Josh parcheggia l'auto di fronte alla villa. Non ho parlato molto durante il viaggio, ho riflettuto con la sguardo rivolto verso il finestrino. Mi rilassa un sacco guardare il panorama, le palme scorrevano velocissime accanto a me. Los Angeles è così bella, non mi stanco mai di guardarla.
A dire il vero, anche Josh è stato piuttosto silenzioso. È come se non sapesse minimamente che cosa dire. Credo che sotto la sua aria da simpaticone nasconda della timidezza, non è poi così estroverso come altri ragazzi del suo gruppo.
In realtà questa cosa di lui non mi dispiace affatto, gli spacconi e pieni di sé non sono di certo il mio tipo di ragazzo ideale.
Comunque, a meno che io non abbia frainteso tutto, lui mi stava per baciare per ben due volte. Probabilmente capiterà di nuovo e non so come mi senta al riguardo. Josh è un bellissimo ragazzo, per non parlare del suo carattere, a chi è che non piacerebbe?
Il fatto è che momento la mia priorità non è di certo trovarmi quella di un fidanzato, perciò ho deciso di farmi meno paranoie e di vivere le cose così come sono. Momento per momento.
E poi ho così paura di cadere di nuovo in una situazione come quella in cui ero fino a pochi mesi fa, ma so che Josh non è quel tipo di ragazzo. Lui è diverso, lo so.
Non devo essere frenata a causa di ciò che ho passato, ormai si tratta solo di ricordi.
E dovrei darci un taglio con questi ragionamenti contorti che non hanno né capo né coda, non hanno il minimo senso.
Me ne rendo conto.
"Emma" Josh mi fa cenno di scendere dall'auto, apro la portiera e lo raggiungo.
"Scusami" scuoto la testa. Di sicuro mi prenderà per pazza, sono di continuo con la testa fra le nuvole.
Ci avviciniamo all'ingresso, Josh inserisce le chiavi nella toppa e apre il portone di casa.
Il salotto è completamente deserto e le luci sono spente, riesco a intravedere i ragazzi all'esterno attraverso le vetrate che collegano il salone al giardino.
Josh fa scorrere la porta a vetri per raggiungere gli altri. Noto che ci sono tutti i ragazzi, Clary e Cynthia. Fortunatamente non c'è traccia di Daisy, non mi piace litigare davanti a tutti e dare spettacolo. Sono una tipa abbastanza tranquilla, ma se vengo provocata, come a quanto pare piace fare a lei, posso davvero esplodere.
Davvero non capisco quale sia il suo problema nei miei confronti, a questo punto credo proprio di stargli antipatica a pelle.
"Come è andata?" Clary mima con le labbra senza farsi notare da nessuno a parte me, si copre leggermente la bocca con una mano.
"Bene" alzo su il pollice accennando un sorriso.
Quando saremo a casa le racconterò meglio le mie impressioni, magari lei può aiutarmi a fare chiarezza sui miei dubbi.
La maggior parte dei ragazzi è già a mollo in piscina, ci sono due enormi palle di plastica immerse lì dentro. In una c'è Bryce, mentre nell'altra c'è Griffin. Stanno facendo una sorta di gara per vedere chi riesce ad arrivare prima al bordo, deve far davvero caldo lì dentro.
Mi vado a sedere su uno dei lettini al fianco di Josh, mi appoggio contro lo schienale.
"Hai perso!" Bryce è uscito all'improvviso dall'enorme palla, credo proprio che abbia battuto Griffin dal modo in cui sta esultando.
Questa è una cosa che abbiamo in comune, a quanto pare, entrambi odiamo perdere.
In qualsiasi cosa, anche per le cose più stupide, cerco di collezionare una vittoria.
"Josh tocca a te" lo sguardo di Bryce si posa un attimo su di me, per poi soffermarsi sul suo migliore amico.
"Non riuscirai a vincere" Josh corre a bordo piscina e si infila all'interno di una delle due enormi sfere gonfiabili.
"Vedremo" anche Bryce si chiude dentro quella specie di sacca di plastica.
Cominciano a gattonare dentro quelle enormi sacche trasparenti per farle scivolare velocemente sull'acqua, le due sfere slittano sempre più velocemente. Josh batte Bryce per un soffio, escono entrambi dalle palle per riprendere fiato.
"Emma vieni anche tu" Josh posa i suoi occhi su di me, mi alzo per andargli incontro.
"Entra qui al posto mio" Bryce tiene allargata l'apertura della sacca in plastica.
"Andrò piano, promesso" ridacchia Josh.
"Pensi che io sia facile da battere?" domando con aria divertita, già non è così semplice entrare dentro questa trappola. Alzo una gamba, ma per poco non inciampo.
"Aspetta Emma" ride divertito Bryce.
Mi sento afferrare per i fianchi e sollevare leggermente, mi ritrovo poi all'interno dell'enorme palla. Già fa caldissimo.
"Ehm grazie" biascico.
Bryce chiude la cerniera, diciamo che non c'è poi così tanto ossigeno qui dentro.
"Via" sento una voce che ci da il via, è come se rimbombasse ogni suono qua dentro.
Tento di imitare i movimenti che ho visto fare prima a Josh e Bryce, vado più velocemente possibile. Non oso immaginare cosa stiamo vedendo le persone da fuori, sto praticamente gattonando a tutta velocità.
La mia competitività a volte mi sorprende, non mi sono neanche resa conto di quando sia nata questa mia avversità al perdere.
Vado sempre più veloce finché non rimbalzo contro il bordo della piscina, credo proprio di aver battuto Josh per qualche secondo.
Bryce apre la cerniera, cominciava proprio a mancarmi l'aria lì dentro. Mi sento tutta accaldata, cerco di sventolarmi con l'aiuto delle mani.
"Grazie" rispondo con un po' di affanno, non è poi così piacevole la sensazione di sentirsi chiusa all'interno di un sacco trasparente completamente serrato.
I ragazzi continuano a sfidarsi fra di loro, io me ne sto sulle sdraio a chiacchierare del più e del meno con Clary e Cynthia.
"Giochiamo a beer pong?" propone ad un certo punto Quinton, tutti sembrano entusiasti della sua proposta. Non ci ho mai giocato, mi piacerebbe un sacco provare senza esagerare con l'alcool. Non mi sembra proprio la sera adatta per sperimentare la mia prima sbronza.
"Vado a prendere le birre" esclama Bryce prima di sparire all'interno della villa.
Compare qualche minuto dopo con due enormi confezioni di lattine fra le mani.
I ragazzi sistemano una serie di bicchieri, disposti a piramide, su i due lati del tavolo. Li riempiono poi con la birra fino all'orlo.
"Tu stai con me" Clary mi afferra il braccio.
"Dobbiamo battere quei due" indica Jaden e Bryce con un cenno del mento.
"Va bene" ridacchio, a quanto pare ho trovato un'amica che ha il mio stesso problema con la competitività.
Io e Clary ci posizioniamo su uno dei due lati del tavolo, Bryce e Jaden sono di fronte a noi.
"Pronte a perdere?" ghigna Jaden.
"Ma smettila" Clary gli fa la linguaccia.
"Così le spaventi" Bryce si prende gioco di noi, scuoto la testa contrariata.
Al proprio turno, ognuno deve lanciare una pallina tentando di fare centro nei bicchieri dell'altra squadra. Se ci si riesce, gli altri devono bere il contenuto dei bicchieri centrati.
Io e Clary non ce la caviamo poi così male, è rimasto lo stesso numero di bicchieri nel nostro lato del tavolo e in quello dei ragazzi.
Bryce lancia una pallina facendo centro diretto in un bicchierino di fronte a me, mando giù l'ennesimo sorso di questo liquido amaro.
Ho constatato che il sapore della birra non mi piace affatto, ingoio tutto come se fosse una di quelle medicine che fanno schifo a dir poco.
Non sono abituata a bere, perciò gli effetti dell'alcool non si fanno di certo passare in osservati su di me.
Nulla di tragico, ma al momento la mia vista non è delle migliori. Ci vedo un po' ovattato e le mie gambe sono così pesanti. In realtà anche la testa a cominciato a girare leggermente.
Perché le persone bevono?
Non è di certo piacevole questa sensazione.
È Clary a far centro nell'ultimo bicchiere dei ragazzi, siamo riuscite a vincere.
"Questa me la paghi" Jaden si sposta ridacchiando dal nostro lato e afferra Clary per i fianchi, la porta in qualche angolo isolato del giardino.
Mi vado a sedere sul lettino, tutto attorno a me sta continuando a girare senza sosta.
Nel frattempo Josh ha iniziato a giocare in coppia con Quinton, contro Anthony e Kio.
Mi prendo la testa fra le mani, sta cominciando a darmi davvero fastidio questa sensazione.
Ci mancava solo la nausea, è tutta colpa di Jaden e Bryce e della loro mira infallibile. Ho perso il conto dei bicchierini che ho mandato giù, sicuramente più di sette.
"Si vede che non sei abituata a bere" una voce divertita alle mia spalle mi fa sobbalzare, mi volto nella sua direzione. È Bryce.
"Già" metto il broncio.
"Non dirmi che è la prima volta che ti ubriachi" scoppia a ridere, probabilmente anche per via della mia buffa espressione.
"Non sono ubriaca" scuoto la testa.
"Però non mi sembra che tu stia molto bene" continua a prendersi gioco di me.
"Sto bene" in realtà sto cercando di convincere più me stessa che lui.
Non sto affatto bene, questa sensazione di dover rimettere mi sta davvero irritando.
"Josh" Bryce alza le voce per farsi sentire dal suo amico, la testa di Josh si volta nella nostra direzione.
"Porto Emma di sopra, non sta molto bene" ridacchia, lo sguardo di Josh si sposta sul mio viso e si fa subito apprensivo.
"Ti raggiungo fra poco" si rivolge a me, io annuisco in risposta.
"Dai andiamo" Bryce mi fa segno di seguirlo, mi alzo a fatica dalla sdraio facendo leva sulle braccia. Per un attimo temo di perdere l'equilibrio, mi sforzo di poggiare i miei piedi in linea retta.
"Come è possibile che a diciotto anni tu non ti sia mai ubriacata" ridacchia Bryce mentre cerco di seguirlo lungo le scale, sto facendo una fatica assurda a salire ogni singolo gradino.
Mi sento sollevare, i miei piedi si staccano da terra. Mi ritrovo in braccio a Bryce.
"Hey" mi lamento.
"Di questo passo ci avremmo messo un'ora ad arrivare di sopra" scuote la testa, un sorriso beffardo si dipinge sulle sue labbra.
Sbuffo sonoramente in risposta.
Finite le scale, Bryce mi rimette giù finalmente. Mi stavo cominciando a sentire a disagio.
"Comunque è vero non ho mai bevuto così tanto" confesso.
"In realtà non andavo molto alle feste" sospiro. Forse sto parlando troppo, ma credo che la colpa sia da attribuire all'alcool.
"Perché?" domanda curioso lui, nel frattempo siamo arrivati di fronte alla porta della stanza degli ospiti. La apre con un leggero calcio, ci andiamo a mettere seduti su uno dei due letti.
"Il mio ragazzo non mi hai mandata. Una volta ci ho provato, ma non è andato poi così bene il mio tentativo" sospiro, mi copro la bocca non appena realizzo ciò che ho detto.
Allora è proprio vero che l'alcool ti toglie ogni freno inibitore. Altra conseguenza che mi sta facendo capire che sarebbe meglio non bere, o almeno non così tanto.
"Vado ad una festa con le mie compagne" comunico a Luke, spero solo che non reagisca in modo esagerato stavolta.
Ci voglio davvero andare a quella festa. Non capisco perché tutte le mie amiche possano farlo e io no. Dovrei lasciarlo.
Ma ho come la sensazione che non mi permetterebbe di fare neanche quello. La mia unica via d'uscita sarà il college, ne sceglierò uno lontano da lui. È la mia unica occasione.
Ricomincerò da capo.
"Non ci vai" si impunta come sempre.
"Ci vado" ribatto stizzita.
"No" replica con una calma che è a dir poco spaventosa. Non ho la minima idea di cosa possa avere in mente in questo momento.
"Non possono andare avanti in questo modo le cose fra noi Luke" trovo il coraggio di pronunciare queste parole, è come se mi fossi appena tolta un'enorme macigno dallo stomaco.
"Che cosa hai detto?!" lui si avvicina a me con fare minaccioso. Non ho via di scampo, sono stata una stupida a venire a casa sua per parlargli di questa cosa.
"Cosa hai detto Emma!?" chiede di nuovo, il suo volto è così vicino al mio che i nostri nasi si sfiorano appena.
Vorrei indietreggiare, ma il muro alle mia spalle mi impedisce di farlo.
"Tu resti qua" mi afferra per i fianchi. Provo così repulsione per questo contatto che è come se mi avessero appena scottata.
"Luke lasciami" provo a dimenarmi.
"No" si limita a rispondere.
All'inizio lo amavo, lo amavo con tutta me stessa. Ho dato tanto per lui, forse troppo. Credevo che volesse essere protettivo nei miei confronti, ma si è rivelato un manipolatore.
Mi trovo intrappolata in una situazione dalla quale non so come uscire.
Vorrei che qualcuno se ne accorgesse e mi tendesse la mano per aiutarmi.
Nessuno lo fa.
Nessuno capisce.
"Non fare caso a quello che ho detto" cerco di riprendermi subito, mi lascio cadere con la schiena contro il morbido materasso.
"Perché?" lui assottiglia i suoi occhi riducendoli a due fessure. E ora come ne esco?
"Eccomi" Josh compare sulla soglia della stanza. Lo ringrazio mentalmente per aver interrotto questa scomoda conversazione.
Bryce scompare in pochi istanti dalla camera, Josh invece viene a sedersi sul bordo del letto.
"Ho detto a Clary che resti a dormire qui" mi informa subito, non voglio crearle alcun tipo di problema però. Domani chi mi riporterà nel nostro appartamento? Poi ho gli allenamenti, me ne ero completamente dimenticata.
"Tanto anche lei era abbastanza indaffarata con Jaden" ridacchia Josh distogliendomi dai miei ragionamenti contorti.
Come non detto.
"Oh va bene" mi limito a rispondere.
"Mi sento un sacco stanca" sospiro, è come se i miei occhi facessero fatica a restare aperti.
"Riposati, io resto qui con te" replica lui.
È impossibile non ammettere che sia davvero carino, non riesco a trattenere un sorriso che minaccia di dipingersi sulle mie labbra.
Dorme qui nel letto insieme a me?
Non ha minimamente accennato a spostarsi, perciò credo proprio di sì.
Meno paranoie, lo devo promettere a me stessa. Mi lascio cadere con la testa contro il cuscino, Josh si stende al mio fianco.
È come se stesse attento a non sfiorarmi troppo, a volte è come se sapesse che deve andarci piano con me.
O forse sto delirando.
Le mie palpebre si fanno sempre più pesanti e i miei pensieri diventano sempre più offuscati, il mio petto si alza e si abbassa regolarmente finché non mi addormento del tutto.Nuovo capitolo, spero tanto che vi sia piaciuto. Qualche piccolo momento fra Bryce e Emma c'è stato, che ne pensate?
Josh invece vi piace come personaggio?
Fatemi sapere un po' le coste opinioni🤍

STAI LEGGENDO
YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...