«Non devi seguirmi fin dentro la mia stanza Sean.» esclamai quando lui entrò al mio seguito.
Aprii l'armadio e prese un vestito lanciandomelo addosso.«Indossalo, si va ad una festa.»
«Sean..non me la sento.»
«Non te l'ho chiesto. Ti do mezz'ora. Ti avverto che se quando sarò ripassato non sarai pronta te lo metterò io.» fece un sorrisetto furbo e uscii prima che gli lanciassi un cuscino in faccia.Lui non fa richieste, lui da ordini. Che fastidio!
Mi feci una doccia veloce e indossai il vestito, lo abbinai ad un paio di tacchi che, lo giuro, non avevo idea ne di aver portato ne di avere, poi mi lisciai i capelli e mi truccai leggermente.
Bussarono alla porta e senza aspettare il mio consenso Sean fece il suo ingresso.
Indossava una camicia nera che gli fasciava alla perfezione i muscoli ben scolpiti, jeans semplici e scarpe nere.
Un secchio, stai sbavando sorella.
«Dovevi aspettare che ti dicessi avanti, potevo essere nuda.»
«In realtà lo speravo.» ghignò guadagnandosi una mia occhiata.
Uscii e lui mi seguii.Uscii dall'hotel ma subito rientrai.
«Che c'è ora?!» sbottò.
«Ho freddo!»
«Ah giusto.» mi porse il cappotto che teneva in mano e io lo indossai.«Tu non senti freddo con solo quella camicia?» gli chiesi.
«Lo pensavo anch'io, poi ti ho visto. Credimi, ho tutto tranne che freddo.»Arrossì.
«Dove stiamo andando?»
«Che ore sono?»
«Quasi mezzanotte, perché?»
Lui non disse più nulla. Camminammo per un po' fino ad arrivare in una piccola baita circondata dal nulla.«Non vuoi uccidermi, vero?» chiesi facendolo ridere.
«Sta zitta.» aprii la porta e si mise dietro di me,
Mise le sue mani sui miei occhi e poi entrammo.Si avvicinò al mio orecchio.
"Buon compleanno Malia..» sussurrò per poi lasciarmi la vista libera.La luce si aprii e i miei amici cosparsero gridando 'AUGURI.' e senza esitare andai ad abbracciarli uno ad uno.
«Ma come facevate a saperlo?»
«A proposito, si può sapere perché non ci hai detto nulla?! I 18 anni sono una meta importante!» mi sgridò Ange.
«Tua zia l'ha detto a nostro padre.» disse Cedric
«E lui l'ha detto a noi.» continuò Cassy.«Su dai, si va in discoteca!» esultò Jason.
«Questa sera piccola ti ubriacherai!» Steve mi prese e mi fece girare.
«Steve.» lo richiamò Sean.
«Scusa capo.» mi mise giù togliendo della polvere invisibile dalla mia spalla.
«Beh, cosa stiamo aspettando?! Fuori, fuori!» ci spinse Kaleb.Salimmo in due macchine e ci avviammo giù in paese. Guardai Sean al mio fianco.
«Di chi è stata l'idea?» gli chiesi.
«Di Cassy.» disse solo
«Ma se ci stai rompendo da una settimana!» spuntò Kaleb dal sedile posteriore, Sean coprii la sua faccia con la mano e lo spinse di nuovo dietro.«da una settimana eh..» Lo presi in giro.
«Sta zitta.» disse lui serio, ma non mi sfuggì il mezzo sorriso che fece.Mi sporsi verso di lui e gli lasciai un bacio all'angolo della bocca, tornai al posto e lui prese la mia mano.
Quel gesto non mi dispiacque per niente.Arrivammo davanti la discoteca, Sean fece scendere tutti dalla macchina.
«Voglio che stasera tu ti diverta, puoi ubriacarti e ballare, puoi fare quello che vuoi.»
«Grazie?» chiesi seriamente confusa dalle sue parole.
«l'unica condizione è che tu non ti stacchi da me.»«È gelosia quella che sento?»
«No. Semplicemente non vorrei rovinarti il compleanno scatenando una rissa con un coglione che non tiene le mani a posto.»
«E se fossi io a permetterglielo?»
«Lo faresti?» mi chiese lui più serio che mai.Strinsi le nostre mani che erano rimaste intrecciate per tutto il tempo e poi lo guardai intensamente. Mi avvicinai molto, molto piano e ad un soffio dalle sue labbra.
«Lo farei se mi facessi arrabbiare.»Spazio autrice:
non ho più instagram (temporaneamente) perciò se non rispondo ai messaggi o altro, sapete il perché. 💕COMMENTATE
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Surface
RomanceQuante volte guardandoci intorno vediamo delle persone sorridenti ma con gli occhi tristi? Quante maschere ci sono in giro e noi non ce ne accorgiamo perché troppo impegnati a mettere su la nostra? Malia Berks ha perso entrambi i genitori, eppure...