Capitolo 36

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"Sai qual è il miglior rimedio per i problemi d'amore?" Bryce si siede accanto a me.
"Quale?" domando io. Non credo proprio che stia per dire qualcosa di serio, sarà una delle sue solite battute idiote.
"L'alcool" ridacchia lui.
Ecco appunto, me lo sarei aspettata.
"Ma smettila" borbotto non riuscendo a trattenere una risata, mi appoggio con la schiena contro lo schienale del divano.
A dire il vero, non ho particolarmente voglia di uscire stasera. Non sono proprio dell'umore adatto per andare a ballare o fare qualsiasi altra cosa i ragazzi abbiano in mente.
"Almeno esci con noi" insiste, non ho idea del perché stia cercando di convincermi.
"È la penultima sera qui" mi fa notare, in effetti ha ragione. Ci penso su qualche istante.
"Va bene vengo" acconsento alla fine.
Starmene alla villa tutta sola con i miei pensieri non mi sembra più una buona idea, finirei per rimuginare senza sosta e basta.
"Non dovresti stare con me" lo punzecchio.
"E perché?" si acciglia lui.
"Girati a destra" ridacchio.
La sua testa si volta nella direzione che gli ho indicato, Daisy se ne sta con le braccia conserte seduta sulla poltrona e con gli occhi puntati verso di me e Bryce. Se avesse la possibilità di incenerirmi con lo sguardo, penso che lo avrebbe già fatto ben volentieri da un pezzo.
"Fa niente" fa spallucce lui.
"Non ti importa?" domando, un'espressione interrogativa si fa spazio sul mio viso.
"No, non stiamo insieme. Posso parlare con chi voglio e fare cosa voglio, ovviamente lo stesso vale per lei" non so perche questa frase mi riporta con la mente alla situazione fra me e Josh. Lui può fare cosa vuole, potrebbe anche avere un'altra e io non sarei nella posizione di dire nulla. Allo stesso tempo, io mi sono baciata con Bryce e lui non può metterci bocca.
O forse sì, si da il caso che siano migliori amici e che io abbia combinato un disastro. Anzi, io e Bryce lo abbiamo combinato insieme perché è stato lui a prendere l'iniziativa. Non avrei dovuto mettermi una posizione simile, ma ormai è troppo tardi per avere rimorsi.
Che poi posso davvero considerarlo un vero e proprio bacio? L'intento di Bryce non era quello in teoria, perciò non posso proprio considerarlo un bacio reale e sentito. Non ho idea se il mio discorso fili o meno, ma ho una logica tutta mia e questo mi basta.
"Cioè ti vedi anche con altre ragazze?" domando contrariata in direzione di Bryce, non oso immaginare quante amiche di letto possa aver accumulato negli anni.
"Dipende" questa non è una risposta.
"Da cosa?" non so perché mi interessi così tanto questo argomento, a dire il vero mi sta facendo anche innervosire e non ho idea del perché io mi senta in questo modo.
"Se vado da qualche parte e c'è una ragazza che ci sta, beh non mi faccio problemi. Dipende se mi va o no, decido io cosa fare" replica come fosse la cosa più naturale del mondo, ecco la conferma che non potrei mai stare con un tipo così. No e ancora no, fra noi le cose sarebbero a dir poco impossibili.
Però mi sta iniziando a piacere.
Fisicamente, è solo attrazione fisica.
È solo quello, ripeto ancora una volta.
Passerà prima di quanto io pensi, o almeno mi convinco che le cose andranno in questo modo.
"Sei mai stato innamorato?" gli chiedo.
"No, non credo di aver mai amato qualcuno" sospira e scuote la testa, non sembra particolarmente seccato dalla mia domanda.
"Ma sei mai stato fidanzato?" mi starà prendendo per un'impicciona, ma la curiosità sta avendo la meglio su di me.
"Sì, ma è durata poco" mi spiega in breve.
"Molto poco" aggiunge.
"E tu?" mi chiede poi.
"Io cosa?" domando in risposta.
"Sei mai stata innamorata?" sposta i suoi occhi color nocciola sul mio viso, il mio sguardo è come ipnotizzato dal suo. Mi succeder spesso quando si tratta di lui, ma proprio non mi piace questa sensazione. La cosa che mi da più fastidio, è che non riesco a spiegarmela.
Non ho sotto controllo la situazione, forse è questa la cosa che mi da più sui nervi.
"No" ribatto subito in modo secco.
"Non sei stata fidanzata?" indaga lui, sono stata una stupida a prendere questo argomento.
"Sì, ma è una storia lunga e complicata" sospiro sperando che sposti su qualcos'altro la nostra conversazione, mi insulto mentalmente perché la colpa è stata la mia. Ho iniziato io.
"È per colpa sua che hai quegli attacchi di panico" non suona di certo come una domanda, sembra un'affermazione. Non dico nulla, il mio sguardo si perde nel vuoto. Bryce è furbo, penso proprio che abbia capito molto più di quanto io creda.
Questo potrebbe essere un disastro.
"Emma" cerca di richiamarmi, ma mi sento come bloccata in uno stato di trance.
"Parlarne con qualcuno ti potrebbe fare bene sai?" percepisco la sua voce come se fosse lontana e ovattata, mi limito a annuire.
"Hey" avverto il suo braccio che si stringe attorno alle mie spalle e, ancora una volta, mi fa sentire come se non dovessi avere paura di nulla. Bryce mi fa sentire protetta e questo mi spiazza completamente, è una sensazione completamente diversa rispetto a ciò che provo quando sono in compagnia di Josh. Con quest'ultimo mi sento sempre a mio agio, mentre con Bryce a volte mi sembra di essere a bordo di una montagna russa.
Cosa significa questo?
Non so darmi una risposta.
Conficco le mie unghie nei palmi delle mani, le stringo a pugno per cercare di distendere i nervi. Odio mostrarmi così e odio ancora di più il fatto che anche Daisy mi stia vedendo in questa condizioni, non ha mai staccato gli occhi da noi due. Spero solo che non si avvicini e non spari qualche frecciatina delle sue, potrei davvero esplodere questa volta.
"Qualsiasi cosa sia, non pensarci" mormora Bryce, non mi sono neanche resa conto di essermi alzata in piedi. Dondolo nervosamente sulle gambe, arrotolo di continuo una ciocca di capelli attorno alle mie dita.
"Vado a prepararmi" gli comunico.
"Quindi vieni?" si accerta lui.
"Vengo" annuisco io.
Sparisco lungo le scale che portano al piano superiore, salgo i gradini a due a due per allontanarmi il più possibile da lui.
Sono sempre più confusa.
Forse questi due giorni lontana da Josh mi aiuteranno a capire se mi manchi o meno, possono darmi una mano a comprendere cosa io stia provando per lui e allo stesso tempo se è diverso da ciò che sento per Bryce.
No, per lui non sento nulla.
Attrazione fisica, punto.
Non c'è nient'altro.
Mi infilo nel bagno, ho proprio bisogno di farmi una doccia fredda. Molto fredda. Mi aiuterà di sicuro a schiarirmi le idee e molto probabilmente finirò per congelare, ma al momento poco mi importa.
Mi assicuro di aver chiuso a chiave la porta, non si sa mai che qualcuno possa avere la brillante idea di entrare senza neanche bussare, poi mi infilo nella cabina. Mi sbrigo, in fondo questo bagno è a disposizione di tutti. Dopo essermi lavata e sciacquata, avvolgo un morbido asciugamano intorno al mio corpo.
Qualcuno bussa alla porta.
"Ci sono io!" alzo la voce.
"Sempre in mezzo ai piedi" la voce di Daisy riesce soltanto ad irritarmi ancora di più, decido di ignorarla del tutto.
"Io e Bryce dobbiamo fare la doccia insieme, ne hai ancora per molto?" sbotta lei, non oso immaginare quali siano le loro reali intenzioni.
Farò saltare i loro piani, non so perché mi è presa questa improvvisa voglia di infastidirli almeno un po'.
"Devo ancora asciugarmi i capelli" replico.
In realtà lo avrei fatto tranquillamente in camera mia, ma preferisco rovinare i loro progetti. Un ghigno soddisfatto si dipinge sulle mie labbra, da quando sono diventata così?
"Ma sei seria" questo è Bryce, sembra abbastanza rammaricato di non poter avere l'ennesimo rapporto fisico con Daisy proprio all'interno della doccia.
"Ci sono altri bagni" rispondo, alzo la voce il modo tale che riescano a sentirmi.
"Questo è quello più grande" obietta lui.
Mi allungo per infilare la spina del phon all'interno della presa, comincio a pettinare i miei capelli tentando di sciogliere qualche nodo che si è formato durante il lavaggio.
"Emma" sbuffa lui.
"Non ti sento ho il phon acceso" ridacchio, punto poi il getto di aria tiepida sui miei capelli per iniziare ad asciugarli. Il rumore che produce l'asciugacapelli non è abbastanza alto da coprire le loro voci, posso sentire perfettamente ciò che stanno dicendo.
"Stronza" sbotta Daisy.
Ben ti sta, mi do il cinque mentalmente.
"Dai non fa niente" borbotta Bryce, non sembra più così tanto infastidito.
"Fa eccome" controbatte lei.
"Recupereremo in camera" lo sento ghignare, posso addirittura immaginare il sorrisetto malizioso che sarà dipinto sulle sue labbra.
Avverto dei passi, credo che se ne siano andati. Il mio piano non ha avuto il finale che avrei sperato, ma almeno posso asciugarmi i capelli in pace all'interno del bagno.

"Non ho idea di cosa mettermi" sbuffo osservando i pochi vestiti rimasti che ancora non ho mai usato durante la vacanza.
"Anche a me sono rimaste poche cose" concorda Clary, comincia a lanciare alla rinfusa una serie di abitini sul suo letto. La confusione regna sovrana nella nostra stanza.
"Ma andiamo in una discoteca?" chiedo, ancora non ho ben capito quali siano i piani dei ragazzi per questa nottata.
"Sì" sospira lei.
Alla fine decido di optare per una gonna nera ben stretta e che fascia perfettamente le mie curve, la abbino con un body nero che presenta varie trasparenze sia sulle maniche che sul petto e sulla schiena.
"Ho deciso" esclamo soddisfatta, tolgo il pigiama e indosso l'outfit che ho appena composto. Osservo compiaciuta la mia figura allo specchio, decido di raccogliere i miei capelli in una coda alta e ben liscia. Ci starebbero davvero bene dei tacchi, ma proprio non me la sento di rinunciare alla comodità dei miei amati anfibi neri in simil pelle.
Mi sposto poi verso lo specchio, afferro la borsa che contiene i miei trucco e comincio a frugarci dentro in cerca di ciò che mi serve. Comincio a passare un po' di mascara sulle mie lunghe ciglia, tengo fermo lo scovolino per incurvarle maggiormente.
"Emma" mi richiama Clary, la osservo attraverso lo specchio di fronte a me.
"Sì?" afferro l'eye-liner, decido di fare una linea sottile proprio all'attaccatura della ciglia.
"Posso farti una domanda?" chiede lei.
"Certo" accenno un sorriso.
"È mai successo qualcosa fra te e Bryce?" non appena sento le sue parole mi blocco, resto spiazzata di fronte al suo quesito.
"No" mi affretto a rispondere, nel frattempo passo un po' di gloss sulle mie labbra che ho appena contornato con una matita nude.
"Perché?" aggiungo subito dopo.
"Non so in piscina vi ho visti vicini, poi l'altra sera ha mentito a Daisy per stare con te" in effetti chiunque avrebbe potuto notare questi segnali, ma devo affrettarmi a negare il tutto.
"Siamo solo buoni amici" faccio spallucce.
"E pensare che inizialmente non facevate altro che litigare di continuo" ridacchia Clary.
"È vero" mi fingo divertita.
La porta della stanza si spalanca, Bryce si appoggia sullo stipite della porta con le braccia incrociate al petto.
"Emma" tuona, il suo sguardo è concentrato solo su di me. Posso sentire i suoi occhi che scorrono su tutto il mio corpo senza tralasciare alcun centimetro, torna poi a rivolgere la sua attenzione sul mio viso.
"Cosa vuoi?" replico indispettita.
"Buoni amici" ridacchia Clary a bassissima voce, riprende le mie parole di prima.
"Vieni" assomiglia più a un ordine che a una domanda, nessuno può darmi degli ordini.
"No" gli lancio un'occhiataccia.
"Mi sto finendo di truccare, non vedi?" afferro un rossetto a caso e lo sventolo in aria, lui assottiglia gli occhi riducendoli a due fessure come per studiare l'espressione dipinta sul mio viso. Non sembra particolarmente convinto della mia risposta, ma se la facesse andar bene perché non ho altro tempo da perdere.
"Faremo i conti dopo biondina" mi fa l'occhiolino e sparisce, non ho la minima idea di cosa voglia parlare.
"Non sono bionda" gli urlo dietro, ma credo che sia già troppo lontano per sentirmi.
"E quindi siete amici eh" ride di gusto Clary.
"A volte litighiamo" scrollo le spalle.
"A me sembra che potreste saltarvi addosso da un momento all'altro, ma forse è solo una mia impressione" arriccia il naso lei.
"No" porto le mani sulle mie guance, si sono accaldate all'improvviso.
E adesso perché sono in imbarazzo?

Spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto, manca sempre meno al termine della vacanza e vi assicuro che finirà "per bene".. bisogna vedere in che senso lo intendo però.
Ciò che succederà al ritorno di Emma sarà tutto da scoprire, ma per adesso vi assicuro che ne capiteranno delle belle durante gli ultimi giorni a Las Vegas.
Volevo farvi una domanda, vi piacerebbe se facessi una serie di storie ognuna riguardante un membro della Sway House?
Fatemi sapere mi raccomando🤍 per questa idea ringrazio sempre la mia amica laragazzadelcieloblu , tra l'altro anche lei sta scrivendo una bellissima storia. Già che ci sto vi consiglio anche di dare un'occhiata a quella di Klaus_mikelson_vida , l'ha appena iniziata e mi sembra davvero interessante!

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