"Mi dispiace che Lauren sia dovuta tornare a casa" sospira Clary distogliendo per un secondo il suo sguardo dalla strada, poi torna a concentrarsi con le mani ben strette attorno al volante.
"Già" concordo io.
Siamo dovute arrivare fino a Beverly Hills per trovare sua sorella, non ho idea di che cosa stesse facendo all'interno di quella enorme villa proprio al centro del quartiere.
Ho notato subito che Lauren assomiglia davvero molto a sua sorella, che, se non erro, si chiama Charlie. Hanno entrambe la carnagione chiara, i capelli castani con dei riflessi più chiari quasi dorati e gli occhi di un color nocciola che a volte assume delle sfumature sul verdognolo, inoltre sono ambedue bassine e di corporatura normale.
Sono due ragazze molto belle, ma Charlie ha i lineamenti più delicati rispetto a quelli di sua sorella maggiore.
"Quanto ci vuole per tornare a Bel Air?" chiedo a Clary, non mi sono accorta minimamente di quanto tempo abbiamo impiegato ad arrivare fin qui durante il viaggio di andata.
"Diciassette minuti" Clary da uno sguardo al navigatore prima di rispondere, ha dovuto inserire la geolocalizzazione perché tende a perdersi molto spesso per le strade di Los Angeles.
"Va bene" mi sistemo in modo più comodo sul sedile, afferro il mio cellulare per vagare un po' fra i vari social per far passare il tempo.
Mi capita di fronte agli occhi la solita pagina che seguo per restare aggiornata sul 'mondo del gossip', vedo che ha caricato un nuovo video dove ha dovuto addirittura oscurare delle parti per renderlo adatto ad essere pubblicato.
Di cosa si tratterà?
Premo play e, dopo due soli secondi di visione, mi pento amaramente di averlo fatto.
Avverto un nodo stretto sulla bocca del mio stomaco, mi sento come se d'improvviso lo avessero metto sottosopra. Provo un misto di rabbia, di gelosia e soprattuto di delusione.
Come ha potuto?
La scena che mi ritrovo davanti mi fa male nonostante sia parzialmente oscurata, mi chiedo che cosa abbia detto la testa a Bryce per fare una cosa del genere. Non piangerò per lui, non merita neanche una delle mie lacrime.
È solo uno stronzo.
Rimangio tutto ciò che ho pensato in questi ultimi giorni, non ha mai tenuto a me sul serio.
Mi sono sbagliata, ho sbagliato tutto.
Preferirei non tornare alla festa e chiudermi in camera mia con una qualche serie tv, ma non è ciò che farò. Andrò lì e gli mostrerò una totale noncuranza nei suoi confronti, questo è ciò che merita.
Mi fingerò indifferente all'intera situazione, ecco che cosa ho deciso che farò. Cerco di controllare il mio respiro, devo solo sforzarmi di non piangere qui davanti a Clary.
"Emma, siamo arrivate" mi avverte lei.
"Tutto bene?" domanda poi.
Osservo il mio viso nel riflesso dello specchietto retrovisore, in effetti sono diventata pallida tutto d'un tratto. Credo che mostrarle i fatti sia meglio che sprecare mille parole per descrivere ciò che ho visto, sblocco il telefono e le mostro la pagina di gossip.
"Non ci posso credere" sbotta Clary di fronte a quelle immagini raccapriccianti, le vedo arricciare il naso in segno di disgusto.
"Ci penso io" si propone.
"No, non dire nulla" sospiro.
"Penso di sapere cosa devo fare con lui" aggiungo togliendo quel video da davanti ai miei occhi, blocco lo schermo del cellulare e lo rimetto nella mia tasca.
Ci avviciniamo all'ingresso e suoniamo il campanello, Jaden e Quinton compaiono qualche secondo dopo sulla soglia della porta.
"No, io non c'ero" dice Jaden prima che Clary possa dire qualsiasi cosa, lei sembra tirare un sospiro di sollievo.
A quanto pare tutti sono consapevoli del video che sta girando ovunque sulla rete, non ho idea se Bryce lo sappia o meno.
Chi sarà stato a diffonderlo?
A questa festa ci sono centinaia di persone, credo sia impossibile riuscire a risalire al mittente. Questo non mi interessa più di tanto adesso, mi importa ciò che ha fatto.
"Confermo" solleva le mani in segno di resa Quinton. A quanto pare è stato Bryce l'unico idiota a prestarsi per una cosa del genere, sono davvero a corto di parole per tentare di descrivere il modo in cui mi sto sentendo.
Ci dirigiamo in giardino, riesco a individuare subito, con la coda dell'occhio, il punto preciso in cui si trova Bryce. È accasciato su una sedia a sdraio, sembra proprio che si sia completamente ubriacato e che sia del tutto fuori di testa.
Non è una giustificazione per ciò che ha fatto, mi sforzo in ogni modo di evitare di incrociare il mio sguardo con il suo.
Mi ritrovo a trattenere il respiro quando metto a fuoco la ragazza del video, quella che si muoveva in modo disperato sopra Bryce.
Non ce la faccio.
"Andiamo" afferro Clary per un braccio e la trascino in direzione del bancone degli alcolici, ho bisogno di bere per staccare la mia testa da tutto questo.
"Non mi sembra la soluzione giusta per tutti i tuoi problemi, vacci semplicemente a parlare" cerca di obiettare Clary, ma decido di ignorare completamente il suo consiglio.
"Quattro bianchi con assenzio" ordino al barista, ho sentito dire che sia uno dei drink più forti che si possa prendere.
È ciò di cui ho bisogno.
"Arriva" risponde il ragazzo in piedi dietro al bancone, pone il bicchiere in plastica pieno di alcool di fronte ai miei occhi.
Lo bevo tutto d'un fiato, non stacco la bocca dalla cannuccia finché tutto il contenuto del bicchiere non è sceso diretto nel mio stomaco.
Il liquido amaro scende lungo i condotti del mio corpo, non nego che mi stia bruciando leggermente la gola.
"Un altro" ordino.
"No, basta così" sento una voce familiare, capisco che è quella di Ryland.
Credo che la Hype sia arrivata qui mentre io e Clary siamo andate via, non mi sono accorta di Ryland e dei suoi amici prima di adesso.
"Perché?" alzo un sopracciglio verso di lui.
"Perché non voglio che tu ti senta male" sospira di rimando, non posso non notare che si tratti di un gesto carino da parte sua.
Lui si è sempre comportato in modo carino e gentile nei mie confronti, non posso negare che si sia dimostrato un buon amico.
Quel drink è davvero forte, già avverto i primi giramenti di testa e capisco che è decisamente meglio che io mi fermi qui con l'alcool.
"Dai mettiti seduta da qualche parte" Ryland indica i lettini con un cenno del mento, mi rendo conto che Bryce non è più li dove l'ho visto per l'ultima volta.
"No, viene con me" sobbalzo quando sento proprio la sua voce alle mie spalle, mi volto di scatto verso di lui e gli lancio un'occhiataccia.
"Assolutamente no" mi oppongo.
"Perché?" mette il broncio.
Credo proprio che non abbia visto il video, oppure riesce a essere un ottimo attore anche quando è completamente ubriaco.
"Fai un giro sulle pagine di gossip" sputo tutto d'un fiato, poi mi dirigo a passo veloce verso l'interno della villa.
Mi butto di peso sul divano e mi mordo nervosamente l'interno della guancia per non rischiare di scoppiare a piangere.
È una sensazione orribile.
"Emma, posso spiegare ogni cosa" Bryce mi raggiunge, vedo che fatica addirittura a reggersi in piedi e non ho intenzione di parlare con una persona che non ha la minima capacità di intendere o di volere al momento.
"Non c'è niente da spiegare" non voglio rischiare di incontrare i suoi occhi, so bene che riuscirebbero a fregarmi di nuovo.
"Emma, fermati" tenta di bloccarmi non appena mi alzo dal divano, ma non ci riesce. Sgattaiolo via dalla sua presa e gli lancio un'occhiataccia, lui rotea il suo sguardo verso il cielo per poi soffermarsi sulla mia figura che inizia ad allontanarsi. Comincio ad aumentare il passo e imbocco il primo corridoio che mi ritrovo davanti agli occhi, ho bisogno di stare lontana da lui per un po' di tempo.
Questa villa sembra un labirinto, ci sono tantissime stanze praticamente inutilizzate.
"Cazzo, Emma" mi sta seguendo.
Perché deve rendere tutto così complicato?
Non può semplicemente lasciarmi lo spazio che gli ho chiesto?
Apro una porta a caso, mi ritrovo un'altra volta dentro questa specie di biblioteca che non ho idea del perché sia stata allestita in questa villa. Sento dei passi, come non detto.
"Emma" Bryce spalanca la porta, il suo sguardo si posa subito su di me e inizia a bruciare sulla mia pelle.
"Comincia ad andare via perché non voglio stare a sentire nulla di tutto ciò che hai da dirmi" sbotto, cerco di concentrarmi su uno dei tanti scaffali di libri per non instaurare un contatto visivo con lui.
"Ascoltami" prova a insistere.
"No" scuoto vigorosamente la testa, una smorfia contrariata si fa immediatamente spazio sulle mie labbra.
"Sai che ti dico Bryce?" decido finalmente di girarmi verso di lui e di dare voce a tutti i pensieri che mi hanno tormentato negli ultimi quaranta minuti.
"Che ci avevo creduto, avevo davvero creduto al fatto che tu volessi parlare con Josh e che io ti piacessi sul serio" sputo tutto d'un fiato.
"E adesso mi sento una stupida per averlo fatto, ci sono caduta con tutte le scarpe nella tua trappola" mi sto odiando per essermi innamorata di uno stronzo come lui.
Dovrei odiare anche lui, ma non riesco.
"Se tu mi ascoltassi, capiresti che non è affatto come sembra da quello stupido video" cerca di replicare lui, ma lo interrompo prima che possa aggiungere dell'altro.
"Non voglio ascoltarti" ribatto con tono ovvio, sul suo viso si cala un'espressione accigliata.
"Emma, non volevo" biascica.
"Non volevi, ma lo hai fatto" assottiglio gli occhi riducendoli a due fessure, cerco di studiare l'espressione sul suo volto.
"Contano i fatti, non le intenzioni" aggiungo senza staccare i miei occhi dai suoi. Lui sembra deluso, ma non ha nessun diritto di esserlo.
Lui ha deluso me, non il contrario.
"E non avvicinarti" dico non appena lo vedo muovere dei passi barcollanti nella mia direzione, so già che finirebbe per mandare in confusione la mia testa e tutti i miei pensieri.
Questa volta devo restare ferma sulla posizione, non devo lasciarmi tentare.
"Emma" la deve smettere di ripetere il mio nome con quel broncio dipinto in viso, è stato lui ad aver ferito me.
Possibile che non lo capisca?
Ignora completamente le mie parole, si avvicina a me talmente tanto che le nostre gambe si sfiorano appena e riesco a percepire il suo respiro caldo sulla mia pelle.
"Hai rovinato tutto" abbasso lo sguardo, nel mio tono di voce si riesce chiaramente a percepire tutta la tristezza e dalla delusione che sto provando a causa sua.
"Sono un idiota" annuisce lui, porta due dita sotto al mio mento per sollevare il mio viso e instaurare di nuovo un contatto visivo fra noi.
"Solo un idiota?" sbuffo, poi sposto la sua mano dal mio volto.
"Io non avevo il controllo su me stesso, giuro che me ne sarei voluto andare" tenta e, dal modo in cui sta farfugliando, deduco che tutto l'alcool che ha mandato giù sia ancora in circolo nel suo corpo.
"Non posso fidarmi di te" cerco di fargli capire qual è il mio punto di vista sulla situazione, deve cercare di mettersi nei miei panni.
"Sono andata via per poco più di un'ora e ti ho ritrovato sulle pagine di gossip per esserti fatto ballare addosso da una spogliarellista" al solo pensiero mi sale un senso di nausea.
Vorrei tanto che si trattasse solo di uno dei miei soliti incubi, che io mi svegliassi e che tutto tornasse a come era prima di questo orribile pomeriggio.
"Non ero in me" ripete ancora, questa volta il suo viso si accosta pericolosamente al mio.
No, non deve accadere.
"Non mi importa" scandisco per bene ogni parola, purtroppo mi sporgo troppo e arrivo a sfiorare le sue labbra.
"Emma, io provo qualcosa per te" soffia a pochi millimetri di distanza dalla mia bocca, non nego che queste parole mi facciano effetto.
Vorrei che fosse davvero così.
"Lo dici perché sei ubriaco" sbotto.
"No, Emma non è così" obietta lui.
"Non ti credo, ciò che hai fatto dimostra tutt'altro" devo essere forte, non posso lasciarmi corrompere dalle sue parole.
"Ho sbagliato" mugugna.
"Me ne sono accorta, sai?" domando in modo retorico, è chiaramente leggibile la vena sarcastica nel mio tono di voce.
Le sue mani si appoggiano sui miei fianchi, poi risalgono lungo il mio corpo fino a posarsi sulle mie guance leggermente accaldate per via dell'alcool che ho assunto.
Che sta facendo?
"Mi dispiace" ripete ancora una volta, ma ho troppa paura a fidarmi ancora di lui.
Tante volte ho riposto fiducia nella persona sbagliata e sono terrorizzata di poter rimanere scottata ancora una volta.
Non voglio ricevere un'altra delusione.
Devi tutelare me stessa.
"Non ti farei mai soffrire di proposito" mormora prima di premere le sue labbra contro le mie ed è come se, per una frazione di secondo, la mia testa si sconnettesse dal mio corpo. Non so perché io lo stia lasciando fare, mi ritrovo a schiudere le labbra per lasciargli approfondire il bacio. La sua lingua si muove piano contro la mia mentre le sue labbra accarezzano le mie.
No, tutto questo è sbagliato.
"Non è questo il modo di risolvere le cose" mi stacco di colpo da lui, non posso permettergli di giocare con me in questo modo.
Lui non dice nulla, si limita ad osservarmi mentre mi allontano e mi avvicino alla porta.
Devo uscire da qui.
"Emma" mi richiama.
"Che c'è?" chiedo senza voltarmi.
"Mi darai un'altra possibilità?" domanda con un filo di voce, mi stringo nelle spalle e mi costringo a non girarmi.
"No" ribatto secca, spero che non si sia capito che sono sul punto di piangere.
"Dove vai?" lo sento chiedere, ma ormai sono troppo lontana e non ho la minima intenzione di tornare indietro per rispondergli.Allora ecco il nuovo capitolo, vi avverto che siamo vicini al finale di questo libro perciò i prossimi capitoli saranno molto 'intensi'.
Cosa vi aspettate?
Ci tengo tantissimo a ringraziarvi per tutto il supporto che mi avete dato anche in questa storia, spero che anche la prossima vi coinvolga perché non vedo l'ora di portarvi ancora una volta nel mio mondo.. sono sicura che vi stupirò!🤍
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YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...