Capitolo 7

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Pov's Katsuki

La calma in quel momento era la protagonista in quella radura.
La vecchia mi stava accanto in totale silenzio, difronte a me c'era capelli di merda che abbracciava la strega, lo scotch era con il suo drago e infine pikachu tartassava di domande e di attenzioni il morto di sonno.
Io potevo sembrare tranquillo, ma dentro di me ero nervoso.
Avrei rivisto dopo più di dieci anni il broccolo.
I ricordi di quando lo vidi per la prima volta mi tornarono in mente.
Avevo all'incirca quattro anni, e la vecchia mi aveva costretto a fare visita a questa sua amica, che aveva partorito da poco.
Arrivati al villaggio mi ero appisolato accanto alla culla del piccolo.
Da quel giorno ero tornato spesso in quel posto, tanto spesso dà considerarlo come una seconda casa.
Ma una volta compiuti i sette anni, avevo instaurato il legame con il mio drago e tra allenamenti e tra le ronde non andai più a fargli visita.
Però le ultime visite in quel villaggio erano ben impresse nella mia mente.
Ricordo che ogni volta che varcavo l'entrata di quel villaggio un piccolo cespuglio si attaccava a me e non mi lasciava più andare.
Mi seguiva sempre e voleva giocare sempre con me.
Venni riportato alla realtà da un ruggito poco lontano e mi preparai a rivedere quegli occhi, che mi incantavano con quel verde smeraldo così limpido e luminoso.
Spuntarono dal nulla e con una calma assurda.
Senza rendermene conto, iniziai a trattenere il fiato.
Ripresi a respirare solo quando i suoi piedi toccarono la terra.

Pov's Izuku

Mi svegliai senza essere stordito o desideroso.
Questo significava che il calore era passato, quindi sarei tornato al villaggio entro stasera, ora dovevo aspettare Masaru e il suo drago.
Mi alzai e iniziai a sistemare le coperte.
Uscì fuori a prendere una boccata d'aria pura.
Ripensai alle giornate passate e devo dire che erano state abbastanza traumatiche.
I miei sogni erano stati disturbati da continui incubi.
E lo stare da solo in una grotta non ha aiutato per nulla.
Rientrai nella grotta per prendere degli indumenti puliti e mi incamminai verso il ruscello.
Dopo essermi rinfrescato, mi vestii e tornai alla grotta.
Dopo due ore arrivò Masaru.
Caricammo le sacche sul drago e ripartimmo.
Il ruggito del drago mi svegliò dal mio stato di trance.
In lontananza si intravedeva il villaggio, finalmente eravamo quasi arrivati al villaggio.
Giunti nella radura, Masaru scese per primo e dopodiché mi aiutò a scendere.
Mi ritrovai subito circondato da persone, tra cui c'erano Shinso, Mitsuki e un ragazzo dall'odore familiare.
Lo guardai bene e mi resi conto della somiglianza con Mitsuki.
Ma prima che potessi parlare o fare qualcosa, un ragazzo con i capelli rossi si avvicinò a me.
??: ciao, sono Eijiro Kirishima, tu sei?
Dall'odore sembrava un'Alpha.
Izuku: c-ciao s-sono Iz-Izuku Mido-Midoriya.
In quel momento il ragazzo con l'odore familiare parlò.
Ragazzo: capelli di merda, smettila di stare attaccato così alle persone che non conosci.
Mitsuki: ahahah, bentornato Izuku, com'è andata?
Izuku: buongiorno Mitsuki, tutto bene.
Le rivolsi un grande sorriso.
E poi mi concentrai su Shinso.
Izuku: ehi Shin, come va?
Shinso mi affiancò velocemente.
Shinso: tutto bene Izu, tutto bene.
Notai altre persone.
Una ragazza dai capelli rosa che aveva lo stesso odore di gerbera e arancia di Kirishima, quindi credo sia la sua compagna.
Un ragazzo con i capelli neri che sapeva di menta e anguria.
E infine un ragazzo biondo che sapeva di limone e miele, che mi guardava male.
Mitsuki: ehi bambocci, presentatevi.
Ragazza: ciao, sono Mina Ashido, strega e compagna di Kirishima.
Avevo ragione.
Ragazzo: ciao sono Hanta Sero.
Che ragazzo solare e gentile.
Ragazzo: Denki Kaminari.
Wow, che freddezza.
Izuku: ciao a tutti.
Mitsuki: e questo è mio figlio Katsuki, ma forse te lo ricordi.
Katsuki? A pensarci bene conoscevo un ragazzo con quel nome, quando ero piccolo giocavo con un ragazzino più grande di me con quel nome, ma all'epoca per me era difficile pronunciare un nome così, così tanto difficile che cominciai a chiamarlo con un soprannome, ma qual'era quel soprannome?
Katsu-chan? No.
Ka-chan? No neanche questo.
Oh, ma certo!!
Kacchan.
Izuku: K-Ka-Kacchan?
Lo vidi alzare lo sguardo su di me, e sorridere?
Non che quello rientrava nella categoria dei sorrisi.
Kacchan: ciao Deku, da quanto tempo.
Non mi resi conto di nulla. Il mio corpo si era mosso da solo. Prima ero in piedi tra Mitsuki e Shinso, e subito dopo ero tra le braccia di un sorpreso e incredulo Kacchan, che dopo un po' mi abbracciò.
Mitsuki: ma quanto siete carini, cioè quella testa di rapa di mio figlio no, ma tu Izuku sei così carino.
Mi staccai dall'abbraccio, rendendomi pienamente conto di cosa avevo fatto e diventai un peperone.
Imbarazzato abbassai la testa e poi sentì prima la risata di Mitsuki, poi quella di Masaru e infine quella di Kacchan.
Masaru: non è cambiato nulla, vero cara?
Mitsuki: esatto tesoro.
Ma non ero sicuro che avessero detto questo, perché ero completamente incantato dalla risata di Kacchan.

Beautiful place -Omegaverse- Presto in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora