"Dai Josh" ridacchio non appena mi ritrovo con la schiena premuta contro il legno umido del portone di ingresso della villa, abbiamo finito presto di mangiare in quel locale.
"Gli altri potrebbero già essere in casa" lo ammonisco, ma lui mi ignora completamente e si avventa sulle mie labbra. D'istinto schiudo le mie, gli lascio approfondire il bacio. La mano di Josh si allunga oltre il mio corpo, credo che stia tentando di infilare la chiave nella toppa.
Continuiamo a baciarci, la porta si apre lasciandomi entrare all'interno del salone.
"Merda" Josh si stacca di colpo da me, mi volto per cercare di capire dove sia puntato il suo sguardo.
"Non sarebbero dovuti andare in discoteca?" domando non appena mi rendo conto che il resto dei ragazzi sono rimasti alla villa, ma per fortuna sono troppo ubriachi per far caso a noi. Staranno giocando a uno dei soliti giochi alcolici di Quinton, Josh mi fa segno di seguirlo sgattaiolando per le scale superiori.
"Già siete tornati" alza la voce Bryce, anche lui sembra piuttosto alticcio.
"Sì" prende la parola Josh.
"Emma non sta bene, noi andiamo un po' di sopra" non ho idea del perché abbia mentito. Senza lasciarmi il tempo di obbiettare, Josh mi afferra per la mano e mi conduce nella sua stanza al piano superiore.
"Quanta fretta" lo osservo mentre richiude alle sue spalle la porta della sua camera, lui si volta facendo scontrare i suoi occhi azzurri con i miei.
"Ci avrebbero costretto a stare lì sotto e a ubriacarsi, il mio fegato non reggerebbe altro alcol" mi rilasso leggermente non appena sento questa giustificazione, stavo temendo che le sue intenzioni fossero ben altre.
"Oh" mi limito a annuire, lui solleva le mani in segno di resa con un sorrisetto dipinto sulle sue labbra. I miei occhi si soffermano su quella specie di fossette, ai lati della sua bocca, che si formano non appena le sue labbra si incurvano in un sorriso.
Fin da quando sono piccola, ho sognato di avere le fossette. Non ho idea del perché io le abbia sempre volute così tanto.
"Prima o poi voglio sapere qualcosa di te" Josh mi distoglie dai miei pensieri, non so perché le sue parole mi fanno sentire in ansia.
"In che senso?" domando leggermente confusa, spero solo che non voglia sapere nulla riguardo alle mie relazioni passate.
"Non parli molto di te" penso che sia più che evidente che io sia una tipa particolarmente riservata, mi limito a sospirare.
"Non mi piace parlare di me" scrollo le spalle e vado a sedermi sul bordo del suo letto, lui fa lo stesso e si posiziona praticamente attaccato al mio corpo. Si è messo talmente vicino che è impossibile non sfiorarti di striscio.
"Come mai?" indaga lui.
"Perché mi sto sforzando di non vivere nel passato e, per riuscirci, non voglio andare a rivangare vecchi ricordi" sospiro di nuovo, questo è il massimo che posso dirgli.
"Va bene" lui annuisce poco convinto, deve imparare a lasciarmi i miei spazi. Riconosco di essere una persona un po' complicata, ma ancora non mi sento così sicura da potermi fidare di lui e raccontagli ciò che mi ha segnato quando ero solo una ragazzina.
Non che adesso io mi senta adulta, ma ero davvero ancora molto piccola mentalmente quando è successo tutto quella notte. Di sicuro, ciò che mi è capitato, mi ha fatto capire che non c'è del buono in ogni persona. Il mio modo di guardare la gente e di approcciarmi a una persona qualunque è totalmente cambiato, sono diventata diffidente e introversa.
Però da quando sono qui a LA i ragazzi, in particolare Josh e Clary, mi hanno aiutata senza neanche saperlo. Una piccola parte del merito del mio cambiamento dovrei attribuirla anche a Bryce, è l'unico che è a conoscenza di alcuni dettagli che penso proprio che resteranno per sempre oscuri agli altri.
Non voglio pensare a lui adesso.
Forse un'altra persona di cui potrei fidarmi è Clary, ma non so se sarei mai in grado di condividere il mio passato con lei.
Staremo a vedere.
"Hai sempre la testa fra le nuvole" le dita di Josh, calde a contatto con la mia pelle fredda, sfiorano piano il mio braccio. Le sue mani scivolano sulla mia vita, mi attira a sé e mi fa appoggiare con la schiena contro il materasso.
"Hey" ridacchio quando il suo dito tocca piano il mio fianco, in quel punto soffro particolarmente il solletico.
"Oh scusa" sorride di rimando lui, devo ammettere che il suo sorriso è contagioso. Preme delicatamente le sue labbra con le mie, mi porta a schiuderle facendosi strada con la sua lingua. Gli lascio approfondire il bacio, inizia uno scontrarsi incessante delle nostre bocche. Le sue mani si infilano al di sotto della leggera maglietta che indosso, ma le sue dita non salgono oltre i miei fianchi.
Josh ci va piano con me, è molto cauto e non posso che apprezzare questo suo atteggiamento nei miei confronti. Le mie mani si infilano fra i suoi morbidi capelli, non smettiamo di baciarci neanche per un istante.
Avverto le sue dita che scivolano in basso, arrivano all'altezza del primo bottone della chiusura della mia gonna di jeans. Mi irrigidisco di colpo, ma lui sembra capirlo e sposta immediatamente il suo tocco da lì.
Tiro, mentalmente, un sospiro di sollievo.
Ancora non mi sento proprio pronta a fare certe cose con lui, il mio problema credo sia dovuto ai miei traumi passati e non dipenda minimamente dal ragazzo che ho di fronte.
Josh afferra il mio polso, la sua presa è molto delicata sulla mia pelle. Sposta la mia mano sulla patta dei suoi pantaloni, mi blocco per una seconda volta. Non sono io a controllarlo, ma so che il mio corpo non è pronto ad affrontare nuovamente una cosa del genere.
Non riesco, è più forte di me.
"Josh" mormoro, scosto di poco le mie labbra dalle sue in modo tale da interrompere il bacio. Lui mi guarda perplesso, sicuramente starà pensando che io sia un'imbranata.
Non può sapere.
Nessuno sa.
"Tutto okay?" domanda preoccupato lui.
"Non me la sento" sputo tutto d'un fiato, ritiro la mia mano e sposto il mio braccio.
"Tranquilla" sembra averla presa bene, mi lascia un leggero bacio sulla punta del naso.
"Però resti qui stanotte?" domanda facendo gli occhi dolci, non posso proprio dirgli di no.
"Certo" annuisco.
"Vado a cambiarmi" faccio per alzarmi dal letto, ma lui mi trattiene sotto di lui.
"Ti do una mia maglietta" stampa un leggero bacio a stampo sul mio zigomo.
"Okay" annuisco.
Lui si alza dal letto e afferra una t-shirt bianca, la lancia nella mia direzione e io riesco a prenderla al volo.
"Mi giro" lo fa senza che io debba chiederglielo, mi sposto dal suo campo visivo per poter indossare la sua maglietta. Josh è davvero alto, i suoi indumenti mi stanno letteralmente enormi. Osservo l'orlo della su t-shirt mi arriva praticamente a metà coscia.
"Fatto" mi volto e mi rendo conto che Josh è, ancora una volta, preso dal suo cellulare.
"Eh.. cosa?" alza di scatto lo sguardo, sposta immediatamente il suo telefono sul comodino con lo schermo rivolto verso il basso.

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YOU
FanfictionEmma, una ragazza di 18 anni, si trasferisce all'UCLA, il college dei suoi sogni, nel bel mezzo dell'anno. Viene assegnata in stanza con una ragazza, Clary. Scoprirà che questa ragazza è la fidanzata di una famosa star del web. Clary le farà conosc...