"Abbiamo un problema" dissi creando un contatto telepatico con tutti.
"Sono armati?" chiese preoccupato Dean mentre Elisa e Carla mi afferravano le mani per sicurezza.
"No, ci hanno inquadrate degli uomini. Amici del ragazzo o compratori, poco importa" continuai io.
"Possiamo stordirli io e Dean?" chiese Marco ma Carla si affrettò ad avvertirli della loro statura.
"Passiamo al piano B?" propose Elisa.
"Non abbiamo un piano B" le ricordò Jess scuotendo la testa esasperato dalla situazione.
"Non possiamo evacuare e prenderli?" propose Ares.
"Ares ha ragione ma dovrà farlo Anne" ci avvertì.
Interruppi il contatto e salii sul tavolo del bar della discoteca sotto gli occhi confusi dei baristi. Chiusi gli occhi e presi un respiro <<silenzio>> bisbigliai e improvvisamente, la musica e le innumerevoli voci, si spensero <<uscite>> continuai con lo stesso tono di voce e la discoteca iniziò a svuotarsi.
I colpevoli, come li chiamavamo, provarono a scappare ma alzai una mano e si immobilizzarono sul posto.
Cominciavo a sentire caldo e non sapevo se era per l'atmosfera di quel locale o per i poteri.
Quando finalmente, furono usciti tutti, abbassai la mano scendendo dal balcone.
Erano in 10 contro di noi ma non sarebbe stato un grande problema.
Il ragazzo fece segno agli uomini di stare fermi, teneva i nervi saldi. Si avvicinò a Jess ed Ares <<non mi sembra di conoscervi>> disse continuando a squadrarli mentre noi ci avvicinavamo a loro <<ma credo sappiate troppo>> fece un segno ai suoi uomini <<quasi mi dispiace dover mettere fine alla vita di dei bambini>>.
<<Bambini vai a dirlo a qualcun'altro>> esclamò Dean sbuffando, il ragazzo rise per poi tornare serio <<abbassa la cresta fagiolo>>
<<Posso faro fuori?>> chiese retoricamente a Jess ma lui scosse la testa anche se avrebbe tanto voluto farlo lui.
<<Non so voi ma io sono stanca, finiamo e andiamo a casa>> mi lamentai avanzando e il ragazzo rise di nuovo, ma così tanto che gli vennero le lacrime agli occhi.
Feci comparire delle manette <<non sono solita usarle ma se continui così ti toglierò questo privilegio>> lui continuò a ridere.
<<Dai finiteli voi>> disse trattenendosi dal rider ancora.
<<E no!>> sbottò Ares <<adesso basta! la notte è lunga o come volete ma io voglio passarla dormendo>> il ragazzo si avvicinò di nuovo <<impara a stare al tuo posto>> disse prima di girarsi per continuare le trattative con il suo compare quando lo sentii.
Sentii la rabbia, ma non era la mia. Mi misi davanti a lui <<non farlo>> scandii bene le parole, ma la rabbia aumentava soltanto e dei pensieri omicidi nella sua testa erano indirizzati a quel ragazzo <<Ares>> non mi ascoltava <<Ares!>> gli tirai uno schiaffo e lui sembrò riprendersi.
Mi girai verso i tipi e alzai una mano, chiusi gli occhi per concentrarmi cercando di non pensare alla mia temperatura che continuava ad alzarsi, tutti andarono a sbattere contro le pareti della discoteca <<datti un pugno>> sussurrai rivolta al ragazzo, vidi le sue pupille farsi poco più scure e si diede un pugno in pieno viso.
Lasciammo i malviventi nelle mani degli agenti e tornammo nel vicolo di prima, non ero certa di riuscirci ma detestavo stare male e ancor di più mostrarlo quindi mi sforzai e in un attimo ci trovammo nel salotto di casa dove Charlotte guardava la tv ridendo.
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Una "storia a metà"
FantasíaATTENZIONE! Ho scritto questa storia tempo fa e ci sono diversi errori e alcune incoerenza (modo gentile per dire che fondamentalmente fa schifo) , quindi ho deciso di non continuarla. Lascerò questa storia qui intatta perché mi ci sono affezionata...