Bryce si alza in piedi e si avvicina a me e Clary, Jaden e Josh invece sono alle nostre spalle.
Ancora non mi sembra vero di essere qui, mi do un leggero pizzicotto suo braccio per accertarmi che non sia tutto un sogno.
Bryce cinge con un braccio le spalle di Clary, le stampa un bacio sulla guancia per salutarla.
"Anche meno Bryce" borbotta Jaden di fronte a questa scena, riesco a cogliere un'aria divertita sul suo volto.
"Sei geloso Hossler?" lo scimmiotta Bryce.
"Idiota" ghigna Jaden scuotendo la testa.
"Non ci presenti la tua amica?" gli occhi color nocciola di Bryce si spostano su di me.
"Lei è Emma" Clary mi presenta al resto dei ragazzi, si libera dalla presa di Bryce.
"Hey Emma" Bryce si rivolge a me.
"Sono Bryce" si presenta poi.
Anche il resto dei ragazzi si avvicina a me per fare la mia conoscenza.
"Vieni a sederti qui con noi" Clary mi fa segno di prendere posto al suo fianco sul divano, mi siedo fra lei e Kio.
"Allora Emma, parlaci un po' di te" domanda il ragazzo dai capelli scuri accanto a me.
Odio raccontare di me.
"Ho diciotto anni e vengo da Phoenix, in Arizona" mi limito a dire.
Non vorrei sembrare scontrosa, ma mi trovo sempre in difficoltà a parlare di me. Voglio cambiare, voglio riuscire a superare tutto ciò che ho passato e tornare come ero un tempo. Prima di Luke, ero un'altra persona.
Ero sempre spensierata e non sapevo neanche cosa fosse la timidezza, ancora mi domando come neanche i miei genitori si siano mai accorti di questo mio cambiamento.
"Un po' vi assomigliate tu e Clary, avrei detto che foste cugine" ridacchia Bryce, sofferma il suo sguardo su di me.
Io non vedo tutta questa somiglianza.
Forse un po' i lineamenti, ma lei ha gli occhi chiari mentre io li ho di un colore strano, una specie di grigio. I suoi capelli sono scuri, mentre i miei sono castani chiari.
"Beviamo qualcosa?" propone poi Bryce, si alza di scatto dal divano. Ci fa segno di seguirlo verso il bancone degli alcolici.
"Vieni" Clary mi incoraggia, evidentemente ha notato che io sia un po' in difficoltà. Di certo non capita tutti i giorni di trovarsi con i ragazzi della Sway, per di più a una festa a casa loro.
Annuisco e mi alzo insieme a lei.
"Un giro di quattro bianchi per tutti" Bryce ordina al ragazzo incaricato di preparare i drink, quest'ultimo annuisce in risposta.
Mi è capitato raramente di bere, perciò mi impongo di andarci molto cauta. Non ho idea di come potrebbe reagire il mio corpo all'alcol.
Il barman pone una serie di bicchierini di fronte a noi, gli altri lo afferrano e lo mandano giù tutto d'un fiato. Cerco di imitare le loro mosse, mando giù tutto insieme il liquido amaro. Brucia leggermente mentre scivola lungo la mia gola, ma niente che non sia sopportabile.
"Stanotte resti qui" Jaden afferra Clary da dietro, le appoggia le mani sui fianchi.
"Non posso" ridacchia lei.
"C'è anche Emma e devo guidare" confermo il mio pensiero è davvero carina e gentile, lui borbotta qualcosa di incomprensibile in risposta.
"Abbiamo una stanza in più" sbuffa Jaden.
"Hey Emma" si rivolge nella mia direzione, mi indico il petto incredula del fatto che si stia rivolgendo a me.
"Sì?" mi volto verso lui e Clary.
"Ti va bene restare a dormire qui? Abbiamo una stanza in più per gli ospiti. Non mi piace che due ragazze stiano in macchina da sole di notte" propone Jaden, Clary gli tira una leggera gomitata facendolo ridacchiare.
Sposto i miei occhi su Clary, come per capire cosa rispondere. Lei mi sorride annuendo.
"Ehm va bene" faccio spallucce.
"Sei incredibile" Clary si porta una mano alla fronte, scuote la testa con aria divertita in direzione del suo ragazzo.
"Un altro giro" ordina Griffin al barista.
"Per tutti" specifica.
Il ragazzo mi pone davanti un altro bicchierino, non ho idea di quale superalcolico si tratti.
Lo mando giù tutto insieme come ho fatto con l'altro, dicono che l'alcol aiuti a sciogliersi un po'. Potrebbe quasi tornarmi utile, voglio tornare l'Emma che ero prima.
Quella ragazza divertente, sempre pronta a fare pazzie, sempre positiva. Mi manca quella che ero una volta.
"Andiamo a ballare" Clary mi trascina al centro della pista da ballo insieme al resto dei ragazzi, questa stanza è davvero affollata.
Mi muovo piano, non sono mai stata a ballare sul serio. Mi sciolgo lentamente quando vedo che i movimenti iniziano a venirmi naturali, inutile dire che mi sto davvero divertendo dopo così tanto tempo.
C'è così tanta gente in questa stanza che è praticamente impossibile passare più di un minuto senza che qualcuno ti venga addosso, ma non ci faccio poi così tanto caso.
"Hey biondina" una voce alle mie spalle mi fa trasalire, tralasciamo il fatto che io non sia bionda e queste luci psichedeliche traggano in inganno.
Mi volto nella direzione da cui proviene la voce, mi ritrovo di fronte a un ragazzo mai visto prima. In realtà non conosco nessuno qui.
È biondo e ha gli occhi di un azzurro profondo. D'improvviso un ricordo comincia a tormentare la mia testa.
"Dove vai?" domanda furioso, fa scontrare i suoi occhi azzurri con i miei.
"Con le mie amiche?" fuoriesce dalla mia bocca come una domanda più che un'affermazione, il mio tono di voce è tremolante.
"No" ribatte secco.
"Io vado!" stavolta mi impongo, sono stufa che la mia vita sia completamente e costantemente controllata da lui.
"No" ripete con una calma che quasi inizia a spaventarmi. Mi afferra per il braccio e mi trascina con lui sul divano.
"Stai con me, non hai bisogno di loro" tento di divincolarmi, ma le sue braccia sono troppo strette attorno al mio corpo.
Non riesco a liberarmi.
Le sue mani scivolano sui miei fianchi, vorrei tanto scappare da qui. Ad un certo punto...
Il ragazzo di fronte a me appoggia le sue mani sui miei fianchi, è come se mi sentissi bloccata.
Vorrei scappare, ma non so come fare.
Tutta colpa di Luke e di quello che è successo quella dannata notte, continuerà a traumatizzarmi per tutta la vita.
"Però non startene lì ferma" ridacchia il ragazzo, le sue mani scivolano in direzione del mio fondoschiena. Vorrei davvero togliergliele, ma è come se le mie braccia fossero ancorare al mio corpo. Non riesco a muoverle.
È come se i miei piedi fossero incollati a terra, più tento di camminare e più loro si trattengono immobilizzati al terreno.
"Hey Emma, tutto bene?" avverto una voce poco familiare al mio fianco, non riesco nemmeno a rispondere.
Le parole non vogliono uscire dalla mia bocca.
Nella mia testa vorticano mille pensieri, ma uno sovrasta tutti gli altri. Odio Luke.
Lo odio per quello che mi ha fatto, non riesco più a reagire in momenti simili a causa sua.
"Basta così" la voce di Bryce mi porta alla realtà, sposta il ragazzo biondo dal mio corpo.
Lo ringrazio mentalmente. Il ragazzo lo guarda con aria confusa, poi se ne va.
"Emma, stai bene? Hai bevuto troppo?" Clary sventola una mano di fronte al mio viso per attirare la mia attenzione, un'aria preoccupata si dipinge sul suo volto.
"Sei pallida" Jaden esamina il mio volto.
Io non sono in grado di replicare in questo momento, mi limito a scuotere la testa.
"Ha bisogno di un po' d'aria" Jaden assottiglia gli occhi a due fessure come per cercare di studiare la mia strana reazione.
"Vieni con me" Bryce mi afferra piano per il braccio, è come se mi fossi risvegliata tutta d'un colpo.
Sbatto le palpebre per riprendermi.
"Sto bene" forzo un sorriso, non voglio dare problemi a nessuno. Devo risolvere da sola tutto ciò che mi tormenta, anche se credo sia pressoché impossibile riuscirci del tutto.
"Emma prova a uscire in giardino" mi suggerisce Clary, annuisco in risposta.
"Dai andiamo" Bryce mi trascina all'esterno, attraversiamo un enorme porta a vetri.
È tutto come ho sempre visto nei video, c'è una piscina più grande e una più piccola. Una serie di lettini contornano entrambe le vasche, ci sono tantissimi alberi e una vista mozzafiato.
Alzo gli occhi al cielo, stanotte c'è sono un'infinità di stelle. Si riescono a vedere benissimo, non c'è neanche una nuvola.
"Sei ubriaca?" domanda Bryce accigliato.
"No" in realtà non ho idea di come ci si senta da ubriachi, ma non credo di esserlo.
"Che ti è preso?" indaga lui.
"Niente" scuoto la testa.
"Possiamo entrare, davvero sto bene" non voglio rovinargli la festa e poi mi sento in imbarazzo a stare qui fuori insieme a lui.
"Mettiti seduta qui" mi fa segno di raggiungerlo su uno dei tanti lettini, lo faccio senza dire nulla. Mi posiziono a qualche decina di centimetri di distanza da lui.
"Prendi un po' d'aria, poi torniamo dentro" si passa una mano fra i suoi capelli scuri, noto solo ora che si è tinto i capelli di una specie di nero al limite con il marrone scuro.
"Okay" una folata d'aria gelida colpisce la mia pelle, mi stringo nelle spalle.
"Non sei di tante parole vedo" ridacchia lui, un sorriso tirato fa capolino sulle mie labbra.
Il suo sguardo si posa sul mio polso, lo osserva senza dire nulla. E ora cosa mi invento?
Spero che non chieda nulla, nessuno l'ha mai fatto. Nessuno se ne è mai accorto.
"Che hai fatto qui?" come non detto, a quanto pare è un tipo abbastanza curioso.
Devo inventarmi qualcosa che sia credibile.Ecco qui il nuovo capitolo! Spero che la storia vi stia piacendo, è un po' diversa dalle altre che ho scritto. Vorrei provare qualcosa di nuovo e spero che vi piaccia.
Che ne pensate di Emma?
Chissà se QUALCUNO riuscirà a farla sbloccare e tornare come era una volta..
Cosa sara successo quella notte con Luke?
Per avere le risposte a queste domande dovrete aspettare il prossimo capitolo🤍
Grazie per tutte le letture al primo e secondo, davvero non me lo aspettavo. Grazie mille anche per tutti i commenti, okay non smetterò mai di ringraziarvi😚
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YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...