15. Giocare d'astuzia

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La lezione di Pozioni termina senza che il professore mi abbia chiamata

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La lezione di Pozioni termina senza che il professore mi abbia chiamata.
E menomale, non ci pensavo proprio ad avvicinarmi a quella dannata pentola.
Sarei stata presa in giro per tutto il resto della mia vita da Lavanda e, sopratutto, da Ron, che avrebbe scoperto che mi piace ancora, nonostante tutto.

"Menomale che non ci ha chiamate" ammette Ginny, mentre proseguiamo verso la prossima lezione, che è Trasfigurazione.
"Sono così sollevata, non ci tenevo molto a dichiarare il mio amore incondizionato per tuo fratello, e tu quello per Harry"
Rido amaramente.

~~~~~

Finiamo la lezione di Trasfigurazione con i Tassorosso, quella di Difesa contro le Arti Oscure con i Serpeverde e ci dirigiamo in Sala Grande per mangiare.

"Granger" sento la voce fastidiosa di Lavanda dietro di me. Mi giro verso di lei con fare annoiato.
"Che vuoi?" domando, cercando di mantenere la calma. Non c'è giorno che non mi sale la voglia di ammazzarla a mani nude ogni volta che la incrocio per i corridoio. Senza poi parlare di quando la vedo appiccicata a Ron, oppure, come adesso, quando osa anche solo rivolgermi la parola.
"Devo parlarti. In privato" rivolge uno sguardo verso Ginny, invitandola ad andarsene. Lei mi lancia uno sguardo infastidito e preoccupato, per poi entrare nella Sala Grande, lasciando me e Lavanda da sole nel corridoio.

"Ebbene?"
"Credi veramente alle parole di Ron?"
Sul suo volto spunta un sorriso beffardo.
"Prego?"
"Hai sentito perfettamente quello che ti ho detto. Sei così..perdutamente ancora innamorata del mio Ron-Ron da credere a tutto ciò che dice?" scuote la testa, con fare divertito.
Il nervosismo sta prendendo possesso del mio corpo.
Mi duole dirlo, ma ha ragione.
Sono così infatuata da Ron da credere ancora alle sue parole.. anzi, è come se sforzassi me stessa di credergli, perché nel profondo, io non ci riesco.

"Perché dovrebbe mentirmi?"
"Chiunque avrebbe paura di ammettere un tradimento, Granger. Però la decisione sta a te. O credi a me, o a lui. Non hai molte opzioni" continuo a fissarla con occhi confusi e pensierosi.
Decidere tra il ragazzo che hai amato più di ogni altra cosa al mondo e colei che ora è al tuo posto, sembrerebbe così facile scegliere a primo impatto, ma è tutto tranne che semplice.

"Hai saputo che ha dato la colpa a Malfoy?" domando
"A dire il vero no, ma.. immagino che tu creda a Ron, non è vero?" sghignazza
Rimango in silenzio.
"Insomma, scegliere tra la fedeltà del ragazzo di cui sei innamorata e quella di una Serpe, avrei anche io i miei buoni motivi per credere a Ron, se fossi in te, ma... io ci rifletterei Granger"
Ma cosa stava facendo la Brown?
Mi sta aiutando?

"Non intendo aiutarti in nessun modo, Granger. Io ti odio, e lo sai" risponde alla mia implicita domanda, come se mi avesse letto nel pensiero.
"Però pensaci.. tra tutte le persone a cui lui potrebbe addossare la colpa, sceglie proprio Malfoy. Come mai secondo te?"
A dire il vero, ci ho pensato anche io.
Perché mai Malfoy? Il suo scopo qual' è?
Avrebbe potuto scegliere qualsiasi altra persona, ma ha scelto Draco.

"Non.. lo so, in realtà" faccio la vaga
"Perché Ron sa che lui è l'unica persona a cui tu non crederesti mai"
Spalanco gli occhi. Ha ragione.
"Tu lo odi. Lui ti odia. Malfoy farebbe qualsiasi cosa pur di vederti fuori da questo mondo, e per te è la stessa cosa. Ha preferito giocare d'astuzia ed è andato sul semplice..."
"Io non capisco ancora perché tu me lo stia dicendo, Brown" esclamo interrompendola di scatto.

"Come ho già dichiarato prima, non farei mai nulla per te, Granger. L'unica cosa che ho in comunque con te è l'essere una donna. Te lo sto dicendo perché mi infastidisce che Ron consideri irrilevante tutto ciò che ha.. costruito con me quando tu eri ancora con lui. Diciamo che lo sto facendo più per me che per te ma.. ne puoi trarre comunque vantaggio no?"
Finisce il discorso con un finto sorrisetto sulle labbra, per poi dirigersi verso la Sala Grande, dandomi una leggera botta sulla spalla destra.

Dovrei crederle?
Il suo discorso non fa una piega ma... è sempre Lavanda Brown.
Colei che mi ha rubato il ragazzo e che farebbe qualsiasi cosa pur di vedermi soffrire.
Magari.. si sta inventando tutto per vedermi crollare.. però c'è sempre una cosa che non capisco.
Di cosa stavano parlando Ron e Lavanda quando sono entrata nella Sala Comune dei Grifondoro?
——
"Non capisco perché cazzo tu non glielo voglia dire, Ron!"
"Perché non è importante Lavanda, lei non deve sapere che.."
——
Di cosa stavano discutendo? Che sia magari quello che mi ha detto Lavanda?
È una situazione alquanto surreale..
Sto mettendo in discussione la parola di Ron con... quella di Lavanda e Malfoy!
Come posso pensare anche solo per un secondo a una cosa del genere? Come?

Sbuffo pesantemente, per poi girarmi ed entrare in Sala Grande. Faccio per dirigermi verso il mio tavolo, quando mi scontro con una figura possente, alta, con indosso un mantello scuro; Malfoy.

"Scusa" dico di getto
"È una tua abitudine andare addosso alle persone, mezzosangue?" chiede, fermandosi a guardarmi con occhi asfissiati.
Alzo lo sguardo verso di lui.
"Se dovessimo paragonare questa abitudine alla tua di divertirti a far soffrire la gente beh.. devo dire che si, è mia abitudine" lo guardo con sguardo compiaciuto e allo stesso tempo colmo di sfida.

Malfoy sogghigna -"Dimenticavo che un'altra tua abitudine è credere a tutte le parole che ti dice quella testa vuota di Lenticchia"
"Sarebbe ridicolo credere a te, non pensi anche tu, Malfoy?" corrugo la fronte, confusa e con fare saccente.
"E tu dovresti essere la strega più brillante di Hogwarts?"
Ride divertito,alzando gli occhi verso il cielo e rimanendo a fissare un punto indefinito , facendo aumentare la rabbia dentro di me.

"Cosa intendi dire?"
Draco sposta lentamente gli occhi, ora freddi come non mai, verso di me. Rimane a fissarmi con quello sguardo per un tempo limitato, fino al suono della voce di Ginny, che mi chiama dal tavolo dei Grifondoro. Sobbalzo di scatto e inizio a tossire per smorzare l'imbarazzo creatosi tra di noi.
Malfoy rimane fisso nella mia direzione, per poi pronunciare biascicante:
"Ti stanno chiamando, dovresti andare"
mi supera e si dirige verso, probabilmente, la Sala Comune dei Serpeverde.

"Hermione, vieni!" continua a chiamarmi Ginny. Non mi ero nemmeno resa conto di essere rimasta immobile sul posto.
Quegli occhi continuavano, ad ogni passo che compievo, a comparirmi nella testa.
Quegli occhi così freddi ma che in fondo, considererei stracolmi di una verità velata da quello suo sguardo da arrogante e indifferente.

Nel profondo del mio cuore, ammetto che sarebbe così bello e così giusto se al posto delle parole di Ron, mi fidassi di quelle di Malfoy.
Ma purtroppo, non riesco.
Non posso.

Angolo autrice
Buondì, stavolta ve lo pubblico presto, perché questo pomeriggio sono stra occupata!

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Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora