48. Il peso del cambiamento

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Draco's pov Questa festa deve terminare

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Draco's pov
Questa festa deve terminare. All'istante.
Non sopporto tutto questo macello, dal momento che vorrei andare a dormire e tutti questi fastidiosi biascichi non mi permettono di tenere la mente riposata e lasciarmi andare ad un assopimento estasiante.
Nonostante tutto, però, è come se mi sentissi talmente stanco, da non riuscire a chiudere occhio; avete presente quella sensazione di stanchezza, ma al contempo non avete la forza di addormentarvi?
Sei così sfinito, che a fatica riesci a prendere sonno, sopratutto la notte, quando la tua testa lavora più del dovuto e ti impedisce di essere tranquillo e rilassato.

Sono consapevole che nel preciso istante in cui mi infilerò tra le calde coperte del mio letto, la mia mente inizierà a ripercorrere tutti i momenti, le parole e le emozioni, accadute tutt'oggi; non riesco a credere che la Granger, con un gesto così spontaneo, mi abbia accolto tra le sue braccia e mi abbia stretto così tanto, da farmi quasi uscire il cuore dal petto. Stavo così bene in quella posizione, con i suoi capelli che mi solleticavano il mento, il suo profumo che si inalava spedito tra le mie narici, il suo cuore che batteva a tempo con il mio ed il calore che emanava il suo corpo minuto.

Sospiro, continuando a camminare verso la Sala Comune, con la mente sempre proiettata altrove.
Entro e vengo accolto da un odore disgustoso di alcool e sudore. Trattengo il respiro e vado alla ricerca del mio intelligente, si fa per dire, migliore amico Blaise, che ancora non si è deciso a sbattere tutti quanti fuori di qui.
Lo intravedo da lontano, insieme a quella sua appiccicosa ragazza. Alzo gli occhi al cielo infastidito e, controvoglia, mi dirigo a passo svelto e deciso verso di loro.

«Βlaise» richiamo la sua attenzione e lo vedo voltarsi verso di me.
«Vuoi per caso continuare così per tutta la sera? La gente è ubriaca e l'odore qui è meno che piacevole. Buttiamoli fuori..»
«Rilassati, Drà. Fra un po' se ne andranno. Neanche loro hanno intenzione di rimanere qui a lungo. Effettivamente l'aria si sta facendo pesante.. Ehi voi!» esclama di getto verso due ragazzi che tengono quattro bottiglie di Vodka in mano «Se non volete essere schiantati razza di mentecatti, vi invito ad uscire da qui.. ora!»
I due, completamente sbronzi, sbuffano ed escono, anche se a fatica, fuori.

«Ma Hermione? Dov'è?» domanda la ragazza, accanto a Blaise, il quale fa spallucce.
«Quando ha detto di non voler giocare più è scomparsa dalla circolazione. Magari è andata a dormire..» il mio migliore amico pronuncia l'ultima frase quasi a rallentatore, volgendo lo sguardo verso di me. La sua bocca si contorce in un sorriso malizioso, che mi fa accigliare.
«E guarda caso, Draco non era qui..»
«Piantala, Blaise!» lo blocco di scatto «Ero uscito perché avevo scelto obbligo e..»
«L'obbligo era di restare fuori quindici minuti, non un'ora e mezza. Abbiamo visto Astoria e Ron tornare dentro dopo qualche minuto.. mancavate solo voi due. Una strana coincidenza, non ti pare Ginny?» si rivolge alla sua ragazza con fare sospettoso.

«Sentite..»
«Una coincidenza piuttosto.. ripetitiva. Non ho mai sentito parlare di casualità capitate più e più volte» dichiara, con una certa nota di fastidio nella sua voce.
«Siete totalmente fuori pista. Per me avete bevuto troppo e per questo motivo state dicendo queste sciocchezze..»
«Le uniche sciocchezze che conosciamo sono quelle che ci raccontate tu.. e la tua amichetta» esclama saccente, Blaise.
«C'è stato qualcosa tra di voi?» domanda di getto, facendomi rimanere quasi senza fiato.
«Dio.. spero di no» dichiara Weasley, sotto voce.
Questa sua affermazione mi fa ribollire il sangue nelle vene, senza un valido motivo. Dovrebbe pensare di più al suo caro fratello bugiardo e manipolatore, al posto di pensare se provo qualcosa per la sua cara amica del cuore!
Ma insomma.. cosa sto dicendo?
Draco, riprenditi!

«Beh è come dici tu» le rispondo «Tra me e lei non c'è niente.. e mai ci sarà. Puoi dormire sonni tranquilli» la rossa mi sorride con finta gratitudine, augura la buonanotte a Blaise ed esce, anche lei, come tutti gli altri, fuori dalla Sala Comune. Il mio sguardo incrocia, per un attimo, quello di Astoria, e scorgo il rossore che prevale nei suoi occhi scuri. Mi sforzo a non darne troppo peso, per poi ritirarmi velocemente nelle mie stanze, seguito a ruota da un Blaise furioso.

«Sei un coglione» esclama di getto, sbattendo bruscamente la porta ed avanzando verso di me.
«Ti ringrazio» rispondo indifferente per poi coricarmi sul letto.
«Ginny è troppo ingenua, non sospetterebbe mai che tra te e la Granger ci sia qualcosa!»
«Ma si può sapere cosa ti prende? E sopratutto cosa cazzo urli? La gente potrebbe sentire e fraintendere!» mi alzo velocemente dal letto e mi piazzo di fronte a lui, fronteggiandolo, per poi dare un'occhiata veloce alla porta, controllando che non ci sia nessuno dietro a spiare la nostra conversazione.
«Sono stanco dei tuoi silenzi e delle tue bugie, Draco. Non sono uno sconosciuto, sono il tuo migliore amico. Perché ti ostini a nascondermi la verità?»
«Perché non c'è nessuna verità, Blaise! Non c'è! Come non c'è nulla tra me e.. lei» titubo sulle ultime parole, deviando lo sguardo da quello del ragazzo di fronte a me.

Quello che dice è vero. Cavolo, se lo è.
Eppure, non riesco a far uscire da dentro di me quel peso che vorrei tanto depennare; sta diventando così grande e difficile da sostenere, che anche io a malapena riesco a tollerare.
Stanno succedendo tante cose, e tutte troppo in fretta. Non c'è un freno a tutto questo.. una pausa che ti dia il tempo di pensare, metabolizzare e fare la cosa giusta. Se un giorno ti sembra di aver capito qualcosa, quello successivo ti cambia nuovamente i piani. È così che mi sento; come se la mia vita fosse un continuo cambiamento di eventi.
Se il giorno prima, non potevo vedere la Granger, la insultavo e la denigravo, quello successivo avevo l'insano istinto di proteggerla, di salvarla.. di baciarla. Tutto ciò è assurdo e maledettamente sbagliato. I cambiamenti non sono mai stati il mio forte e sono una mia grande fonte di debolezza.

A partire dal tradimento di Astoria, ho subito ben tre cambiamenti nella mia vita, e non capisco nemmeno come sia possibile; il ragazzo arrogante, freddo come il ghiaccio, indifferente, insensibile, è riuscito a diventare, grazie ad Astoria, un ragazzo migliore.. perché ha scoperto cosa significare provare qualcosa per qualcuno, soffrire per qualcuno, tenere così tanto a qualcuno da essere disposto a donare tutto se stesso.. persino la sua totale fiducia, senza nessuna esitazione. Il secondo cambiamento, è avvenuto nel preciso istante, in cui tutta la sua stima è stata annullata da uno stupido, quanto grosso, errore.. e torna nel suo vecchio baratro, riacquista i suoi vecchi ideali, i suoi vecchi comportamenti.. ma sa comunque, che niente tornerà mai come prima.

Il passato è così proprio perché lo è; non si ritorna indietro, non si ripercorrono i vecchi passi.. si va avanti e, in un modo o nell'altro, si cambia. Il dolore mi ha consumato così tanto da penetrarmi fin dentro le ossa, facendo esaurire il mio stato mentale e fisico giorno dopo giorno. Però ho imparato, che anche se all'inizio incontrerai e finirai per annegare nella parte più oscura della tua sofferenza, poi ti imbatterai in una parte meno oscura, anzi, più luminosa, che ti guiderà nella cosiddetta via d'uscita, facendoti aggrappare ad ogni singolo spiraglio di luce che si inoltrerà in quella piccola fessura.. piccola da vedere, difficile da raggiungere.. ma l'unica capace di salvarti la vita.
Quella fessura che io chiamo speranza.

«Smettila con questa recita! Hai stufato!»
«Sapessi te! Continui a torturarmi, ma forse non ti è mai passato per quella mente brillante che magari.. in questo momento.. non riesco a dirti nulla perché nemmeno io so cosa dovrei dirti?» Sbotto con disperazione, mentre Blaise corruga la fronte, stupito.
«E perché non sai cosa dirmi? Eh? Allora lo vedi che ho ragione! Se sei confuso è.. perché effettivamente qualcosa è succes-»
«Diamine.. L'ho baciata!» esclamo senza pensarci. Il viso del mio migliore amico si pietrifica, così, in preda all'imbarazzo, gli volto di scatto le spalle e mi copro il viso con una mano.

Sospiro pesantemente, mentre la stanza si appropria di un silenzio assordante, che viene spezzato dalla mia voce.
«L'ho fatto senza pensarci.. è successo durante il Ballo del Ceppo. Lei era lì, accanto a me.. ed era quasi.. b-bella da vedere. Sono stato scosso da qualcosa di strano, il mio corpo ha reagito da solo a quella strana sensazione, e-e.. non ne ho potuto fare a meno. Adesso devo capire perché l'ho fatto.. non ho ancora trovato una risposta..» sospiro, mentre percepisco la mano del mio migliore amico appoggiarsi sulla mia spalla.
«Se non fosse stato niente, non ti saresti scervellando così tanto.. non c'è nulla da comprendere, Draco, perché è così naturale..»
«Per favore, fai silenzio..» quasi lo supplico, iniziando a girovagare per la stanza «Non dirlo nemmeno»

«Draco..»
«Blaise, no!»
«La risposta la sai. Devi solo accettarla»

Angolo autrice
E anche Blaise, lo sa!

Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora