Coraggio

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E quanto coraggio ci vuole a lasciare andare qualcosa
che vorresti a tutti i costi restasse?
Non è forte chi trattiene, chi stringe la morsa.
È davvero forte chi capisce quando è il momento di mollare la presa.


Non aveva mai capito suo padre.

Non c'era mai riuscita.

Non aveva mai provato neanche a farlo.

Era sempre stata brava a condannarlo, a ingabbiarlo dentro una sentenza vigliacca da cui non ne sarebbe mai uscito redento.

Perché era suo padre.

Perché lei era sua figlia.

E un padre ama la propria figlia.

Un padre non abbandonerebbe mai sua figlia.

La amerebbe, come lui l'aveva amata prima che se ne andasse, la cullerebbe a sé, scacciando via tutti i mostri che avrebbero potuto portar via le sue ali.

Non aveva mai voluto perdonarlo.

Perché aveva commesso il peccato di farle sognare una famiglia.

L'aveva amata, quand'era bambina, quando l'alcool non era ancora diventato il suo amante, l'aveva amata e custodita, le aveva regalato il bacio sul cuore, un dono così prezioso; le aveva dato vita, e da quella vita ne aveva ricavato un fiore, che poi era stato strappato via, una volta che aveva chiuso l'uscio di casa per abbandonarla.

«Lo ha fatto perché ti ama, Edith» le aveva ripetuto milioni di volte Henry, stringendola al petto, «lo ha fatto perché ti voleva salvare, bambina.»

Edith non gli aveva mai creduto. Aveva sempre considerato quelle parole come la peggior bugia che Henry le avesse mai detto.

Perché se l'amava, non l'avrebbe mai lasciata.

Ciò che si ama lo si vuole tenere per sempre, come uno scrigno prezioso. Ciò che si ama lo si vuole toccare nell'eternità, per non perderne il più minuzioso cambiamento, le prime spine, i primi sorrisi, le prime lacrime.

Si era chiesta un'infinità di volte dove aveva sbagliato.

Era stata una bambina cattiva?

Lo aveva fatto arrabbiare troppo?

Lo aveva ferito troppo?

Gli ricordava troppo la donna che aveva perduto?

Edith aveva fatto del suo meglio.

Ci aveva provato con tutta se stessa, affinché l'alcool non gli facesse dimenticare il suo nome. Lo aveva guardato ammutolire nell'ebbrezza, rotolare sul pavimento e morire agonizzato, e aveva fatto di tutto, con le sue mani piccole e i suoi occhi spalancati, per ricordargli che c'era anche lei. Che anche se la mamma non poteva più amarlo, lei sarebbe bastata. Sarebbe bastata comunque. Sarebbe stata brava, sarebbe stata perfetta, lo avrebbe fatto sorridere ogni singolo giorno della sua vita.

La pioggia prega in autunnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora