L'unica colonna

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<<Vogliamo sentirla>> intervenne una ragazza dai capelli castani corti, bassa e dagli occhi color nocciola. Le altre concordarono con lei.

Henry era qualche banco più avanti a parlare con dei ragazzi <<ci siamo incontrati sull'aereo e poi ci siamo ritrovati a vivere nella stessa casa>> spalancarono gli occhi 

<<Che fortunata>> disse una ragazza bionda

<<Fortunata non direi>>

Anche l'ultima ora passò ed andammo tutti ad una pizzeria non troppo lontana i cui proprietari erano i genitori di un ragazzo.

Più o meno ci eravamo conosciuti a scuola ma per sicurezza fecero un giro di nomi. Giulia, la ragazza dai capelli neri si alzò in piedi e girando per i tavoli cominciò ad indicare i nostri compagni dicendo i nomi <<Alessio, Alessandro, Christian, Jace, Riccardo, Matteo, Giulio, Eva, Erika, Jessica, Aurora, Marta, Maria, Erick, Daphne, Sara. Mancano Dean e Logan ma sono ancora in vacanza>> concluse.

Non pensavo che potessero esserci dei nomi simili ma non era tanto un problema.

Parlammo e mangiammo pizza tutto il pomeriggio e verso le 17 tornammo tutti a casa. Non posso certo dire di aver avuto sfortuna: sembrano tutti simpatici ma...

<<E' andato bene il primo giorno di scuola?>> chiesero all'unisono i 4 adulti  mettendosi poi a ridere

<<Si, è andato bene>> risposi lasciando lo zaino, Jonathan mi fece segno di avvicinarmi e così feci.

<<Aveva detto di dartelo>> da dietro la schiena fece comparire un CD e io capii. In quel momento volevo piangere e volevo ridere contemporaneamente.

Sorrisi, sorrisi davvero. Quanto tempo era rimasta nascosto quel sorriso, solo una persona poteva tirarlo fuori e lo aveva fatto, anche se indirettamente e non c'era traccia di tristezza o dolore sul mio volto come non succedeva da tempo <<grazie>> dissi quasi in un sussurro prendendo con delicatezza il disco, quasi avessi paura si rompesse.

Ero in camera mia; avevo dovuto aspettare dopo cena per recarmici e ormai erano le 22 passate. E' davvero difficile sfuggire a loro 5.

Presi il laptop e mi sedetti sul letto. Inserii il cd e in mezzo secondo avviai il video 

<<Ciao cucciola>> misi una mano davanti alla bocca cercando di trattenere le lacrime <<non so perché sto girando questo video. Cioè, lo so ma vorrei non accadesse, perché lo sai quanto posso essere egoista, anzi, lo sono e non voglio perderti. Non voglio lasciarti da sola ma se lo stai guardando allora non ci sono più e lo so che è difficile. Sono insostituibile>> rise e anch'io feci un mezzo sorriso. <<ma ricordati che ti voglio sempre bene>> disse con serietà <<e quando avrai bisogno davvero ma davvero tanto bisogno di me allora sai come devi fare perché io sia lì con te. Io te l'ho insegnato per un motivo>> sorrise <<ora sarai sicuramente in Italia perché lo sapevo che non saresti mai andata in Francia senza di me. Ti ho lasciato un regalo per il tuo 18esimo compleanno ed è la cosa più bella del mondo, te lo assicuro>> una lacrima mi solcò il viso <<ora, invece...>> prese la chitarra <<ti canterò una canzone e tu, per favore, cantala con me guardando le stelle. Se non lo farai, io lo saprò, perché sono diventato il tuo angelo custode e sono sopra una stella a guardarti da lontano>> non piangeva mai, non avevo mai visto neanche una lacrima sul suo volto ma, in quel video, era quasi impossibile non notare i suoi occhi lucidi. 

Alzai il volume e mi affacciai alla finestra aperta 

<<What would I do without your smart mouth

Drawing me in, and you kicking me out
You got my head spinning, no kidding, I can't pin you down
What's going on in that beautiful mind
I'm on your magical mystery ride
And I'm so dizzy, don't know what hit me, but I'll be alright

My head's underwater
But I'm breathing fine
You're crazy and I'm out of my mind

'Cause all all all

'Cause all of me
Loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me
I'll give my all to you...>> da quanto non cantavo?

Avevo quasi dimenticato come fosse la mia voce e, la sua...la sua era come me la ricordavo. L'avevo tatuata nelle mente e incisa sul cuore e la custodirò come se fosse un bene prezioso, perché per me lo è. Custodirò il suo ricordo dentro di me e non se ne andrà mai, è indelebile sulla mia anima.

Mentre cantavo, sapevo che loro ascoltavano come sapevo che Henry, dall'altra parte della porta, sperava che io non stessi piangendo.

Piangevo, ma non erano solo gli occhi. Il mio cuore piangeva ed è mille volte peggio. Perché quando ti tolgono l'unica colonna che avevi, ti accorgi che la struttura non sta più in piedi...

Una &quot;storia a metà&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora