Capitolo 17

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Sollevo lentamente le palpebre, un spiraglio di luce filtra appena dalla tapparella che presenta dei leggeri fori sulla superficie.
Vorrei stiracchiarmi, ma un peso attorno alla mia vita me lo impedisce. Abbasso lentamente lo sguardo, il braccio di Josh è avvolto stretto attorno a me. Mi muovo piano, non vorrei rischiare di svegliarlo. Abbiamo dormito abbracciati? Non me ne sono praticamente accorta. Gli amici non dormono abbracciati, di questo ne sono abbastanza sicura.
Tento di allungare il braccio per afferrare il mio cellulare dal comodino, ho bisogno di sapere che ore siano. Stamattina ho gli allenamenti, non ho voglia di beccarmi una sfuriata da parte di Lauren per il mio ritardo.
In questo io e Clary ci siamo proprio trovate, siamo entrambe in perenne ritardo.
È tardissimo. Devo andare via ora da questa casa, altrimenti non farò mai in tempo.
"Merda" mi sfugge dalle mie labbra.
"Hey" avverto la voce impastata di Josh, il suo corpo è premuto sul retro del mio. Riesco a percepire ogni suo singolo movimento, non mi sento né in imbarazzo né a disagio. Mi sento sempre a mio agio con Josh, ha questa capacità di trasmettermi tranquillità in ogni situazione.
"Josh devo andare" sospiro, anche se in realtà vorrei restare ancora un po' qui.
"Perché?" domanda assonnato.
"Ho gli allenamenti. Clary starà sicuramente dormendo, come diamine torno nel mio appartamento?" domando in modo retorico, mi porto le mani fra i capelli.
A questo non avevo proprio pensato.
Non mi va di andarla a svegliare, sarà sicuramente in camera con Jaden e non mi sembra proprio il caso di irrompere lì.
"Ti porto io" biascica lui, ha ancora gli occhi semichiusi. Sembra così stanco, non mi va di costringerlo ad alzarsi. Dovrà ancora farsi una doccia e impiegheremmo troppo tempo, devo trovare un altro modo.
"No Josh tranquillo, ora cerco di trovare una soluzione. Posso sempre chiamare un taxi" cerco di ingegnarmi, sempre che a quest'ora ci sia un uber disponibile da arrivare fin qui.
"Ho un idea" farfuglia lui, resto il silenzio in attesa che continui a parlare.
"Bryce deve fare qualcosa con Tayler stamattina, una specie di servizio fotografico. Sarà sicuramente l'unico sveglio, ti accompagnerà di certo" continua lui, come se avesse appena detto la cosa più geniale e ovvia del mondo.
A me sembra una pessima idea.
Bryce non è di certo la persona più disponibile del mondo, non mi accompagnerà mai.
"Va bene" replico.
Nonostante questo piano non mi attiri proprio per niente, credo proprio che sia la mia unica opzione al momento.
"Ci vediamo" senza neanche riflettere lascio un leggero bacio sulla guancia a Josh.
Mi è venuto così naturale fare questo gesto.
Lui gira leggermente il volto, le mie labbra si posano piano all'angolo delle sue.
Lo vedo sorridere.
"Oggi pomeriggio vieni al mare?" mi domanda mentre varco la soglia della camera.
Dovrei avvantaggiarmi con lo studio prima della vacanza a Las Vegas, ma non posso proprio rinunciare a una giornata in spiaggia.
"Penso di sì" rispondo frettolosamente.
"Ciao Josh" lo saluto e mi precipito giù per le scale in cerca di Bryce. In salotto non c'è traccia di lui, decido di provare in cucina.
"Bryce" lo chiamo, è girato di spalle.
"Che ci fai qui?" si volta di scatto nella mia direzione, non credo proprio che mi abbia sentita arrivare.
So avere un passo molto leggero.
"Josh mi ha detto che ti avrei trovato sveglio" prendo il discorso molto alla larga, non ho idea di come mi risponderà.
"Cosa ti serve Emma?" incrocia le braccia al petto e si appoggia con il bacino contro il ripiano della cucina.
Il solito scorbutico. Non ne avevo dubbi.
"Un passaggio, ho gli allenamenti fra mezz'ora. Josh era ancora mezzo addormentato e non avrebbe fatto in tempo" sospiro.
"Ci devo pensare" ridacchia lui.
"Bryce" borbotto.
"Va bene, ma fra un'ora ho uno shooting con Tayler quindi muoviti" non sparisce quel sorrisetto beffardo dalle sue labbra.
Mi fa un cenno con il mento per chiedermi di seguirlo, scendiamo nel seminterrato senza dirci una parola.
Ci avviciniamo all'auto di Bryce, prendo subito posto affianco al suo sedile. Inserisce la prima e mette in moto, aumenta poi piano piano le marce arrivando a una quarta.
Sfreccia velocemente verso il campus, il viaggio è piuttosto silenzioso. Credo proprio che sia dovuto al fatto che siamo entrambi parecchio assonati. Abbiamo fatto davvero tardi ieri sera, non so come affronterò l'allenamento con solo tre ore di sonno alle mie spalle.
Sarà un disastro.
"Vuoi restare qui dentro a lungo?" la voce di Bryce mi scuote dai miei pensieri.
Mi rendo conto di essere di fronte al mio palazzo, ma mi viene in mente un ulteriore problema all'improvviso.
"Cavolo" sbuffo.
"È questo il tuo modo di ringraziarmi per il passaggio? È alquanto strano" si prende gioco di me, scuote la testa divertito.
"No è che il campo dove mi alleno è dall'altra parte del college, dovresti accompagnarmi lì" biascico con un filo di voce.
"Andiamo" fa per rimettere in moto, ma lo fermo. Non credo che abbia capito poi così bene come sia la situazione, non posso di certo andare agli allenamenti vestita così.
"Aspetta" appoggio la mano sulla sua che, a sua volta, sta stringendo il freno a mano. Lui abbassa per un secondo lo sguardo su questo contatto, mi sento all'improvviso in imbarazzo e ritiro immediatamente la mia mano.
"Dovresti aspettare che mi cambio" aggiungo cercando di ricompormi, mi sforzo di non mostrarmi in difficoltà.
"Ma sei seria?" alza gli occhi al cielo.
"Sì" cerco di nascondere un sorriso di fronte alla sua espressione buffa, la sua fronte è completamente corrucciata.
"Mi sbrigo" sto per uscire dalla macchina quando mi afferra per il polso.
"Non ti aspetterò due ore in macchina" esce anche lui dal veicolo, lo richiude con la chiave a distanza. Che intenzione ha?
"Ma che fai?" scuoto la testa confusa.
"Salgo con te per assicurarmi che tu non impieghi un'eternità a cambiarti, non posso fare tardi" ribatte con tono ovvio.
"Tranquilla, non ho intenzione di fissarti mentre ti vesti" ridacchia.
"Simpatico" sospiro.
Arriviamo di fronte alla porta del mio appartamento, infilo la chiave nella toppa e la rigiro al suo interno. Da quando sono stanca, riesco a stento a trovare il buco della serratura.
"Aspettami qui" indico il divano, lui si mette seduto lasciandosi cadere con la schiena contro il morbido schienale.
"Se dovessi metterci troppo, ti vengo a prendere" ghigna, si porta le mani sul retro della nuca intrecciando le sue dita.
"Ma smettila" mi sposto nella mia camera da letto, richiudo la porta alle mie spalle.
Mi sbrigo a indossare la divisa da cheerleader, infilo prima la gonna poi il top che lascia scoperta buona parte del mio addome.
La divisa è gialla e blu, sono i colori di questo campus, è carina, ma la gonna è davvero troppo corta. Se non ci fosse questa sorta di palloncino aderente al di sotto, si vedrebbe tutto ogni volta che mi abbasso.
Torno in salone da Bryce, è rimasto nella stessa identica posizione in cui l'ho lasciato. Ha il cellulare in mano, credo che stia facendo qualche gioco per il telefono.
"Veloce" sogghigna lui. I suoi occhi scorrono sul mio corpo, lasciato un po' troppo scoperto da questa divisa così striminzita.
"Non dire nulla" so che sta per prendersi gioco di me, è evidente che stia per dire qualcosa che mi farà saltare i nervi.
"Non volevo dire nulla" ride divertito.
"Oh aspetta" non mi sono legata i capelli.
Sfilo l'elastico dal mio polso, mi abbasso per mettermi a testa in giù e riuscire a raccogliere meglio i capelli.
"Con quella gonna così corta non mi metterei in quella posizione se fossi in te" lo vedo distogliere lo sguardo da me, non avevo pensato che ci fosse un'idiota pronto a fissarmi.
L'ho fatto senza pensare.
Mi rimetto subito dritta sulla schiena, lego velocemente i capelli in una coda alta e stretta.
"Non e divertente" sbuffo.
"Hai finito?" si lamenta lui.
"Sì" afferro al volo la mia borsa con il cambio da indossare dopo gli allenamenti.
Scendiamo velocemente al parcheggio, ci rimettiamo entrambi all'interno dell'auto.
"In realtà ho ancora qualche minuto, sono tentato di restare un po' a vedere quanto sei imbranata" non perde di certo l'occasione di stuzzicarmi. Ho appurato che si diverte davvero molto a fare innervosire le persone, con Clary non fa così. Evidentemente è più divertente far saltare i nervi a me.
"Non sono imbranata" borbotto.
"Ah no?" mi punzecchia.
"No" gli lancio un'occhiataccia.
"Sei sciolta?" chiede. Ma che domanda è?
"Sì" rispondo titubante.
"Beh può.." gli tiro una gomitata prima che possa dire altro, quando inizia così so già che sta per dire qualcosa di volgare.
"Sai essere davvero fastidioso" aggiungo.
"E, quando ti ci metti, anche tremendamente antipatico e insopportabile" gli faccio la linguaccia facendolo ridere di gusto.
"Oh e aggiungerei volgare a volte" ridacchio.
"Se fossi così antipatico non ti avrei accompagnato fin qui" fa spallucce.
"Infatti mi stai facendo preoccupare, sei fin troppo gentile oggi" un sorrisetto sghembo si dipinge sulle mie labbra.
"Oh siamo arrivati" gli faccio segno di accostare di fronte all'ingresso del campo di football. Fortunatamente, non mi sembra di vedere che le ragazze hanno già iniziato.
È una bella sensazione quella di sapere che mi risparmierò una bella strigliata da parte di Lauren, sa essere davvero polemica a volte.
"Ora scendo e vengo a vederti" assume per un secondo un'espressione più seria.
No. Sarei troppo in imbarazzo.
"Non starai dicendo sul serio" spalanco gli occhi, non riuscirei a concentrarmi sapendo che lui se ne sta sugli spalti.
Non perché sia la sua presenza a mettermi in imbarazzo, ma perché posso già immaginare i commenti che farebbe. Non esiste.
Non resta.
Per nessun motivo.
"Mh vediamo" afferra il suo cellulare per controllare che ore siano.
"Sei fortunata che io sia in ritardo" mi fa l'occhiolino, posso tirare un sospiro di sollievo.
"Per fortuna" mi lascio sfuggire.
"Ti sei salvata, per oggi" marca per bene le ultime due parole che ha pronunciato. E questo cosa dovrebbe significare?
Non deve venire.
"Vado, grazie per il passaggio" taglio corta la conversazione, appoggio la mano sulla maniglia della portiera per richiuderla.
"Emma" Bryce mi ferma, gli lancio uno sguardo confuso in risposta.
"La borsa" indica con un cenno del mento.
"Oh, ehm grazie" farfuglio confusamente mettendomi in spalla il borsone.
"Ci vediamo" scappo via, non posso permettermi di perdere altri minuti.
Ogni volta che sono con Bryce riesco a fare delle figure davvero pessime, sembro un'idiota costantemente in difficoltà.
Ma che diamine mi prende?

Nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto visto che è completamente incentrato su Bryce e Emma.. che ne pensate di questi due?
Nel prossimo capitolo comincerà a succedere qualcosa, ma in quelli più avanti.. beh non posso anticipare molto, ma sappiate che sta per arrivare un momento molto particolare.
Vi ho messo abbastanza curiosità?
Bene, la soddisferete nei prossimi capitoli!
Oh e grazie per i commenti e tutte le letture, non me ne sarei aspettata così tante🤍
Vi ringrazio tanto anche per tutti i voti!

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