YOU

Capitolo 44

"Mi ero ripromessa di non bere mai più così tanto" sbuffo e porto una mano sulla mia fronte, cerco di descrivere dei movimenti circolari con le dita come se potessero servire ad alleviare il fastidio tremendo che sto provando.
"E perché lo hai fatto?" ritenta Ryland, a quanto pare è un tipo particolarmente curioso.
"Non te lo dico" gli faccio la linguaccia, mi starà prendendo per un un'idiota. In mia difesa posso dire che di solito non sono così, è come se l'alcool tirasse fuori una specie di mia seconda personalità.
"Ti posso dire che solo che ho gravi problemi di cuore" ridacchio, poi porto una mano alla mia bocca come per tapparla. Purtroppo realizzo ciò che ho appena detto, solo dopo che le parole hanno lasciato le mie labbra.
Ma cosa mi è saltato in testa?
Ora inizierà a fare domande e probabilmente vuoterò il sacco, ne sono più che certa. Quando sono ubriaca perdo qualsiasi tipo di freno inibitorio, ma a quanto pare non riesco mai ad imparare dai miei errori.
E adesso?
Devo controllarmi, potrei combinare un vero e proprio disastro. Non posso permettere che Bryce e Josh litighino a causa mia, credo che nessuno dei due me lo perdonerebbe.
"Hai problemi con qualcuno dei ragazzi della Sway?" ci ha preso in pieno, ma questo non posso proprio dirglielo. Mi sforzo di fare appiglio a quel briciolo di autocontrollo e di lucidità che mi è rimasto, devo riuscire a spostare l'attenzione su un altro argomento.
"Sono sfortunata con i ragazzi" mi maledico mentalmente per non essere riuscita nel mio intento, ma a quanto pare il mio istinto e la mia bocca non ne vogliono sapere di collaborare con la mia testa.
"Sei fidanzata?" chiede il biondo.
"Oh no no" scuoto la testa, un'espressione contrariata si dipinge involontariamente sulle mie labbra.
"Mh, ti sei lasciata da poco?" prova ancora, ma è proprio fuori strada da quelli che sono i miei veri problemi al momento.
Mi piace Bryce, ma lui non potrà mai stare con me per una stupida promessa che ha fatto al suo migliore amico.
L'ho pensato davvero?
No, non può essere che tutto giri intorno a lui. Mi convinco che sia tutta colpa della mia situazione mentale davvero poco lucida.
Ah, non dimentichiamoci del fatto che io abbia baciato Bryce alle spalle di Josh. Quest'ultimo è stato onesto con me, mentre io non ho potuto dirgli nulla. I sensi di colpa stanno divorando lentamente il mio povero stomaco, vorrei davvero potergli dire la verità e liberarmi di questa fastidiosa sensazione.
Come ne uscirò?
"Sbagliato" mi viene da ridere senza motivo, mi sporgo in avanti e quasi finisco per cadergli addosso perdendo l'equilibrio.
"Emma" ridacchia lui, mi afferra ancora una volta per la vita e mi aiuta a rimettermi in piedi. Il suo sguardo divertito si posa sul mio volto, mi sento a disagio per un istante.
"Ryland" lo chiamo.
Sento che sto per fare una cosa stupida.
"Sai che mi va di fare?" sogghigno.
"Voglio ballare ancora" senza neanche dargli il tempo di rispondere, lo afferro per un polso e lo trascino all'interno della villa.
"Tu sei pazza" ghigna divertito lui, credo che sia un ragazzo piuttosto paziente. Ancora non mi ha insultata, chiunque lo avrebbe fatto visto il modo in cui mi sto comportando questa notte. È come se, nulla di ciò che io stia facendo o dicendo, avesse un senso.
È tutto così confuso.
Come del resto lo sono i miei pensieri.
E anche come i miei sentimenti, aggiungerei.
"Mi hai portato qui per ballare o per fissare le piastrelle del pavimento?" ride di gusto il biondo di fonte a me, scuoto la testa per riportare la mia mente alla realtà.
Ho bevuto così tanto per cercare di staccarmi, almeno per una sera, da tutto questo, ma a quanto pare il mio piano non è minimamente andato a buon fine.
"Per ballare" cerco di crearmi un varco in mezzo alla gente accalcata al centro del salone.
La musica è davvero alta, è come se i bassi riuscissero a risuonare all'interno della mia gabbia toracica.
Mi lascio andare e cerco di seguire il ritmo di questa melodia che oserei definire alienante, si ripete sempre la stessa sequenza di note. Non so cosa mi stia dicendo la testa, ma allaccio le mie mani dietro la nuca di Ryland. Lui sembra non farci caso, continua a ballare e fa scivolare le sue mani lungo i miei fianchi.
Comincio a muoverli sforzandomi di tenere il ritmo, urto di striscio il suo bacino più di una volta. Ma cosa sto facendo?
Non lo so, ma credo proprio di star perdendo completamente la testa.
"Emma" sospira Ryland, mi rendo conto di star facendo davvero fatica a restare in piedi.
"Vuoi che ti porti a sedere da qualche parte?" propone lui, riesco a mantenermi dritta solo grazie alle sue mani che mi sorreggono all'altezza del mio bacino.
Credo di non aver mai bevuto così tanto, spero solo di non dover terminare la serata seduta sul pavimento all'interno di un gabinetto.
"Non lo so" sospiro confusa.
Le mie gambe si fanno sempre più leggere, la situazione sta lentamente degenerando. Comincio a vederci sempre meno, la mia vista è piuttosto confusa e offuscata. È come se ci fosse una patina ovattata interposta fra il mio corpo e ciò che si trova di fronte a me.
Sì, ho alzato troppo il gomito questa sera.
Inizio a sentire sempre meno, qualsiasi suono sembra così lontano da me.
"Emma, sei sbiancata" avverto la voce di Ryland come un flebile suono, non ho idea di che cosa mi stia capitando. Non riesco a rispondere, le parole mi si strozzano all'altezza della gola. Vorrei muovermi, ma è come se le mie gambe fossero state incollate a terra.
Buio.
La mia vista si oscura completamente, non sento più nulla e le mie palpebre cominciano ad abbassarsi lentamente. La parte inferiore del mio corpo non riesce più a sorreggermi, inizio a precipitare verso terra.
Spalanco gli occhi e torno alla realtà, credo proprio di aver perso i sensi anche se non ne ho la completa certezza.
Non è mai capitato prima d'ora.
Non sono caduta, mi sento come se fossi sollevata da terra. Riesco ad avvertire una mano sotto la mia schiena e una sotto le mie ginocchia, qualcuno mi ha presa in braccio impedendomi di ritrovarmi sul pavimento.
"Grazie" biascico in direzione di Ryland, dovrò ricordarmi di ringraziarlo per tutto ciò che ha fatto questa sera. Ha avuto davvero tanta pazienza con me, so che non mi sarei dovuta ridurre in queste condizioni.
"Che è successo?" riconosco all'istante la voce di Bryce, sbatto velocemente le palpebre per riuscire a mettere a fuoco il suo viso.
Sembra preoccupato, solo in un secondo momento mi rendo conto della presenza di Daisy al suo fianco. Si stanno tenendo per mano, o meglio, lei se ne sta avvinghiata al braccio di lui. Non si leva mai di torno?
"L'idiota ha bevuto fino a sentirsi male, non è evidente?" sputa acida Daisy, deve ringraziare che io non abbia la forza di risponderle per le rime in questo momento. Non riesco proprio a capire perché debba mettere bocca su qualsiasi cosa riguardi me, mi sta davvero portando al limite della mia pazienza.
"Smettila" la zittisce Bryce, finalmente si è degnato di intervenire per placarla.
"Non sta bene" sospira Ryland, continuo a sentire la sua presa sicura sul mio corpo.
Vorrei dirgli di mettermi giù visto che si è già preoccupato abbastanza per me, ma non penso di avere la forza di camminare.
"Ci penso io" sbuffa Bryce, dal suo tono di voce oserei dire che sia abbastanza infastidito.
"Nessuno ti ha chiesto di farlo" borbotto, cerco di scuotere la test per tenermi sveglia. Sto facendo sempre più fatica a tenere gli occhi aperti.
"Emma smettila" mi ammonisce Bryce.
"Grazie per essergli stato vicino" si rivolge poi a Ryland, un'espressione scocciata e irritata si dipinge sulle sue labbra.
Perché sta reagendo in questo modo?
"Emma ti metto giù" mi avverte il biondo, mi posa a terra molto delicatamente. Non riesco a tenere l'equilibrio, finisco con la mia faccia premuta contro il petto di Bryce.
"Vieni qui" questa volta è lui a prendermi in braccio, purtroppo non ho altra scelta.
"Ci vediamo" Ryland saluta Bryce, poi sposta il suo sguardo preoccupato sul mio viso.
"Ciao" mormoro.
"Domani scrivimi, voglio accertarmi che tu stia meglio" sospira il biondo prima di allontanarsi e scomparire fra la folla, io mi limito ad annuire in risposta.
Dovrò ricordarmi di farlo.
"La porto di sopra" Bryce si rivolge a Daisy.
"Vengo con te" annuisce lei.
"No" sbuffa lui.
"Che stai dicendo?" la bionda alza la voce, il suo tono stridulo mi provoca una fitta di dolore proprio all'altezza della nuca.
"Sto dicendo che devo stare con Emma" lui assottiglia gli occhi riducendoli a due fessure, si guadagna un'occhiataccia da parte di lei.
"Ma sei serio?" insiste ancora Daisy.
"Sì" annuisce Bryce e si incammina verso le scale che conducono al piano superiore, credo proprio che mi stia portando nella solita camera degli ospiti.
"Daisy, avremo modo di rifarci domani" ridacchia lui voltandosi in direzione della sua amichetta, questa cosa avrei preferito di gran lunga non doverla sentire.
Mi da tremendamente fastidio.
"Idiota" biascico, non mi rendo conto di aver dato voce ai miei pensieri finché lo sguardo divertito di Bryce non si posa su di me.
"Cosa?" finge di non aver sentito.
"Niente" farfuglio confusamente.
"Non bisogna essere gelosi degli amici" riesce a punzecchiarmi anche quando sono in queste condizioni.
"Non sono gelosa" gli faccio la linguaccia, non penso di essere stata tanto convincente.
"Emma, perché hai bevuto così tanto?" mi chiede mentre mi adagia su un materasso, mi accorgo subito di non essere nella camera libera. Cerco di cogliere qualche dettaglio particolare della stanza per capire dove io sia, riesco a mettere a fuoco una foto appesa al muro. Mi sembra di vedere il volto di Bryce e quello di Josh, capisco di trovarmi all'interno della loro stanza.
Oh no, non sarebbe potuta andare peggio.
"Non sono affari tuoi" borbotto.
"Perché siamo qui?" domando piano.
"Nella camera degli ospiti c'è Quinton con la sua ragazza, ma tu non hai risposto alla mia domanda" lui incrocia le braccia al letto, sento il materasso che si incrina leggermente al mio fianco. Bryce si è sdraiato al mio fianco, ci manca solo che arrivi Josh a questo punto. In questa camera c'è un letto matrimoniale e non posso fare a meno di pensare che la situazione non potrebbe essere più imbarazzante di così.
"Josh è in camera di Griffin, ha bevuto tanto e i ragazzi lo hanno portato lì" comincio davvero a temere che questo ragazzo abbia la capacità di leggere nel pensiero, ma sarebbe decisamente un enorme problema per me se potesse farlo veramente.
"Oh" le mie palpebre si abbassano, mi sforzo di riaprire gli occhi e di non addormentarmi.
"Emma, devi dormire" mi ammonisce Bryce, allunga la sua mano in direzione del mio viso per scostare alcune ciocche dei miei capelli chiari che sono ricadute sulle mie guance.
Il suo tocco mi provoca una serie di brividi, odio il fatto che mi faccia sentire in questo modo.
"Resta" suona più come un ordine che una domanda, non ho idea del perché io glielo abbia detto. Sono un'idiota, non credo che ci sia una parola migliore per definire il mio atteggiamento in questo momento.
"Certo" ridacchia lui.
"Mh" mugugno.
Involontariamente, mi allungo e cerco di il suo braccio. Odio non riuscire ad avere il controllo sulle mie azioni, è un sensazione davvero strana. È come se il mio corpo fosse distaccato dalla mia mente e agisse soltanto seguendo gli ordini dettati dal mio istinto.
"Emma" sospira Bryce, si porta più vicino a me. Riesco a percepire il calore del suo corpo attaccato al mio, comincio a chiedermi perché il mio invece sia sempre freddo.
Okay, sto facendo dei ragionamenti stupidi, penso che sia meglio che io mi metta a dormire prima che possa dire qualcosa di cui potrei pentirmi.
"Notte" mi rendo conto di avere il braccio appoggiato sopra il suo addome, ma come ci è finito lì?
"Notte" replica lui.
Ho resistito troppo a lungo, non appena chiudo gli occhi, cado in un sonno profondo.

Nuovo capitolo! Spero proprio che vi sia piaciuto, cosa ne pensate? Cosa credete che succederà adesso fra Bryce e Emma? Perché Bryce continua a frequentare Daisy?🤍