Capitolo 48

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"Potresti non parlare? La tua voce mi fa saltare i nervi davvero, sta zitta" Daisy si mette in mezzo come sempre, non riesce proprio a evitare di rivolgersi a me in questo modo.
Che cosa le ho fatto?
Lei non sa nulla di me e Bryce, non capisco perché provi tutto questo astio nei miei confronti. Anche se sapesse qualcosa, ma ne dubito fortemente, lei non è la sua fidanzata e sta con lui solo per andarci a letto.
Deve lasciarmi in pace, non sono proprio dell'umore di sopportare le sue sbroccate.
"La smetti?" interviene Bryce girandosi verso lei, adesso finge anche di preoccuparsi per me. Come attore non è niente male.
"Sai che c'è? Vaffanculo" sbotto e mi alzo di colpo dal divano. Detesto Daisy e non voglio avere vicino quei due, non sopporterei ulteriori baci fra loro.
"Emma" Bryce si alza di colpo e inizia a seguirmi lungo il corridoio, accelero il passo sperando che non mi raggiunga e che nessuno si accorga che lui mi stia correndo dietro.
"Che cosa vuoi?" mi ritrovo con le spalle contro il muro e il suo viso a pochi centimetri di distanza dal mio. Le sue mani invece sono poggiate sui miei fianchi, le scosto subito.
"Che hai?" domanda.
Davvero ha il coraggio di chiedermelo?
"Torna a infilare la lingua in bocca a lei e lascia stare me" tento di dimenarmi, ma lui tiene le sue mani strette all'altezza della mia vita.
"Emma" sbuffa lui.
"Lasciami stare" ribatto a denti stretti.
"No" replica con fermezza, sto davvero perdendo la poca pazienza che ho.
"Bryce, per favore levati" insisto, sento che mi stanno salendo le lacrime agli occhi e non ho la minima intenzione di scoppiare a piangere di fronte a lui. Non lo farò.
"L'hai baciata, dopo ciò che è successo fra noi. Sei solo uno stronzo" sputo tutto d'un fiato.
"Tu non hai capito proprio niente di me" sospira lui con un'espressione frustrata dipinta sul suo volto, si guadagna un'occhiata torva da parte mia. Non so neanche come siamo arrivati a intraprendere questo discorso, ma ho il presentimento che non andrà a finire bene.
Io penso di aver capito tutto al contrario di come dice lui, ormai so come è fatto.
È uno stronzo, punto.
"Tra noi non si può" ribatte ancora una volta.
"Allora perché mi hai baciata?" sto trattenendo a stento le lacrime, cerco di non alzare troppo il tono di voce perché temo che qualcuno possa sentire cosa stiamo dicendo.
"Mi stavi appicciata!" sbotta lui, quindi a quanto dice la colpa sarebbe solo la mia.
"Tu mi stuzzichi di continuo, ma non mi sembra che io ti salti addosso ogni volta" sputo tutto d'un fiato, mi sento come se mi fossi appena tolta un macigno di dosso.
"Di sicuro non vengo a strusciarmi addosso a te, Emma sono un ragazzo è normale che poi io reagisca in quel modo" risponde con tono ovvio, quindi avrebbe baciato chiunque altra ci fosse stata al mio posto.
Fantastico.
Me lo ha confermato ancora una volta, peccato che questo concetto non mi voglia entrare in testa. Le sue parole mi arrivano dritte come un pugno allo stomaco, mi sforzo di mascherare in ogni modo il fastidio che sto provando.
"Tanto per te una ragazza vale l'altra, no?" una risata amara lascia le mie labbra. Sono stata una stupida a credere, anche per un secondo, che ci potesse essere qualcosa di più fra noi.
"Ti sei fatta un'idea totalmente sbagliata di me" insiste ancora, non sono affatto d'accordo.
Si è dimostrato per quello che è, uno stronzo e in più è terribilmente menefreghista. Agisce d'istinto, sempre, e non si preoccupa mai di riflettere sulle ripercussioni delle proprie azioni, si pente solo a cosa fatta.
C'è solo una persona a cui tiene davvero è quella non sono io, ma è Josh.
"Non penso proprio" non riesco neanche a guardarlo negli occhi, interrompo il contatto visivo fra noi abbassando lo sguardo.
"A te non importa niente di me, ma in fondo non ti importa nulla di nessuna ragazza" scrollo le spalle e tento ancora di liberarmi dalla sua presa, ma lui proprio non ne vuole sapere di lasciarmi andare.
"Non mi importa di te?" ribatte in modo sarcastico riprendendo le mie parole. Mi guarda come se avessi appena detto un'immane assurdità, ma io lo penso davvero altrimenti non lo avrei detto.
A lui non frega nulla di me e non capisco perché, nonostante questo, lui continui a essere sempre presente nella mia testa.
"Ma se ho sempre cercato di capirti, ogni volta che hai avuto bisogno di qualcuno chi c'era accanto a te Emma?" ora sembra davvero arrabbiato. Non posso negare che mi sia stato accanto a ogni sbronza e ogni volta che sono stata travolta dai ricordi, a ogni attacco di panico lui è stato vicino a me.
In parte, ma solo in parte, è vero.
"Però mi hai usata" obietto.
"Non ti ho mai usata" ribatte infuriato, non capisco perché se la stia prendendo così tanto.
"Mi sono comportato da stronzo tante volte in vita mia, forse anche con te, ma non ti ho mai usata" aggiunge, dallo sguardo sembra che sia sincero.
Non so più cosa pensare a questo punto.
"Secondo quella tua testolina chi è stato a dire mille volte a Josh di non farti soffrire?" so bene che non sta mentendo, mi ricordo quella conversazione fra loro due che ho origliato durante la vacanza a Las Vegas.
"Perché l'ho fatto secondo te?" continua, questa volta non so davvero cosa rispondere.
"Non lo so" sospiro.
"So solo che a te importa soltanto di divertirti con la tua amichetta, non ti preoccupi di come possa rimanerci io ogni volta che ti vedo insieme a lei" aggiungo acida.
Forse ho detto troppo.
"Emma" mi richiama lui, allunga una mano verso il mio viso e posa le due dita sotto il mio mento per far scontrare i suoi occhi con i miei.
"Non è come credi" ripete ancora una volta.
Non devo lasciarmi confondere, devo guardare i fatti in modo oggettivo e lui sta chiaramente giocando con me. Non nego che in fondo un po' ci tenga a me, ma non nel senso che vorrei io. Le cose stanno così e devo ficcarmelo nella testa una volta per tutte.
Sono confusa, anche i miei pensieri lo sono. Quando si tratta di lui, a quanto pare, cambio idea da un minuto all'altro.
"Non si può, lo vuoi capire?" sbotta frustrato, credo che si stia riferendo a un'ipotetica relazione fra di noi. Già lo so, non ho bisogno che continui a ripeterlo ogni volta.
"Okay" incrocio le braccia al petto.
"Perché devi rendere le cose così complicate?" mi chiede lui con tono ovvio, mi afferra per un braccio e apre con un calcio la porta più vicina. Mi ritrovo in una stanza della villa che non ho mai visto prima d'ora, è una sorta di sala per studiare e non credo che i ragazzi ne usufruiscano molto spesso. A dire il vero, non credo di averli mai visti né studiare né con un libro in mano. Forse l'unico ad entrare qui è Griffin, da quanto ho capito sta studiando medicina frequentando i corsi telematici.
Sento lo sguardo di Bryce che brucia sulla mia pelle, mi volto e incontro i suoi occhi color nocciola. Non riesco davvero a capire cosa gli stia passando per la testa, sembra combattuto riguardo qualcosa.
"Perché siamo qui?" sbuffo.
"Non voglio rischiare che qualcuno senta delle conversazioni che non dovrebbe" borbotta.
"Non c'è nient'altro da dire, perciò posso anche andarmene" mi volto in direzione della porta, ma lui mi ferma afferrandomi per un braccio.
Ancora?!
"La smetti di fare così?" sospira.
"Così come?" lo guardo di sbieco.
"Devi finirla di creare casini, mi stai mettendo in una situazione schifosa Emma" sputa tutto d'un fiato, credo che si stia riferendo al fatto di essere costretto a mentire a Josh.
"Ti ci sei messo da solo" sto alzando troppo la voce, mi sforzo di ricompormi.
Le immagini di lui che bacia Daisy si ripropongono nella mia mente, questa stanza comincia a starmi stretta. Ho bisogno di uscire e di prendere una boccata d'aria fresca e, soprattuto, necessito di stare lontana da lui per un po'.
"Dove vai?" chiede mentre abbasso la maniglia per uscire da qui, continuo a dargli le spalle e non mi volto nemmeno verso di lui.
"Via" richiudo la porta alle mie spalle.
Torno in salotto per salutare i ragazzi, in questo momento ho davvero bisogno di andarmene da qui.
"Io vado" dico non appena metto piede nel salone, con la coda dell'occhio riesco a vedere Daisy che mi guarda in cagnesco. Spero per lei che non le venga in mente di iniziare di nuovo a infastidirmi, non le conviene proprio.
"Dov'è Bryce?" chiede subito.
"Non lo so" mento.
"Vuoi che ti accompagni?" propone Clary.
"No, tranquilla" accenno un sorriso, ma mi pento subito dopo di non avere accettato il suo passaggio. Non ho la minima idea di dove andare visto che non ho una macchina, a volte prendo delle decisioni triplo avventate.
Stupida me.
Esco dalla villa e faccio la prima cosa che mi passa per la testa, estraggo il cellulare dalla mia testa e vado a ricercare il contatto di Ryland.
'Hai da fare?'
Scrivo velocemente.
'No, perché?'
La sua risposta arriva dopo qualche secondo, credo che fosse già online per qualche motivo.
'Non te lo chiederei se non fosse urgente, ma ho bisogno di scappare dalla Sway'
Decido di non rivelare troppo.
'Arrivo'
Mi scrive subito lui.

"Hey grazie" monto in macchina di Ryland, è arrivato fin qui a bordo di una decappottabile di un rosso fiammeggiante che di certo non passa inosservato.
"Mi stavo annoiando" fa spallucce lui.
"Dove si va?" chiede poi.
"Dove vuoi, ma lontano da qui" sospiro.
Lui annuisce e mette in moto il veicolo, inserisce la seconda e comincia ad aumentare le marce andando sempre più veloce.
"Che è successo?" domanda lecitamente, in effetti l'ho fatto venire fin qui e mi sarei dovuta aspettare che me lo avrebbe chiesto.
"Daisy" mento.
Che poi non è del tutto una bugia, lei riesce davvero a farmi saltare tutti i nervi e a perdere la calma in un istante.
"Che ha fatto?" indaga lui.
"Ha sempre qualcosa da ridire, non sopporto più le sue stupide battute" almeno questo lo penso davvero.
"Di solito, quando le ragazze si comportano in questo modo, è per gelosia" commenta lui.
"Perché dovrebbe esserlo?" ribatto.
"Questo dovresti saperlo tu" ridacchia lui.
"Comunque siamo arrivati" annuncia e ferma la macchina in un ampio parcheggio di fronte a una spiaggia molto piccola, ma carina.
"Dove siamo?" domando guardandomi intorno, la sabbia è bianca e l'acqua sembra davvero limpida. Una serie di palme contornano la piccola baia, penso di non aver mai visto questo posto prima d'ora.
"È una baia privata" mi spiega lui.
"E possiamo entrarci?" domando.
"La mia famiglia abita in questo quartiere" lui fa un'occhiolino nella mia direzione.
Per fortuna ho ancora il costume sotto, non vedo l'ora di fare il bagno in quell'acqua così pulita. La baia è quasi deserta, ci siamo solo noi e una coppia di signori molto più in là.
Ryland si sfila la maglietta e resta soltanto con i pantaloncini del costume blu, anche io faccio lo stesso e rimango con addosso solo il mio costume intero.
"Dai vieni" mi fa segno di seguirlo fino alla riva del mare, metto un piede nell'acqua per capire quanto sia fredda.
Lui invece si tuffa immediatamente, si immerge nell'acqua ed esce qualche secondo dopo con il corpo zuppo dalla testa ai piedi.
"Forza" mi schizza ridacchiando.
"È fredda" metto il broncio.
"Dai" mi afferra per la mano e mi porta dove l'acqua mi arriva all'altezza della vita.

"Siamo stati un sacco in acqua" Ryland controlla l'orario sul display del suo cellulare non appena ci stendiamo sull'enorme telo da mare che ha portato lui.
"Già" annuisco e afferro il mio telefono, vedo che ho un messaggio non ancora letto. È da parte di Bryce, il cuore inizia a martellarmi nel petto non appena leggo il suo nome.
'Vedo che non hai perso tempo neanche tu'
Ha scritto solo questo, a quanto pare mi ha vista mentre me ne sono andata con Ryland.
Non deve importargli.
'È un mio amico e comunque sono libera di fare ciò che voglio, evita scenate di gelosia perché siamo amici e non ne hai motivo'
Digito sulla tastiera, lo provoco un po'.
'Allora tu non hai diritto di venirmi a dire più nulla riguardo a me e Daisy'
È davvero incredibile, spero di cuore che non stia facendo sul serio. L'ha baciata di fronte ai miei occhi più e più volte, non capisco quale sia il suo problema adesso. Sono a mare con un amico, le due cose non sono neanche lontanamente equiparabili.
Adesso si comporta come se fosse geloso?
No, non credo che si tratti di gelosia. Credo solo che, in quanto ragazzo, gli dia fastidio pensare di non essere l'unico ad avere un certo effetto su di me.
Che idiota.
'Non ho parole, giuro'
Mi sta facendo uscire di testa, davvero.
'Dove sei?'
Chiede poi, ma decido di non rispondergli.
"Ho fame" sbuffo non appena avverto il mio stomaco che brontola, porto una mano all'altezza del mio ventre.
"Andiamo in quel chiosco" proporne Ryland, annuisco sorridente in risposta.

Ecco qui un nuovo capitolo, spero tanto che vi sia piaciuto. Emma e Bryce hanno parlato, ma non sono riusciti a chiarire molto. Lui la lascia con una serie di frasi a metà, lei è convinta che a lui non importa nulla di lei se non di usarla come fa con tutte le altre ragazze.
Quale sarà la verità?
Nel prossimo capitolo arriverà la festa alla Hype House e non sarà una 'semplice festa', al contrario ne succederanno delle belle.
Siete pronte?🤍

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