Capitolo 9

1.8K 115 12
                                    

"Emma" qualcuno mi chiama, sembra la voce di Josh. Resto con gli occhi chiusi, credo di star sognando. La voce che sento sembra così ovattata è lontana da me, non può essere reale.
"Aspetta, provo io" questo sembra Bryce.
Perché sto sognando Josh e Bryce?
"Emma, svegliati" è chiaramente Bryce e mi sta scuotendo in un modo davvero poco delicato.
Apro lentamente gli occhi, realizzo di essermi addormentata sui sedili posteriori della sua macchina. Sbatto le palpebre per mettere a fuoco la situazione di fronte ai miei occhi, ho la bocca ancora impastata dal sonno.
"Finalmente" borbotta Bryce, sta gridando troppo per i miei gusti. Odio la gente che urla quando sono appena sveglia, ma in questo momento sono davvero troppo stanca per riuscire a lamentarmi.
"Scusate" biascico assonnata.
"Ma questa non è casa mia" credevo che mi avrebbero riportata al mio appartamento invece siamo di fronte alla loro villa.
"No, hai intenzione di passare l'intera notte nella mia macchina?" Bryce sbuffa.
"I sedili non sono poi così scomodi, anche perche diverse volte ci ho.." ghigna poi, Josh lo interrompe tirandogli una leggere gomitata. Non voglio neanche sforzarmi di immaginare cosa stesse per dire, ho la netta sensazione che fosse qualcosa di volgare.
"Oh" esco immediatamente dal veicolo.
"Domani ho allenamento" mi ricordo, non posso proprio restare qui un'altra notte.
"Ti sveglio io in tempo, resta qui Emma" insiste Josh, in fondo non posso costringerli a fare un altro viaggio per riportarmi fino al mio appartamento. Non è poi così lontano, ma credo che si sia fatto davvero tardi.
Penso proprio che anche Clary sia ancora qui nella villa dei ragazzi, sarà rimasta di sicuro a dormire con Jaden.
"E va bene" sospiro.
Seguo i ragazzi fino all'ingresso senza dire una parola, Bryce apre la porta in modo rumoroso. La richiude producendo altrettanto frastuono, ormai ho capito che adora infastidire le persone.
"Ti accompagno nella stanza degli ospiti" si proporne subito Josh facendomi un cenno con la mano per invitarmi a seguirlo.
"Okay" biascico, mi sento così assonnata. Potrei addormentarmi anche così in piedi, cerco di tenermi dritta. La mia testa si fa sempre più pesante ed è come se le mie gambe si muovessero senza il controllo della mia mente, sembrano talmente leggere che è come se non riuscissi a percepire il peso del mio corpo che ci si appoggia sopra.
Sbadatamente manco un gradino della rampa di scale che porta al piano superiore, il mio piede scivola immediatamente slittando.
Il mio corpo ricade all'indietro, al momento non ho i riflessi così pronti per riuscire a rimettermi in piedi.
Due mani mi afferrano prontamente.
"Non c'è bisogno di fingere di cadere, avresti potuto chiedermi di prenderti in braccio" scoppia a ridere Bryce, sposto le sue mani dai miei fianchi e cerco di riacquistare equilibrio.
"Non sei simpatico" borbotto a denti stretti.
"Non era una battuta infatti, è evidente che tu lo abbia fatto di proposito" ride di gusto.
"Fai sul serio?" lo guardo sbigottita, non posso credere che sia così idiota. Spero davvero che stia solo scherzando e che non ne sia davvero convinto.
Neanche mi risponde, continua a ridacchiare divertito sotto i baffi.
Scuoto la testa esasperata in risposta.
Mi rendo conto che, nel frattempo, siamo arrivati di fronte alla stanza degli ospiti.
"Merda" sento imprecare Quinton dall'altra parte del corridoio, avanza infastidito verso di noi. Sbatte i piedi contro il pavimento producendo un rumore secco, credo proprio che il suo scopo sia quello di svegliare qualcuno.
"Clary e Jaden si sono chiusi dentro" sbuffa lanciando un'occhiataccia in direzione della porta della sua stanza.
"Vai in camera con Bryce, io posso restare qui a dormire nella stanza degli ospiti con Emma" risponde prontamente Josh, lo guardo con aria interrogativa.
"Non credo che dormirete" si acciglia Bryce, quell'aria strafottente non lo abbandona mai. Le sue battutine stanno iniziando a farmi davvero sui nervi. Clary me lo ha descritto come un ragazzo davvero dolce, ma a me sembra davvero tutto il contrario.
"Ma cosa dici!" gesticolo in modo evidente scuotendo le mie braccia verso l'alto.
"Non ti scaldare" mi liquida lui con un cenno della sua mano, è insopportabile.
"Buonanotte" sbotto infastidita entrando all'interno della stanza degli ospiti.
Josh mi segue all'interno, richiude la porta della camera alle sue spalle.
"Litigate troppo" ridacchia, si sta chiaramente riferendo a me e a Bryce, ma non è di certo colpa mia. È lui che non smette di stuzzicarmi neanche per un secondo, è come se stesse cercando di mettere a dura prova i miei nervi.
"Non lo sopporto" sbuffo.
"Devi imparare a conoscerlo, a volte anche a me verrebbe da insultarlo. Lo ammetto" replica con evidente divertimento nella voce.
"Se lo dici tu" faccio spallucce poco convinta della sua risposta.
Mi vado a sedere su uno dei due letti, Josh si posiziona sull'altro. Con la coda dell'occhio vedo che si stende intrecciando le sue dita sul retro della sua nuca.
Mi sdraio abbandonandomi con la testa sopra il morbido cuscino, il sonno comincia ad avere la meglio su di me.
"Notte Josh" mormoro mezza addormentata.
"Notte Emma" risponde lui.
Mi addormento subito, le mia palpebre si fanno sempre più pesanti finché i miei occhi non si chiudono.
"Emma" urla Luke dall'altra parte della strada, voglio andare via.
"Emma" grida di nuovo, con due falcate riesce a raggiungermi e mi prende per il polso. Le sue dita sono strette, sento un leggero pizzicore sulla mia pelle già violacea in quel preciso punto.
"Perché scappi?" tuona incastrando i suoi occhi azzurri nei miei, mi strattona facendomi sobbalzare.
"Non sto scappando" scuoto la testa.
"Nessuno deve sapere nulla, intesi?" sbotta aumentando la stretta delle sue dita attorno al mio polso dolente.
"No" mi affretto a rispondere.
"Non dirò nulla" aggiungo poi tentando di sembrare convincente. La realtà è che non ho nessuno con cui potermi sfogare e confidare, lui mi ha allontanato da tutti.
Non ho più nessuno a causa sua.
"Perché non resti a dormire a casa mia?" sembra più una minaccia che un invito.
"Non posso Luke" dico la prima cosa che mi passa per la testa, devo farmi venire in mente una motivazione valida che lo convinca.
"Perché?" domanda autoritario.
"Domani ho scuola, mia madre se la prenderebbe con me se dormissi fuori casa un'altra sera" farfuglio confusamente.
"E va bene" sembra crederci, posso tirare un sospiro di sollievo e andare via.
"Tu non hai fatto nulla che non volevi. Hai capito?" alza nuovamente il tono di voce.
"Sì, ora devo andare" mento.
Mi incammino di corsa verso casa mia, io non volevo. Io non volevo farlo.
Arrivo a casa in pochi secondi, ho il respiro affannato per quanto ho corso. Infilo le chiavi nella toppa e mi precipito nella mia stanza.
Mi sfilo i vestiti che ho addosso e mi fiondo sotto la doccia, sfrego la spugna forte sul mio corpo. Come se questo potesse servire a eliminare ogni traccia di lui. Grido, grido con tutto il fiato che ho in corpo come per liberarmi di un enorme peso.
"Emma" mi sento chiamare.
È Luke? Non può essere a casa mia, i miei genitori non lo avrebbero mai fatto entrare. Nemmeno sanno di lui. Devo scappare?
"Emma" mi sento scuotere, è Josh.
Spalanco gli occhi d'improvviso, mi rendo conto del fatto che fosse solo un incubo. Non è un semplice sogno, in realtà è ciò che è davvero accaduto quella notte. Questi ricordi mi tormentano quasi ogni volta che chiudo gli occhi, non riesco quasi più a dormire tranquilla da non so quanto tempo ormai.
Il mio petto continua ad alzarsi e abbassarsi sempre più rapidamente, mi sento come se fossi sott'acqua e mi mancasse il respiro.
Mi rendo subito conto che ci sono altre persone all'interno della stanza, Bryce e Quinton mi guardano con evidente confusione negli occhi.
"Emma stavi urlando nel sonno" sospira Josh, si passa una mano fra i suoi capelli biondi scompigliandoseli leggermente.
"Credo che fosse un incubo, in realtà neanche me lo ricordo" mento, non ho voglia di fornire spiegazioni ai ragazzi.
"Scusatemi se vi ho svegliati" biascico.
Devo aver gridato così forte da farmi sentire anche da Bryce e Quinton che stavano dormendo a metri di distanza da noi, questo non mi capita molto spesso a dire il vero.
"Sicura di stare bene?" mi osserva attentamente Bryce, sembra perplesso.
"Sì" annuisco poco convinta.
"Vieni" mi trascina fuori dal letto stringendo le sue dita attorno al mio avambraccio.
"Dove andate?" chiede Josh.
"La accompagno a bere un sorso d'acqua, poi te la riporto tranquillo" ridacchia, mi infastidisce il fatto che stia parlando di me come se fossi un pacco.
"Non ho sete" gli lancio un'occhiataccia non appena usciamo fuori dalla stanza.
"Sta zitta" borbotta lui, mi trascina giù per le scale finché non arriviamo nel salotto.
"Hey" sposto il mio braccio dalle sue mani.
"Che cosa vuoi?" incrocio le braccia al petto, lo guardo confusa e indispettita allo stesso tempo.
"Non era un sogno" non sembra una domanda, suona più come un'affermazione.
"Chi è Luke?" chiede poi.
Il mio cuore ha un sussulto, è come se tutta la salivazione fosse sparita dalla mia bocca.
Che cosa dico ora?
"Chi?" mi fingo confusa.
"Emma" mi ammonisce lui.
"Ti ho sentita, lo hai nominato anche prima mentre stavi dormendo in macchina" assottiglia gli occhi riducendoli a due fessure.
"Non so chi sia" mento di nuovo.
"Non sei brava a dire le bugie" borbotta lui.
"Chi è?" insiste poi, non ho la minima idea di come uscire da questa situazione.
"Nessuno" spero solo che la smetta di fare domande e capisca che non ne voglio parlare.
"Emma quando eravamo al banco delle patatine hai sentito pronunciare questo nome da un bambino e ti sei bloccata" sputa tutto d'un fiato, non credevo che qualcuno se ne fosse accorto.
Apro la bocca per dire qualcosa, ma lui mi interrompe impedendomi di parlare.
"Non mentire" scandisce bene le parole.
"È il mio ex" ammetto, non ho altra scelta perché Bryce non sembra intenzionato a mollare la presa su questo discorso.
"Perché ti blocchi ogni volta che senti il suo nome?" indaga lui.
"Bryce, basta per favore. Ti prego non dire niente di questo discorso a nessuno" sospiro, non voglio che esca fuori.
"Okay" replica confuso.
"Torniamo a dormire" mormoro prima che lui possa replicare, inizio a correre lungo le scale per raggiungere la camera degli ospiti il prima possibile.
Josh se ne sta sdraiato sul suo letto, ha gli occhi chiusi e il suo petto si muove con ritmo regolare. Fortunatamente si è addormentato, non avrei sopportato altre domande sull'argomento.

Nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto🤍
Piano piano vi sto facendo capire cosa è successo quella notte a Emma.
Avete già delle idee? Fatemi sapere!

YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora