Capitolo 4

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"Facevo la cheerleader" biascico la prima scusa che mi passa per la testa, mi faccio i complimenti da sola per quanto sia credibile come giustificazione.
"Sembra come se qualcuno ti avesse stretto così" afferra il mio polso fra le sue mani. Il cuore comincia a martellarmi nel petto, cerco di tranquillizzarmi ripetendomi che sarebbe impossibile se avesse capito tutto.
Non voglio che quella storia esca fuori o che qualcuno capisca qualcosa, non voglio che la gente mi guardi con compassione.
Voglio che conoscano la vera Emma, quella che ero prima di tutto questo.
Reprimo l'istinto di ritrarre il mio braccio dalle sue mani, come primo passo dovrei imparare di nuovo a fidarmi delle persone.
Non sono tutti come lui.
Non so che cosa dire, mi prendo qualche secondo per riflettere sulla risposta da dare.
Devo cercare di sviare il discorso in qualche modo, ma non è poi così semplice visto che non sono una persona molto loquace.
"Cioè fate quella specie di prese voi cheerleader.." continua lui, posso tirare un sospiro di sollievo. Fa scorrere il suo dito nel punto in cui la mia pelle assume quell'odioso colore violaceo. Esercita una leggerissima pressione, appena percepibile.
Non ne ha capito la causa fortunatamente, spero solo che questi dannati lividi passino al più presto. Non vorrei trovarmi in una situazione in cui io sia costretta a dire la verità. Sarebbe bello se si potesse cancellare tutto ciò che mi è successo in quegli anni, ma non posso. Quella notte, soprattuto, continuerà ad angosciarmi per sempre anche nei miei sogni. Sono mesi che faccio fatica a dormire, mi sveglio nel cuore della notte con il battito del cuore accelerato e il respiro affannato.
Non c'è modo di eliminare quelle immagini dalla mia testa, lui mi ha portato via qualcosa che purtroppo non tornerà più.
"Sì esatto" mi affretto a dire.
Scuoto la testa come per tornare alla realtà, cerco di scacciare questi pensieri angoscianti dalla mia testa.
"Possiamo rientrare, sto meglio" faccio spallucce, la verità è che mi sento davvero a disagio in questo momento.
Il suo sguardo mi mette in soggezione, ma non in senso negativo. Non è che mi dispiaccia parlare con lui, anzi è tutto il contrario.
In realtà ho paura che faccia delle domande sulla mia vita privata e che io mi possa trovare in difficoltà nel rispondere.
"Sei timida eh?" domanda con tono ovvio, di sicuro a prima vista do questa impressione alle persone.
"Diciamo che all'inizio faccio un po' fatica a sciogliermi con le persone, però quando entrò più in confidenza cambio del tutto " gli spiego, ho bisogno di fidarmi di qualcuno prima di potermi aprire. Non lo faccio con chiunque, odio questo nuovo lato del carattere.
Prima ero estroversa, ero una di quelle persone che non si vergogna di niente e nessuno.
"Sei in giardino da sola con Bryce Hall, qualsiasi ragazza mi sarebbe già saltata addosso" sogghigna, si punta un dito contro il petto. È evidente la vena ironica nel suo tono di voce, sulle sue labbra fa capolino un sorrisetto beffardo.
"Non sono qualsiasi ragazza" ridacchio io stando al gioco.
"Sei strana" assottiglia gli occhi a due fessure come per studiare l'espressione dipinta sul mio viso, mi sento d'improvviso in soggezione.
Quando le persone mi fissano, ho sempre paura che io abbia qualcosa che non vada.
"Non mi sembra proprio un complimento" alzo entrambe le braccia, non riesco però a trattenere un sorriso.
"È tutta la sera che ti cerco!" una voce femminile squittisce alle mie spalle, mi volto per capire di chi si tratti.
Bryce fa lo stesso, la sua testa scatta in direzione della tipa che se ne sta a braccia incrociate alle nostre spalle.
Soffermo il mio sguardo sulla bionda dai capelli liscissimi, ha gli occhi chiari e un viso molto familiare. Ho presente chi è, ma proprio non riesco a ricordare il suo nome. Cerco di fare mente locale, ma nulla.
"Daisy" Bryce pronuncia il suo nome.
Ora ricordo, ho già visto questa Daisy in alcuni video con i ragazzi. Se non sbaglio era sempre molto vicina a Bryce, ma ho sempre pensato che fossero solo amici.
Non che importi qualcosa se così non fosse.
Da quando sono così impicciona?
"Chi è lei?" la ragazza solleva un sopracciglio, punta i suoi occhi di ghiaccio verso di me.
"Emma" rispondo io con assoluta calma.
"È la nuova coinquilina di Clary, non stava molto bene e l'ho accompagnata qui fuori" si giustifica subito Bryce, a dire il vero non ho idea di quale rapporto ci sia fra questi due.
Lei sembra gelosa, ma a mio parere lo sarebbe immotivatamente.
"Io stavo rientrando" sorrido alla ragazza che non ricambia affatto, mi lancia un'occhiataccia come se volesse bruciarmi con lo sguardo.
Non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato, non capisco il motivo del suo atteggiamento nei miei confronti.
Mi alzo di scatto dal lettino e mi dirigo verso l'enorme porta a vetri, la attraverso per poi ritrovarmi all'interno dell'immenso salone.
Cerco di individuare Clary fra la folla, ma non riesco a riconoscere nessun volto familiare.
Sposto velocemente il mio sguardo da un angolo all'altro della stanza, ma niente.
"Emma, giusto?" una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare, la mia testa scatta nella direzione da cui proviene per capire di chi tratti.
"Sì" rispondo non appena incontro gli occhi azzurri di Griffin, sollevo leggermente il volto per parlare con lui. È davvero alto, o forse il problema sono io che sono bassa.
"Cerchi Clary?" mi domanda lui come se potesse leggermi nel pensiero. O magari è davvero tanto evidente il fatto che io sia completamente spaesata qua in mezzo.
"Sì, l'hai vista?" chiedo a mia volta.
"Vieni con me" mi fa segno di seguirlo.
Ci facciamo strada fra la folla sgomitando, raggiungiamo i divanetti in pelle nera dove stanno seduti tutti i ragazzi. Credo proprio che sia il loro 'punto di ritrovo' durante le feste. Mi vado a sedere al fianco di Clary, Griffin prende posto subito dopo di me. Si sta un po' stretti, le sue gambe sfiorano appena le mie.
"Stai meglio?" mi domanda subito Clary, mi osserva attentamente con i suoi occhi chiari come per accertarsi che io stia bene.
"Sì, grazie" le sorrido.
"Mi avrai presa per una pazza visto che ti ho trascinata subito in questa confusione assurda" ridacchia lei scuotendo la testa.
"No, anzi mi sto divertendo qui" se non fosse per i miei strani attacchi d'ansia mi riuscirei a godere meglio la serata.
"Sono contenta di abitare di nuovo con qualcuno, vivere in quell'appartamento tutta sola era una noia mortale. Negli ultimi giorni ho vissuto praticamente sempre qui" si riferisce chiaramente alla villa dei ragazzi.
"Da quanto abiti sola?" le domando.
"Ava se ne è andata da un paio di settimane più o meno" è come se le costasse pronunciare questo nome, con la coda dell'occhio colgo la testa di Josh scatta fulmineamente nella nostra direzione.
"Potresti non nominarla?" si sta riferendo chiaramente a questa ragazza di nome Ava, la vecchia coinquilina di Clary.
Mi ricordo le loro foto insieme, lei e Josh stavano insieme a tutti gli effetti. Mi ricordo quando era trapelata la notizia, tutti cercavano di capire chi fosse questa misteriosa ragazza non conosciuta comparsa d'improvviso al fianco di Josh.
"Anche tu non l'hai più sentita? È sparita completamente anche per te?" Clary alza gli occhi al cielo, Josh sbuffa sonoramente.
"Clary" la ammonisce Jaden.
"Non mi hai chiamata" borbotta lei, è evidente che tenesse molto a questa ragazza.
"Ciao ragazzi" riconosco la voce squillante di poco fa in giardino, Daisy tiene Bryce per il polso e lo trascina verso di noi.
"Ma che cavolo" biascica Jaden, Clary lo zittisce dandogli una leggera gomitata.
Bryce si passa una mano fra i suoi capelli scuri, se li scompiglia leggermente. La bionda, nel frattempo, fa risalire leggermente il suo abito in seta rosa lungo le sue cosce.
I ragazzi salutano Daisy, sembrano tutti visibilmente confusi nel vederla in compagnia di Bryce.
"Ma da quando escono insieme?" sento biascicare Jaden, il suo tono di voce è appena udibile. Clary fa spallucce in risposta, sposta velocemente il suo sguardo confuso dalla bionda a Brycre.
Quest'ultimo prende posto sul divano, Daisy si siede accanto a lui poggiando le sue gambe su quelle di lui. Osservo il volto del resto dei ragazzi, sembrano tutti abbastanza perplessi.
"Sei sicura di non volere tornare a casa? Se non ti va di dormire qui non è un problema per me" Clary si rivolge a me guadagnandosi un'occhiataccia da parte del suo fidanzato.
"No, tranquilla" scuoto la testa.
"Stai cercando di scappare da me?" sento ghignare Jaden, Clary mormora qualcosa di incomprensibile in risposta.

La festa è praticamente finita. Nella stanza siamo rimaste solo io, Clary, il resto dei ragazzi e Daisy. Decido di dare una mano a sistemare il disastro che è rimasto in questa stanza, ci sono lattine e bottiglie di vetro sparse un po' ovunque. Per non parlare dei bicchieri di plastica che sono dappertutto, le persone potrebbero anche degnarsi di buttarle nei secchi invece di lasciarle a terra.
"Emma mi puoi aiutare a portare queste?" Kio indica i due sacchi neri fra le sue mani, annuisco il risposta. Me ne porge uno, lo sollevo con entrambe le mani sforzandomi di non farlo cadere.
"È troppo pesante?" domanda lui facendomi strada verso il giardino, si porta una mano fra i capelli per scansare il ciuffo liscio e nero che gli è appena ricaduto sulla fronte.
"No no" faccio spallucce io.
Fa scorrere la porta a vetri che collega il salotto con l'esterno, ci avviciniamo agli enormi secchioni di plastica per gettarci dentro le buste.
"Ti accompagno di sopra?" propone lui.
"Ti faccio vedere la stanza dove puoi dormire" aggiunge poi, non riesco a fare a meno di notare il fatto che abbia un bellissimo sorriso.
"Okay" annuisco io.
Torniamo all'interno della villa, saliamo una rampa di scale a chiocciola che porta al piano superiore. Credo che qui è dove siano sistemate tutte le stanze da letto.
Ci avviciniamo ad una porta in legno chiaro, Kio la apre con un leggero calcio. Ci sono due letti, ma uno dei due è interamente ricoperto da una pila di scatoloni in cartone.
"Buonanotte Emma" mi saluta Kio.
"Buonanotte" ricambio io richiudendo la porta alle mie spalle, accenno un sorriso.
Mi avvicino al letto per distendermi. Non è stata una buona idea indossare questo vestitino, sarà scomodissimo dormirci. Per una sera posso adattarmi e comunque non avevo previsto di certo che sarei rimasta a dormire qui.
Mi viene in mente di non aver chiuso a chiave la porta, ma non credo che ci sia bisogno e poi non ho la minima voglia di alzarmi.
Afferro il cellulare dalla mia borsa, comincio a girovagare un po' per i social in attesa di riuscire a prendere sonno.
Come non detto, la porta della mia stanza si spalanca di colpo. Entrano Daisy e Bryce, sono talmente presi a baciarsi che non si sono neanche accorti della mia presenza.
"È una fortuna che abbiate una stanza in più" ridacchia la bionda staccandosi dalle labbra di lui. Entrambi si voltano di scatto nella mia direzione, nessuno dei tre sa esattamente cosa dire in questo momento.
"Scusa Emma" biascica Bryce interrompendo il silenzio imbarazzante che si è creato.
"Non mi ricordavo che dormissi qui" scuote la testa trascinando Daisy fuori dalla stanza, lei mi lancia l'ennesima occhiataccia.
"Buonanotte" mugugna prima di uscire fuori portando via con lui la bionda.
"Anche a te" rispondo io.
Mi rigiro su un fianco, cerco di prendere sonno. Fa troppo caldo, non riesco proprio ad addormentarmi. Avverto dei passi fuori dalla mia porta, ci risiamo. A chi altro serve una stanza per accoppiarsi? Mi ritrovo a ridacchiare da sola per il mio pensiero.
Qualcuno bussa, sono costretta ad alzarmi.
Mi avvicino lentamente alla porta, abbasso la maniglia per aprirla. Josh compare di fronte a me, ma è solo. Non è in compagnia di alcuna ragazza. Che ci fa qui?
"Hey" mugugno confusa.
"Bryce mi ha cacciato dalla mia stanza per.. lasciamo stare, ti da fastidio se dormo qui?" domanda lui, sembra davvero irritato nei confronti del suo amico.
"No, certo nessun problema" scuoto la testa.
Mi sposto dalla soglia lasciando entrare Josh, sbuffa sonoramente alla vista degli scatoloni impilati sull'altro letto.
"Saranno mesi che li abbiamo lasciati qui" ridacchia prima di cominciare a toglierli uno per uno, saranno più di trenta.
Mi avvicino a lui per aiutarlo, in due riusciamo a sgombrare l'altro letto in meno tempo.
"Finalmente" sospira Josh non appena spostiamo anche l'ultimo contenitore in cartone, si lancia di pancia sul morbido materasso.
"Buonanotte Emma, scusami per il disturbo" si distende incrociando le dita sul retro della sua nuca, allunga poi le gambe.
"Buonanotte" vado a sdraiarmi anche io.
Non faccio in tempo a poggiare la mia testa sul cuscino che le mie palpebre cominciano ad abbassarsi lentamente, riesco finalmente a prendere sonno.

Ecco un nuovo capitolo!
Secondo voi cosa è successo ad Emma in quella notte che continua a ricordare?
Questa Daisy che ci fa con Bryce?
Emma riuscirà a staccarsi dal suo passato?
Riuscirà a tornare la ragazza che era una volta?
Per avere la risposta a queste domande non vi resta che aspettare il prossimo capitolo!🤍
Grazie per i voti, i commenti e le letture.. sono felice che anche questa storia vi stia piacendo!

Per chi non avesse letto il mio precedente libro: Ava era la migliore amica di Clary, è partita per Harvard e non si è fatta più sentire. Si era fidanzata con Josh e stava sempre insieme a lui rovinando il suo rapporto con Clary, poi la sua partenza ha distrutto del tutto la loro amicizia.

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