Quella in trappola

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"E' davanti a te e tu parli con me?!" lo sgridai 

"Smettila di urlarmi come una gallina!" mi urlò a sua volta

"Non guardarlo per nessun motivo negli occhi" dissi ri-acquisendo la solita voce calma, prima di sforzarmi per usare i suoi occhi e vedere mio fratello intento a parlare animatamente con un uomo alto dai capelli neri e le spalle larghe. Non riuscivo a vederlo bene ma era sulla quarantina probabilmente.

"Ci sei?" si vedeva bene che non aveva mai fatto un singolo allenamento se non sapeva neanche il cambio del colore degli occhi.

"Ci sono, ora girati ed esci da quel corridoio" ordinai ferrea. Mio "fratello" non sapeva esattamente il triangolo dei colori ma nel caso si fosse accorto di qualcosa io non avrei potuto fare niente e Spy non sapeva come cancellargli uno specifico ricordo.

Lo vidi girarsi per uscire quando, con la fortuna che mi trovavo, mio fratello lo chiamò e Spy si rigirò verso di lui con lo sguardo basso.

"Respira" dissi con voce cauta e lui lo fece "mantieni il controllo" continuai con lo stesso tono di voce "non accelerare il battito cardiaco"

"Vallo a dire al cuore di non accelerare, mica a me" disse con tono nervoso

"Non mi rimane nient'altro" dissi sospirando e interrompendo il contatto per poi fare una cosa che non facevo da mesi. 

In un attimo mi trovai di fianco a lui "fisicamente". La differenza rispetto a quando lo facevo per andare a casa era che solo lui poteva vedermi e non ero trasparente.

Era più impegnativo da fare e non sapevo quanto sarebbe durato ma i suoi occhi erano normali quindi tirai un sospiro di sollievo.

<<Ragazzino, vai a chiamare il capo che questo negligente non mi ascolta>> esclamò con il suo solito fare arrogante

<<Le ho già detto più volte che ora è in riunione e ha detto che non vuole essere disturbato>> disse l'uomo con voce ambigua. Probabilmente era il braccio destro del "capo" come lo chiamavano.

<<Se il signor Truwn dice che il capo non dev'essere disturbato non sarò certo io a contraddirlo>> rispose Spy con tono calmo ma allo stesso tempo distaccato e freddo.

Mio fratello fece un verso di rabbia incamminandosi verso l'altra parte del corridoio per poi girare l'angolo.

<<Tuo padre ha detto che non ci sarà a cena>> disse l'uomo dai capelli neri e subito dopo si allontanò anche lui.

Spy, dopo essersi accertato che l'uomo se ne fosse andato, si girò verso di me e restò a fissarmi sconcertato mentre io lo guardavo a mia volta indifferente <<porti le lenti a contatto?>> chiese ad un tratto

<<No>> risposi secca 

<<Quando ci simo visti la prima volta avevi gli occhi grigi>> in quel momento mi chiesi perché i ragazzi fossero fissati con i miei occhi ma sorpassai la cosa e risposi.

<<Il triangolo dei colori>> vedendo il ragazzo inclinare la testa continuai la spiegazione <<lo abbiamo chiamato così, cioè, l'ho chiamato così io perché il nome era troppo lungo>> feci una pausa <<quando tu crei un contatto con me o con qualsiasi altra persona telepaticamente, gli occhi ti diventano verdi, ci sono altri motivi per cui potrebbero diventarlo ma è la situazione più frequente>> vidi il suo sguardo attento alla mia spiegazione e continuai 

<<Se sei completamente tranquillo e in pace con i poteri, gli occhi si sfumeranno con l'azzurro, almeno è così per me>> lo guardai più attentamente negli occhi per poi constatare che non sarebbe stata la stessa cosa per lui <<per te credo che andranno in sfumatura sul grigio>> finii

Una &quot;storia a metà&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora