Capitolo 37

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"Dobbiamo fare tutta questa fila?" sgrana gli occhi Clary, c'è almeno un centinaio di persone in coda per entrare nel nightclub.
"Ovviamente no" ghigna Jaden, tira fuori dei braccialetti che credo che rappresentino una specie di pass. Non ho idea di come facciano a procurarseli ogni volta, o forse mi dimentico che sono ragazzi che hanno milioni e milioni di persone che lo seguono. Per loro sarà normale avere questi tipi di privilegi, è solo che io a volte proprio non penso a questa loro popolarità. Nel profondo, sono dei ragazzi normali e sono fortunata ad avere conosciuto questa parte di loro. Ognuno dei ragazzi ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma non si può negare che siano davvero carini e gentili.
Jaden lancia un braccialetto ad ognuno di noi, sono quelle fascette in cartone colorato che presentano un estremità adesiva.
"Grazie" allaccio il mio attorno al mio polso.
"Seguitemi" Jaden ci fa strada fino alla porta d'ingresso secondaria, passiamo uno alla volta perché l'apertura è piuttosto stretta.
Questo posto è a dir poco enorme, vi sono luci stroboscopiche colorate da ogni parte. Credo che ci siano più di cinquemila persone intente a dimenarsi a ritmo di musica, penso di non aver mai visto una sala che possa accogliere tutte queste persone al suo interno.
Ci sono vari prive sopraelevati, ognuno conta una serie di divani imbottiti e lucidi rigorosamente neri. Al centro di ogni tavolo c'è un secchiello con del ghiaccio per preservare le numerose bottiglie di alcolico all'interno.
"Puoi divertirti anche senza Josh" ridacchia Clary e mi afferra la mano, comincia a trascinarmi in direzione di una meta a me sconosciuta. Mi ritengo fortunata anche a aver conosciuto lei, non è facile trovare una persona con la quale si va così tanto d'accordo fin dal primo istante.
Mi rendo conto che mi ha portata fino al bancone degli alcolici, anche questo è davvero smisurato. Ci saranno più di dieci barman pronti a servire le persone in coda di fronte al bancone, indossano tutti delle divise composte da una camicia bianca e un gilet nero.
"Cosa vi preparo?" un ragazzo, dai capelli scuri e sparati verso l'alto, si sporge verso me e la mia amica.
"Per me un margarita" ordina Clary.
"Moscow mule" chiedo invece io. A dire il vero non l'ho mai provato, ma dal nome mi ha sempre incuriosito parecchio.
Il ragazzo annuisce in risposta, poi comincia a versare gli alcolici all'interno del suo shaker. Per mischiare il tutto lo lancia in aria, credo sia uno di quei barman che fanno le acrobazie per mischiare i drink.
"Ecco a voi" ci passa i bicchieri stracolmi di liquido mischiato a dei cubetti di ghiaccio.
"Grazie" gli sorridiamo e rispondiamo quasi all'unisono io e Clary.
Porto la cannuccia alla mia bocca e tiro un bel sorso di questa misteriosa bevanda, credo che sia molto forte. Stasera, almeno per adesso, non ho voglia di ubriacarmi perciò penso proprio che mi fermerò a una sola bevuta.
"Andiamo a ballare?" propone Clary, è impressionante la velocità con cui questa ragazza riesce a bere qualsiasi cosa abbia di fronte.
"Andiamo" annuisco io.
Ci facciamo strada fra la folla accalcata di fronte alla consolle, siamo costrette a sgomitare un po' per riuscire a passare. Cominciamo a ballare, cerco di lasciarmi andare di più nonostante mi dia particolarmente fastidio la sensazione di essere troppo appiccicata a degli sconosciuti. Per fortuna, dopo qualche minuto, ci raggiungono tutti i ragazzi e Daisy. Non ho idea di come abbiano fatto a trovarci in mezzo a tutte queste persone, ma ho come l'impressione che Jaden non riesca a star distante per più di due minuti da Clary. Ovunque sia lei, dopo poco compare sempre anche lui.
Comincio a ridacchiare non appena vedo Tony che sale su uno dei cubi posti al centro della sala, subito dopo lo raggiunge anche suo fratello Ondreaz. Ballano non curanti delle centinaia di persone che li stanno guardando, ma devo ammettere che sono anche molto bravi a farlo.
"Non ci credo" esclama Tayler lanciando un'occhiata divertita in direzione dei suoi amici, anche il resto dei ragazzi si volta per guardare i due fratelli che stanno decisamente dando spettacolo.
"Vai anche tu Bryce" ghigna poi Tayler dandogli una leggera gomitata. Da quanto so, lui e Bryce si conoscono da parecchi anni.
"Non so ballare" alza le mani in segno di resa Bryce, strano il fatto che stia ammettendo di non saper fare qualcosa.
"Ma sei bravo invece" ecco Daisy che si mette in mezzo, quasi mi stavo dimenticando della sua fastidiosa presenza.
"Dici?" la prende per i fianchi e la attira a sé, distolgo immediatamente lo sguardo da questa scena. Ammetto che mi sta dando davvero fastidio e non poco, che sia davvero gelosia?
No, non può essere.
Finalmente lei ha smesso di parlare, o forse è un segno che si stiano baciando. Non ho la minima voglia di dovermene accertare.
"Forse sei più bravo a baciare che a ballare" sento ridacchiare Daisy, avrei preferito risparmiare alle mie orecchie di sentire questa disgustosa battutina.
Però ha ragione, non sono ancora riuscita a levarmi dalla testa il suo stupido bacio.
"Perché non andiamo via?" gli domanda lei.
Vorrei andarmene da qua, ma come al solito la mia curiosità ha sempre la meglio sul mio buon senso. Non so perché, ma non voglio che Bryce vada via. Sopratutto con lei.
"Ma siamo appena arrivati" borbotta lui.
"Non mi sento bene" ribatte Daisy, è evidente che stia mentendo. Non riesco davvero a capire perché abbia questa smania di portarselo a letto ogni minuto.
"Ma che dici" replica lui.
"Ti stai impicciando un po' troppo" la voce di Clary, che se ne sta in piedi al mio fianco, mi fa immediatamente sobbalzare.
"Non è vero" nego subito.
"Mh" annuisce Clary poco convinta.
"Allora troverò un altro che mi dia attenzioni stasera" sento sbottare Daisy, con la coda dell'occhio mi rendo conto che stiamo discutendo.
"Per me non c'è problema, lo sai" risponde Bryce con totale noncuranza, fa spallucce e torna a chiacchierare con Tayler. Per quanto io non sopporti Daisy, riconosco che non sia giusto il comportamento di lui nei suoi confronti. Lei comincia a ancheggiare infastidita verso il centro della pista, credo stia cercando qualcuno con cui far ingelosire Bryce. Non credo che riuscirà a ottenere il risultato sperato, a volte lui da l'impressione di essere davvero menefreghista.
Mi sento afferrare per i fianchi e trascinare indietro, volto di scatto la testa allarmata.
"Sono io" riconosco all'istante la voce di Bryce, mi irrigidisco immediatamente.
"Te l'ho detto" ridacchia lui, mi sto lasciando portare chissà dove. Forse sono davvero un'idiota e la situazione è molto più grave di quanto io creda.
"Cosa?" domando titubante.
"Che io e te dobbiamo fare i conti" ghigna.
Per cosa? Proprio non riesco a capire.
Mi ha condotta nell'angolo opposto della sala, siamo parecchio lontani dal resto del gruppo. Mi chiedo se lo abbia fatto di proposito, spero solo che i ragazzi non ci abbiano notati perché non vorrei che si facessero un'idea completamente sbagliata di me.
"Cosa vuoi?" incrocio le braccia al petto, il suo atteggiamento riesce davvero a darmi sui nervi. Non può semplicemente trascinarmi ovunque ne abbia voglia, non sono un pacco. Dovrebbe imparare a chiedere le cose invece di fare sempre tutto in questo modo, tralasciamo il fatto che io glielo abbia permesso.
"Allora?" insisto.
"Allora adesso mi spieghi perché sei gelosa del migliore amico del tuo ragazzo" ghigna lui.
"Innanzitutto non è il mio ragazzo, poi non sono assolutamente gelosa di te" sbotto.
"Ah no?" mi provoca.
"Assolutamente no" ribatto ferma.
"Come mai non mi hai lasciato il bagno oggi pomeriggio?" ora ho capito a cosa si stia riferendo, devo cercare una scusa plausibile.
"Avete altri posti dove fare le vostre cose, il bagno è fatto per lavarsi" farfuglio le prime parole che mi passano per la testa.
"Okay sei gelosa" ignora totalmente ciò che ho appena detto, ride di gusto di fronte alla mia faccia imbarazzata.
"No" sbuffo.
Si avvicina lentamente al mio viso, mentendo però una certa distanza di sicurezza. I suoi occhi incontrano i miei, mi rendo conto del fatto che le sue iridi color nocciola sono leggermente contornate di rosso. Credo che abbia bevuto, ma non troppo da essere ubriaco.
"Sei in difficoltà" soffia troppo vicino al mio voto, mi sento avvampare all'improvviso.
"Assolutamente no" volto di poco la testa.
"Guardami" posa le sue dita sotto al mio mento, mi gira verso di lui e io lo lascio fare.
"Cosa c'è Bryce?" sospiro.
"C'è che non riesci a guardami senza saltarmi addosso" sgrano gli occhi non appena sento queste sue parole, penso proprio che l'alcool gli dia letteralmente alla testa.
"No" sbuffo.
"Vorresti dire che non mi baceresti?" domanda ridacchiando, è evidente che sia giocando con me. Non posso e non devo permetterglielo, non ha tutto questo potere su di me.
Non deve averlo.
"No" ripeto per l'ennesima volta.
"No?" insiste lui, lascia un leggero bacio all'angolo delle mie labbra e mi porta a desiderare di sentire ancora la sua bocca sulla mia. No, no e ancora no.
Devo contenermi, devo costringermi a farlo.
"Proprio no" ribatto in difficoltà, cerco di mascherare a lui il modo in cui mi sento.
Le sue mani scivolano lungo i miei fianchi, mi attira a sé facendo scontrare d'improvviso il suo bacino con il mio.
Devo allontanarmi, ma non ci riesco.
O forse non voglio.
Non fa differenza, almeno credo.
Le sue labbra sfiorano le mie, è un contatto delicato che mi fa desiderare ancora di avere altro. Lo sto odiando, mi sento una stupida a volere così tanto baciarlo.
"Bryce" mi lamento.
"Che c'è?" ghigna, tocca ancora una volta delicatamente le mie labbra con le sue.
"Basta" sbuffo.
"Davvero vuoi che io smetta?" mi chiede con un sorrisetto compiaciuto dipinto sulle labbra.
"No" rispondo senza pensare.
"Cioè sì" mi correggo facendolo ridere.
"Sei decisa Emma" continua a ridacchiare.
"Qualcuno potrebbe vederci" lo ammonisco.
"E allora?" fa spallucce lui.
"Se qualcuno facesse una foto e Josh la vedesse?" gli faccio notare la realtà dei fatti, ma in questo momento a lui non sembra importare particolarmente.
"Non stiamo facendo nulla di male" dice, fa scontrare ancora una volta i suoi occhi con i miei. Non ci siamo ancora staccati dalla posizione di prima, tiene il mio corpo premuto contro il suo.
"Bryce" mi ritrovo a sospirare ancora una volta, la serata sta per finire davvero male.
O decisamente bene.
Dipende dal punto di vista.
"Emma" ghigna ancora.
Devo fare appiglio a quel briciolo di forza di volontà che mi è rimasta, devo mettere un punto a questa situazione. Sto morendo dalla voglia di baciarlo, ma non posso proprio farlo.
Mi stacco di colpo da lui e mi volto per andarmene, ma lui mi afferra delicatamente per il polso per non farmi allontanare.
"Non funziona così" tira leggermente il mio braccio per portarmi ancora una volta addosso a lui, sbuffo infastidita.
"Non puoi fare come ti pare" sbotto.
"E invece sì" si acciglia lui.
"Possiamo fare una foto?" un gruppo di ragazze, particolarmente alticce, si avvicina.
Io e Bryce ci stacchiamo di colpo, mi ritrovo a ringraziare mentalmente le ragazze per avere interrotto questo mio momento di difficoltà.
Non ho idea di cosa avrei potuto fare, stavo letteralmente perdendo il controllo sul mio corpo a causa sua.
Perché mi fa questo effetto?

Ecco il nuovo capitolo e spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate! Emma è sempre più confusa e forse Bryce lo è più di lei, secondo voi come stanno le cose fra loro due? E Josh? Cosa starà combinando?
Sono felice che vi sia piaciuta l'idea di fare una specie di serie di libri su tutti i ragazzi della Sway🤍

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