Capitolo 50

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Malia.
Prima ancora di aprire gli occhi sentii una strana cosa sulla faccia, quando li aprii mi resi conto che era un respiratore.
Che probabilmente faceva male il suo lavoro visto che mi sentivo soffocare.
Lo tolsi e presi una boccata di aria fresca, sentivo una forte pressione al petto e non riuscivo a muovermi dai dolori.
«Com'è bello rivederti! Malia, giusto?» il dottore che era appena entrato era il padre di Jace.
«Si signore.»
«Penso che tu abbia qualche attrazione per gli ospedali. Mai pensato di fare il medico anziché la paziente?»
«Oh no, non credo proprio.» risi seguita da lui.

«Jace come sta?» gli chiesi.
«Da qualche parte a combinare guai. Ma ora vediamo come stai tu. Senti dolori? Ricordi qualcosa?»

Ricordavo a malapena dell'incidente, le immagini si alternavano come se girassi canale in continuazione.

«Penso che faremmo prima a trovare una parte del corpo che non mi faccia male.»
«Beh considerando che sei finita in rianimazione direi che è un buon inizio. Oltre quello, hai due costole incrinate, un trauma cranico, e un braccio rotto se non te ne fossi accorta. Per le costole ci vorrà un mese circa mentre per il braccio 6 settimane, mi raccomando riposo assoluto. Invece, per quanto riguarda il trauma cranico, potresti soffrire di vertigini, nausea, perdita di memoria, deficit d'attenzione e cambiamenti d'umore. Riassumendo Ci vorranno alcuni mesi prima che tu torni completamente in forma, dovrai venire ogni due settimane per farti controllare e portare questo, attenta a non perderlo.» mi disse porgendomi un foglio. «Adesso l'infermiera ti porterà qualcosa da mettere sotto i denti e degli antidolorifici, quando ti sentirai pronta farò entrare i tuoi familiari.»
«I miei familiari?»
«Hai molti cugini che ti aspettano.» uscii dopo avermi fatto l'occhiolino.

Quando mia zia fece il suo ingresso nella stanza, seguita da Richard, mi si strinse il cuore. Avevo rovinato il loro annuncio di matrimonio.
«Zia.. mi dispiace avervi rovinato la serata..»
«Oh, per l'amor di Dio! Sei più importante di qualsiasi altra cosa. Non dispiacerti nemmeno per un secondo!»
«Come stai, cara? Che ha detto il medico?»

Feci un breve riassunto di quello che mi è stato detto e Cassy fece il suo ingresso con due caffè in mano.

«Oddio Mal!» posò i caffè sul tavolino adiacente al letto e mi venne ad abbracciare. Nonostante l'impeto iniziale fece attenzione a non stringere troppo.
«Piano Cassy..» la raccomandò il padre.
«Oddio papà, hai ragione. Scusa, Mal! Ti ho fatto male?!» risi e la attirai nuovamente vicino a me per stringerla.
«Tutto ok, Cass.»

Dopo che uscirono, sulla soglia cosparsero le ragazze con Alec, dopo vari accertamenti venne il turno di Sean. Ma non mi sarei mai aspettata che con lui ci fosse anche Luke.
«Sono ancora senza sensi, giusto?» mi lasciai sfuggire facendoli ridacchiare entrambi, mentre io mi sorprendevo sempre di più.

«Hai rischiato di morire per avvicinarci, cosa ti aspettavi?» disse Luke con una punta di rimprovero.
«Possiamo saltare la parte del mio piccolo sotterfugio e passare a quando mi abbracciate, bestioni?» dissi con voce da bambina facendo alzare gli occhi al cielo a Sean e scuotere la testa divertito.
Luke mi abbracciò lasciandomi un bacio sulla testa poi ci fece l'occhiolino e uscii dalla stanza. Sean si avvicinò lentamente e si sedette sulla poltrona accanto prendendomi la mano.

«Quando ti ho vista senza sensi nella macchina di Luke ho avuto la stessa paura di perderti di quando ho scoperto che il volo di mia madre e Sierra era precipitato. Mi sono sentito quel ragazzino di due anni fa che cercava disperatamente di dimenticare la madre e la sorella, che ha allontanato ogni cosa che gli ricordava lei, compreso l'unico ragazzo che era in grado di capirlo. Questa volta, invece, mi è stato vicino grazie a te. E per quanto possa essere stato un gesto stupido, avventato e molto, molto pericoloso... ti ringrazio per avermi riportato mio fratello. Però promettimi che la prossima volta che vorrai tentare il suicidio dimmelo che ti strozzo con le mie mani piuttosto di passare la notte a piangere come un bambino.»

«Oh ma dai! Stavi andando tanto bene!»
«Dico sul serio, non farmi passare più questi momenti, alla prossima non resisterei.»
«Si beh, il piano era molto più fattibile se avessi ascoltato quello che mi ha detto Valery sulla macchina.»
«Hai risolto con Val?»
«Si, e mi ha anche raccontato il vostro passato e del suo rapporto con Sierra.»
«Sierra non era cattiva, Mal. Lei era solo molto protettiva nei miei confronti.»
«Allora ha preso da te. Io non penso che Sierra era una brutta persona, ne tantomeno una santa, era una ragazza normale che aveva emozioni e le manifestava.»
«Ogni tanto penso se sareste andate d'accordo...»
«Secondo Brooke, le sarei piaciuta.»
«Mi rendi felice, sicuro che le saresti piaciuta. Ma vedi c'è qualcosa che ti devo dire..» Sean sembrava sul punto di dire qualcosa di molto importante ma fummo interrotti dall'infermiera che annunciò la fine dell'orario delle visite.

«Penso che ci daranno 5 minuti se..» provai a dire ma Sean mi interruppe.
«Non è così importante.. adesso riposa, ne hai bisogno. Ricorda che ti amo.» detto questo mi baciò ed uscii.
Sembrava strano, come se fosse una specie di addio, o forse era il trauma che mi faceva percepire tutto in maniera diversa.
Non faticai nemmeno un po' nell'addormentarmi, avevo la testa che sembrava voler scoppiare ad ogni minimo rumore.

2 mesi dopo
«Ok ragazzi, siete pronti?» eravamo tutti all'uscita di scuola dove avevano esposto le liste del risultato degli esami, Cassy era stata quella a parlare e quella più coraggiosa da guardare i risultati per tutti noi.

«Oddio...ci siamo riusciti!» urlò correndo ad abbracciarci. La riabilitazione era stata dura perché non riuscivo proprio a stare ferma e l'unica cosa che mi era concessa fare era studiare, perciò sono riuscita a recuperare e ad uscire con un buon punteggio, Avevo anche fatto domanda in varie università e mi hanno accettato alla NYU dove ho scoperto sarebbe venuta anche Valery, entrambe eravamo molto entusiaste all'idea mentre gli altri sono stati presi in altre università più o meno vicino tranne Sean, che è sparito subito dopo aver dato gli esami.
Nemmeno Luke o Cedric sanno che fine ha fatto. All'inizio mi sono preoccupata poi mi sono convinta che abbia bisogno del tempo per se, ora che il ricordo di Sierra e di sua madre è di nuovo vivo in lui.
«È ora di festeggiare!» urlò Steve abbracciando Cassy e Ange, tutto gli altri esultammo e andammo verso le macchine, nel mio caso alla moto. Mentre prendevo il casco con la coda dell'occhio vidi Valery che guardava nella nostra direzione mentre parlava con delle ragazze, mi salutò e io ricambiai con un sorriso.
«Mal, andiamo?» mi urlò Lydia.
«Aspettate!» urlai e mi misi a correre andando da Valery.

«Ehi, Berks.» mi salutò lei.
«Stiamo andando a festeggiare, vieni.»
«Non credo..»
«Ah sembrava una domanda? Non lo era, dai. Ci si vede ragazze.» la tirai per un braccio e salimmo sulla moto.

Spazio autrice:
Ok mi ricordo che era il compleanno di una lettrice e le avevo promesso un capitolo ma non ricordo il nome rip, comunque Buon compleanno!💕

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