Capitolo 20

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"Dobbiamo fare un po' di shopping prima della partenza" Clary cerca di convincermi ad andare con lei, Jaden e Bryce al centro commerciale.
In effetti non ha tutti i torti, ho davvero bisogno di qualcosa di adatto per andare lì a Las Vegas. Credo che parteciperemo a svariate feste e mi serve qualche vestitino da indossare.
Sfortunatamente Josh non può venire con noi, mi ha scritto per messaggio che oggi deve registrare un'intervista per uno degli emittenti radiofonici più famoso degli Stati Uniti.
"E va bene" acconsento poi.
"Fra mezz'ora ci passeranno a prendere" mi informa poi. Abbasso lo sguardo sul mio corpo, ho ancora il pigiama addosso.
Credo proprio che dovrei darmi una mossa.
Mi precipito in bagno per lavarmi, poi indosso dei pantaloni della tuta neri e una maglietta corta bianca. Non ho tempo di mettermi a comporre outfit particolarmente elaborati, mi chino per allacciare le mie amate sneakers bianche. Osservo la mia figura allo specchio, i miei capelli non sono proprio nella loro forma migliore. Opto per la solita coda di cavallo, mi abbasso per legarmi i capelli più facilmente.
"Ho fatto" comunico a Clary.
"Andiamo, i ragazzi sono di sotto" mi fa segno di seguirla fuori dall'appartamento.
Raggiungiamo l'auto dei ragazzi che ci aspetta, come sempre, subito fuori dal portone di ingresso del nostro palazzo.
Jaden è alla guida, Clary si siede sul sedile anteriore insieme a lui. Apro la portiera posteriore, noto che, oltre a Bryce, c'è anche Blake sui sedili posteriori.
"Ci siamo tutti?" domanda Jaden.
"Manca Daisy" esclama Bryce.
Che? Non sono stata avvertita della sua presenza, lancio subito uno sguardo confuso e storto in direzione di Clary.
Il biondo si gira di scatto e lo guarda in modo strano, come se Bryce non avesse avvisato nemmeno lui della presenza di lei. A pensarci meglio, la macchina è al completo e non è rimasto neanche un posto libero.
Dovrebbe mettersi in braccio a Bryce, proprio accanto a me. No, no e ancora no.
"Ma che dici?" chiede Blake.
Mi volto in direzione di Bryce, involontariamente gli lancio un'occhiataccia.
Ora penserà che io sia gelosa, ma perché non controllo le mie reazioni?
Non ho voglia di passare un'intera giornata in compagnia di Daisy, non farebbe altro che fare battutine e cercare di innervosirmi.
Se fosse per me, mi limiterei a ignorarla.
"Stavo scherzando" ridacchia Bryce, per una frazione di secondo posa i suoi occhi su di me.
O forse è solo una mia impressione.
"Non sono scherzi da fare" ghigna Jaden.
"Non ho idea di come tu faccia a sopportarla, si lamenta di continuo" aggiunge poi.
"Non devo sopportarla, quando siamo insieme non ha motivi per lamentarsi" Bryce ridacchia sotto i baffi e scrolla le spalle, voglio far finta di non cogliere il senso delle sue parole.
"Perché sbuffi?" mi punzecchia poi, non mi sono nemmeno accorta di averlo fatto.
"Non è vero" scuoto la testa.
"Hey voi due, non iniziate a litigare nella mia macchina" Jaden ci osserva divertito dallo specchietto retrovisore, non mi sembra momento di dar spettacolo.
Preme il piede sull'acceleratore e andare più veloce, lui e Clary hanno in comune anche il fatto di guidare in modo molto, e sottolineo molto, spericolato.
"Non è colpa mia se una certa Emma è piuttosto permalosa e a quanto pare anche gelosa" un sorrisetto furbo fa capolino sulle sue labbra. Aspetta, cosa ha detto?
Io gelosa? E questa da dove gli è uscita?
"Ma smettila" borbotto.
"Non hai negato" insiste Bryce.
"Non ho negato perché hai detto delle assurdità con cui non ho intenzione di perdere tempo" replico con tono ovvio senza neanche guardarlo negli occhi.
"Come non detto" ride di gusto Jaden.
Non impieghiamo molto a raggiungere il centro commerciale, dista una ventina di minuti di macchina da qui. Per fortuna, per il resto del viaggio, Bryce è stato piuttosto impegnato a smanettare sul suo cellulare.
Ci avviciniamo all'ingresso principale.
L'edificio è costruito in un materiale nero lucido, da l'impressione di essere particolarmente lussuoso. Una serie di vetrate ne alleggeriscono la vetrata, l'ingresso è segnato da una enorme porta a vetri a scorrimento. Ci avviamo all'intento del centro commerciale, anche all'interno è arredato in modo molto moderno. I muri sono completamente bianchi, mentre il pavimento è composto da mattonelle bianche e nere disposte a scacchiera.
"Emma" Bryce si lamenta dopo essermi letteralmente venuto addosso.
Dovrei essere io quella infastidita. Non lui.
"Che c'è?" lo guardo male, non è mica colpa mia se non guarda dove mette i piedi.
"Non puoi restare impalata a fissare non so cosa" ribatte con tono ovvio, forse posso ammettere che potrebbe avere un piccolo fondo di ragione. Ma forse.
Sbuffo sonoramente in risposta.
"Voi due dovete stare lontani, molto lontani" ridacchia Blake mettendosi in mezzo, appoggia una mano sulla spalla di entrambi per separarci l'uno dall'altro.
"Voglio entrare lì" Clary indica un negozio di un brand di vestiti molto conosciuto qui, annuisco subito in accordo.
Mi serve qualcosa da elegante da indossare durante le varie feste e serate a Las Vegas.
"Che noia" si lamenta Bryce.
"Sta zitto e andiamo" lo punzecchia Jaden, lo afferra per il polso e lo trascina dietro a noi ragazze. In soli quindici minuti, io e Clary riusciamo a riempire le nostre braccia di abiti. Non riesco più a reggerne altri, ma quel vestitino celeste è così carino. Devo assolutamente prenderlo, ma non voglio far cadere il resto delle cose che ho fra le mani.
"Bryce" lo chiamo solo perché è la persona più vicina a me in questo momento.
"Che c'è?" risponde scontroso.
"Mi aiuti a reggere questi?" senza aspettare la sua risposta gli passo un po' dei capi che tengo tra le mie braccia. Stavano cominciando a pesare davvero troppo.
"Ci mancava solo questa" sbuffa lui.
"Grazie, ora accompagnami in camerino così posso provare tutto" gli sorrido furba.
"Dentro?" sogghigna lui.
"Ovviamente no" lo guardo di traverso.
Arriviamo di fronte ai camerini, Bryce appoggia tutti i vestiti che ho scelto all'interno di uno di essi.
"Grazie" lo ringrazio, ma lui non accenna a uscire dalla cabina di prova. Ma è serio?
"Bryce" scuoto la testa, lo sento ridacchiare divertito mentre lo spingo fuori.
Mi sfilo i miei vestiti di dosso, devo iniziare a provare questa montagna di capi di fronte a me. Forse ho esagerato, ma ormai sono qui. Tanto vale cominciare a indossarli.
Noto che la tenda, che dovrebbe chiudere il camerino, non lo fa in modo perfetto. Qualcuno potrebbe vedermi mentre mi cambio, cerco invano di tenerla chiusa. Ho un'idea.
"Bryce" alzo la voce per farmi sentire, spero vivamente che sia rimasto nei paraggi.
"Che c'è rompina?" ghigna.
"Come mi hai chiamata?" borbotto.
"Lo sei" continua a ridere lui.
"Dai, che c'è?" insiste.
"Dovresti tenere chiusa la tenda" tento.
"Sì, decisamente rompina è il soprannome più adatto a te" allunga una mano per tenere tirato il lembo di stoffa che dovrebbe servire a mantenere chiusa questa cabina.
Comincio a provare tutto, tengo quel vestito azzurro per ultimo. Scarto ciò che non mi piace e metto dall'altro lato tutto ciò che ho intenzione di acquistare.
"Emma, quanto ti manca?" domanda Bryce.
"Manca solo un vestito" gli rispondo.
Afferro l'abitino azzurro, lo infilo facendolo passare per la testa. È aderente sul corpo, fascia per bene tutte le curve ed è molto corto. Non è di un azzurro sparato e presente, è di un color celeste pastello molto delicato.
"Emma" Bryce spalanca la tenda mentre continuo ad osservare incerta la mia figura allo specchio.
"Potevo essere in intimo" mi lamento subito.
"Come se non avessi mai visto una ragazza in mutande" ride di gusto lui, fa scorrere i suoi occhi lentamente sul mio corpo.
"È carino, prendilo" mi fa l'occhiolino, per poi ridacchiare ancora. Non riesco mai a capire se sia serio o meno quando dice qualcosa.
"Mh" mugugno richiudendo la tenda.
"Hai una fissa con l'azzurro" lo ha notato.
"Forse un po'" ammetto.
Lo prendo, ho deciso.
Indosso di nuovo i miei vestiti, esco fuori con tutto ciò che voglio comprare e mi sposto in direzione della casa per pagare.
Continuiamo a girare per gli infiniti corridoi del centro commerciale, ho perso il conto dei negozi in cui siamo entrati.
"Io avrei fame" si lamenta Blake.
"In realtà anche io" mi porto una mano allo stomaco, è da un bel pezzo che continua a brontolare senza sosta.
"Gelato?" propone lui.
"Sì" annuisce Jaden, siamo tutti abbastanza d'accordo con questa opzione. Ci spostiamo nella gelateria più vicina e ci sediamo attorno a uno dei tavoli in attesa che arrivi il ragazzo per prendere le nostre ordinazioni.
"Voglio fare un video" se ne esce Bryce.
"In mezzo alla gente?" lo guardo con gli occhi leggermente spalancati e le labbra chiuse.
"Sì, è più divertente" ride lui.
"Concordo" ridacchia anche Blake.
Ma cosa hanno in testa? Appoggiano il cellulare sul tavolo e si alzano per fare quella specie di balletti che gli vedo fare spesso.
Mi piace guardarli, ne so tantissimi a memoria, ma mi manca il coraggio di postarli.
Mi sento afferrare per un braccio e mi ritrovo in mezzo a Blake e Bryce, sposto il mio sguardo interrogativo prima su uno e poi sull'altro.
"Dai Emma" insiste Bryce.
"Non se ne parla" faccio per andarmene, ma mi trattiene afferrandomi per i fianchi.
Mi riporta indietro facendo scontrare il suo bacino con il retro del mio. Mi sento avvampare per un secondo, ma do la colpa al caldo che c'è qui dentro.
"Dai" sbatte le ciglia cercando di fare gli occhi dolci, non riesco a trattenere un sorriso.
"Solo uno" cedo leggermente imbarazzata.
Blake fa partire il timer, poi inizia la canzone e comincio a muovermi cercando di non curarmi delle persone che ci stanno fissando.
Staranno guardando loro, non me.
Tento di convincere me stessa.
Sono loro quelli famosi, non io.
Quando la canzone finisce, mi sbrigo a tornare al mio posto. Odio avere così tanti occhi puntati su di me, mi sento a disagio.
"Non lo posterai vero?" domando a Blake.
"Sì" risponde Bryce al posto suo.
Mi porto una mano sulla fronte, che imbarazzo! Loro hanno un seguito che conta milioni e milioni di persone, sicuramente la gente non mi risparmierà nei commenti.
"Emma dovresti cominciare a postare anche tu, sei una bella ragazza e ti muovi bene. Potresti avere successo secondo me" se ne esce ad un certo punto Blake.
"Vacci piano, è la ragazza di Josh" ghigna Bryce. Spero proprio che non sia serio. Blake mi ha semplicemente fatto un complimento, mentre lui ha aperto la tenda del mio camerino quando potevo essere ancora in intimo.
"Non stiamo insieme" lo correggo, lui si limita a fare spallucce in risposta.
"Ci manca poco" insiste.
"Ma cosa ne sai tu" sbuffo.
Non so il perché, ma questo discorso mi sta davvero facendo innervosire.
Fortunatamente arriva il barista a prendere le ordinazioni, interrompendo così questa atipica conversazione.
Ognuno ordina il proprio gelato, io scelgo una coppetta con cioccolato e menta. Potrei sembrare scontata, ma non posso proprio rinunciare ai miei gusti preferiti.
Dopo mangiato, torniamo alla macchina di Jaden. Io e Clary dobbiamo fare ritorno al nostro appartamento per preparare le valigie, non ho ancora minimamente pensato a cosa portare. Per un'eterna indecisa come me, fare la valigia è un vero e proprio incubo.
Sono sul sedile posteriore, la disposizione dei posti è la stessa del viaggio di andata.
"Perché non mi parli?" mormora Bryce avvicinandosi al mio orecchio, mantiene basso il suo tono di voce in modo tale che nessun altro possa sentirci.
"Non ho nulla da dirti" biascico io.
"Non ho detto nulla di male" solleva un sopracciglio, non capisco dove voglia arrivare.
"Infatti, non ho nulla da dirti" ripeto sbuffando, giro la testa verso il finestrino.
A dire il vero, c'è una cosa che mi fa davvero saltare i nervi di lui. Spesso parla come se mi conoscesse e fa delle assunzioni idiote, quando in realtà non sa nulla di me.
Mi infastidisce anche il fatto che riesca a mettermi a disagio e io, odio sentirmi così.
"Permalosa" mi ripete per l'ennesima volta, la sua mano scivola sulla mia coscia come se nulla fosse. Abbasso lo sguardo sul suo palmo della mano appoggiato sulla mia pelle, mi sento d'improvviso in imbarazzo.
"Sei in difficoltà Emma?" mormora con un'aria divertita, è troppo vicino al mio viso.
"No" sostengo il suo sguardo.
"A me non sembra" sogghigna.
Si sta divertendo? Io per niente.
"Non dovresti prendere tutta questa confidenza con la ragazza di Josh, sai?" ripeto le parole che ha detto prima a Blake, lui sembra divertito e allo stesso tempo sorpreso da ciò che ho appena detto.
"I migliori amici condividono anche le ragazze" mi risponde con assoluta tranquillità.
"Cosa?" sussulto.
"Sto scherzando Emma" scoppia a ridere di fronte all'espressione buffa dipinta sul mio viso. Toglie finalmente la mano dalla mia gamba, posso tirare un sospiro di sollievo.
Mi rendo conto di avere la pelle d'oca, spero solo che lui non se ne sia accorto. Non è di certo perché è stato lui a toccarmi, sta semplicemente rinfrescando l'aria.
O almeno ripeto a me stessa che sia così.

Nuovo capitolo! Spero che vi piaccia!🤍
Che ne pensate del rapporto che si sta creando fra Emma e Bryce? Nel prossimo capitolo partiranno per Las Vegas e.. il resto lo scoprirete da soli andando avanti nella storia.
Ho in serbo tante idee, ma vi avviso non tutte saranno poi così belle. Sapete ormai quanto io ami le storie non facili perciò.. per capire cosa succederà dovrete aspettare i prossimi capitoli. Sono felice di vedere che, anche questa storia vi sia piacendo. Sto cominciando ad affezionarmi a Emma quanto lo sono con Clary, vi ringrazio per tutti i commenti e i voti davvero!

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