"Cosa devo indossare?" sbuffo buttandomi sul letto, ho tirato fuori tutti i vestiti dall'armadio. Non ho idea di cosa mettere stasera.
"Jaden mi ha detto che dobbiamo indossare qualcosa di fluo, credo che sia il tema della serata" mi informa Clary.
"Ho giusto questo body, che dici.. può andare bene?" chiedo a lei un parere, sollevo il body fra le mie mani per farglielo vedere meglio. È di un giallo fluorescente molto accesso, ha le spalline iper sottili e lo scollo dritto.
"Mi piace" solleva i pollici in segno di approvazione, anche lei si mette a rovistare all'interno del suo guardaroba.
"È troppo?" mi mostra un abito in latex fucsia fluorescente. È davvero molto corto e scollato sul davanti, ma è davvero bello.
"Mi piace" le dico sinceramente.
Decido di abbinare al body un paio di shorts di jeans "modello caramella", sono leggermente arricciati in vita e lasciano scoperta quasi interamente le cosce. Mi ricordo di avere dei lacci per le scarpe gialli fluorescenti da sostituire a quelli classici delle mie solite sneakers bianche.
Dopo essermi vestita, mi sposto in bagno per truccarmi e sistemarmi un po' i capelli. Inizio a pettinarmi, ma so già che, entro la fine della nottata, finirò per legarmi i capelli.
Mi trucco in modo molto semplice: metto un po' di mascara sulle ciglia, traccio una bella riga di eye-liner sulla rima cigliare superiore e metto un po' di matita e gloss sulle labbra.
Può andare. Mi scuoto leggermente i capelli per dare più forma alle mie onde naturali.
Qualcuno apre la porta, i maschi hanno questo vizio di non bussare mai.
"Bryce" borbotto sollevando gli occhi al cielo, sono ancora infastidita per la conversazione che abbiamo avuto poco fa in palestra.
"Devo farmi la doccia" incrocia le braccia al petto, i suoi bicipiti si tendono leggermente.
"Aspetti" replico indispettita.
"Sei arrabbiata con me?" domanda lui.
"Sì" le parole escono dalla mia bocca prima che io possa pensare a una risposta più sensata.
"Cioè no" mi ricorreggo subito.
"Non mi importa" ci tengo a precisare.
"Vedo che hai le idee chiare, comunque devi darti una mossa" mi sollecita a sbrigarmi.
"Con tutti i bagni che ci sono proprio qui devi venire?" sbuffo infastidita.
"Potrei farti la stessa domanda" sento i suoi occhi scorrere su tutto il mio corpo. Ancora una volta, il problema è che mi sta iniziando a piacere il suo stuzzicarmi di continuo.
"Ho finito" borbotto, lo supero urtandolo leggermente con la spalla.
"Che modi!" si prende gioco di me.
"È ciò che ti meriti" gli lancio un'occhiataccia, esco di fretta dal bagno e mi sposto nuovamente all'interno della mia camera.
"Che succede?" mi domanda Clary non appena mi vede far capolino sulla soglia della nostra stanza. Evidentemente mi si legge in faccia il fatto che io sia infastidita dalla conversazione che ho appena avuto con quell'idiota di Bryce.
"Niente, perché?" chiedo di rimando.
"Hai aperto la porta in modo un po' violento" ridacchia lei, non ha tutti i torti.
"Oh, non ci ho fatto caso" mento.
"Maialino" qualcuno bussa alla porta, riconosco immediatamente la voce di Jaden. Non ho idea del perché chiami Clary con questo nomignolo, vorrei proprio saperlo.
"Che c'è?" lei va ad aprirgli la porta.
"Oh, hey Emma" Jaden sposta per un attimo lo sguardo su di me, torna poi a concentrare tutta la sua attenzione sulla sua ragazza.
"Dovete scendere" Jaden ci fa segno di seguirlo, usciamo fuori dal cancello principale.
Anche per oggi, i ragazzi hanno noleggiato una limousine per l'intera nottata.Arriviamo di fronte a un'immensa distesa di erba, al centro è posizionata un'enorme consolle che diffonde la musica a tutto volume. I bassi, tenuti al massimo, risuonano all'interno della mia gabbia toracica. Ci sono persone che ballano ovunque, indossano tutte qualcosa di fluo. Le luci, di ogni colore immaginabile, lampeggiano con un ritmo a dir poco alienante. All'ingresso, vi è una specie di bancone con dei secchi stracolmi di pittura fluorescente. Ho sempre visto nei film questo tipo di feste, non avrei mai immaginato di prendere parte ad una di queste.
"Andiamo" Clary sembra particolarmente emozionata di pitturarsi il corpo con quella roba, decido di seguirla.
Scelgo il secchio che contiene la tinta gialla, almeno è abbinato al body che indosso. Afferro il pennello e lo intingo nel colore, ma Josh me lo sfila delicatamente dalle mani.
"Faccio io" mi fa l'occhiolino.
Posa il pennello sul ripiano, infila le sue mani all'interno del contenitore in latta. Sfiora con le sue dita, intinte di giallo, i miei zigomi per poi scendere sulle spalle ed arrivare fino all'altezza del mio petto.
Estraggo il mio cellulare dalla tasca per capire cosa abbia combinato, osservo le due strisce fosforescenti che ha lasciato su i miei zigomi.
Con l'aiuto della fotocamera interna, sposto lo sguardo sulle mie spalle e il mio petto.
"Ora tocca a te" si sbottona la camicia, si riesce a intravedere appena il suo addome. Mi volto di lato, anche il resto dei ragazzi è intento a ricoprirsi di colore dalla testa ai piedi.
"Mh" infilo la mia mano nel contenitore della pittura azzurro fluorescente, passo poi le mie dita sul suo petto scendendo sempre più in basso. Mi fermo all'altezza dei suoi addominali, osservo soddisfatta il mio lavoro.
"Adesso andiamo a ballare" non faccio in tempo a replicare, che mi ritrovo in mezzo alla moltitudine di gente intenta a ballare.
Le mani di Josh indugiano sulla mia vita, scendono poi lungo i miei fianchi. Il suo tocco è delicato, si sforza di non essere mai invadente con te. Non posso fare a meno di apprezzare questa premura che riserva nei miei confronti.
Mi attira a sé, per un attimo i nostri bacini si scontrano fra loro. Le sue labbra si posano sul mio collo, reclino leggermente la testa all'indietro per lasciargli fare. Con lui, sto finalmente riuscendo a lasciarmi andare.
La sua bocca preme finalmente contro la mia, schiudo le labbra concedendogli l'accesso alla mia bocca. Accolgo la sua lingua che sfrega contro mia. Veniamo raggiunti dal resto dei ragazzi, riesco a sentire le loro voci alle mie spalle. Mi stacco immediatamente da Josh, non mi piace dare spettacolo di fronte agli altri e questo lui ormai sembra averlo capito.
Clary mi prende la mano, cominciamo a ballare l'una contro l'altra seguendo il ritmo di questa musica sempre più alta e alienante.
Mi sto divertendo davvero.
"Cazzo" sento imprecare Josh che sta dietro di me, mi volto di scatto verso di lui.
"Dove vai?" gli domando mentre lo vedo allontanarsi, si fa strada sulla folla sgomitando leggermente. Non mi ha sentita. Assottiglio gli occhi per mettere meglio a fuoco la sua figura, ha quel dannato telefono appoggiato all'orecchio. Adesso sono stufa, voglio una spiegazione al suo atteggiamento.
"Idiota" sbotto fra me e me.
"Tutto okay?" domanda Clary.
"No, non so chi cavolo stia chiamando Josh ad ogni ora del giorno da due giorni" non riesco a capire se io sia gelosa o meno, forse mi da semplicemente fastidio essere tenuta all'oscuro delle cose. È sbagliato il modo in cui mi sento al riguardo?
"Posso provare ad indagare" propone Clary scrollando leggermente le spalle.
"Grazie" sospiro.
"È una festa, divertiti e non tenere quel muso" qualcuno mormora al mio orecchio, non ho idea del perché la sua voce riesca a provocarmi ogni volta dei brividi.
Siamo all'aperto, fa freddo.
Non è lui la causa della pelle d'oca che mi è venuta d'improvviso, ripeto a me stessa.
Ormai finisco per rifilarmi sempre questa scusa, ma sta iniziando a non reggere più.
"Voglio bere" le parole escono spontanee dalla mia bocca, Bryce mi guarda di traverso.
"Che c'è?" lo guardo indispettita.
"Non ti aiuterò a ubriacarti, so che lo fai solo per avere una scusa di farti prendere in braccio da me" mi fa l'occhiolino.
"Che cosa dici?" sbotto. Perché deve rovinare ogni raro momento di calma fra noi?
"Mi hai appena fatto ricordare che sono ancora arrabbiata con te per oggi pomeriggio" gli lancio un'occhiata di fuoco.
"Per farti perdonare, mi accompagni a bere" lo afferro per un braccio e lo trascino verso il bancone degli alcolici, stranamente non oppone alcuna resistenza. Meglio così.
"Cosa vi preparo?" ci chiede il barman.
"Per me una vodka-lemon" ordina Bryce.
"Un quattro bianchi" dico senza pensarci.
"Emma" mi rimprovera Bryce.
"Due quattro bianchi " mi correggo spostando il mio sguardo sul ragazzo dietro il bancone, guardo poi Bryce con aria di sfida.
"Entrambi per me" specifico.
Il barman ci prepara i nostri drink in men che non si dica, li mando giù tutti d'un fiato.
"Emma io non ho ancora finito il mio e tu ne hai fatti fuori due?" spalanca gli occhi Bryce.
"Già" faccio spallucce.
"Non ho idea di cosa ti stia prendendo ultimamente, ma non credo che l'alcool sia la risposta ai tuoi problemi" quasi mi piace questa sua versione premurosa.
"Invece sì" gli faccio la linguaccia, i primi effetti di ciò che ho bevuto già si fanno sentire.
"Se questo è uno strano modo per farmi finire a letto con te di nuovo.." ecco il solito Bryce, lo interrompo prima che possa continuare.
"Perché non sei rimasto stanotte?" mi porto una mano davanti alla bocca non appena realizzo ciò che ho detto.
Che cavolo mi sta prendendo?
"Mi sembra ovvia la risposta" replica con un tono saccente che non fa altro che indispettirmi ulteriormente.
"Non è ovvia" mi imbroncio, nel frattempo continuo a muovermi a ritmo dei bassi che risuonano per tutto lo spiazzato. Mi rendo conto di star ballando appiccicata a lui, il mio bacino è a un soffio dal suo.
"Non dormo con la ragazza del mio migliore amico" solleva un sopracciglio.
"Non stiamo insieme" rispondo a denti stretti, non so perché me la sto prendendo così tanto.
In fondo, perché sarebbe dovuto restare?
"Con me non ci dormi, ma non ti fai nessun problema a mettere il tuo viso a mezzo centimetro di distanza dal mio" sputo tutto d'un fiato, ormai la mia voce lascia la mia bocca senza il mio consenso.
"Così" avvicino le mie labbra alle sue.
"Emma che stai facendo?" borbotta lui.
"Ti sto facendo capire che fai dei discorsi che non hanno senso!" non accenno a allontanarmi da lui, l'alcool ha risucchiato via tutto il mio imbarazzo.
"Tu avresti voluto che restassi stanotte?" assottiglia gli occhi riducendoli a due fessure, non interrompe il contatto visivo fra noi.
"No" mento anche a me stessa.
"Allora cosa ti importa!" sbotta lui, adesso non è più calmo e misurato. C'è qualcosa di strano nei suoi occhi, non riesco a capire cosa.
"Lascia stare" meglio troncare qui la conversazione, non so come potrebbe andare avanti il discorso. Non mi ferma e non mi sarei neanche aspettata che lo avesse fatto.
Perché me la sto prendendo con lui?
Decido di andare a cercare Josh. Mi allontano dalla folla di persone, mi sposto dalla pista da ballo e raggiungo una serie di capannoni in legno posizionati più in là. Non so perché il mio sesto senso mi stia suggerendo di cercarlo proprio lì.
"Ora devo andare" sento la sua voce, sta sicuramente parlando con questa misteriosa persona che continua a chiamarlo.
"Ciao" sbuffa.
"Josh" provo a chiamarlo fingendo di non sapere che sia qui.
"Sei qui?" sono una perfetta attrice anche da sbronza, mi viene da ridere da sola per i pensieri stupidi che sto formulando.
"Emma" sbuca subito fuori da uno dei capannoni in legno, mi guarda titubante.
"Hey" sospiro, lui si avvicina lentamente a me. Sembra scosso, vorrei tanto capire che cosa gli stia succedendo. Gli vado incontro.
"Scusami" biascica prima di avventarsi sulle mie labbra, mi ritrovo con la schiena premuta contro il legno appena inumidito. Accolgo la sua lingua all'interno della mia bocca, sembra che abbia bisogno di questo bacio. Mi lascio andare, decido di abbandonare le paranoie almeno per ora. Non posso vivere nell'ansia costante.
"Hai bevuto?" si stacca leggermente da me, credo che abbia sentito il sapore di alcool che proprio non vuole abbandonare la mia bocca.
"Un po'" ammetto abbassando lo sguardo.
"Per colpa mia?" mi sposta una ciocca ribelle dietro all'orecchio, poi con due dita mi fa alzare il mento in modo da fare scontrare di nuovo i nostri occhi.
"No" scuoto vigorosamente la testa.
"Sei sicura?" insiste lui. A vederlo così sembrerebbe dispiaciuto, come se si sentisse in colpa per qualcosa. Ma per cosa?
Annuisco senza dire nulla, sbatto leggermente le palpebre per rimettere a fuoco la sua figura. Odio vederci così male, sembra tutto così soffuso e ovattato allo stesso tempo.
"Mh" mugugna prima di premere nuovamente le sue labbra sulle mie, io le schiudo leggermente permettendogli di approfondire il bacio. La sua mano si allunga alle mie spalle, apre la porta del capannone e mi spinge delicatamente all'interno. Mi fa appoggiare con la schiena contro qualcosa di indefinito, non stacca mai le sue labbra dalle mie. Le sue mani vagano su tutta la pelle lasciata scoperta dal mio sottile body, arriva fino alla chiusura dei miei pantaloncini. Mi sento pronta a andare oltre con lui? Non lo so.
Quando le sue dita cominciano ad armeggiare con la zip, mi blocco all'istante.
"Emma va tutto bene" mormora contro le mie labbra per cercare di tranquillizzarmi. Cerco di respirare profondamente, è Josh. Di lui credo di potermi fidare, o forse no.
Va tutto bene? Non lo so.
Arriva all'orlo dei miei slip, sposta le sue dita sul leggero tessuto in cotone che separa la parte più sensibile di me da lui.
Non ce la faccio, mi sento bloccata. Resto immobile e vengo travolta dai ricordi.
"Emma lasciami fare" sbotta mentre mi sforzo di sottrarmi al suo tocco, mi alzo di scatto dal letto e mi attacco al muro dall'altra parte della stanza. Lui mi guarda, è arrabbiato.
Ho paura. Ti prego lasciami stare, ma le parole non vogliono uscire dalla mia bocca.
"Emma" Josh mi scuote facendomi tornare alla realtà, mi guardo attorno spaesata.
"Emma" mi chiama più forte.
"Scusa io.." le parole mi si fermano in gola.
"Cosa succede?" domanda piano, mi rendo conto di essere stretta al suo petto.
"Josh mi sono successe delle cose in passato, ti prego di non entrare in merito della faccenda. Non so come dirtelo e non me la sento di farlo ancora" sputo tutto d'un fiato.
"Non è che non mi fido di te, ma ho un blocco"
ammetto senza guardarlo negli occhi.
"Hey, non devi sentirti costretta né a fare né a dire nulla" mi lascia un leggero basso sulla punta del naso, rilasso piano le mie spalle.
"Vieni, torniamo dagli altri" mi cinge le spalle con un braccio e mi accompagna dal resto del gruppo.La serata non è ancora terminata, Emma è stata a un soffio dallo spifferare il suo segreto. È qualcosa che la angoscia e la fa soffrire, e voi avete capito di cosa si tratta?
Perché Josh continua a sparire e poi a baciare ancora Emma? Prova qualcosa per lei oppure è solo.. no anticiperei troppo se lo dicessi.
Se volete scoprire di ciò che sto parlando dovrete attendere il prossimo capitolo!🤍
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YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...