Obbligo o verità

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Alla fine ci aiutammo a fare i compiti, o meglio, si aiutarono, perché io li avevo già fatti. Intanto io disegnavo, perché mi rilassava. Abbandonavo sulla carta i miei problemi per tenerli insieme e risolverli come tappe, come se io fossi una guida turistica alle prime armi passante per i vari luoghi per la prima volta. Li conoscevo si, ma non ci ero mai passata.

Negli ultimi giorni la mia testa si riempiva sempre più di dubbi. Avevo davvero abbandonato le uniche persone che mi avevano fatto da famiglia?

I miei genitori mi avevano davvero abbandonata al mio destino? Erano scomparsi, dissolti come il sole d'inverno. Forse lavoravano così tanto da non ricordarsi di me.

Volevo tornare indietro. Volevo tornare a quando mi teneva la mano perché i miei non potevano. Volevo tornare a quando tiravo pugni al sacco da box senza avere davvero un scopo. Volevo capire perché io fossi così importante per persone che neanche mi avevano mai vista.

Volevo sapere qual'era il mio posto in un mondo così crudele. Con persone senza cuore, senza emozioni precise. Sceglievano una cosa e 3 secondi dopo avevano già cambiato idea. 

Forse dovevo morire io al suo posto. Dovevo morire io perché le colonne stanno su anche quando cade la struttura.

<<Elisa! Ma ci sei?>> chiese ridendo Giulia riportandomi con i piedi per terra

<<Si, ero sovrappensiero>> risposi guardandola

Ormai era quasi sera e loro avevano, finalmente, finito i compiti.

<<Dicevo che potevamo giocare a obbligo o verità>> propose Giulia e io annuii. Non era uno dei miei giochi preferiti ma forse smettevo di auto-lesionarmi emotivamente.

<<Comincio io>> esclamò sicura Erika <<Jace>> disse dopo aver pensato un po' <<obbligo o verità?>> stavano tutti sulle spine come se da un momento all'altro potessero uscire i segreti più nascosti 

<<Verità>> si sa che la maggior parte delle persone sceglie verità

<<E' vero che in 3 media hai attivato l'anti-incendio per saltare l'interrogazione?>> chiese dopo un attimo di riflessione

<<Si, ma vi assicuro che mi hanno ringraziato quasi tutti>> si misero a ridere <<allora...Giulia>> la tensione si tagliava col coltello <<obbligo o verità?>> Giulia era imprevedibile. Se ti aspettavi che dicesse o facesse una cosa lei diceva o faceva quella opposta ma per me non era un segreto che avrebbe scelto obbligo proprio perché si aspettavano dicesse verità

<<Obbligo>> appunto

<<Chiama crush e digli tutto>> Giulia lo fulminò <<è dall'anno scorso che ti lamenti ora glielo dici>> si giustificò. 

Giulia si alzò <<fallo qui>> si risedette sbuffando e prese il telefono dalla tasca dei pantaloni.

Jace sorrideva soddisfatto mentre Erika ed Henry erano ansiosi di sapere chi fosse anche se, Erika, un'idea se l'era già fatta.

Giulia compose il numero e si sentirono gli squilli rimbombare nella stanza silenziosa, poco dopo il nostro compagno di classe rispose <<Hey>> disse Giulia

<<Metti il viva voce>> bisbigliò Henry. 

Con un riluttanza mise il viva voce <<sei andata con Jace e gli altri in campagna alla fine?>> chiese la voce inconfondibile di Matteo.

<<Si, perché?>> Henry e Jace stavano ridendo e io avevo una gran voglia di prenderli a schiaffi ma mi trattenni

<<Avevi detto che non eri sicura per tuo fratello>> spiegò

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