Capitolo 24

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"I ragazzi hanno proposto di andare in un locale qui vicino stasera" Clary rientra nella nostra stanza. Abbiamo finito da poco di cenare, mi sono distesa sul letto con la speranza di riposarmi un po'.
"Sono stanchissima" sospiro, mi rigiro a pancia in su con il telefono fra le mani.
"Però vengo" aggiungo poi, non ho la minima intenzione di passare il resto della serata tutta sola in questa enorme villa.
Finalmente ho sistemato i miei vestiti nel guardaroba, mi avvicino in cerca di qualcosa da indossare. Il mio sguardo ricade subito su quel vestito, quello che ho scelto due giorni fa al centro commerciale.
Lo afferro senza rimuginarci ulteriormente. Lo indosso, poi mi avvicino allo specchio per truccarmi un po'. Mi ritrovo a ripensare a Josh, sarei davvero curiosa di sapere con chi stesse parlando. Non credo però di essere nella posizione di fargli domande, in fondo non stiamo insieme. Ci siamo solo baciati un paio di volte, non c'è nulla di ufficiale fra noi.
Sospiro e continuo a stendere il mascara sulle mie ciglia, sposto verso l'alto lo scovolino nel tentativo di incurvarle maggiormente.
Frugo nella mia borsa dei trucchi in cerca di qualcosa da mettere sulle labbra, ne estraggo un gloss trasparente.
"Ho sentito dire da Bryce che Daisy arriverà prima di quanto previsto" sbuffa Clary, la osservo dal riflesso dello specchio.
"Ma davvero?" borbotto in risposta.
Avrei preferito che venisse Cynthia al posto suo, lei è davvero carina e simpatica. Mi avrebbe fatto piacere passare del tempo insieme a lei per conoscerla meglio.
"Già, i ragazzi stavano pensando a dove farla dormire" fa spallucce Clary.
"Penso che starà con Bryce" aggiunge poi.
"Oh" una smorfia si dipinge sulle mie labbra, non che mi importi particolarmente che quei due passino insieme la notte.
È la sua presenza ad infastidirmi. Tutto qua.
"Sono pronta" affermo non appena termino di pettinarmi i capelli, ho deciso di lasciarli mossi. Con questo caldo, proprio non ho voglia di accendere il ferro o la piastra per acconciarli.
"Anche io" Clary mi fa segno di seguirla fuori dalla stanza. In men che non si dica, raggiungiamo i ragazzi fuori in giardino.
Noto subito, al di là del cancello, una macchina nera laccata con i vetri oscurati. Non ci posso credere, non ne ho mai vista una dal vivo.
"Avete chiamato una limousine?" domanda Clary, è incredula quanto me.
"Almeno riusciremo ad entrarci tutti" le fa l'occhiolino Jaden.
Ci avviciniamo alla macchina lussuosa, apriamo le portiere che permettono di prendere posto all'interno dell'enorme abitacolo. L'interno è moderno, i sedili sono davvero morbidi e ben imbottiti. Delle luci psichedeliche colorate illuminano il tutto, ogni cosa è curata nel minimo dettaglio.
Il veicolo si arresta, ci lascia di fronte a un locale che è a dir poco enorme. Cerco di mettere a fuoco la scritta luminosa sull'insegna, assottiglio gli occhi per riuscire a distinguere una lettera dall'altra.
'Omnia' riesco finalmente a leggere. C'è una coda lunghissima fuori dall'entrata, dei buttafuori sono intenti a controllare i nomi scritti sulla lista fra le loro mani.
"Noi entriamo dal retro" Josh sembra leggermi nel pensiero, mi fa l'occhiolino.
Il Josh misterioso di qualche ora fa, ha lasciato nuovamente spazio al solito ragazzo solare e simpatico. Magari mi sono preoccupata fin troppo per qualcosa di inutile.
"Questo non è nulla rispetto al posto in cui andremo domani" aggiunge poi, un sorrisetto beffardo si fa strafa sulle sue labbra.
"Cioè?" domando titubante.
"Un rave, ci saranno un sacco di dj famosi e sarà a tema" mi spiega.
"Non posso dirti altro, sarà una sorpresa" aggiunge poi con aria misteriosa, ha appena aumentato a dismisura la mia curiosità.
"Non sono mai stata ad un rave" ammetto, non ho idea di cosa si dovrebbe indossare.
"Ragazzi andiamo" la voce di Jaden attira la mia attenzione, ci fa segno di seguirlo verso la facciata posteriore del locale.
Uno dei buttafuori ci lascia passare da un'entrata secondaria, spinge con forza la pesante porta in ferro.
"Forza, da qui avrete accesso al prive che avete prenotato" l'uomo ci intima di sbrigarsi.
Mi ritrovo catapultata all'interno di qualcosa che non sarei stata in grado nemmeno di immaginare. Resto quasi senza fiato di fronte allo spettacolo che mi ritrovo davanti agli occhi, in realtà non riesco neanche a trovare delle parole per descriverlo. Ci sono luci colorate ovunque, dei giganti anelli luminosi sovrastano la sala. C'è del fumo un po' ovunque, la musica è così alta da farti perdere la percezione della realtà. C'è una marea di gente accalcata all'interno della pista, si dimenano l'uno sull'altro. Ci saranno centinaia, forse un migliaio di persone. Immagino quanto si possa sentire caldo lì in mezzo, non mi piace stare così appicciata a degli estranei.
Il nostro prive è leggermente sopraelevato rispetto alla pista da ballo, si riesce addirittura a vedere l'enorme consolle da qui.
Mi sembra che stia trasmettendo della musica techno che non è proprio il mio genere preferito, ma non me la cavo poi così male a ballarla. Ci accomodiamo sul divano prenotato per noi, ai nostri piedi vi è un tavolo dipinto di un nero laccato al limite con il blu notte. Un ragazzo, che indossa una maglietta con il nome del locale impresso sopra, si avvicina per portarci vari secchielli contenenti delle bottiglie immerse nel ghiaccio.
Immagino che stasera si berrà. E non poco.
L'ultima volta mi sono addormentata su un lettino con Bryce, stavolta spero di riuscire a non finire in quelle condizioni.
Josh solleva una delle bottiglie, la apre facendo saltare in aria il tappo in sughero. Comincia a versare il liquido nei bicchieri disposti attorno al tavolo, ognuno ne solleva uno e se lo porga alla bocca.
"È prosecco?" domanda Clary.
Il sapore non è poi così male, sicuramente è meglio di quel liquido amaro che sono stata costretta a ingoiare l'ultima volta.
Forse era gin, o forse vodka liscia.. a dire il vero non ricordo molto bene cosa fosse.
"Sì" risponde Griffin.
Ne prendo un altro bicchiere, non sembra poi così forte questo alcolico.
"Vacci piano, non vorrei essere costretto a portarti in braccio" Bryce si avvicina al mio orecchio, la mia pelle si ricopre di brividi.
Sarà per via del mio vestitino, mi copre davvero poco e qui dentro fra freddo.
Sì Emma, fa davvero freddo.
"Stasera farò la brava" ridacchio divertita.
Da dove mi è uscita questa risposta? Forse questo prosecco non è poi così leggero come credo, nel dubbio ne bevo altri tre bicchieri senza pensarci due volte.
Ciò che succede a Las Vegas resta qui, no?
Credo che sia così il detto.
Questo non significa che io possa fare l'idiota con uno che neanche mi piace, mi innervosisce e basta. È solo questo.
"Ti va di ballare?" mi domanda Josh, appoggia le sue mani sui lati del mio bacino. Il tessuto del mio vestito è molto sottile, riesco a percepire il calore delle sue dita.
"Sì" annuisco.
Mi lascio trascinare al centro dalla pista. Un po' per via dell'alcool e un po' a causa di questa musica rimbombante, mi sento come se non avessi controllo sul mio corpo. Cerco di muovermi a ritmo di musica, è come se i bassi risuonassero nella mia testa e nel mio torace.
"Emma non muoverti così" grugnisce Josh, mi rendo conto solo adesso di star muovendo il mio bacino contro il suo.
"Oh scusami" mi stacco dal suo corpo.
"Non ti ho mica detto di smettere" ridacchia lui attirandomi ancora a sé, il suo sguardo cade immediatamente sulle mie labbra.
Mi soffermo ad osservare i suoi occhi, sono leggermente arrossati. Josh a quanto pare, come me del resto, non riesce proprio a reggere gli effetti dell'alcool.
Siamo entrambi abbastanza fuori di testa? Non ho idea di come possa andare a finire questa serata, ho bisogno di tornare in me.
Avverto qualcosa di unico e morbido nell'incavo del mio collo, Josh mi sta lasciando una serie di baci proprio in quel punto. Si sposta poi sul contorno della mia bocca, preme infine le sue labbra sulle mie. Senza riflettere, mi viene d'istinto da schiudere le labbra per lasciargli approfondire il bacio. La sua lingua si scontra con la mia, questa volta in modo più insistente rispetto alle altre volte. Non mi curo più delle centinaia di persone intorno a noi, le mani di Josh scorrono sulla mia schiena per poi posarsi sulla pelle lasciata scoperta dal profondo scollo del mio vestito. Si stacca per un istante, mi morde piano il labbro inferiore. Torna poi a baciarmi, avverto le sue dita fra i miei capelli. Mormora qualcosa di incomprensibile contro le mie labbra, non credo che sia il caso di chiedergli di ripetere.
"Av.." biascica per poi ritornare a baciarmi, non mi lascia il tempo né di dire nulla né di riflettere su ciò che ha farfugliato.
Si avventa nuovamente sulle mie labbra, non esista neanche un istante per approfondire il bacio.
Sento qualcosa che vibra contro il mio ventre, credo proprio che sia il cellulare di Josh. Si stacca di fretta dalla mia bocca, mi lancia una fugace occhiata di scuse. Non riesco a realizzare cosa stia succedendo, la mia vista leggermente ovattata di certo non aiuta.
"Io devo andare" biascica Josh in modo confuso, non riesce a staccare gli occhi dallo schermo di quel maledetto aggeggio.
Mille dubbi mi frullano per la testa.
E se avesse un'altra? In realtà non ho alcun diritto su di lui, non siamo nulla.
Sono curiosa di sapere chi sia questa misteriosa persona che lo chiama da oggi pomeriggio. Non è il suo manager.
Di questo ne sono sicura.
Sono da sola in mezzo alla pista da ballo, sono completamente circondata da sconosciuti. Me ne rendo conto solo adesso, tento di individuare il prive dove è rimasto il resto dei ragazzi. Non riesco a vedere nulla.
Sbuffo sonoramente e mi metto a vagare senza meta per questa enorme sala. Sobbalzo non appena avverto due mani che mi afferrano dalla vita, mi volto di scatto. Un'espressione allarmata si dipinge immediatamente sul mio viso. È Bryce.
Possibile che mi colga sempre alle spalle?
"Non volevo spaventarti" sogghigna lui.
Però è bello quando sorride, questo non posso proprio fare a meno di ammetterlo.
È colpa dell'alcool, sì decisamente.
"Ma lo hai fatto" metto il broncio.
"Perché sei da sola?" domanda in modo lecito, in effetti credo di star facendo l'ennesima figura dell'idiota di fronte ai suoi occhi.
"Josh è sparito" faccio spallucce.
Bryce è il suo migliore amico, potrei provare ad estorcergli qualche informazione. Abbasso per un attimo lo sguardo sulle mie gambe, le sento così leggere che mi sembra di star volando.
"Sai chi lo sta chiamando?" sputo tutto d'un fiato, spero che Bryce possa soddisfare la mia curiosità una volta per tutte.
"No" scuote la testa poco convinto lui.
"Non ti credo" incrocio le braccia al petto, per una frazione di secondo perdo l'equilibrio.
"Emma" sospira Bryce, le sue mani finiscono prontamente all'altezza del mio bacino.
"Cosa devo fare con te?" borbotta poi.
"Josh ha un'altra?" chiedo ignorando totalmente ciò che ha appena detto.
"Cosa?" sgrana gli occhi lui, a quanto apre la mia domanda lo ha colto di sorpresa.
"Non che io sappia" scuote poi la testa. Sembra sincero, decido di farmi andare bene la sua risposta. Da sobria, scaverò più a fondo su questa questione. Voglio sapere.
Josh è così carino nei miei confronti, stento a crede che stia facendo il doppio gioco con un'altra ragazza.
"Emma, cavolo" sbotta Bryce, non riesco proprio a camminare dritta. Continuo a sbandare costringendolo ad aiutarmi a mantenermi in piedi.
Cosa mi ha detto la testa questa sera?
"Siediti qui" Bryce mi fa segno di accomodarmi su una poltrona imbottita, non so in che parte del locale siamo finiti.
"Perché?" piagnucolo senza motivo.
"Emma, non ho voglia di fare il babysitter" sembra che si stia spazientendo, ma non ha tutti i torti in realtà.
"Uffa" metto ancora una volta il broncio, decido di sedermi senza obiettare ancora.
"Vado a prenderti un bicchiere d'acqua, aspettami qui e non fare cose stupide" dal suo tono di voce sembra piuttosto irritato.
Assumo una posizione più comoda sulla poltrona, reclino la testa all'indietro fino a toccare lo schienale. Sposto il mio sguardo in vari punti della discoteca, ma è davvero impossibile riuscire a individuare Josh in mezzo a tutta questa gente.
"Biondina" un gruppo di ragazzi, non riesco a distinguere se siano tre o quattro, si avvicina a me con fare scherzoso.
"Non sono bionda" dico senza pensare.
"Che ci fai qui tutta sola?" domandano, si accostano alla poltrona sulla quale sono seduta. Sono troppo vicini per i miei gusti.
"Non sono sola" ribatto farfugliando, non credo che siano riusciti a capire cosa io abbia detto.
"Vieni a ballare?" mi domanda uno dei tre. Ha i capelli biondi leggermente spettinati, è molto alto e indossa una camicia bianca inamidata.
"No, grazie" cerco di rifiutare l'invito in modo cortese, ma non sembra funzionare.
"Dai vieni" insiste ancora il biondo, mi porge una mano che io osservo riluttante.
"Sono stanca" sospiro senza accennare di alzarmi, pur volendo non sarei in grado di farlo. Dove è finito Bryce?
"La nottata è lunga, ho qualcosa per farti passare la stanchezza" mi fa l'occhiolino il ragazzo. Possibile che più io lo rifiuti, più lui continui a insistere?
Comincia a frugare nelle sue tasche, estrae una bustina trasparente che contiene qualcosa che non riesco minimamente a mettere a fuoco.
"Lontani dalla mia ragazza" riconosco subito la voce di Bryce, guarda i ragazzi con superiorità e gli fa segno di andarsene con la mano.
"Io non.." sto per obiettare, ma mi interrompe.
"Scusa amico, non sapevamo che fosse fidanzata" si scusano i ragazzi prima di sparire fra la folla.
"Quale parte di non fare cose stupide non hai capito?" borbotta Bryce porgendomi il bicchiere d'acqua che tiene fra le mani.
"Non sono la tua ragazza" alzo gli occhi al cielo, porto poi io bicchiere alle mie labbra.
"L'ho detto per farli andare via, non bere più Emma perché sei davvero insopportabile da ubriaca" sbuffa poi.
"Ho già avvertito gli altri, ti porto a casa" sembra più un ordine che una domanda.
"Okay" mi limito a rispondere.
In effetti, date le mie condizioni, non ho voglia di star qui ancora.
"Andiamo" mi porge la mano, la osservo qualche secondo prima di decidermi ad afferrarla.
"Josh lo sa?" domando in modo spontaneo.
"Sì" annuisce lui, mi aiuta a camminare fino all'uscita del locale.
"Cosa ha detto?" ritento.
"Ha solo annuito, stava parlando al telefono" si passa una mano fra i suoi capelli scuri, si scompiglia leggermente il suo ciuffo nero.
"Ecco il taxi" Bryce mi fa segno di seguirlo fino al veicolo, mi metto subito comoda all'interno dell'abitacolo. Le mie palpebre si fanno subito pesanti, cerco di sforzarmi invano di non addormentarmi qui dentro.
Mi lascio cadere con la testa sulla spalla di Bryce, non ho la forza di spostarmi da qui.

La serata non è finita, continuerà nel prossimo capitolo perciò tenetevi pronti!🤍
Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto, mi sono ispirata a un locale che è veramente a Las Vegas.
Josh è sempre più misterioso, secondo voi cosa gli sta succedendo? Chi è la persona che continua a chiamarlo al telefono?
E Bryce? Come mai si preoccupa tanto per Emma? Perché sta con il suo migliore amico oppure tiene veramente a lei?

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