"Dove andate tu e Josh?" domanda Clary con evidente curiosità nello sguardo.
"Al mare, non so dove di preciso" Josh ha detto che lo scoprirò quando saremo arrivati, odio non avere il controllo su tutto.
"A dire il vero non ho capito se è un'uscita in amicizia o meno" confesso a Clary i miei dubbi, una smorfia confusa fa capolino sulle mie labbra.
"Un po' gli piaci, è evidente te l'ho già detto come la penso" Clary si sdraia di pancia sul letto, mi osserva mentre sono intenta a scegliere un costume da indossare.
"Questa sera poi venite alla villa?" domanda subito dopo, io nel frattempo continuo a frugare nei cassetti in cerca di qualcosa di adatto.
"Sì, da quanto ho capito ceniamo in spiaggia e poi vi raggiungiamo" le spiego.
Estraggo un costume intero azzurro, è molto sgambato e ha la schiena scoperta.
"Che dici?" lo mostro a Clary.
"Ci sta" alza in su i pollici in segno di approvazione.
Mi sposto verso l'armadio, afferro un paio di shorts di jeans da mettere sopra il costume.
Prendo la spazzola e lego i capelli in una coda alta, sto molto più comoda così.
"Ti viene a prendere lui? Altrimenti ti accompagno io alla villa, tanto devo andare da Jaden" chiede Clary.
"Viene lui, grazie lo stesso" la ringrazio, questa ragazza è sempre così carina e disponibile nei miei confronti.
"Clary" la chiamo.
C'è una cosa che devo dirle, ma non so neanche come cominciare. Non sono solita fare questo tipo di discorso a qualcuno, sono sempre stata con una sola persona e non ho mai avuto problemi di questo tipo.
"Sì?" solleva i suoi occhi su di me.
"Ti da fastidio che io esca con l'ex della tua migliore amica?" arrotolo nervosamente una ciocca di capelli attorno alle mie dita in attesa di una sua risposta.
"Certo che no" si affretta a rispondere lei.
"Io e Ava non ci sentiamo più, è sparita nel nulla. Ci mancherebbe" mi spiega poi.
"Sono felice per te, e anche per Josh a dire il vero" aggiunge sorridente.
La suoneria del mio cellulare attira la mia attenzione, lo sollevo dal comodino e lo sblocco. Ho un messaggio non letto da parte di Josh, lo apro.
'Sono qua sotto'
Leggo, digito velocemente la mia risposta.
'Scendo subito'
"Devo andare" informo Clary.
"Buona fortuna, ah voglio sapere ogni cosa poi eh" ridacchia lei, se ne sta sdraiata sul letto con il cellulare fra le mani.
"Va bene" scuoto la testa divertita.
Mi precipito fuori dall'appartamento e scendo velocemente le scale. È proprio una fortuna avere uno specchio all'ingresso del palazzo, guardo il mio riflesso per controllare che io non abbia nulla fuori posto. Stringo leggermente la coda e esco fuori, Josh mi aspetta a bordo della sua auto azzurra.
"Hey" apro la portiera e mia accomodo sul sedile del passeggero.
"Hey" risponde lui, mette in moto l'auto e accende la radio. Tiene in volume abbastanza basso in modo tale che possiamo riuscire a chiacchierare del più e del meno senza dover alzare troppo il tono di voce."Siamo arrivati" mi annuncia Josh non appena parcheggia la sua auto di fronte a una spiaggia.
Leggo Malibu su un cartello, se non erro, ci troviamo a ovest rispetto a Los Angeles.
Attraverso un sentiero arriviamo direttamente in riva al mare, non è poi così affollato.
Vi sono una serie di casette colorate che si affacciano direttamente sulla spiaggia, una distesa di sabbia bianca e fina che si confonde con una distesa azzurra. Delle leggere onde increspano il mare lasciando divertire i ragazzi a bordo delle loro tavole da surf.
Scorgo una specie di bar allestito su una palafitta, tutta arredata di bianco.
È davvero bello questo posto.
"Vieni con me" Josh mi distoglie dal contemplare il paesaggio, mi fa segno di seguirlo a pochi passi dall'acqua.
Stendiamo a terra i teli da mare, rimaniamo entrambi in costume.
"Facciamo il bagno?" propone lui.
"Certo" replico io, non vedo l'ora di tuffarmi in quell'acqua così chiara e limpida.
Ci avviciniamo alla riva, Josh cammina lentamente alle mie spalle per poi superarmi e tuffarsi. Io ci vado piano, mi immergo solo fino alle caviglie per cercare di capire quanto sia fredda l'acqua. A dire il vero, non è poi così gelata come credevo.
"Dai vieni" Josh mi schizza leggermente.
"Hey" mi lamento, scuoto la testa senza riuscire a nascondere un sorriso che fa capolino sulle mie labbra.
Si alza in piedi e mi raggiunge, camminando fra le piccole onde produce altri schizzi.
Mi prende per i polsi, senza stringere troppo, e mi attira a sé. Si lascia cadere di schiena nell'acqua trascinando anche me.
"Josh" lo ammonisco non appena riemergo dall'acqua, porto indietro i miei capelli.
"Comunque sei bella anche da struccata" mi coglie di sorpresa, lo guardo per qualche istante senza sapere cosa dire.
"Ehm grazie" biascico.
Non sono in imbarazzo, non solo una di quelle tipe che arrossisce per tutto, ma non sono così abituata ai complimenti.
Quelle rare volte in cui capita, non ho mai la minima idea di cosa dire.
È come se entrambi non sapessimo cosa fare né cosa dire, restiamo a guardarci senza dire neanche una parola. Le mani di Josh sono scivolate sui miei fianchi, ma non mi sento a disagio. Non mi sento neanche di ritirarmi dal suo tocco, è così diverso da quella sera alla festa con quello sconosciuto. Non so come, ma Josh riesce a trasmettermi un senso di sicurezza.
Una folata d'aria fresca colpisce la mia pelle, una serie di brividi inizia a ricoprire il mio corpo. Josh sembra notarlo all'istante.
"Vogliamo uscire?" rompe il silenzio.
"Sì" annuisco, lo seguo fino ai nostri teli da mare. Ci distendiamo entrambi ognuno sul proprio, rivolgo il mio sguardo al cielo.
Non mi ero minimamente accorta che il sole fosse tramontato, il cielo passa da sfumature di rosa a un azzurro intenso.
"Per cena ti va di magiare una pizza qui? Poi dopo torniamo alla villa" propone Josh.
Non ho mai cenato in riva al mare, ma mi ha sempre attirato l'idea di farlo.
"Sì, certo" annuisco entusiasta.
"Basta che gliele ordini dal cellulare e te le portano qui" mi spiega lui.
"Arrivano da quella palafitta" indica verso il bar che ho notato non appena siamo arrivati.
"Non ho mai visto nulla di simile" confesso.
Estrae il suo cellulare, inizia a digitare qualcosa sullo schermo. Credo che ci sia una sorta di app per fare le ordinazioni.
"Che pizza vuoi?" si gira verso di me incastrando i suoi occhi azzurri nei miei.
"Non lo so, tu che prendi?" chiedo a mia volta, non ho la minima idea di quale gusto scegliere.
Sono una persona eternamente indecisa, anche sulle scelte più stupide da prendere.
"Salame piccante" risponde lui.
"Anche per me" piace anche a me, perciò decido di prendere la sua stessa pizza.
"Va bene" continua a premere il suo dito sul display, credo che abbia ordinato.
"Fatto" annuncia.
Restiamo entrambi in silenzio per qualche istante. Non è uno di quei silenzi imbarazzanti dove nessuno sa cosa dire stavolta.
Porta indietro la sua schiena, appoggia i palmi delle sue mani sul telo da mare. Si volta verso di me, sofferma i suoi occhi sul mio viso.
"Non ho mai visto nessuno con gli occhi grigi sai?" interrompe la quiete. È una cosa che mi viene detta davvero spesso, da piccola, i miei occhi grigi, rappresentavano una specie di complesso per me. Mi sentivo così diversa.
"Quando era una bambina mi sentivo sempre a disagio" confesso.
"Ma sono belli" fa spallucce lui.
"E sei bella tu" aggiunge, trattengo per un attimo in respiro cercando di pensare a come rispondere. Mi trovo di nuovo senza parole.
Si avvicina lentamente al mio volto, è come se tutto intorno a me si fosse bloccato.
Mi sta per baciare? Non voglio fare la figura dell'idiota, non posso irrigidirmi come mio solito. Di Josh mi posso fidare.
Tiro un sospiro, lui accosta ancora di più il suo viso al mio. Sì, mi sta per baciare.
"Richards?" domanda una voce alle nostre spalle, le nostre teste scattano all'istante dalla direzione da cui proviene.
Una ragazza, credo che abbia la nostra età, che indossa la divisa della pizzeria tiene in mano i nostri cartoni della pizza. Li porge a Josh ignorando completamente la mia presenza.
"Posso chiederti una foto?" domanda timidamente la ragazza.
A dire il vero, è ciò che avrei fatto anche io se avessi incontrato casualmente i ragazzi. Ovviamente prima di conoscerli, anche se tutt'ora mi sembra tutto così surreale.
"Certo" Josh risponde con gentilezza.
Si alza per avvicinarsi alla ragazza, lei tira fuori il cellulare per scattarsi una foto insieme a lui.
"Grazie" gli dice prima di allontanarsi.
"Grazie a te" gli sorride lui, torna poi seduto accanto a me. Prende posto sul mio telo stavolta, mi passa il cartone con la mia pizza.
"Non sei una di quelle celebrità che se la tirano eh" mi rivolgo a lui, mi ha sorpreso molto il suo comportamento nei confronti della ragazza.
Sollevo il coperchio del mio cartone di pizza, del fumo si innalza piano.
"Cerco di essere sempre carino, gli unici che a volte mi fanno perdere le staffe sono i paparazzi" confessa sospirando.
"Non ho mai risposto più di tanto male o fatto risse, ma capita che cerco di sfuggirgli. A volte sanno essere davvero insistenti" aggiunge.
"Immagino" non deve essere semplice nemmeno fare una semplice passeggiata per questi ragazzi, chiunque li riconoscerebbe.
Porto uno spicchio della pizza alla mia bocca, do un piccolo morso. È davvero buona.
"Quando mi parlerai un po' di te?" mi chiede Josh, per poco non mi va di traverso il boccone che sto masticando.
Perché tutti insistono con questa domanda?
Forse perché è un normale argomento di conversazione e sono l'unica idiota che non è in grado di parlarne?
Esatto, mi sono risposta già da sola.
"Cosa vuoi sapere?" domando dando un altro morso alla fetta di pizza, devo riuscire a far smettere il mio stomaco di brontolare.
"Qualsiasi cosa, qualsiasi cosa di cui tu abbia voglia di parlare" scrolla le spalle.
"Mh vediamo" ci penso su, cerco un argomento interessante e con il quale io possa sentirmi a mio agio a parlare. Difficile, molto difficile.
"Ho origini italiane" dico la prima cosa che mi passa per la testa, mia madre e la sua famiglia sono originari di Reggio Emilia.
"Ma il tuo cognome non è Parker?" chiede confuso Josh, in effetti può sembrare strano.
"Mia mamma ha origini italiane, si è trasferita con la sua famiglia a Phoenix quando era piccola. Ha conosciuto lì mio padre, io sono nata quando erano ancora molto giovani" mi sta venendo quasi naturale parlare di questo con Josh, mi sto sorprendendo di me stessa.
"Mi piacerebbe visitare l'Italia" aggiungo.
"Non ci sei mai stata?" domanda Josh.
"No, ma vorrei tanto" sospiro poi io.
"Hai fratelli o sorelle?" indaga curioso.
"Un fratello, è molto più piccolo di me. Si chiama Bryan" gli racconto.
Mio fratello è nato esattamente undici anni dopo di me, i miei genitori erano ormai adulti e sapevano come prendersi cura di lui. Con me non è stato così, erano a malapena maggiorenni e non avevano ancora la minima idea di come si crescesse una figlia. Durante la mia adolescenza, sono stati sempre così impegnati con Bryan da non accorgersi minimamente di ciò che io stavo passando nel frattempo.
Non sono gelosa di mio fratello, ma avrei davvero voluto che qualcuno mi aiutasse.
Avrei voluto qualcuno che mi tendesse la mano prima che fosse troppo tardi, ma non c'è mai stato nessuno.
"Com'è Phoenix?" la voce di Josh mi risveglia dai miei ricordi, spero solo di non essermi imbambolata a lungo.
"È una bella città, ma avevo bisogno di andare via da lì. Da quando sono qui a Los Angeles ho ricominciato a respirare" mi lascio sfuggire, spero solo che non faccia altre domande.
"Come mai?" come non detto.
"È una storia lunga" sospiro, spero di liquidare così l'argomento. Involontariamente abbasso lo sguardo, all'improvviso Josh afferra la mia mano fra le sue.
"Hey Emma so che c'è qualcosa" con l'altra mano solleva il mio mento facendo scontrare i miei occhi con i suoi.
È così evidente? Sono una pessima attrice, di sicuro quello non sarà mai il mio futuro lavoro.
Bryce deve avergli detto qualcosa, o forse sono semplicemente un'inguaribile paranoica.
"Non so cosa, ma qualcosa del tuo passato ti fa stare così. Non sembra, ma queste cose riesco a capirle" non interrompe il contatto visivo fra di noi, non provo il solito istinto di distogliere lo sguardo. Stranamente, non mi sento poi così in difficoltà.
"Ma se mai dovessi avere bisogno di qualcuno con cui parlare, beh sono bravo ad ascoltare" continua poi lui.
"Grazie" non riesco a reprimere un sorriso che fa capolino sulle mie labbra.
"Come ti stai trovando al college?" cambia subito discorso tentando di mettermi a mio agio, è impossibile non apprezzare questo suo gesto.
Continuiamo a parlare del più e del meno, mi dimentico completamente della conversazione precedente. Nel frattempo, abbiamo finito le nostre pizze.
La suoneria del cellulare di Josh attira la sua attenzione, sblocca lo schermo con il riconoscimento facciale.
"È Bryce" mi informa.
"Dobbiamo tornare?" chiedo subito.
Mi ero quasi dimenticata che saremmo dovuti tornare alla villa dal resto dei ragazzi.
"Sì" sospira sonoramente, sembra quasi che sarebbe voluto restare qui con me.
In realtà non sarebbe dispiaciuto neanche a me, sto bene insieme a lui.
"Mh va bene" annuisco rimettendomi in piedi, lui fa lo stesso.Nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto. Vi ho fatto conoscere qualcos'altro del passato di Emma.. che ne pensate?🤍
Josh e Emma vi piacciono insieme?
E Bryce? Sarà stato casuale che sia stato proprio lui a inviare il messaggio?
STAI LEGGENDO
YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...