la te che ho conosciuto io è più da baciare che uccidere.»
Ah.
Non sarà?
Nah.
E se invece?
«Jace.. scusa devo chiedertelo, anche perché non so tenere la bocca chiusa.. tu non sarai..ehm.. tu provi..»
«Si Mal, tu mi piaci. Ma so che per te c'è lui e a me sta bene. Sarò qui ad aspettarti se cambierai idea. Non mi arrendo facilmente.»
«Oh.. Jace..»
«È tutto okay, davvero. Sono troppo abituato ad avere tutte, un cambio di programma può far solo bene.»
«Spaccone.» alzai gli occhi al cielo divertita.«Comunque non cambierò idea, ne su di te ne su di lui, sto bene così.»
Questa è la più grande cazzata che tu abbia detto in 18 anni di vita, ne sei consapevole?
«Vedremo Berks, vedremo.»
•••
«Dai entra, ti presento mia zia.» sorrisi a Jace e lui ricambiò ed entrammo in casa. Una volta entrati c'erano mia zia e Richard abbracciati che mi sorridevano, le ragazze e i ragazzi..anche Steve, e poi c'erano Brooke, Jensen e si beh.. e c'era Sean.
«Ciao?» sorrisi imbarazzata, spostai lo sguardo su Sean che guardava, o meglio inceneriva, con lo sguardo Jace. Serrò la mascella, prese la giacca e si avviò alla porta. Prima di uscire si voltò nella mia direzione guardandomi con la delusione negli occhi.
«Auguri per il fidanzamento, bentornata.» e uscii senza aggiungere altro.
«Non credo sia stata una buona idea.» sussurrò Jace.
«Invece è stata una bellissima idea. Zia ti presento Jace.»
«È un piacere signora.»
«Chiamami pure Carmen, lui è Richard.» ricambiò la stretta e presentò Richard.
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Surface
RomanceQuante volte guardandoci intorno vediamo delle persone sorridenti ma con gli occhi tristi? Quante maschere ci sono in giro e noi non ce ne accorgiamo perché troppo impegnati a mettere su la nostra? Malia Berks ha perso entrambi i genitori, eppure...