Capitolo 40

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"Bryce" Griffin si avvicina a noi.
"Daisy è salita di sopra, mi ha detto di avvertire te" aggiunge e alza gli occhi al cielo, credo proprio che neanche a lui quella bionda stia particolarmente simpatica.
"Rimanesse lì" ridacchia Bryce, questa risposta da parte sua non me la sarei aspettata.
"Ha borbottato qualcosa su Emma prima di andarsene, ma non ho ben capito cosa abbia detto" Griffin sposta i suoi occhi chiari sul mio viso, Daisy ha sempre qualcosa da ridire su di me, a quanto pare non le è proprio bastato ciò che le ho detto l'ultima volta.
"Lasciala perdere" fa spallucce Bryce come se davvero non gli importasse nulla di lei, mi afferra per un braccio e mi trascina fuori nel giardino della villa.
Mi lascio portare da lui, appoggio una mano sulla mia testa che non vuole proprio smettere di pulsare. Arriviamo di fronte ai lettini a bordo piscina, mi sdraio immediatamente perché non riuscirei a reggermi in piedi ancora a lungo.
"Sei stanca?" domanda lui, si stende sulla mia stessa sdraio. Lo spazio è troppo ristretto per riuscire a non sfiorarsi minimamente.
"No per niente" sospiro e mi appoggio con la schiena contro l'intelaiatura, le mie gambe toccano appena quelle di Bryce.
"Perché non sei andato da lei?" la mia bocca da voce ai miei pensieri senza il minimo consenso da parte della mia testa.
"Da Daisy?" si accerta lui, io mi limito a annuire con la testa in risposta.
"Perché non mi va" scrolla le spalle lui, non riesce mai a darmi una risposta che possa soddisfare la mia curiosità.
Ormai sono abituata.
"Ma non ti piace? Io non capisco come tu faccia a portarti a letto una persona che non ti piace caratterialmente" cerco di indagare, in realtà me lo sono sempre chiesta.
"Ti sei risposta da sola" borbotta lui.
"In che senso?" domando in risposta.
"Andiamo a letto insieme, non dobbiamo mica fidanzarci e fare chissà quali discorsi Emma" scoppia a ridere, mi infastidisce davvero tanto quando mi tratta come una ragazzina che non capisce nulla di queste questioni. Semplicemente non sono molto d'accordo con il suo modo di vedere queste cose, non mi piace affatto il modo in cui usa le ragazze.
"Non è carino" mi ritrovo a storcere la bocca e mettere il broncio, lui si mette in posizione eretta con il busto e fa scontrare i suoi occhi color nocciola con i miei.
"Ma smettila, so benissimo che non ti sta simpatica e che non ti importa proprio per niente dei suoi sentimenti" ridacchia lui.
"Non significa nulla, non dovresti usare così le ragazze" scuoto la testa io.
"A lei sta bene, in realtà è anche lei che usa me" ribatte con noncuranza, è inutile cercare di intraprendere questo discorso con lui.
Lui ha la sua idea e io ho la mia, la pensiamo molto diversamente a riguardo.
"Hai paura che io possa fare lo stesso con te Emma?" non appena sento queste parole, mi sento trasalire. Lo guardo senza dire nulla, in realtà è come se le parole non volessero proprio uscire dalla mia bocca.
"Ma che dici" riesco finalmente a dire.
"Non c'è pericolo" mi fa l'occhiolino.
"Non ci proverei mai con te" fa spallucce, non so perché io sia rimasta così delusa da queste sue parole. Che poi già lo ha fatto, questo ragazzo continua a confondermi.
"Giusto, tu vai solo con quelle che vengono a letto con te e non vogliono impegni" ribatto con un evidente nota sarcastica nel mio tono di voce, lui mi guarda ridendo sotto i baffi.
"Cosa ridi?" gli lancio un'occhiataccia.
"Ti sei fatta un'idea sbagliata di me" scuote la testa lui, ma sembra abbastanza divertito dalla mia affermazione.
"Ho solo voglia di divertirmi al momento, ma non ci proverei con te per un altro motivo" adesso sembra serio, adesso voglio proprio sapere quale sia questo misterioso motivo.
Perché mi interessa così tanto?
"Cioè?" chiedo, l'alcol riesce a rimuovere e a sfondare ogni mio freno inibitore.
"Io e Josh ci siamo promessi una cosa da sempre, non si toccano le ex ragazze dell'altro. È una questione di principio" mi spiega la situazione e solleva le mani in segno di resa.
"Tu però ci hai già provato con me, anzi mi hai baciata" le parole escono ancora una volta senza il mio controllo, mi porto una mano a coprire la bocca non appena realizzo ciò che ho appena detto. Non si può tornare indietro nel tempo, perciò devo affrettarmi a cambiare discorso. Cerco di farmi venire in mente qualcosa, ma la mia testa proprio non vuole collaborare.
"Non ci ho mai provato con te e ti ho baciato per necessità" sogghigna lui, mi chiedo se riesca mai ad affrontare un discorso in modo serio. Tutto l'alcol che ha mandato giù di certo non aiuta, sollevo gli occhi al cielo non appena sento questa sua risposta.
"Ieri sera cosa stavi facendo allora?" lo punzecchio, non so davvero da dove io stia tirando fuori tutta questa improvvisa audacia.
Suppongo di dover ringraziare la vodka.
"Nulla" ribatte fermo.
"Non mi hai quasi baciata?" domando ovvia.
"No" fa spallucce.
Fantastico, ora nega l'evidenza.
Mi sta facendo passare per pazza, come se io mi fossi immaginata tutto ciò che c'è stato fra noi. Mi sta davvero facendo saltare i nervi, forse l'alcool sta influendo nell'amplificare almeno un po' le mie emozioni.
Mi alzo di scatto e faccio per andarmene, ma lui mi afferra delicatamente per il polso e mi riporta sul lettino. Finisco addosso al lui, il mio corpo è completamente premuto sopra il suo.
"Bryce" mi lamento cercando di spostarmi da lui, ma mi trattiene tenendo entrambe le mani ben salde sui miei fianchi.
"Perché ti sei arrabbiata?" domanda, mi sto sentendo tremendamente in imbarazzo a stare in questa posizione.
"Non è vero" mi sforzo di ignorare il disagio che sto provando in questo momento, Bryce mi fa sentire così in imbarazzo a volte.
"Emma non si può" sospira, non riesco a capire a cosa si stia riferendo. Sono confusa, la mia mente è completamente annebbiata sia dall'alcol che da questa vicinanza con lui.
Mi muovo per mettermi più comoda, ma accidentalmente faccio scontrare il mio bacino con il suo.
"Emma, così no però" si lamenta lui, mi soffermo sulle sue iridi color nocciola leggermente cerchiate di rosso.
"Scusa" farfuglio imbarazzata.
Non so cosa mi stia prendendo, ma mi ritrovo a far scivolare il mio sguardo sulle sue labbra rosee. Emma, no ti prego.
Perché mi ritrovo ancora una volta con una voglia assurda di baciarlo?
Non si può, lo ha detto anche lui.
Cerco di inspirare e espirare profondamente, ho bisogno di cercare di regolarizzare il battito del mio cuore che, nel frattempo, è aumentato a dismisura. Come esco da questa situazione?
E se non mi andasse di uscirne?
Mi mordicchio nervosamente il labbro inferiore, sento gli occhi di Bryce che mi stanno letteralmente divorando con lo sguardo.
E se mi stessi immaginando tutto?
E se fosse la sbronza che ho preso a farmi vedere le cose in modo completamente diverso dalla realtà?
Mi sto facendo troppe domande, come al solito. Mi chiedo come sia possibile che io sia così tanto paranoica anche da ubriaca.
"So già che me ne pentirò" le parole di Bryce attirano la mia attenzione e mi distolgono dai miei malsani pensieri.
Non faccio in tempo a chiedergli a cosa si stia riferendo, che lui si avventa sulle mie labbra. Le schiudo immediatamente lasciandogli approfondire il bacio, gli lascio il completo accesso alla mia bocca. Le mie mani finiscono fra i suoi capelli scuri, con lui mi viene tutto così naturale. Avverto i palmi delle sue mani stretti attorno alla mia vita, mi fa aderire completamente con il mio corpo sopra il suo.
Il mio cuore inizia a martellare nel petto, sento che potrebbe esplodere dalla mia gabbia toracica da un momento all'altro.
Questo è il nostro primo vero bacio. Bryce capovolge la situazione, mi porta con il mio corpo sotto il suo. Si tiene in equilibrio sui gomiti per non pesare troppo su di me, sento il suo bacino che sfiora appena il mio.
"Cazzo" si stacca di colpo da me.
"Sono un idiota, qualcuno potrebbe vederci qui fuori" sembra arrabbiato con se stesso. In effetti ha ragione, chiunque potrebbe aver visto tutto e potrebbe andarlo a dire a Josh. Spero proprio che nessuno se ne sia accorto.
E adesso?
Mi dirà che è stato tutto un errore? Meglio prepararsi mentalmente a una reazione simile da parte sua.
"Emma" mi richiama, ci risiamo.
"Vieni con me" mi sorprende, mi alzo e inizio a seguirlo a fatica nonostante provi fastidio ad ogni passo che faccio. Penso che il momento in cui mi dirà che ha sbagliato tutto arriverà domani, quando avrà la mente del tutto lucida.
Devo aspettarmelo.
Ci spostiamo sul retro della casa, mi ritrovo immediatamente con la schiena premuta contro il freddo muro in mattoni. I palmi delle sue mani sono poggiati ai lati della mia testa, il suo sguardo si posa sulle mie labbra per poi risalire incastrando i suoi occhi nei miei.
"Quando bevo faccio cose stupide, mi capita con qualsiasi ragazza io abbia davanti"
Mi vengono in mente le sue parole dell'altro giorno, e se fosse solo un gioco per lui? Non mi sta baciando perché vuole me, lo sta facendo solo perché è ubriaco.
E io lo sto lasciando fare.
Le sue labbra sulle mie interrompono i miei pensieri, mi rendo conto solo ora di quanto sua sbagliato ciò che stiamo facendo. Adesso però proprio non mi importa, non trovo la forza di staccarmi dalle sue labbra.
So solo che ne voglio ancora e ancora.
Domani me ne pentirò, so già che inizierò a insultarmi mentalmente. E avrò tutte le ragioni di farlo.
Gli concedo l'accesso alla mia bocca, la sua lingua inizia a scontrarsi incessantemente con la mia. Le sue mani finiscono un po' ovunque sul mio corpo, si soffermano all'altezza dei miei fianchi e li stringono piano. Allaccio le mie mani sul retro del suo collo, lui ne approfitta per sollevarmi afferrandomi per le cosce. La mia schiena aderisce perfettamente al muro e il suo petto su di me, le mie gambe sono strette attorno alla sua vita.
Avverto quello strano formicolio al basso ventre, cerco di ignorare questa sensazione di chi non riesco ancora a capire il motivo.
Preme il suo bacino contro il mio, credo che in questo modo sia più semplice per lui tenermi sollevata. Sento ancora un vuoto allo stomaco, come quello che si prova quando si scende in discesa sulle montagne russe.
"Quando bevo faccio cose stupide, mi capita con qualsiasi ragazza io abbia davanti"
Ancora una volta le sue parole mi tornano in mente, cerco di scacciarle via dalla mia testa. In questo momento non ho la minima voglia di preoccuparmi di questo.
"Che disastro" soffia contro le mie labbra, si allontana leggermente continuando a sfiorare la mia bocca contro la sua.
"Sta zitto" non ho idea del perché io lo abbia detto, ma mi ritrovo a prendere l'iniziativa e a avventarmi sulle sue labbra.
Lo sento ridacchiare contro la mia bocca.
La vibrazione di un telefono interrompe questo momento, Bryce mi rimette subito giù. Non credo che si tratti del mio cellulare, io lascio sempre la suoneria al massimo volume.
"Cazzo" impreca Bryce.
"Che succede?" chiedo non appena noto l'espressione preoccupata e allarmata che si è dipinta sul suo volto.
"È Josh" sbuffa, si allontana per rispondere alla chiamata del suo migliore amico. Mi appoggio contro il muro, sentire il suo nome è stata come una doccia fredda per me.
E se lui stesse davvero a LA per lavoro?
Ho baciato il suo migliore amico alle sue spalle, i sensi di colpa iniziano a divorarmi dentro.
"Domani ne parliamo" sento dire a Bryce, cammina nervosamente avanti e indietro.
"Va bene, a domani" credo che abbia riagganciato la chiamata, con due falcate mi raggiunge nuovamente.
"Almeno si degna di chiamarti, io non l'ho più sentito se non per quegli stupidi messaggi che mi ha inviato poco fa" mi riferisco a Josh con tono sarcastico.
"Emma" mi ammonisce Bryce, pressa fra loro le sue labbra. Sembra pensieroso, non ho idea di che cosa possa avergli detto Josh per fargli cambiare umore così velocemente.
"Ti ha scritto?" si accerta.
"Sì" annuisco.
"Tu sai con chi è?" provo a indagare.
"Non mettermi in una posizione scomoda" risponde freddo e distaccato, perché ha avuto questo repentino cambiamento di umore?
"Torniamo dentro" dice come se non fosse successo nulla fra noi, ammetto di essere rimasta delusa da questo suo atteggiamento.
"Tu vai, io resto qui" metto il broncio.
Mi sto comportando come una bambina, ma purtroppo non sono io a controllare le mie parole e i miei gesti.
"Emma" sospira lui.
"Cosa hai?" domanda.
"Cosa ho?" ripeto sarcastica, non riesco a capire se me lo stia domandando sul serio.
Come è possibile che non capisca?
"Te lo sto chiedendo" sbuffa lui.
"Niente, lascia stare. Non dirò nulla a Josh e faremo come se non fosse successo niente, tanto sei fatto così" gli rispondo stizzita, lo supero urtandolo leggermente con la spalla. Lui mi guarda incredulo e resta qualche istante in silenzio, è come se stesse riflettendo a come rispondermi.
"Aspetta" mi ferma per l'ennesima volta, ma non penso di aver poi così tanto voglia di ascoltare le sue stupide giustificazioni. La colpa è mia che mi sono lasciata abbindolare, posso prendermela esclusivamente con me stessa.
"Che cosa vuoi?" sputo acida.
"Non lo so" ammette lui, passa una mano fra i suoi capelli scuri e scompiglia leggermente il suo ciuffo liscio.
"Emma non è che mi pento di averti baciata, ma non dovrà accadere più" alza gli occhi al cielo, non capisco dove voglia arrivare.
"Abbiamo sbagliato, hai ragione" mento per tagliare corta questa conversazione, mi incammino per rientrare nella villa.
"E ora dove vai?" mi chiede alle mie spalle, non mi volto neanche questa volta.
"A dormire" ribatto secca.
Sono stata un'idiota, non trovo un termine migliore con cui definirmi. Perché diamine mi sono lasciata trasportare così tanto?
Mi piace, ormai l'ho capito.
Non è solo una stupida attrazione fisica, ma qualsiasi cosa sia devo farmela passare più in fretta possibile.

Nuovo capitolo! È il mio preferito fino a adesso, perciò spero davvero tanto che vi sia piaciuto. Cosa avrà detto Josh a Bryce per fargli cambiare umore? Come affronterà Emma la questione con Josh al ritorno da Las Vegas? Cambieranno le cose fra Emma e Bryce o si comporteranno come se non fosse successo nulla fra loro?
Nel prossimo capitolo troverete le risposte ad alcune di queste domande, intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questo!
Un'altra cosa.. su chi dei ragazzi vi piacerebbe la prossima storia?🤍

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