Cala un silenzio improvviso in tutta la sala. I due fratelli appena arrivati rimangono immobili in piedi. Poi Ubbe sfoggia un piccolo sorriso ironico <<Ciao fratellino>>
Agitata mi volto a guardare Ivar. Non so quali fossero i suoi piani, ma sono certa che non prevedevano che questo accadesse. Per qualche ragione so che Ivar non voleva vedere i suoi fratelli. E adesso che sono spuntati all'improvviso il suo volto si è indurito. Sta sfoggiando la fredda maschera per il quale è da tutti temuto. Che strano, solo ora mi rendo conto che non me non la indossa mai. Non piú, almeno.Scaccio via il pensiero e continuo a guardarlo, temendo la sua reazione, Il suo sguardo saetta velocemente tra le due figure in piedi, per poi ricadere al suo fianco, sul costruttore di navi. Non riesco a vedere la sua espressione da dove mi trovo, ma sono sicura che non deve essere affatto amichevole nei confronti. <<Sei stato tu??>> Floki, con aria colpevole alza le spalle, e gli sussurra qualcosa all'orecchio. Tutta la stanza rimane in un silenzio carico di attesa per qualche secondo, poi Ivar annuisce lentamente e il padrone di casa si alza e con la sua andatura cadenzata raggiunge i due ultimi arrivati. <<Che ci fate ancora in piedi canaglie? Venite a prendere da bere!>>
E così, in un attimo, la tensione si allevia e tutti i presenti riprendono a chiacchierare e bere allegramente. Tutti eccetto Ivar, che nonostante stia sorridendo è rimasto rigidamente fermo, con la mascella serrata e lo sguardo glaciale. Spero proprio che non litighino. Ho abbastanza ansia senza che si aggiungano le lotte tra fratelli e il cattivo umore di Ivar.
All'improvviso sento una mano posarsi sulla mia spalla e sobbalzo. Cloe. La guardo interrogativa e lei ricambia con un'occhiata stizzita, indicandomi il falò al centro, dove ora sono sedute tutte le persone che conosco nella stanza. Anche Elga si è andata a sistemare accanto a Floki. Come ho fatto a non accorgermene? Oggi sto davvero tra le nuvole. <<Eilà?>> Mi richiama ancora una volta Cloe. <<Cosa??>> <<Devi andare a servire da bere ad Ivar. Sei la sua schiava, ricordi?>> Sospiro e mi alzo, ignorando il tono scocciato della ragazza. È sempre stato così, tra me e Cloe. Io che non capisco niente di quest'epoca e lei che mi prende per una nullafacente. Mi ha fatto davvero passare un sacco di guai con Sami... E questo mi fa ricordare: Hanna. Devo scoprire se sta bene.
La fastidiosa sensazione di angoscia che avverto non fa che aumentare quando vado a sedermi attorno al falò, vicino ad Ivar. Sovrappensiero gli verso da bere, e poi mi metto a fissare le fiamme. È solo dopo un po' che mi rendo effettivamente conto della conversazione attorno a me.<<Perchè siete venuti fin qui?>> Ivar è infastidito, come al solito. <<Ci sei mancato! Che domande..>> Ubbe ridacchia, fa una pausa per bere, poi riprende, stringendo gli occhi: <<La vera domanda, caro fratello, è perchè tu sei venuto qui? Cos'è, la tua casa non ti basta più?>> Ivar alza gli occhi al cielo, ma poi sorride, guardando verso il basso.
<<Sai benissimo perchè sono qui e non lì.>> Prende un sorso dal calice, e poi passa a turno lo sguardo su entrambi fratelli, con aria provocatoria. <<Prossima domanda?>> <<Dove sei stato?>> è Hvitserk a parlare, e per la prima volta da quando è arrivato mi permetto di guardarlo bene. Non è cambiato molto da quando l'ho visto l'ultima volta. Ha gli stessi occhi dolci, i capelli lunghi che gli incorniciano il volto illuminato dalle fiamme del falò. Si fa strada nel mio petto un sentimento di tenerezza nei suoi confronti. Sin da quando ci siamo conosciuti non so perchè, ma sento di potermi fidare di lui.
E poi un pensiero improvviso mi attraversa la mente. Hanna. Lui la conosce. Lui mi aiuterebbe. <<Non sono affari vostri..>> Ritorno a contatto con la realtà solo grazie alla voce profonda e bellica di Ivar, al mio fianco. E noto Hvitserk che mi fissa con un leggero sorriso e accorgendomi di essere rimasta con lo sguardo imbambolato su di lui forse un po'troppo a lungo. Che figuraccia!
Arrossisco, fissando le fiamme, mentre mi maledico mentalmente. <<Ivar..>> Ubbe sembra preoccupato, e ha ottime ragioni. Ancora una volta mi chiedo qualche sia la famosa missione di Ivar,
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𝑇ℎ𝑒 𝐵𝑜𝑛𝑒𝑙𝑒𝑠𝑠'𝑠𝑙𝑎𝑣𝑒 // 𝐼𝑣𝑎𝑟 𝑇ℎ𝑒 𝐵𝑜𝑛𝑒𝑙𝑒𝑠𝑠
FantasyAlice è una normale sedicenne del ventunesimo secolo quando si ritrova, all'improvviso, a viaggiare indietro nel tempo fino ad arrivare all'epoca dei Vichinghi. Lì, scossa e confusa più che mai, viene accidentalmente scambiata per una schiava, finen...