Capitolo 47

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Devo mantenere la calma, ma ammetto che in questa situazione sia parecchio difficile farlo. Il corpo di Bryce è talmente vicino al mio che la sua pelle sfiora appena la mia e, il fatto che sia praticamente mezzo nudo, di certo non aiuta i miei ormoni a placarsi.
"Non sono in difficoltà" ribatto ostentando sicurezza, ma sono più che certa che il mio sguardo mi stia tradendo alla grande.
Muoio dalla voglia di baciarlo e la consapevolezza di non poterlo fare mi sta dando letteralmente alla testa.
L'ho detto.
Mi resta soltanto da sperare che sia una cosa fisica e che prima o poi mi passerà, so che tra noi sarebbe impossibile.
Cerco di ripetere queste parole nella mia testa per finire per convincermene, ma al momento non sembra funzionare poi così tanto.
"Ora non fai più la sbruffona eh" mi punzecchia e continua a prendersi gioco di me, si avvicina ancora di più tanto che le sue gambe sfiorano appena le mie.
Sono quasi stufa di questi suoi giochetti, credo che sia arrivato il momento che inizi a giocare anche io. Non è da me, ma deve capire che non sono una bambola che può stuzzicare quando gli pare e piace. Non sono una di quelle tipe disposte a tutto pur di andare a dire in giro di essere andata a letto con Bryce Hall, io non sono fatta così. Non può semplicemente approfittarsi della consapevolezza che lui mi faccia un certo effetto, per poi sminuire tutto e ribadire che fra noi ci può essere soltanto amicizia.
Non funziona così.
"La devi smettere di giocare con me" sbuffo.
"Non sto giocando" ridacchia lui continuando ad azzerare la distanza fra i nostri corpi.
L'ha voluto lui.
Adesso inizio a divertirmi anche io.
"Sicuro?" mugugno e allaccio le gambe attorno al suo bacino, lo faccio combaciare con il mio. Lui inizialmente mi guarda sorpreso, ma non accenna a spostarsi neanche di un centimetro.
"Emma" sospira lui.
"Adesso stai giocando sporco" aggiunge in evidente difficoltà, si sta trovando nella stessa situazione in cui lui mi mette di continuo.
Ben gli sta.
"Non sto giocando" ripeto le sue parole, comincio a mordicchiare il mio labbro inferiore facendo ricadere proprio lì la sua attenzione.
Avvicino lentamente il mio viso al suo e faccio arrivare le mie labbra a pochi millimetri di distanza dalle sue, ma senza farle sfiorare neanche di striscio.
Appoggio le mani sullo scoglio alle mie spalle e mi sfilo dalle sue braccia, esco dal lago rimettendomi in piedi senza mai staccare il mio sguardo divertito dal suo.
"Stronza" sbotta lui, esce dal lago e mi raggiunge in una frazione di secondo.
"Siamo amici, credevi che ti avrei baciato?" ridacchio e gli lancio un'occhiata di sfida, mi sto comportando esattamente come fa lui ogni singola volta.
Non è da me comportarmi in questo modo, ma se l'é decisamente cercata questa volta.
"Che stronza" ripete ancora una volta, ma il suo sguardo non sembra affatto arrabbiato come vorrebbe dimostrare con le parole.
"Un po'" scrollo le spalle.
Lui fa un passo verso di me e io indietreggio leggermente, ma finisco con la schiena premuta contro una roccia. Sussulto al contatto della mia pelle con lo scoglio gelato, Bryce avanza ancora di più verso di me.
"Sappi che è solo colpa tua se mi fai arrivare a questo" sospira, io lo guardo con aria interrogativa.
Colpa mia di cosa esattamente?
Prima che io possa rispondere mentalmente a questa domanda, mi ritrovo con il suo corpo premuto contro il mio e la sua bocca che cerca la mia. Sta succedendo, di nuovo.
Dovrei spostarmi, ma c'è qualcosa dentro di me
che mi sta vietando categoricamente di farlo. Le sue labbra arrivano finalmente a sovrapporsi alle mie, gli concedo subito l'accesso alla mia bocca e gli lascio approfondire il bacio. Purtroppo non riesco a farne a meno, dal nostro primo bacio non ho mai smesso di pensarci. Questo mi spaventa, mi mette una paura tremenda perché non mi sono mai sentita così prima d'ora. Ecco che torna il solito formicolio allo stomaco, mi sorprende ancora il fatto che Bryce sia l'unico in grado di provocarmi una sensazione simile.
La sua lingua si scontra con un ritmo incessante con la mia, stavolta c'è più foga del solito. È diverso, lo sento.
La sua mano destra finisce fra i miei capelli, li tiene stretti in una specie di coda stando attento a non tirare troppo. La sua mano libera finisce sul mio fianco, poi scivola poco più in basso sulla pelle lasciata scoperta dal mio costume intero parecchio sgambato.
A questo punto, viste le mie precedenti esperienze traumatiche, mi sarei già bloccata, ma questa volta non è successo. Al contrario, mi ritrovo a desiderare che succeda qualcosa in più. Che cosa mi prende?
È come se con lui, il mio passato si cancellasse per qualche istante, e mi sentissi al sicuro nonostante sia un grandissimo stronzo.
Solo una cosa mi ferma, la consapevolezza che, anche dopo questo bacio, liquiderà il tutto ribandendo di essere solo amici e di non dire nulla a Josh.
So che sarà così.
Mi attira a sé, avverto il suo bacino che preme con decisione contro il mio. Le mie mani finiscono fra i suoi capelli, le mie dita scivolano nel il suo ciuffo morbido.
"Merda" Bryce si stacca di colpo da me, lo guardo con aria interrogativa.
Ecco, è arrivato quel momento.
"Parla, di la prima cosa che ti passa per la testa" replica lui, davvero non riesco a capire che cosa gli stia prendendo.
"Che cosa dici?" sbotto io, non riesco a mascherare il fastidio che sto provando per la sua improvvisa reazione.
Lui fa un cenno con la testa indicandomi un punto locato più in alto rispetto a noi, mi sporgo per cercare di capire cosa stia succedendo.
Jaden e Clary stanno tornando, spero solo che non ci abbiano visti in quella situazione.
"Come hai fatto a sentirli arrivare?" chiedo.
"Ho sentito dei passi" fa spallucce lui.
"Dopo dobbiamo parlare comunque" dice sbrigativamente poi si dirige con passo veloce in direzione di Jaden.
"Sono felice di trovarvi entrambi sani e salvi" ghigna Jaden, purtroppo non sa che non è il momento più adatto per fare battute simili.
"Già" ridacchia Bryce in modo forzato.
Mi rendo conto di avere ancora il cuore che batte a mille e il sapore delle sue labbra sulle mie, la situazione sta lentamente degenerando in qualcosa di più che della semplice attrazione fisica. Come faccio a fermare questa cosa prima che sia troppo tardi?
Non ne ho la più pallida idea.
"Torniamo alla villa?" propone Jaden, annuiamo tutti e ci mettiamo in cammino per tornare alla macchina.

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