29. Perdere il controllo

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Mi dirigo in Sala Grande per cenare

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Mi dirigo in Sala Grande per cenare. Scorgo tutti i miei compagni a tavola e Ginny che mi fa un piccolo cenno con la mano, invitandomi a sedere accanto a lei.

Vado verso di lei dubbiosa, sotto gli occhi irritati di tutti; quelli di Lavanda, invece, sembrano alquanto compiaciuti e divertiti da ciò. Faccio il più possibile per non incrociare il suo sguardo e dirigermi, a testa china, verso la mia migliore amica.

Un ragazzo si alza di scatto e mi ostruisce il passaggio: Oliver Wood.
Mi acciglio, cercando di superarlo e raggiungere Ginny, ma lui imita ogni mia mossa, impedendomi di passare.
Mi blocco a fissarlo.

"Posso passare?" domando seccata
"Non credo proprio. Questo non è il posto adatto ad una come te dopo quello che hai fatto a Lavanda" le scocco un occhiata piccola e la vedo ghignare beffarda, con le braccia incrociate.
"Senti, mi dispiace. Non volevo farle del male, io non.."
"A questo noi non interessa, Granger. Sei una vergogna per la nostra casata. Ti invitiamo tutti" si guarda intorno -"ad andartene via" con la mano innalzata in avanti, mi invita a lasciare la Sala Grande.

Io rimango fissa come un chiodo sul mio posto, con le braccia distese ai fianchi e i pugni serrati. La rabbia si impossessa del mio corpo e, spinta da una forza esteriore e dal mio solito e maledetto istinto, lo spintono all'indietro, facendolo retrocedere quel tanto che basta per passare e prendere posto vicino alla mia migliore amica.

Il ragazzo mi raggiunge in un lampo, mi afferra il braccio e mi strattona con vigore, cercando di condurmi fuori.
"Lasciami!" urlo
Attiro l'attenzione di tutti ragazzi presenti, che ora guardando la scena curiosi e sconvolti allo stesso istante; qualcuno, per giunta, sghignazza e annuisce, gesti che confermano la giusta azione del ragazzo nel volermi buttare fuori.
"Ti ho detto di lasciarmi, sei sordo!?"

Il ragazzo rafforza la stretta, porta l'altra mano libera sul mio fianco e mi conduce, a forza di spintoni, fuori dalla sala, sotto le grida di disaccordo di Ginny ed Harry.

Oliver resta fisso a guardarmi con sguardo disprezzante, per poi voltarsi e ritornare al suo posto. La rabbia si tramuta in odio. Il veleno scorre nelle mie vene. La mano sta per afferrare la bacchetta ed è pronto a tirargli addosso un susseguirsi frenetico di incantesimi, fino a farlo cadere latente a terra, quando una figura si contrappone tra me e lui: Draco Malfoy.

I suoi occhi, colmi di preoccupazione, incrociano i miei. La sua mano avanza difensiva verso di me.

"Ferma, Granger. Non fare cose di cui poi potresti pentirti"
"Levati Malfoy. Non centri nulla" pronuncio in tono distaccato, ma con voce tremante e gli occhi pieni di lacrime, che ora fissano la figura di Oliver Wood, che ride insieme ai suoi amici e mi guarda beffardamente.
I miei piedi iniziano ad avanzare velocemente verso di lui, quando Malfoy mi blocca il braccio e mi fa indietreggiare.

"Mollami!" urlo
"Smettila di fare la ragazzina! Fa tutto parte del loro gioco, non lo capisci?"
Sbotta di rimando lui, con tono di rimprovero.
"No, non lo capisco! Però so che in questo momento vorrei solo che la schifosa faccia di Wood esplodesse e con lui tutti gli altri!"
La mia voce diventa sempre più forte, più tagliente e più dolente.

Mi libero dalla presa di Malfoy, il quale però non sembra intenzionato a lasciarmi stare; si para nuovamente davanti a me, le sue mani si poggiano sulle mie spalle e mi conducono con forza via.
"Ti ho detto lasciami! Lasciami, cazzo!"
"Ti sto solo facendo un favore!"
Esclama, mentre continua imperterrito a spintonarmi tenacemente il più lontano possibile dalla Sala Grande.

Ci ritroviamo in corridoio, ora distante da lì. Appena mi lascia, gli mollo una spintone, e lo fisso con occhi veementi di rabbia, mista al dolore.
"Qual è il tuo problema?" urlo a squarciagola, con le lacrime ormai disegnate sulle guance.
"E il tuo?" si avvicina minaccioso -"la Granger di tanti anni fa non si sarebbe mai comportata così!"
"Smettetela di dirmi che sono cambiata!" la mia voce spezzante e potente rimbomba in tutto il corridoio.

"Io non sono cambiata! Ok? Sono sempre la stessa Hermione! Sono quella che sta ventiquattr'ore su ventiquattro sui libri, quella che tutti considerano secchiona e fastidiosa, quella che tutti i Serpeverde chiamano mezzosangue, sanguesporco o in qualsiasi altro modo!"
Mi blocco ed inizio a prendere fiato, fino ad accasciarmi per terra piangendo, dimenticandomi quasi completamente della presenza della serpe, il quale rimane fisso sul posto a guardarmi rannicchiata, ora al pavimento.

"Voglio.. morire" sussurro, con la voce spezzata, colma d'angoscia. Emetto frequenti sospiri e singhiozzi, quasi non riuscendo nemmeno a respirare. Le mie mani finisco sui miei capelli ricci, che inizio a tirare, strappare, scompigliare, fino a farmi male. Il mio corpo si muove da solo; mi alzo, serro la mia mano in un pugno e colpisco la colonna con tutta la forza presente nel mio corpo, conseguito da un urlo straziante e quasi irriconoscibile.

"Granger basta!" la voce potente di Malfoy mi prende da dietro, e mi blocca con le sue possenti braccia, avvolgendone una intorno alla mia vita, e l'altra stretta al mio polso, che ora perde sangue dalle nocche; il mio corpo ora si trova a stretto contatto con il suo.
"Non toccarmi!" continuo a urlare
"Stai.. stai calma" la sua voce ora si riduce in un suono dolce, delicato. Quasi un sussurro.

Il mio corpo trema tra le sue braccia, mentre il suo respiro caldo e affannoso si fa strada nelle mie orecchie. Il mio cuore batte alla velocità di un treno, ma il mio respiro irregolare inizia a riprendere stabilità. Chiudo gli occhi, cercando di riprendere il controllo e contenere il dolore atroce, proveniente dal polso, che ora trema come una foglia, mentre goccioline di sangue cadono diluite sul terreno.
Silenzio di tomba; si sentono solo i nostri affannosi respiri.

"Brava" sussurra nuovamente
"Hai perso il controllo"
"Non so cosa mi stia succedendo.."
"Il dolore. Ecco cosa"
Si ferma per un instante, per poi continuare a parlare:
"È soltanto una fase, Granger. Tutto questo ti servirà per essere più forte in futuro.. fidati che.. il dolore non durerà per sempre, quindi non lasciare che si prenda il meglio di te. Non lasciare che ti consumi"
Riottengo lucidità; il mio battito cardiaco rallenta e il mio respiro si fa più tenue.

Faccio per liberarmi dalle sue braccia, e lui me lo consente, spostandole dalla mia vita e dal mio polso.
Mi giro insicura verso di lui; con la bocca semi aperta, gli occhi rossi come il fuoco e il volto sconvolto e spaventato, fisso lo sguardo di Malfoy, che mi osserva lancinante.
Le sue iridi blu mi scrutano intensamente; i nostri occhi non smettono di guardarsi nemmeno per un istante.

"Grazie" sussurro
Malfoy rimane saldo nella sua posizione e il suo volto non cambia espressione.
I suoi occhi si staccano dai miei e finiscono per guardare la parte inferiore del mio viso; io, istintivamente, lo imito.
Fisso le sue labbra sottili.
Riporta lo sguardo su di me.
Lo vedo compiere piano qualche passo verso di me, ed io non riesco ad allontanarmi.

Quando tutto si ferma; Malfoy si blocca, sospira profondamente, portando velocemente gli occhi altrove, per poi chiuderli, quasi come se fosse forzato a farlo.
"Scusa, devo andare" e fugge via.
I miei occhi confusi lo guardando girare l'angolo e scomparire, mentre il calore, che prima sentivo in corpo, scompare.

Angolo autrice
Che scena toccante eh?
Che cosa dire? Draco voleva per caso.. baciarla?

Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora