"Per me una diavola" ordino stavolta, Bryce si volta nella mia direzione con un sopracciglio sollevato. Anche lui sceglie lo stesso, non l'ho fatto certamente di proposito.
"Io con l'ananas" ordina Clary guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia, in fondo ho origini italiane e non riesco proprio a concepire come si possa magiare della frutta sulla pizza.
"Che c'è?" fa spallucce lei.
"Ti piace davvero?" domando sconvolta.
"Sì un sacco, l'hai mai assaggiata?" ribatte lei con tono ovvio, scuoto la testa in risposta.
"Allora devi assaggiarla prima di dare un parere" mi fa la linguaccia lei.
"No Emma, fidati di me non assaggiarla. Ha ingannato anche me in questo modo" ghigna Jaden, sposta il suo sguardo di ghiaccio da me alla sua sua fidanzata.
"Noi andiamo a farci un giro fuori" Clary mi trascina letteralmente via dai ragazzi. Percorriamo velocemente il corridoio e poi scendiamo rapidamente lungo che le scale che portano al piano inferiore.
"Dove stiamo andando?" domando.
"Ispezioniamo la casa" risponde furba lei.
"Mh va bene" annuisco, in realtà sono molto curiosa anche io di perlustrare questa enorme villa da sogno in cui mi sono praticamente appena ritrovata.
Arriviamo nel salotto, una porta chiusa e bianca attira subito la nostra attenzione. Clary spinge la maniglia per aprirla, una specie di palestra si palesa di fronte ai nostri occhi.
È davvero molto attrezzata e i muri sono completamente ricoperti da specchi, in realtà lo è anche il soffitto.
"Bella" annuisce Clary, torna a concentrare alla sua attenzione su altro. La grande vetrata, che separa il salone del giardino, lascia intravedere l'enorme piscina.
"Usciamo?" propone Clary.
"Oh sì" annuisco in risposta.
La piscina è davvero enorme, l'acqua è illuminata da una serie di fari colorati posizionati suo fondo. Intorno, vi sono una serie di lettini con lo schienale imbottito e degli ombrelloni coordinati ad essi. Il prato è curato e ben tagliato, una serie di lampioni illuminano il tutto con una luce soffusa.
Delle luci fuori dal cancello principale mi fanno voltare la testa di scatto, credo proprio che siano arrivati i fattorini con le nostre pizze.
Anche i ragazzi fanno la loro comparsa in giardino, si avvicinano a prendere la montagna di cartoni contenenti il nostro cibo. Per le mani hanno anche qualcos'altro, mi sembrano delle bottiglie di alcolici. Posso già immaginare le intenzioni dei ragazzi per questa nottata.
Vorrei ubriacarmi sul serio una volta, vorrei provarci per capire cosa si possa provare, ma allo stesso tempo ho il timore di potermi lasciare sfuggire qualcosa sul mio passato che non dovrei lasciar trapelare.
Seguiamo i ragazzi all'interno della cucina, è una sorta di open space collegato con un enorme salotto secondario. Gli arredamenti sono quasi completamente in bianco e nero, adoro davvero questo stile.
"Questa è la tua" Josh mi porge il cartone contenente la mia pizza, ne sollevo piano il coperchio per accertarmi che sia la mia.
Un leggero fumo si solleva, mi sposto per non rischiare di impregnare i miei capelli di quel fastidioso odore di fritto.
Sollevo un trancio e lo accosto alla mia bocca, do un morso alla pizza. Non è buona come quella che ordiniamo a Los Angeles, ma di sicuro non è poi così male.
"Emma" mi richiama Clary.
"Sì?" mi volto nella sua direzione.
"Vuoi assaggiare?" mi porge un trancio della sua pizza ricoperto di ananas caramellata, proprio non ce la posso fare.
"No no, grazie" sollevo le mani in segno di resa, alcuni dei ragazzi ridacchiano divertiti.
"Te ne saresti pentita" ghigna Jaden.
"Dopo aver mangiato quella roba, sappi che non ti bacerò" torna a rivolgersi alla sua ragazza, lei gli lancia un'occhiata infuocata.Dopo cena, ci spostiamo nel salone principale. Noto solo adesso, che ci sono un paio di tavoli di biliardo sistemati all'angolo delle stanza.
Non ci ho mai giocato, un giorno di questi mi piacerebbe davvero provare.
"Ti imbamboli sempre tu?" Bryce sopraggiunge alle mie spalle, mi urta piano il braccio per poi superarmi e andarsi a sedere sul divano.
"Guardate cosa ho portato?" Quinton fa la sua comparsa il salotto con una grande scatola in cartone nero. Mi chiedo cosa ci sia dentro.
"Cosa è?" mi precede Clary.
"Roulette" risponde frettolosamente lui.
"Alcolica" aggiunge poi.
Non ne ho mai sentito parlare, mi chiedo come ci si giochi. Immagino che finiremo per ritrovarci tutti completamente ubriachi.
Quinton estrae uno strano aggeggio dal contenitore, sembra una classica roulette con dei buchi sul bordo. Credo proprio che in quei fori vadano messi gli shortini.
"Invece di scommettere i soldi sui vari numeri, chi sbaglia beve" Josh viene a posizionarsi al mio fianco, mi fa segno di seguirlo sul divano.
Mi accomodo al suo fianco, fra lui e Bryce, siamo talmente stretti che è impossibile non sfiorare nessuno dei due.
Quinton spiega brevemente le regole del gioco, cerco di memorizzarle per bene per non fare la figura dell'idiota dopo.
In pratica, verrà fatta girare la ruota e verrà lanciata una pallina color avorio che ruoterà in senso opposto. La pallina si fermerà su uno dei settori numerati, determinando quale sarà il numero vincente. Al giro successivo, la pallina verrà fatta ripartire da quel numero.
Chi sbaglia beve. Non è poi così complesso.
"Okay iniziamo" annuisce Griffin.
Decido di puntare sul numero quattro.
La pallina inizia a ruotare e, ovviamente, si ferma sul diciassette. Bryce ha indovinato al primo numero. Che fortuna!
Il resto di noi, che ha sbagliato, deve bere uno dei bicchierini stracolmi di super alcolico. Ne afferro uno contenente del liquido blu all'interno, non ho la più pallida idea di cosa sia. Lo ingoio tutto d'un fiato, questo è disgustoso.
Continuiamo a giocare per più di un'ora, o forse ho perso il senso del tempo, non sono riuscita a indovinare nemmeno una volta.
Diciamo che la fortuna non sta girando dalla mia parte. Credo che sia arrivato il momento di fermarmi, la testa continua a farmi male. Cerco di massaggiarmi le tempie per alleviare il dolore, ma non ottengo alcun risultato.
"Per essere una che non ha mai bevuto hai retto fin troppo" ghigna Bryce. Lui sta benissimo nonostante abbia mandato giù almeno otto bicchierini, comunque ne ha bevuti molti meno rispetto al resto di noi.
Mi chiedo come abbia fatto a puntare sempre sul numero giusto, a quanto pare, stasera la fortuna è dalla sua parte.
"Mi fa male la testa" piagnucolo.
"Sto malissimo" si lamenta Josh.
Lui, come me del resto, è stato molto meno fortunato. Le sue iridi azzurre sono leggermente cerchiate di rosso ed è evidente che stia facendo davvero fatica a mantenere gli occhi aperti.
"Emma, ti dispiace se vado di sopra?" farfuglia in modo parecchio confuso, credo che sia meglio che vada a riposarsi un po'.
Dovrei farlo anche io in realtà.
"Tranquillo" accenno un sorriso, ma che non credo che riesca a vederlo. Ha socchiuso leggermente gli occhi, le sue guance invece si sono tinte leggermente di rosso.
"Lo accompagno di sopra" interviene Griffin per poi caricarsi in spalla Josh, li osservo mentre le loro figure scompaiono lungo le scale che portano al piano superiore.
Mi abbandono con la schiena contro lo schienale imbottito del divano, cerco di distendere le gambe per stiracchiarle un po'.
Sembrano essere intorpidite, non credo di essere in grado di camminare al momento.
"Il tuo ragazzo ti ha abbandonata eh?" domanda sarcastico Bryce, un sorrisetto beffardo si fa spazio sulle sue labbra.
"Non è il mio ragazzo" sbuffo.
"Josh di solito è più veloce a fidanzarsi" cerca di punzecchiarmi lui, non ho idea di quale risultato voglia ottenere dicendomi questo.
"È appena uscito da una relazione e lo sono anche io, non so se io sia pronta o meno ad avere un altro ragazzo" mi lascio sfuggire un po' troppo, spero che Bryce non si metta a fare tante domande. Mi sento come se non avessi alcun freno alla mia lingua e questo potrebbe costituire un gran bel problema.
"Luke?" domanda Bryce, il solo udire il suo nome mi fa accapponare la pelle. Mi ero quasi dimenticata che Bryce già sapesse qualcosa, mi limito a annuire senza aggiungere altro.
"Quanto ci sei stata?" continua lui.
"Un bel po', ma non ho voglia di parlarne" borbotto, spero che stavolta capisca. Sento come se mi mancasse l'aria, cerco di espirare e inspirare profondamente per aiutarmi.
Non ottengo chissà quale risultato.
"Vuoi che ti accompagni fuori?" Bryce sembra notare subito il mio disagio, a volte penso che possa leggermi nella testa.
"No, tranquillo" scuoto la testa.
"Dai Emma" si alza e mi tende una mano per aiutarmi a mettermi in piedi, la guardo incerta sull'andare con lui o meno. Che faccio?
"Ti prendo in spalla" ghigna lui.
"Posso camminare da sola" mi alzo sollevando entrambi le mani in segno di resa, le mie gambe sembrano così molli. È come se facessi una fatica assurda a posizionare un piede di fronte all'altro.
"Aspetta" prima che io me ne possa accorgere, Bryce mi cinge la vita con un braccio per aiutarmi a mantenermi dritta.
Non so come, raggiungiamo uno dei tanti lettini a bordo della piscina esterna.
L'aria fresca mi regala subito un po' di sollievo, mi accascio piano sulla sdraio. Bryce si mette seduto accanto a me, non c'è poi così tanto spazio perciò le sue gambe sfiorano appena le mie.
"Ti senti meglio?" mi domanda.
"Un po'" appoggio i gomiti sulle ginocchia e mi prendo la testa fra le mani, non ne vuole proprio smettere di continuare a pulsare.
Chiudo per un secondo le palpebre, ho bisogno di riposare gli occhi anche solo per un attimo.Mi sveglio di soprassalto, credo di aver fatto un qualche incubo che, a dire il vero, non ricordo minimamente. Ho il respiro affannato e il battito accelerato, ma non riesco proprio a ricordare cosa stessi sognando.
Mi rendo conto di essere nella mia stanza, mi volto per capire se sull'altro letto ci sia Clary o meno. Non c'è traccia di lei.
Come sono arrivata qui?
Mi ricordo di aver chiuso gli occhi mentre ero in giardino con Bryce, devo essermi addormentata e sarà stato per forza lui a riportarmi nella mia stanza.
Mi porto una mano alla fronte, la testa ha smesso finalmente di martellarmi. Ho la gola leggermente secca, ho bisogno di bere dell'acqua. Decido di scendere in cucina, devo ricordare di tenere una bottiglietta d'acqua sul mio comodino per non essere costretta a dover scendere, e poi di conseguenza salire nuovamente, tutte quelle scale.
Mi trascino al piano inferiore, riesco a raggiungere la cucina nonostante questa villa sia paragonabile ad un labirinto. Mi avvicino al frigo e ne spalanco lo sportello, la luce fioca e bianca che emana mi da quasi fastidio agli occhi. Afferro la bottiglia d'acqua e ne verso un po' in un bicchiere, lo porto subito alle labbra.
Ne avevo davvero bisogno.
Un rumore secco attira la mia attenzione, sobbalzo e mi volto di scatto cercando di individuarne la fonte.
"Merda" avverto una voce alle mie spalle.
"Bryce?" domando titubante, non riesco a vedere nulla per via del buio profondo che avvolge la stanza.
Penso però di aver riconosciuto la sua voce.
"Emma, che ci fai qui?" si avvicina, ora riesco a scorgere il suo profilo. È lui.
"Avevo sete" faccio spallucce, mi appoggio con il bacino contro il ripiano del tavolo.
"Cosa era quel rumore?" chiedo poi.
"Mi è caduto il cellulare" continua a osservare lo schermo del suo telefono per accertarsi che non vi siano dei graffi.
Mi supera urtando la mia spalla e si avvicina al frigo per bere un po' d'acqua anche lui.
"Sei stato tu a portarmi di sopra?" gli chiedo tutto d'un fiato, ma credo che la risposta sia già più che evidente.
"Sì, ti sei addormentata sul lettino" ridacchia.
"Oh, mi dispiace" scuoto la testa.
"Pensavo fossi più leggera" mi stuzzica, mi ha dovuta portare in braccio? Che domanda stupida, è ovvio. Resto imbambolata senza sapere cosa dire in risposta.
"Stavo scherzando eh" aggiunge poi, crede che io me la sia presa per la sua battuta. Non è questo il punto, è proprio la sua presenza a mettermi in difficoltà a volte.
"Io non.. sono stanca e non riesco a mettere due parole in fila" mi giustifico.
"Come fai a reggere così bene l'alcool?" cerco di sviare l'argomento della conversazione su altro.
"Sono abituato" fa spallucce.
"Non ho bevuto molto comunque" aggiunge.
Con un passo si avvicina a me, questa improvvisa vicinanza mi fa sentire in imbarazzo. Do la colpa all'alcool, in questo momento sembro davvero un'idiota.
"Mi sembra che tu stia meglio" solleva un sopracciglio, fa scontrare i suoi occhi color nocciola con i miei.
"Sì" rispondo, mi rendo conto di star quasi trattenendo il respiro. Ma che mi prende?
Mi mordicchio nervosamente il labbro, voglio proprio sgattaiolare via da questa situazione.
È tutto così strano. Ecco "strana", è la parola più adatta a descrivere come mi sto sentendo.
"Emma" la sua voce mi distoglie dai miei pensieri confusi e contorti.
"Sì?" sollevo il mento tornando a guardarlo.
Allunga la sua mano verso il mio viso, mi ritrovo a trattenere il respiro ancora una volta.
Le sue dita sfiorano piano il mio zigomo, mi sforzo di sembrare calma e controllata. Non capisco che diamine mi stia succedendo, davvero essere ubriachi fa questo effetto?
"Avevi il mascara colato" ritira la sua mano.
"Oh" abbasso lo sguardo mordicchiandomi l'interno della guancia.
"Meglio andare a dormire" taglia corto lui. Dovrei ringraziarlo per avere messo fine a questa strana situazione, ma ho come la sensazione che sarei voluta restare ancora a parlare con lui.
Okay, ho bisogno di dormire.
Decisamente.
"Sì buonanotte" mi affretto a rispondere, mi incammino lungo le scale.
Per via del buio pesto, è davvero difficile riuscire a individuare i gradini.
Riesco a salire senza cadere, mi congratulo con me stessa per non essere rotolata addosso a Bryce per l'ennesima volta.
Mi avvicino a una delle tante porte del corridoio, appoggio la mano sulla maniglia.
"Emma" Bryce mi chiama alle mie spalle, la mia testa si volta di scatto verso di lui.
"Quella è la mia stanza" ridacchia.
"La tua è la porta accanto" scuote la testa e mi indica con il cenno del mento l'ingresso della camera in cui dovrei dormire io, un'aria divertita si fa spazio sul suo volto.
"Oh" mi sposto immediatamente.
"So che avresti preferito dormire con me, ma non si può" mi fa l'occhiolino.
"Ma che dici!" sbuffo aprendo la porta della mia stanza, questa volta è quella giusta.
"Buonanotte" ride di gusto lui.
"Buonanotte" borbotto in risposta.Nuovo capitolo! La vacanza è appena iniziata, cosa succederà nei prossimi giorni a Las Vegas? Beh Emma e Bryce si ritroveranno soli molto spesso, ma cosa accadrà fra loro?
E Josh? Ufficializzerà la sua relazione con Emma o ha ancora la testa presa dalla sua ex?
Chissà! Per avere le risposte a queste domande dovrete continuare a leggere la storia che spero che vi stia piacendo🤍
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FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...