26. Uno strano comportamento

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"Ti fa male, vero?"Ginny mi stava trascinando con tutte le sue forze verso la nostra Sala Comune, con il mio braccio intorno alle sue spalle minute, sorretto dalla sua presa ferrea

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"Ti fa male, vero?"
Ginny mi stava trascinando con tutte le sue forze verso la nostra Sala Comune, con il mio braccio intorno alle sue spalle minute, sorretto dalla sua presa ferrea.
"Si, cavolo" impreco cercando di camminare da sola; ad ogni passo ho sempre la sensazione di stare per scapicollare al suolo.

"Cosa ti è preso, Hermione?"
"Non mi fare una domanda a cui non so dare neppure io una risposta"
"Lo sai che avresti potuto ucciderla vero?"
"Si, Ginny non c'è bisogno che me lo fai notare!" Mi blocco di scatto, allontanando il mio braccio dalle sue spalle.
Inizio a strofinarmi gli occhi, a causa di un mal di testa atroce che inizia a farsi sentire.

"Hermione"
Una voce rimbomba per tutto il corridoio.
"Herm, è Ron"
Mi avvisa la mia migliore amica, indicando una persona alle mie spalle; Ron avanza verso di noi con la mascella serrata, ma con sguardo apparentemente tranquillo.
"Ginny, ci lasci soli per favore?"
Lei rivolge lo sguardo verso di me, ed io annuisco dubbiosa.

"Ti aspetto su" dice, per poi dileguarsi.
Volgo lo sguardo verso la chioma rossa accesa, che ora mi scruta con occhi rabbiosi. Inizio a deglutire rumorosamente, percependo un intenso calore nelle mie membra corporee.
"Cosa c'è?" scrollo le spalle, con finta vaghezza.
In un lampo, Ron mi afferra con bruschezza la cravatta e me la tira verso di lui. Sobbalzo; il mio sguardo spaventato, caratterizzato dagli occhi spalancati e dalla bocca semiaperta, è in contrapposizione con il suo, severo e colmo di odio.

"Lo sai che avresti potuto ucciderla, vero?"
Sibila a un centimetro dalle mie labbra.
"Lo so, mi dispiace"
"Ti dispiace?" sbotta
"La prossima volta pensa prima di agire; ti ricordavo una persona diversa, sai?"
"Ah, si? E come mi ricordavi?"
"Come una persona che pensa prima di agire, che non si lascia trasportare dall'istinto.."
"Wow.. Hai visto come cambiano le cose?"

I nostri occhi erano gli uni immersi negli altri; dai nostri sguardi trasparisce solo voglia sfida.
"Ti consiglio di non rifarlo più; capisco che io per te non sono ancora un lontano ricordo, però..."
"Tu non sai nulla di cosa provo, Ronald"
Non l'avevo mai chiamato così, era la prima volta in assoluto dopo la nostra rottura; non è una bella cosa, l'ho chiamato così solo due volte da quando ci conosciamo.
Tanto tempo fa, nel secondo anno quando avevamo litigato per il suo topo Crosta, ed ora.

"Invece lo so. Lo leggo nei tuoi occhi"
"I miei occhi sanno mentire, e anche bene"
"Non credo proprio" scuote la testa, molla la presa dalla mia cravatta e inizia ad avvicinarsi lentamente.
Il mio cuore inizia ad accelerare; indietreggio, mentre lui continua ad avanzare, con sguardo beffeggiatore.
La mia schiena incontra un superficie dura, e intanto lui avanza una mano, appoggiandola al muro.
Si avvicina sempre di più, ed io cerco di ritrarmi in qualsiasi modo, abbassando lo sguardo, senza incrociare i suoi occhi.

"Se non provi niente per me, allora alza gli occhi e guardarmi, Hermione"
Deglutisco nuovamente ed alzo lo sguardo con fare turbante.
I suoi occhi blu sono immersi nei miei, ed è solo ora che mi rendo conto che i suoi, in confronto a quelli di Malfoy, non valgono niente.
Perché sto pensando a lui?

"Levati" sussurro, cercando di scostarlo, senza riuscirci; rimane inerme nella sua posizione, continuando a fissarmi divertito.
"Non so a che gioco stai giocando.. con me, con Lavanda, ma sappi che lo scoprirò, fosse l'ultima cosa che faccio!"
Sibilo a denti stretti.
"Fatti meno paranoie.. Lavanda non ti darà mai retta; non hai visto come ha reagito quando le hai detto della mia scappatella?" virgoletta l'ultima parola.
"Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, caro Ron"

Sogghigna.
Lo spintono via con forza e finalmente riesco a spostarlo, facendolo indietreggiare bruscamente.
"Vattene, ora"
Fa per riavvicinarci, ma un' alta e slanciata figura si proietta nella mia direzione e appare davanti ai miei occhi; riesco a intravedere solo il suo lungo mantello nero.

"Lenticchia, la parte del conquistatore non ti riesce molto bene"
Malfoy.
"Che vuoi? Sei sempre in pezzo ai piedi!"
"Per tua sfortuna si; mi sono sorbito questa scena raccapricciante, e devo dire che un po' di pratica non ti farebbe male. Se vuoi ti dò qualche ripetizione"
Ride divertito.
Mi sposto e mi posizione a fianco ai due ragazzi.
"Mi faresti un piacere, invece, se imparassi a farti un po' gli affari tuoi, Malfoy" sbotta Ron

Malfoy sposta lo sguardo nella mia direzione.
"Granger" attira la mia attenzione, facendomi alzare il viso verso di lui.
"Come va la caviglia?"
Vengo presa alla sprovvista; non mi aspettavo una domanda del genere.
"Ehm.. beh.. v-va meglio, diciamo"
"Da quando in qua ti interessa come sta?" Interviene Ron, infastidito.
"E a te? Da quando in qua ti interessa di nuovo di lei?"
Spalanco gli occhi e lo stesso gesto compie anche Ron.

Abbasso lo sguardo, imbarazzata, con le guance in fiamme.
"Ragazzi, io direi di piantarla"
Intervengo, ma i due giovani ragazzi continuano a guardarsi in cagnesco.
"Andiamo, Hermione"
Ron mi fa cenno di seguirlo, ma il mio istinto non mi fa compiere lo stesso suo gesto; rimango immobile, fissando solo la sua figura andare via.
Ron si accorge, dopo un po', di non essere seguito da me. Si gira e mi fissa confuso.

"Quindi? Vieni o no?"
Senza un perché, sposto lo sguardo verso Malfoy, il quale mi scruta accigliato e turbato.
"Perché dovrei? Io e te non abbiamo molto da dirci, quindi.. non avrebbe nemmeno senso seguirti. Vai via"
Serro i pugni e non stacco il contatto visivo dal suo, che dopo qualche secondo lui interrompe, girandosi e andando via.

Dopo vari attimi di silenzio, prendo la parola io.
"E tu perché diavolo fai così?"
Malfoy viene colto alla sprovvista.
"Come?"
"Ti comporti come se.." mi blocco di getto e inizio a sbuffare incessantemente.
"Come se..." provo a dire
"Come se mi importasse di te?"
Termina la frase; incateno i miei occhi marroni in quelli suoi azzurri, che ora mi fissano in maniera intensa, provocandomi un subbuglio all'interno del mio stomaco.
Cosa mi sta succedendo?

"Ecco.. si"
"Davvero? E perché dovrebbe importarmi di te, mezzosangue?"
"Se non lo sai tu.. sei tu che ti comporti in maniera.. strana, ultimamente"
"È una tua impressione" scuote la testa
"Ah fantastico! Ora mi invento pure le cose adesso!" esclamo esasperata.

"Mezzosangue" mi chiama, ridendo
"Cosa?"
"Ma non è che ti stai innamorando di me?"

Angolo autrice
Il nostro Draco sa ribaltare le situazioni come nessuno!

Unbreakable Heart || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora