8. Una punizione per due

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Termina la lezione

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Termina la lezione. Non so bene che cosa succederà o cosa mi aspetterà, dal momento che Malfoy si è "gentilmente" offerto di prendersi le colpe al posto di mio, e mi pare alquanto strano; di sicuro c'è qualcos'altro sotto questo suo improvviso cambio di atteggiamento nei miei confronti.

«Voi due, seguitemi» Piton esce fuori dalla classe e ci invita, con il cenno del capo, a seguirlo. Per tutto il tragitto, io e Malfoy non ci siamo rivolti parola. Ci limitavamo a camminare a testa bassa, fino ad arrivare alla soglia dell'ufficio di Silente, che ci invita, amichevolmente, a prendere posto e a raccontare il motivo per cui ci troviamo qui.

«Buongiorno ragazzi, cosa vi porta qui?» ci domanda Silente molto cordialmente.
«Signor Preside, questi due ragazzi affermano di essere colpevoli della medesima azione, ovvero di aver scagliato un pugno in faccia a una loro compagna, e con ciò, non si riesce a comprendere chi dei due stia dicendo la verità» interviene Piton, fissandoci con sguardo sinistro.

«Professore» esclamo all'istante, prima che Malfoy possa intervenire «Le assicuro che la colpa di ciò che è successo è mia. Con uno scatto di ira, le ho tirato un pugno in faccia perché.. insomma... motivi personali che non credo siano rilevanti..» farfuglio nervosa.
«No, lo sono, signorina Granger. Prego ce li dica. In questo modo potrei capire meglio le ragioni che l'hanno condotta a compiere quest'azione spropositata»
Deglutisco e percepisco lo sguardo divertito di Malfoy su di me.

«Beh..in pratica.. n-noi..»
"Signore, ci stiamo dilungando troppo" interviene il biondo
«Non potrebbe punirci entrambi e basta?»
Spalanco gli occhi. «C-come? No!» esclamo anche fin troppo forte, procurandomi un occhiataccia severa da parte di Piton e una divertita da Silente.

«Non so chi dei due stia dicendo la verità» ridacchia Silente
«La proposta del signor Malfoy mi sembra più che ragionevole, dal momento che nessuno di voi vuole collaborare e ammettere chi è il vero colpevole» detto ciò, si alza e fa per uscire dal suo ufficio, quando la voce di Piton lo blocca.

«Signore, quindi che punizione dovremmo dare loro?»
Silente si gira lentamente nella nostra direzione
«Non lo so, perché non ci pensi tu, Severus? Sei il più adatto a dare punizioni degne di essere rispettate. Mi fido di te. Buona giornata» ed esce.

Piton guarda verso la nostra direzione, pensieroso; starà pensando a quale punizione arrecarci, e quella migliore per noi, per quello che compiace al suo ego.
Dopo vari minuti in attesa di una sua risposta, ci comunica la nostra punizione.

«La vostra punizione sarà molto semplice; domani vi voglio in biblioteca alle 17:30. Riordinerete tutti i libri uno per uno e spazzerete il pavimento. Voglio che quella biblioteca sia limpida, come nuova» nella mia mente sorridevo: avrei tranquillamente potuto usare la magia e la punizione con Malfoy sarebbe durata poco.

«Tuttavia» continua con la sua solita voce stucchevole «Anche se avervi fuori dai piedi in un batter d'occhio mi procurerebbe un certo piacere, vi verrano sequestrate entrambe le bacchette, in modo da tale da usufruire solo delle vostre insulse mani»
Come non detto.
Malfoy emette uno sbuffo e vari lamenti, prima di alzarsi e uscire fuori dall'ufficio di Silente.

Anche io, dopo aver aver salutato il professore, esco e vedo una testa platinata camminare velocemente verso il dormitorio Serpeverde.
Istintivamente, allungo il passo per raggiungerlo.
«Malfoy!» esclamo. Si voltw con fare seccato «Che vuoi? non farmi la ramanzina perché non ho voglia di ascoltarti» fa per andarsene quando riprendo un'altra volta parola, bloccandolo sul posto.

«Voglio solo sapere perché ti sei preso la colpa al posto mio» Vedo Malfoy irrigidirsi tutto ad un tratto, per poi riassumere quell'aria da menefreghista che si ritrova ogni qualvolta che qualcuno prova a rivolgergli parola.
«Non sono autorizzato a darti nessuna spiegazione» esclama a denti stretti «Però se ci tieni a saperlo, aspetta domani. Ti dirò il motivo» ammicca, gira i tacchi e se ne va allungando il passo.

Rimango immobile, ancora confusa dal suo strano comportamento.
Che voglia farmi un dispetto? Devo aspettarmi qualcosa di brutto se si tratta di Draco Malfoy. Emetto un sospiro profondo e mi dirigo verso la Torre Grifondoro, con ancora la confusione che domina la mia mente.

«Hermione!» vedo Ginny correre verso la mia direzione. Intravedo Ron accanto a Lavanda, la quale tiene un fazzoletto colmo di sangue sul naso.
Dentro di me, vorrei farmi beffe di lei, sorridere così sgarbatamente da procurarmi il suo sdegno e anche la sua sofferenza, ma mi trattengo e mi limito a uno sguardo di assoluta indifferenza.

«Che cosa ha detto Silente?»
«Nulla di che, Malfoy non ha voluto dire la verità, quindi domani dovrò andare a pulire la biblioteca.. insieme a lui»
Vado in camera mia, seguita a ruota da Ginny che non smette di assillarmi.
«Oddio, con Malfoy? Condoglianze amica mia»
«Sopravviverò, benché non voglia uccidermi» rispondo facendola ridere; si avvicina a me e, improvvisamente, il suo sorriso scompare. Ritorna seria, fin troppo, e con mia sorpresa, mi abbraccia.

«Mi dispiace..» mi sussurra «..se non fossi andata a quella stupida festa, niente di tutto ciò sarebbe successo» stacco l'abbraccio e la guardo negli occhi, sorridendole appena.
«Ginny, non è colpa tua. Infondo non è la fine del mondo. È solo una punizione.. con Malfoy. Saprò cavarmela, tranquilla» sforzo un sorriso.
A dire la verità, non poteva andare peggio di così.

Una punizione, in compagnia di quella Serpe, senza bacchette. Beh, sembra l'inizio di una barzelletta, solo che non sembra far ridere a nessuno.
Sopratutto me.

«Dobbiamo andare a Trasfigurazione, muoviamoci su, che già per questa dannata punizione ho perso Babbanologia» mi affretto a prendere il libro per la prossima materia e scendere insieme a Ginny, verso l'aula.

Scorgo Malfoy in compagnia dei suoi amici.
«Ma davvero ti sei preso una punizione per quella stupida mezzosangue? Non ci credo» sento esclamare Tiger sconvolto.
«È tutta apparenza. Vedrete che bella sorpresa la attenderà una volta arrivati in biblioteca» spalanco gli occhi e deglutisco rumorosamente

«Io l'ho sempre detto che non è quello che sembra»  Il suo sguardo incrocia, appositamente, il mio e mette su un sorriso irrisorio, che mi procura un'ondata di brividi in tutto il corpo.

Angolo
Uuh, ma cosa avrà in mente di fare o dire, Draco?

Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora