28. Non sento più dolore

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Hermione's povMi diressi verso la Torre Grifondoro; avevo solo bisogno di stendermi sul letto, chiudere gli occhi e lasciarmi andare alle braccia di Morfeo, almeno per due ore, prima di scendere e andare a cena

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Hermione's pov
Mi diressi verso la Torre Grifondoro; avevo solo bisogno di stendermi sul letto, chiudere gli occhi e lasciarmi andare alle braccia di Morfeo, almeno per due ore, prima di scendere e andare a cena.

Entrai, e un'ondata di occhi disgustati si abbatté su di me, procurandomi una sensazione spiacevole.

"Vattene subito!" Grida Lavanda, imprigionata da una cerchia di ragazze che la consolano, mentre è seduta su una sedia, piangente.
"Ragazze non credo che.."
"Zitta! Non la vogliamo qui, vattene immediatamente"
Ginny cerca in tutti i modi di difendermi. Tutti le persone mi fissano con odio e aspettano solo che io esca e vada via.
"Una Grifondoro non farebbe mai quello che hai appena fatto te! Non ti vogliamo qui, quindi gradirei che tu uscissi"
Un'altra ragazza interviene; dopo la sua affermazione, tutte le teste annuiscono decise, invitandomi ad andarmene nuovamente.

"Va bene, me ne vado. Tolgo il disturbo"
"Hermione!"
Ignoro la mia migliore amica, ed esco sbattendo fortemente la porta; non posso credere che mi hanno appena buttata fuori! Spero che passi presto, perché non ci tengo a portare questa croce per tutto l'anno scolastico.
Le occhiate dei miei compagni mi facevano quasi paura. All'interno della Sala Comune mi sentivo piccola, per la prima volta, fragile. Insicura. Spoglia.

Avere tutto il mondo contro è una bella merda; adesso, compatisco di più Draco Lucius Malfoy.. lui sa più di qualsiasi altra persona cosa significa provare la solitudine, ma sopratutto, sa anche cosa significa ricevere occhiatacce ogni volta che girovaga per i corridoi di Hogwarts con la sua solita scorta dietro, che non manca mai.
Ciò però, al contrario mio, non sembra per nulla turbarlo, anzi, sembra che gli piaccia essere temuto; mi sono sempre chiesta.. se Malfoy avesse mai provato la sensazione di essere amato.

Oh almeno, sa cosa significa amare?
Probabilmente no, dato che il suo cuore di ghiaccio non si è mai sciolto e non si scioglierà mai. Tuttavia, a lui piace essere così. Piace prendere in giro la gente, farla soffrire, farsi bizzeffe dei più deboli solo per il puro divertimento di sentirsi superiore e invincibile. Quasi, lo invidio.
Vorrei anche io provare cosa significa l'indifferenza; sembra sempre che niente e nessuno riesca a ferirlo.
Mi chiedo come faccia.

I miei piedi mi conducono verso la riva del Lago Nero; mi accascio per terra e distendo le gambe in avanti, stiracchiando i muscoli indolenziti e stanchi.
La mia mente non pensa a nulla; per un momento, rimane neutra. Poi.. i ricordi più dolorosi fanno capolinea nella mia mente.
Ecco apparire l'immagine di Ron con Lavanda, gli occhi colmi di ribrezzo di tutti su di me, le urla della Brown, il volto indifferente di Ron, gli insulti della ragazza riccia verso la mia famiglia, quelli di Malfoy..

Gli occhi si fanno umidi, le guance vengono sorpassate da un scia di lacrime amare, che arrivano fino al mento.
Tiro sul col naso, per poi lasciarmi andare in un pianto liberatorio; mi manca quasi il respiro, se ripenso a tutto quello che mi è accaduto in tutti questi giorni.
Così tanto, in così poco.
Non riesco a sopportare tutto ciò; sono una Grifondoro, dovrei essere forte, coraggiosa.. ma l'unica cosa che sento in questo momento, è la solitudine più totale.

Sento come se mancasse una parte di me.
Una parte di Hermione Jean Granger se ne è andata. Si è rotta. Non so come, e quando, potrò ritornare quella ragazza felice, spensierata, divertente e sicura di me stessa come una volta.
Come farò, io mi chiedo. Come?

"Granger?"
Una voce fredda e titubante mi fa sobbalzare. Istintivamente, mi asciugo gli occhi con le maniche della mia camicia e mi giro verso la figura alta e slanciata del ragazzo alle mie spalle.
Malfoy.
"Tu.. cosa ci fai qui?" chiedo, ancora con voce rotta dal pianto.
Malfoy mi fissa da in piedi, per poi avvicinarsi lentamente e sedersi accanto a me. Si posiziona almeno a un metro di distanza.

Decido di non prestargli attenzione, riportando lo sguardo verso il lago.
"Anche io vengo molto spesso qui quando sono triste.. oppure quando ho bisogno di pensare"
Malfoy rompe il silenzio.
"Sei triste?" domando dubbiosa
"No, avevo solo bisogno di.. stare un po' da solo e.. come ho già detto, pensare"
"Ah, allora ti lascio solo"
Faccio per andarmene, ma la sua voce mi blocca nuovamente:

"Puoi restare. La tua presenza non mi turba.. per me sei.. come quella roccia lì. Invisibile."
Ne indica una accanto a lui.
Ridacchio amaramente.
"Carino da parte tua" mi risiedo a gambe incrociate, sospirando.
"Tu sei qui perché sei triste o perché avevi bisogno di pensare a qualcosa?"
Si gira nella mia direzione.
"Tutti e due" faccio spallucce, per poi continuare a parlare; ho bisogno di sfogarmi, non mi importa con chi.
"I miei compagni mi hanno praticamente cacciata. Non mi vogliono più lì con loro. Spero che questa cosa gli passerà stasera, dato che.. non ho intenzione di passare la notte dormendo fuori al gelo"
Ridacchio. Vedo sul volto del biondo spuntare un mezzo sorriso e una risatina soffocata.

"Senti.."
Diciamo io e Malfoy all'unisono; ci guardiamo per un secondo, per poi scoppiare a ridere. Era la prima volta che lo vedevo ridere così, e sopratutto con me. Non mi ero mai accorta che avesse un sorriso così bello.. ero sempre abituata a vedere i suoi soliti ghigni beffardi.

"Dimmi" dico ancora ridendo
"No, parla tu, Granger"
"Ok beh.. in realtà è una domanda un po' insolita e non te la dovrei fare dato che.. insomma.. non siamo amici"
Il biondo annuisce leggermente.
"Tentar non nuoce" risponde

"Come riesci ad essere così indifferente?"
Si acciglia.
"In che senso?"
"Sembra che niente riesca mai a ferirti"
"Pensi questo?"
I suoi occhi blu assumono lo stesso scintillio del lago; le sue iridi mi fissano in modo così penetrante da lasciarmi quasi a bocca aperta.
"Beh.. si"
"Non mi sembravi una ragazza che si soffermava alle apparenze, Granger"
Interrompe il contatto visivo e lo punta di nuovo verso il lago.

"Quindi.. non è così? Anche tu soffri?"
"Granger, non sono un robot" ridacchia
"Questa cosa mi ha allibita" la mia affermazione assume una certa nota di ironia che fa voltare di scatto Malfoy nella mia direzione; mi trattengo dal non ridergli in faccia.
"Perché ho la vaga impressione che tu mi stia prendendo per il culo?"
Non riesco a trattenermi, che scoppio a ridere. Mi porto una mano sulla bocca, nascondendo il mio sorriso.

"Cosa c'è di così divertente?" domanda Malfoy confuso, ma divertito allo stesso tempo.
"Draco Malfoy che prova emozioni.. già così fa abbastanza ridere"
Malfoy mi dà una leggera spinta.
"Come ti permetti?" sbotto, ricambiando con la stessa moneta e procurandomi un occhiataccia di sfida dal furetto accanto a me.
"Guarda che hai iniziato te" mi fa notare, posando le braccia dietro la sua schiena, reggendosi.

"Quanto sei fastidioso"
"Mai quanto te"
Alzo gli occhi al cielo, ma continuando a sorridere.
"Però almeno una cosa buona l'ho fatta"
"Ovvero?" inarco un sopracciglio
"Ora sei qui solo per pensare. Non sei più triste" ammicca, per poi alzarsi e andare via.

Non mi voleva dire qualcosa?
Prima che io possa richiamarlo, era già andato via; glielo domanderò domani, sono curiosa.

Il sorriso che avevo qualche secondo fa, continua a rimanere stampato sul mio volto come una calamita.
E chi l'avrebbe mai detto che il mio antitetico mi avrebbe fatto ridere come una volta?

Ora, stranamente, non sento più dolore.
Ora.. sto bene.

Angolo autrice
Che carini, eh?
Cosa vi sembra? Il rapporto sta migliorando?

Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora