12. Uno strano scontro

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Sento il corpo che viene scaraventato a terra da due mani, che mi spingono violentemente verso il basso

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Sento il corpo che viene scaraventato a terra da due mani, che mi spingono violentemente verso il basso.

«Che cazzo fate?» non posso non riconoscere la voce della mia migliore amica, che viene in mio soccorso e aiuta a rialzarmi.
Goffamente, mi rimetto in piedi ed inizio a strofinarmi i pantaloni e le maniche della maglietta, che sono piene di polvere.
Alzo lo sguardo e incontro gli occhi della Parkinson, che mi fissano divertiti e furiosi.

«La prossima volta cerca di fare meno la spavalda. Non mi piace chi mi risponde in quel modo, Granger. Quindi faresti meglio..» inizia di nuovo ad avvicinarsi pericolosamente.
Ginny si proietta immediatamente davanti a me, con una mano in avanti, in segno di protezione. Avanzo, anche io, verso di lei, con il vano tentativo di reagire, ma la ragazza continua a respingermi indietro.
Vedo la mano di Malfoy che si posa sul polso della Parkinson, tirandola leggermente indietro.

«Che c'è amore?» domanda dolcemente
«Non perdiamo tempo, dai.. non ne vale la pena, non credi? Andiamo e basta»
Pansy annuisce leggermente, sconfortata, dopo avermi lanciato uno sguardo di fuoco. Malfoy lascia passare la Parkinson davanti a sè, posandole una mano sulla schiena, mentre con la coda nell'occhio mi lancia un leggero sguardo furtivo, tossendo leggermente.

«Stai bene?» mi domanda Ginny, una volta che le due serpi scompaiono dalla circolazione.
«Si» dico ferma «andiamo?» e torniamo nella Sala Comune. Mi piombo senza sosta nel dormitorio e ci rimango fino all'ora di cena.
Ginny è stata vicina a me tutto il tempo.
Abbiamo parlato del più e del meno; mi ha raccontato anche del suo rapporto con Harry.

La loro relazione traballa. Sono tanti i giorni in cui non riescono a passare tanto tempo insieme. Harry non fa che stare o con Ron, oppure con la sua squadra di Quidditch, sminuendo il tempo riservato anche per lei, e questo a Ginny turba. Tanto.

«Secondo me.. dovreste discutere di questa situazione. Insomma, risolvete il problema, perché non vale la pena distruggere una relazione così bella come la vostra» finisco la frase sorridendo, quasi malinconicamente.
«Hai ragione, oh grazie Herm!» prende le mie mani, ma io le ritraggo di scatto, dopo aver percepito un forte dolore al polso destro.
«Oddio scusa! Ti fa male?» mi domanda preoccupata, sfiorando delicata il mio polso malandato.
«Si.. abbastanza, ma non ti preoccupare. Passerà..» scrollo le spalle.

Mi ricordo di essermi già fatta male al polso qualche giorno fa, mentre ero sul vagone dei Serpeverde e mi ero scontrata con Malfoy, cadendo.
Dall'ultima volta, ancora sento dolore.

«Vogliamo andare? Ho fame» ammetto con far imbarazzato.
Ginny mostra un sorriso divertito ed annuisce. Usciamo dalla Sala Comune e ci dirigiamo in Sala Grande.
Stavolta, la cena procede bene.
Stranamente Ron e Lavanda non sono ancora a tavola e stiamo quasi per finire di mangiare.
«Hai notizie di Ron?» domanda Ginny preoccupata. Scuoto la testa.

Ginny ha sempre tenuto molto a suo fratello, e non riesco ad immaginare se venisse a sapere di quella sera. Della faccia di Ron, mentre Ginny si esibiva come un fenomeno da baraccone davanti a tutti. Uno sguardo divertito, indifferente. Uno sguardo che un fratello, nei confronti di sua sorella minore, non dovrebbe mai avere.

«Vogliamo andare a cercarlo?Sono preoccupata..» domanda Ginny, alzandosi da tavola.
«Ehm.. credo che sia meglio finire prima» tossisco leggermente «Poi andiamo se vuoi..»
«Lavanda!» urla Ginny, dirigendosi verso di lei. Mi alzo istintivamente anche io, seguendola passo dopo passo.
«Sai dov'è Ron?»
«Si, è qua fuori» risponde tranquillamente.
«Ah.. e perché non entra?»
«L'ho visto parlare con Malfoy» esclama confusa.

Il mio cuore smette un secondo di battere, per poi riprendere ad accelerare come un auto in corsa.
«Scusate» sussurro, per poi allungare il passo, oltrepassarle, ed uscire fuori dalla Sala Grande, come una furia.
«Cosa stai facendo?» sento la voce severa della Brown, ma decido di ignorarla e procedere per la mia strada.
Mi trovo fuori dalla Sala Grande ed intravedo una testa platinata e una rossa, parlare.
O per meglio dire, discutere.

«Ma insomma, che cazzo vuoi? Pensa alla tua vita Malfoy, invece di impicciarti della mia!» vedo Ron spintonare leggermente Malfoy lontano da lui.
Il serpeverde lo fissa con sguardo colmo di ira, ma sempre con il solito sorriso strafottente, che non lo abbandona mai.
«Non toccarmi, sporco di un Weasley» Draco ricambia lo spintone di prima, con un altro più potente, mandando Ron al tappeto.

Le mie gambe si muovono da sole.
Accelero il passo prima che Malfoy possa fiondarsi su Ron.
«Malfoy, fermo!» urlo nella sua direzione, mettendomi dinnanzi a lui.
«Spostati, non centri nulla qui»
Malfoy non osa nemmeno guardarmi, si limita solo a darmi una leggera spinta, in modo che possa avere strada libera per andare verso Ron, il quale, si è appena rialzato.
Si massaggia, dolorante, il braccio sinistro.

«Ron, ti prego, fermo» stavolta mi rivolgo a lui, con sguardo confuso e spaventato allo stesso tempo.
«Ha ragione Malfoy, qui non centri, vattene!» mi urla, per poi ritornare ad avanzare verso Draco minaccioso.
Mi paro, ancora una volta, in mezzo, appoggiando le mani sul petto di Ron, intenzionata ad allontanarlo.

«Ron, perché non..»
«Ti ho detto che devi levarti dal cazzo!» a differenza di Malfoy, il ragazzo mi spintona violentemente contro il muro, sul quale la mia testa sbatte tenacemente. Emetto un piccolo grido di dolore, che attira l'attenzione della giovane serpe; sposta velocemente lo sguardo verso di me, con due occhi che rivelano allarmismo e sbalordimento.
Distratto, Ron gli sferra un pugno sul naso, facendolo cadere a terra di botto.

Il corpo di Ron si piomba su quello di Malfoy, continuando a sferrargli un susseguirsi di pugni, senza pietà.
«Ron, finiscila!» con tutte le forze che possiedo in corpo, dò una forte spinta a Ron, facendolo piombare a terra, lontano dal corpo e dal viso angustiato di Malfoy.
«Che cosa succede qui?»
La voce della McGranitt ci fa sobbalzare.
Vedo Malfoy rialzarsi dolorante da terra, passandosi un dito sul naso sanguinante.

«Malfoy, ti..» mi avvicino dubbiosa verso di lui, cercando di aiutarlo, ma la sua mano schiaffeggia la mia, allontanandola.
«Non toccarmi» mi risponde con voce ostica e fredda come il ghiaccio.

«Allora? Qualcuno vuole spiegarmi cosa significa tutto ciò?»
La McGranitt è dinnanzi a noi, con le mani sui fianchi, arrabbiata come non mai, con il viso che le va fuoco, in attesa di qualche spiegazione.
Lavanda corre al fianco di Ron, arrotolando un braccio intorno al suo e pronunciando parole confuse e ricche di preoccupazione.

Mi ritrovo a fissarli con occhi pieni di dolore e gelosia. Dovrei esserci io lì.
Percepisco lo sguardo di Malfoy su di me.
Mi volto verso di lui, incontrando i suoi occhi blu cielo, che si ritraggono subito dopo, sbuffando.
«Cazzo..» impreca toccandosi il labbro.
«Professoressa, è colpa di Malfoy. L'abbiamo visto tutti. È lui che ha iniziato»
Parla una ragazza. Cho Chang.

Angolo autrice
Che cosa sarà mai successo?

Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora