Siamo in fila per il tanto temuto check-in, ma in fondo questa ansia me la creo da sola.
Ho portato talmente tante cose che mi sono dovuta sedere sulla valigia per riuscire a fare scorrere la cerniera e chiuderla, sembra che stia per scoppiare da un momento all'altro.
Sono un disastro a volte, lo ammetto.
L'ho pesata e dovrebbe passare senza problemi, almeno in teoria e secondo i miei calcoli, ma continuo ad essere in ansia. Non ho voglia di dover essere costretta a lasciare delle cose qui in aeroporto.
"La tua valigia sta scoppiando" infierisce Bryce, riesce a dire sempre la cosa sbagliata nei momenti peggiori. Ha un talento.
"Grazie per avermi messo ancora più ansia di quanta già ne avessi" gli tiro un'occhiataccia di rimando, lui scuote la testa divertito.
"Signorina tocca a lei" l'uomo dall'altra parte del bancone scuote una mano per ottenere la mia attenzione.
"Oh, ehm si" cerco di tirare su la valigia, ma è davvero pesante. Sono un'idiota, lo ammetto.
"Spostati" Bryce solleva la mia valigia con una semplicità impressionante e la appoggia sul piatto della bilancia.
"Grazie" biascico, nonostante il tono scontroso con il quale mi ha detto di scansarmi.
Osservo lo schermo nero con impazienza, vedo salire i numeri fino a fermarsi.
"Ventidue chili, per un soffio ragazzina" mi avverto l'addetto al check-in.
Posso tirare un sospiro di sollievo.
Oltrepasso la sbarra in metallo e raggiungo la metà del nostro gruppo che ha già superato tutti i controlli.
"Emma, hai portato tutto il tuo armadio con te?" sogghigna Josh.
"Più o meno" sorrido di rimando.
Una volta passati tutti i controlli, ci dirigiamo verso il nostro gate per salire sull'aereo. Mi sono dimenticata di controllare quale fosse il mio posto, afferro il biglietto dalla tasca posteriore dei miei jeans.
"Che posto hai?" mi domanda Josh.
"E9" leggo ad alta voce i caratteri impressi sul pezzo di carta che tengo fra le mani.
"G8" sospira lui, riesco a leggere una vena di delusione nel suo tono di voce.
"Oh" una smorfia si dipinge sul mio viso, lo sento sospirare sonoramente. Ci separiamo per dirigerci ai nostri posti, sarei stata contenta di ritrovarmi accanto a lui.
Non mi fa impazzire l'idea di passare un intero viaggio senza nessuno con cui parlare, spero di capitare almeno accanto a qualcun altro dei ragazzi o a Clary.
Cerco la mia fila, riesco a individuare facilmente il mio sedile. Mi accomodo lasciandomi cadere con la schiena contro il morbido schienale, ho sempre odiato viaggiare sull'aereo. Mi sento stretta, non c'è il minimo spazio per allungare le gambe.
"Che sfortuna" sento la voce di Bryce, sollevo il viso per ritrovamelo davanti ai miei occhi.
"Perché?" domando confusa.
"Perché sono capitato vicino a una persona particolarmente permalosa e irritabile" ridacchia sedendosi al mio fianco.
"E io vicino a una persona particolarmente insopportabile" riprendo le sue parole.
"Sono insopportabile?" fa scontrare i suoi occhi color nocciola con i miei, mi sforzo di non mostrare di essere a disagio.
Perché mi sento così? Non potevo essere fortunata e capitare vicino a Josh?
"Decisamente" ribatto ferma, armeggiando con la cintura di sicurezza nel tentativo di chiudere la fibbia.
L'aereo decolla, sento il battito del mio cuore accelerare per poi tornare a seguire un ritmo piuttosto regolare.
"Peccato che non ci sia Daisy" sento sospirare Bryce, mi volto di scatto verso di lui con un sopracciglio alzato. Cosa c'entra ora lei?
"Oh che peccato" gli faccio il verso.
"Avrei sempre voluto fare una cosa sull'aereo" ride sotto i baffi, ho come l'impressione che stia per dire qualcosa di volgare.
"Preferisco non sapere cosa" sbuffo io.
"Ne sei proprio sicura?" un sorrisetto beffardo si fa spazio sulle sue labbra, ho la conferma che stia pensando a qualcosa di sconcio.
"Sì sì" alzo le mani in segno di resa.
"A meno che non voglia offrirti tu, una vale l'altra" scoppia a ridere di gusto.
"Ma sei serio?" lo guardo di traverso.
"Secondo te?" mi sfida con lo sguardo.
"Non credo di volerlo sapere" roteo gli occhi verso il soffitto dell'aereo, torno poi a concentrarmi sulle nuvole che vedo scorrere attraverso il finestrino.
"Forse Daisy ci raggiungerà fra qualche giorno" è lui ad interrompere il silenzio, involontariamente mi trovo a mettere il broncio. Non la sopporto, spero solo che se ne stia appicciata a Bryce e che non le venga in mente di rivolgermi parola.
"Perché metti il muso?" mi stuzzica.
"Non ho messo il muso" borbotto.
"Se lo dici tu" continua a punzecchiarmi.
Mi ritrovo a sperare che non abbia intenzione di continuare così per il resto del volo, finirei per impazzire letteralmente.
"Non so perché vi siate così tanto antipatiche tu e Daisy" si gratta il mento pensieroso.
"Forse perché è insopportabile?" ribatto ovvia, credo di non aver mai conosciuto qualcuno di più irritante. Anzi, a dirla tutta, lei e Bryce possono fare tranquillamente a gara in questo.
Non saprei proprio chi scegliere fra loro due, forse Bryce perché a volte, ma raramente, si è mostrato quasi gentile nei miei confronti.
"Dovresti dirle che deve darsi una bella calmata" aggiungo indispettita, mi sono davvero stufata di parlare di lei.
"Di solito ci penso io a calmarla" è impossibile non cogliere il doppio senso, un'espressione schifata si dipinge sul mio volto.
"Fingo di non aver capito" assottiglio gli occhi riducendoli a due fessure.
"Sei gelosa" sembra più una constatazione che una domanda. No, non è così.
"Ma ti pare?" domando scontata.
"Non mi era mai capitata una ragazza che avesse una cotta per me e Josh allo stesso tempo, sarebbe interessante provare a fare una.." gli do una gomitata prima che possa dire altro, mi chiedo come faccia a non vergognarsi a dire certe cose davanti alla gente.
"Ma sei impazzito?" spalanco gli occhi.
"Io non ho una cotta proprio per nessuno" aggiungo visibilmente indispettita.
"Perché non lo faresti?" chiede curioso, ignora totalmente ciò che ho appena detto.
"Cosa?" mi sono persa.
"Una.." ho capito, lo fermo di nuovo.
"No" lo interrompo.
"Per quelle cose hai già la tua cara amica Daisy e chissà quante altre ragazze, io passo più che volentieri" lo punzecchia a mia volta.
"Non sei gelosa, hai ragione" scoppia a ridere, mi sta evidentemente prendendo in giro.
Involontariamente, o almeno credo, sfiora il mio interno coscia con le sue dita nel tentativo di stiracchiarsi.
Mi mostro del tutto indifferente, anche se mi rendo conto di non esserlo totalmente.
Sto rimpiangendo di non aver avuto il posto accanto a Josh, perché sono così sfortunata?
"Smettila" borbotto.
"Altrimenti?" mi sfida.
"Bryce" sospiro. Non molla mai la presa eh?
Non smette, per l'intera durata del volo, di fare battutine a cui io, mio malgrado, non riesco a fare a meno di ridacchiare di tanto in tanto.
"Siamo arrivati!" urla una voce del fondo dell'aereo, è Quinton. Da fuori potrebbe sembrare un ragazzo timido, invece è tutto il contrario. Si potrebbe dire che sia iperattivo, è sempre pieno di energia.
Cerco di slacciare la mia cintura, ma è come se si fosse bloccata la chiusura. Questa non ci voleva proprio! Bryce si volta nella mia direzione tentando di mascherare una risata, si porta una mano davanti alla bocca.
"Hai intenzione di continuare a ridere oppure vuoi darmi una mano?" brontolo.
"Dipende" sorride furbo.
"Bryce" sbuffo esasperata.
"Solo per stavolta" ridacchia slacciando il gancio in metallo, sfiora leggermente la mia coscia con le dita nell'allontanare il suo braccio dal mio corpo. Possibile che le sue mani finiscano sempre lì in un modo o in un altro?
Non voglio pensare che lo faccia di proposito, ma è strano. Molto strano.
"Grazie" biascico.
"Vi ho sentiti punzecchiarvi tutto il tempo" Jaden compare alle nostre spalle seguito da Clary, lei scuote la testa divertita spostando lo sguardo da me a Bryce.
Quest'ultimo solleva entrambe le mani in segno di resa, anche Josh ci raggiunge. Ha il viso leggermente gonfio, ma è bello lo stesso.
Credo proprio che si sia appena svegliato, avrei davvero voluto dormire anche io.
Con Bryce mi è stato impossibile farlo.
"Hai dormito?" domando piano a Josh.
"Sì" annuisce allungando le braccia verso l'alto per stiracchiarsi.
"No, per niente" sospiro.
"Era presa a litigare con Bryce" si intromette Jaden, non è vero. Non abbiamo litigato tutto il tempo, ogni tanto siamo anche riusciti a scherzare come due persone normali.
"Quello non lo chiamerei litigare" interviene Bryce posando per una frazione di secondo i suoi occhi color nocciola sul mio viso.
Ci spostiamo verso l'area adibita al check-out, devo cercare di individuare la mia valigia.
"Oh eccola!" esclamo, mi precipito ad afferrarla e a sollevarla dal nastro trasportatore.
Usciti dalla sala, controlliamo per bene di essere tutti. Tre taxi, tutti di un giallo laccato brillante, ci attendono di fronte all'uscita dell'aeroporto.
"Dai vieni" Josh mi fa segno di seguirlo all'interno del primo dei tre veicoli. Insieme a noi ci sono anche Bryce e Noah.In circa venti minuti, arriviamo in un quartiere molto lussuoso di Las Vegas. Cerco di osservare, attraverso il finestrino, i particolari di questa città che continuano a scorrere con una velocità impressionante al mio fianco.
"Siamo arrivati" ci comunica il conducente, ci dividiamo la spesa per la corsa e consegnamo all'uomo i soldi dovuti.
"Dormiremo qui?" indico incredula la villa di fronte ai miei occhi, non mi sarei mai aspettata di finire in un posto simile.
"Sì" annuisce emozionata Clary.
"È enorme" sospiro meravigliata.
Si tratta di un edificio di forse tre piani, sono quelli che riesco a contare dall'esterno. La muratura è composta da mattoni bianchi che si alternano a gigantesche vetrate limpide. Si riesce già a vedere come è arredato l'interno, sembra moderno e sofisticato allo stesso tempo. C'è un enorme giardino antistante, è impossibile non notare l'ampia piscina dalla forma rettangolare allungata.
Sto per caso sognando?
"Ecco Emma che si imbambola, come al solito" la voce di Bryce mi riporta alla realtà, riesco a cogliere una vena sarcastica nel suo tono di voce.
"Non stai mai zitto tu?" lo stuzzico.
"Sì, ad esempio quando..." dalla sua espressione capisco al volo che stia per dire qualcosa di volgare, lo interrompo dandogli una leggera gomitata su un braccio.
"Sei il solito" borbotto.
Entriamo all'interno della villa, il pavimento è talmente lucido e chiaro che si può vedere benissimo la nostra immagine riflessa.
"Come di dividiamo nelle stanze?" domanda ad un certo punto Griffin, è quello più organizzato e responsabile fra i ragazzi.
"Fra qualche giorno forse ci raggiungerà anche Daisy, ah anche Tayler e i fratelli Lopez in realtà" interviene Bryce, mi irrigidisco subito non appena sento quel nome.
"Se vuoi possiamo stare insieme, a volte dormirò con Jaden così anche tu potrai avere il tuo spazio con Josh" biascica Clary sotto voce, mi fa l'occhiolino in segno d'intesa.
"Io sto con Clary" dico ad alta voce.
I ragazzi si dividono nel seguente modo: Josh starà con Jaden e Quinton, Bryce invece dormirà con Noah e Blake, mentre Griffin con Anthony e Kio. Da quanto ho capito, lasceranno una stanza libera per Tayler e i fratelli Lopez, staranno qui solamente gli ultimi due giorni. E Daisy? Non vorrei ritrovarmela nella mia stanza.
"Andiamo a vedere come è la camera!" esclama emozionata Clary, in realtà io lo sono tanto quanto lei. Non mi sembra ancora vero di essere qui, mi do un pizzicotto come per accertarmi che non sia tutto un sogno.
"Questa credo sia la nostra, mi sembra l'unica doppia" Clary apre la porta già socchiusa della nostra camera per i prossimi sette giorni.
Il muro è a righe verticali bianche alternate a delle strisce color panna, il pavimento è ricoperto dalle stesse mattonelle bianche lucide che ho notato al piano inferiore. Ci sono due letti, da una piazza e mezza, ricoperti da una trapunta bianca e leggera.
"L'armadio è enorme!" esclama Clary.
Mi volto in direzione del capiente guardaroba a quattro ante, mi sembra così surreale. Assomiglia molto alla stanza dei miei sogni.
"Quando vuoi dormire sola con Josh dimmelo, io vado con Jaden e Quinton. Ogni tanto facciamo in contrario però eh" mi fa l'occhiolino Clary.
Voglio dormire sola con Josh? Credo di sì.
"Ho un'idea geniale" sento urlare Bryce dal corridoio, inutile dire che le sue idee geniali mi spaventino particolarmente.
Io e Clary facciamo capolino per cercare di capire di cosa stiano parlando i ragazzi, ma non riusciamo a sentire cosa stiano farfugliando.
Sono riuscita a cogliere solo la parola rave, farò qualche domanda a Josh al riguardo.
"Ragazze" ci chiama Griffin che ha notato la nostra presenza da un bel pezzo, tutte le testa scattano nella nostra direzione.
"A voi va bene se per stasera ordiniamo la pizza? Non ci va di andare a fare la spesa" si rivolge a noi, anche perché non credo che gli vada molto di cucinare. Lui è l'unico, fra i ragazzi, a saper mettere insieme un piatto commestibile.
"Certo" rispondiamo quasi all'unisono io e Clary. Ci voltiamo l'una in direzione dell'altra ridacchiando, è come se a volte riuscissimo a leggerci nel pensiero a vicenda.Ecco il nuovo capitolo! Spero tanto che vi sia piaciuto. La vacanza è appena iniziata, i ragazzi faranno tante cose e ne succederanno delle belle. Cosa sarà questo misterioso 'rave'? Lo scoprirete nei prossimi capitoli!
Per ora preferite Emma con Josh, oppure la preferite insieme a Bryce?
Fatemi sapere un po'🤍

STAI LEGGENDO
YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...