"Che facciamo oggi?" domando voltandomi in direzione di Josh, mi stropiccio leggermente gli occhi ancora assonnati.
Siamo tutti in cucina per fare colazione, ci siamo svegliati abbastanza tardi. Inutile dire che le occhiaie non hanno risparmiato neanche uno di noi, abbiamo tutti delle espressioni stanche dipinte suo volto.
Allungo le mani in direzione del barattolo contenente la cioccolata da spalmare sulle fette biscottate, le mangio quasi ogni giorno. Non mi piace variare la colazione, poi la mattina non ho mai molto fame.
"Andiamo al Wet'n'Wild" mi risponde Josh, dal nome potrebbe sembrare un locale notturno.
"Di cosa si tratta?" domando curiosa.
"È un parco acquatico enorme, non ti è mai capitato di vederne qualche foto online?" interviene Kio.
"No" scuoto la testa in risposta.
"Neanche io" si aggiunge Clary.
Porto la mia fetta biscottata alla bocca, do un piccolo morso stando attenta a non sporcarmi intorno alle labbra con la cioccolata.
"Vuoi il latte?" mi domanda Josh, tiene il cartone con una mano sospeso in aria.
"No, grazie" scuoto la testa arricciando il naso, di mattina non riesco proprio a berlo.
Mi allungo per versare un po' di succo di frutta alla pera nel bicchiere di vetro di fronte a me, preferisco qualcosa di più fresco.
Dopo mangiato, torniamo tutti nelle nostre stanze per prepararci. Fra meno di mezz'ora, saranno qui dei taxi che ci porteranno direttamente al Wet'n'Wild. Il parco non dista tanto da qui, al massimo venti minuti.
Ancora non ho disfatto la valigia, la apro in cerca della busta contenente i miei costumi.
Ne scelgo uno a due pezzi, naturalmente azzurro, con lo slip a V e il sopra a fascia.
Indosso, al di sopra, una maglia bianca e celeste oversize che mi riesce a coprire fino all'altezza della mezza coscia.
L'unica pecca di questa villa? Nessuno ha il bagno in camera, sarebbe stato davvero comodo averne uno personale.
Esco dalla mia stanza e attraverso il corridoio per raggiungere il bagno in fondo. In realtà ce ne sono altri tre, ma scelgo di andare in quello più ampio e spazioso.
La porta è chiusa, decido di bussare per capire se ci sia qualcuno o meno all'interno.
Nessuno risponde, abbasso la maniglia sicura di non trovare nessuno all'interno.
"Bryce" sbuffo non appena la sua figura si palesa di fronte ai miei occhi.
Perché non ha risposto? Ho anche bussato.
Noto subito che indossa nulla all'infuori dell'asciugamano legato attorno alla sua vita. I miei occhi cadono inevitabilmente sul suo addome ricoperto di goccioline, mi sforzo di distogliere subito il mio sguardo per non dare impressioni sbagliate.
"Non ti ho sentita" fa spallucce lui.
"Torno fra un po'" mi volto per andarmene, ma Bryce mi ferma afferrandomi per il polso.
"Cosa devi fare?" si acciglia, che domanda è?
"Devo farmi la coda" rispondo titubante.
"Dai, fai quello che devi. A me serve il bagno ancora per molto, ho ancora i capelli bagnati" indica i suoi capelli scuri per poi darmi le spalle, il mio sguardo finisce ancora una volta sulla sua muscolatura in bella vista.
Emma, regolati. Ripeto a me stessa.
"E muoviti" borbotta lui.
"Sei il solito" sbuffo fra me e me.
Richiude la porta del bagno alle sue spalle restando però all'interno della piccola stanza, credevo che sarebbe uscito e mi avesse lasciato il mio spazio. Cerco di non prestare attenzione a lui e al suo corpo mezzo nudo, mi avvicino alla cassettiera in cerca della spazzola per capelli che ci ho lasciato ieri sera.
La afferro e comincio a pettinarmi i capelli, mi metto a testa in giù per riuscire a raccoglierli meglio in una coda alta.
"Emma" avverto la voce di Bryce, è uscita fuori più roca del solito.
"Non mi sembra la posizione giusta da assumere in un bagno con un ragazzo quando indossi una maglietta che ti copre a malapena" ghigna con aria divertita, mi rimetto in piedi immediatamente.
Spero solo che non si sia visto molto, tento di abbassare la t-shirt che è risalita un po' troppo lungo le mie cosce.
Cerco di legarmi i capelli più in fretta possibile. Ormai ho appurato che si diverte particolarmente a mettermi in difficoltà, mi limito a sbuffare sonoramente in risposta.
"Sei il solito" borbotto.
"Lo dico per te, non credo che a Josh faccia molto piacere" mi stuzzica.
Continuo a chiedermi perché debba continuare a tirare continuamente in mezzo il suo migliore amico.
"Smettila" incrocio le braccia al petto, involontariamente metto il broncio.
"Neanche a Daisy farà molto piacere saperti chiuso in bagno con una ragazza" le parole escono dalla mia bocca senza il minimo controllo da parte della mia mente.
Così sembrerò gelosa, stupida Emma.
"Io e lei non stiamo insieme" fa spallucce.
"Neanche io e Josh" ribatto con tono ovvio.
"Non che mi importi qualcosa" fa spallucce lui, passa una mano fra i suoi capelli umidi scompigliandoseli leggermente.
"Io comunque ho fatto" taglio corto la conversione e esco fuori dal bagno, non so neanche io cosa stesse succedendo all'interno di quella piccola stanza. So solo che stava cominciando a starmi troppo stretta.
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YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...