Capitolo 27

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"Dove eravate finiti?" ghigna Quinton con un sorrisetto malizioso dipinto sulle labbra, sposta velocemente il suo sguardo da me a Josh.
"Stavamo parlando" interviene subito quest'ultimo, io in questo momento non riesco a dire molto. Sono ubriaca e scossa da ciò che è successo, ma non ne attribuisco la colpa a Josh. Non è stata lui la causa di questo mio atteggiamento, ho un blocco mentale che prima o poi dovrò affrontare. Non posso continuare a vivere lasciandomi travolgere dai miei incubi ad occhi aperti, non devo permettere ai miei ricordi di interferire con la mia vita presente.
"Se lo dici tu" ghigna Quinton.
"Smettila" Josh gli da un leggero punto sul bicipite, mi indica con un cenno del mento.
"Okay okay" Quinton alza le mani in segno di resa, torna a concentrare la sua attenzione su Griffin e Kio. Mi sembra che stiano parlando di videogiochi, non riesco a distinguere poi così bene le loro parole.
"Emma" avverto la voce di Bryce al mio fianco, che cosa vuole ancora da me? Neanche gli rispondo, mi limito a mettere il broncio. Oggi è stato ancora più stronzo del solito e mi sento davvero arrabbiata con lui, forse l'alcool sta amplificando un po' il tutto.
"Non mi parli" sbuffa.
"Ma fai sul serio?" sbotta poi.
"Sì" mi limito a rispondere.
"Che cosa ho fatto?" domanda titubante, forse sto solo ingigantendo le cose. Devo darmi una calmata, inspiro e espiro profondamente.
"Niente" neanche lo guardo.
"Ancora?" sento sbottare Josh, la mia attenzione si rivolge tutta verso di lui. Sta di nuovo con quel cellulare fra le mani, sarei tentata di afferrarglielo e leggere una volta per tutte il nome della persona che lo tormenta. Cerco di mettere a freno la mia curiosità.
"Non esiste" spinge forte con il dito contro il display del telefono, ma lo schermo si riaccende. Questa persona deve essere anche parecchio insistente, mi ritrovo ad alzare gli occhi al cielo.
"Che succede?" tenta di indagare Clary, la vedo allungare l'occhio verso lo schermo del telefono di lui.
"Niente" lui se lo infila subito in tasca, adesso sono più che certa che stia nascondendo qualcosa. Devo solo scoprire cosa.
"Vado a prendere da bere" dice in modo furtivo, lo vedo dirigersi in una direzione completamente diversa da quella in cui si trova il bancone degli alcolici.
Stavolta non lo seguo, non ho voglia di rovinarmi una nottata a causa sua.
E se stesse facendo così perché io non riesco a lasciarmi andare con lui? E se non fosse sicuro che io gli piaccia? E se fossi solo un rimpiazzo e per la testa avesse ancora la sua ex?
Scuoto la testa per togliere questi stupidi dubbi dalla mia testa, odio quando le persone mi mentono. Lui lo sta facendo, è chiaro. Sta mandando in palla il mio cervello.
Non ho idea di cosa mi stia dicendo la testa, so solo che i miei piedi iniziano a muoversi senza il minimo controllo da parte della mia mente.
Torno ai capannoni, qui è piuttosto buio. Strizzo gli occhi per cercare di vedere meglio, sembra non esserci nessuno. Appoggio la schiena contro il legno umido, scivolo giù fino a finire con il sedere per terra.
Cosa ho sbagliato con Josh?
Ripenso a ciò che è successo prima, sorreggo la mia testa con i palmi delle mie mani. Non stiamo neanche insieme, perché mai mi sarei dovuta lasciare andare così tanto con lui?
Non penso di aver commesso alcun errore, se non quello di affezionarmi troppo. È sempre stato il mio problema e pensare che mi ero ripromessa che non lo avrei poi fatto.
"Ho detto resta qui" mi sento in trappola, le sue mani sono ai lati della mia testa mentre le sue gambe mi bloccano dalla vita in giù.
"Luke, devo tornare a casa" provo a mentire.
"Non è vero" per sfortuna non se la beve.
"Davvero, mia mamma si arrabbierà e non mi farà uscire per le prossime settimane" provo a insistere, ma lui sembra perplesso.
"Prima ci divertiamo un po', dai Emma non essere sempre così noiosa" borbotta.
"Altrimenti finirò di stancarmi di una ragazzina come te" sbotta poi, vorrei davvero che si stufasse di me. Vorrei che mi lasciasse stare, ma le parole non riescono a uscire dalla mia bocca. Ho paura della sua reazione, ho il timore di ciò che potrebbe farmi.
Il mio corpo si irrigidisce, è come se i miei muscoli si fossero bloccati all'istante.
"Togliamo questa" mi sfila la maglia facendola passare dalla mia testa, resto impassibile. Decido di agire. Provo a dimenarmi leggermente, ma il suo corpo possente mi impedisce di farlo.
"Luke, per favore" provo ancora a liberarmi del suo peso premuto su di me, ma stringe ancora di più le sue cosce attorno a me.
"Ti prego" le parole escono strozzate dalla mia gola, i miei occhi si inumidiscono appena.
Lui non si rende conto di nulla o forse vuole far finta di niente. Lo sto odiando. Come potevo pensare di amarlo?
Mi sfila anche gli shorts in cotone, li l'anca in un punto indefinito della stanza. Non riesco più a parlare, in questo momento vorrei poter essere inghiottita da questo letto per poi ritrovarmi a casa con la mia famiglia.
Anche loro non notano assolutamente nulla.
"Luke" un urlo soffocato lascia le mie labbra quando lo vedo sbottonarsi i jeans.
"Emma calmati" sbotta indifferente, si sfila la cintura con un gesto secco e deciso.
Quella notte, quella maledetta notte. L'ho ricordata ancora e fa male come se mi trovassi ancora lì, nella sua stanza. Avverto i miei occhi che si inumidiscono, le lacrime cominciano a scorrere senza alcun freno sulle mie guance.
"Emma" ancora lui.
Cerco di asciugare la pelle del mio viso con l'aiuto del dorso della mia mano.
"Bryce lasciami sola, per favore" la mia voce fuoriesce strozzata, il mio tentativo di far sembrare che io stia bene è miseramente fallito. So già che non mollerà facilmente, Bryce sa essere tremendamente ostinato.
"Emma" si abbassa portando il suo volto all'altezza del mio, cerco di sottrarmi in qualche modo al suo sguardo.
"Bryce, vai ti prego" sospiro sonoramente.
"No" si impunta.
"Perché stai piangendo?" allunga la sua mano in direzione del mio viso, gliela sposto prima che possa toccare i miei zigomi.
"Non è vero" tento di concentrare la mia attenzione sugli alberi alle sue spalle, come al solito, starò sembrando un'idiota ai suoi occhi.
"Ce ne andiamo" tira un sospiro.
"No, non c'è bisogno" mi oppongo.
"È per Josh?" chiede piano, è completamente fuori strada. Scuoto la testa in risposta.
"Dimmi che hai" gli lascio sfiorare la mia pelle con le sue dita, sussulto al suo tocco.
"Non posso" appoggio la testa contro il legno alle mie spalle, socchiudo i miei occhi.
"Perché?" tenta ancora una volta.
"Perché non torni a ballare?" sbotto, mi pento immediatamente per come gli sto rispondendo. In fondo lui è qui, si sta preoccupando per me e è ciò che avrei sperato anni fa. Qualcuno che ci tenesse, qualcuno che si accorgesse di cosa mi stesse capitando.
"Scusa" abbasso lo sguardo.
"Ti porto a casa" replica serio lui.
"Perché lo fai?" domando con un filo di voce, lui mi guarda con aria interrogativa.
"Perché faccio cosa?" ribatte titubante.
"Perché ti preoccupi per me?" mugugno.
"Sei la ragazza del mio migliore amico" risponde tranquillamente, non so perche questa risposta mi sia arrivata dritta come un pugno allo stomaco. Cosa mi sarei voluta sentire dire? A essere sincera, non lo so.
"Okay" maschero la mia delusione, neanche ho voglia di obiettare sul fatto che io non sia in alcun modo la fidanzata di Josh.
Perché mi sento così? È come se, nell'ultimo periodo, io non fossi più in grado di capire me stessa. Non so dare una risposta alle mie stesse domande e sensazioni, sono così confusa.
"Andiamo" si alza lentamente, mi porge la mano invitandomi ad afferrarla con un cenno del capo. La osservo titubante, decido di rimettermi in piedi anche io, senza il suo aiuto però. Non ha senso passare qui il resto della serata a piangermi addosso, io devo andare avanti con la mia vita.
"Scrivo a Josh che ti porto a casa" si passa una mano fra i suoi capelli scuri, scompiglia leggermente il suo ciuffo.
"Lui è troppo impegnato per rendersi conto di come io stia" borbotto fra me e me, ma Bryce sembra avermi sentita.
"Sta parlando di cose di lavoro con il suo manager" giustifica subito il suo migliore amico, si mette troppo sulla difensiva.
"So che non è vero" incrocio le braccia al petto. È davvero orrendo quando qualcuno ti dice qualcosa e tu sai già che è una bugia, è una sensazione davvero brutta.
"Emma, sono affari di Josh" sospira poi.
"Non posso mettermi in mezzo" aggiunge, si tocca il mento con l'indice e il pollice mentre sul suo volto si cala un'espressione pensierosa.
Comincia a digitare qualcosa sul display del suo cellulare, credo che stia avvertendo Josh del fatto che mi stia portando via. Non credo che a Josh importi molto al momento, è così preso e perso nelle sue chiamate.

Durante l'intero viaggio in taxi, è calato un silenzio imbarazzante fra noi. Mi sono limitata a guardare il paesaggio fuori dal finestrino, non posso non ammettere che Las Vegas di notte sia spettacolare. Mi rendo conto che siamo arrivati di fronte alla villa, scendo dal veicolo senza dire una parola. Mi sforzo di camminare dritta mentre mi avvicino all'ingresso dell'edificio. Questo vialetto sembra non terminare più, è sempre stato così lungo?
Non ho le chiavi.
Sono costretta ad aspettare Bryce.
Mi appoggio con la schiena contro il muro freddo, osservo la sua figura che si avvicina progressivamente a me. Infila la chiave nella toppa, poi tiene la porta aperta per lasciarmi entrare.
"Josh ha un'altra?" spezzo il silenzio.
"Emma, no" Bryce si va a sedere sul divano al centro dell'ampio salone, mi fa segno di andarmi a sedere accanto a lui. Mi avvicino con due passi, ma decido di rimanere in piedi.
"Vieni qua" sbuffa infastidito.
"Okay" mi posiziono dall'altro lato del divano, non ho voglia di stargli vicino. Lui sbuffa ancora, sembra irritato dal mio comportamento. Inutile dire che se lo meriti, io odio le bugie e le persone che mentono.
"Non credo che abbia un'altra, Josh non è il tipo di ragazzo che farebbe il doppio gioco" continua a difenderlo a spada tratta, resto in silenzio in attesa che continui a parlare.
"Vuoi che io sia sincero con te?" domanda cogliendomi di sorpresa, mi limito ad annuire.
Spero che lo sia davvero.
"Non so cosa stia combinando Josh, ne so quanto te" questo decisamente non me lo sarei aspettata, nei suoi occhi leggo sincerità. In fondo sono migliori amici, credevo che si dicessero tutto l'uno con l'altro.
"Non ha un'altra, questo posso assicurartelo perché lo conosco" sospira poi, mi ritrovo a sperare che sia così.
"Okay" evito qualunque tipo di contatto visivo con lui, cerco di concentrarmi su altro.
"Io sono stato sincero con te, ma tu ora devi esserlo con me" il timore mi assale non appena sento queste parole, ho paura di capire dove voglia arrivare. Lo guardo titubante, faccio finalmente scontrare i miei occhi con i suoi.
"Cosa vuoi sapere?" faccio spallucce, mi fingo rilassata e tranquilla quando in realtà il mio cuore sta battendo all'impazzata. Ho il terrore che le persone vogliano scavare nel mio passato, è la mia più grande paura.
"Perché piangevi?" trattengo per un attimo il respiro, mi sarei aspettata questa domanda.
"Per colpa di alcuni ricordi" in fondo è la verità, non c'è bisogno che io gli spieghi tutto. Si facesse bastare questo.
"Che ricordi?" tenta ancora una volta.
Ringrazio la suoneria del suo cellulare che ci interrompe, per il momento, posso tirare un piccolo sospiro di sollievo.
"Josh mi ha scritto che sta tornando anche lui" legge ad alta voce il messaggio che ha ricevuto, non sembra particolarmente contento della notizia. Forse è solo una mia impressione, ricordiamoci che ho mandato giù tre quattro bianchi tutti d'un fiato.
"Non dirgli che stavo piangendo" lo prego con lo sguardo, odio mostrarmi debole.
"Okay" scrolla le spalle lui, posa il suo sguardo distratto su di me. C'è qualcosa di strano in lui, qualcosa che mi rende vulnerabile. Josh mi fa sentire al sicuro e spigliata, Bryce invece mi fa rendere conto di quanto io in realtà sia fragile e abbia bisogno di qualcuno che mi stia vicino nei momenti di buio. Mi fa sentire piccola, mi sento così debole quando i suoi occhi mi scrutano in quel modo.
A dire il vero, anche con Josh le cose stanno cambiando lentamente perché faccio davvero fatica a fidarmi di lui.
"Vado di sopra" scuoto la testa, i miei occhi stanno faticando a rimanere aperti.
Andrò a dormire, non ho intenzione di aspettare Josh sveglia. Mi sono tranquillizzata un minimo grazie alle parole di Bryce, ma c'è qualcosa che ancora non mi convince in ciò che sta combinando il suo migliore amico.
"Buonanotte" mi alzo di scatto dal divano.
"Buonanotte Emma" risponde lui, mi incammino per le scale lasciandolo alle mie spalle. Mi dirigo a passo svelto nella mia camera, mi lascio cadere di peso sul soffice materasso.
Josh mi sta nascondendo qualcosa.
Bryce.. beh è Bryce.
I miei pensieri sconclusionati non fanno altro che riflettere la confusione che ho dentro di me, non riesco più a capire cosa io voglia.

Ecco un nuovo capitolo! Sta cambiando qualcosa nella testa, e chissà forse anche nel cuore, di Emma. Josh starà davvero combinando qualcosa alle sue spalle?
Bryce starà dicendo la verità? Per scoprirlo non vi resta che aspettare il prossimo capitolo, vi avverto che qualcuno sta per arrivare alla villa. Qualcuno che a Emma non sta per niente simpatica.. Daisy. Cambierà i fragili equilibri che si sono appena creato fra Emma e Bryce?
Spero che la storia vi stia piacendo 🤍

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