Audrey
-Terra chiama Audrey Miller- Vince mi sventola una mano di fronte agli occhi, facendomi sobbalzare -Mi stavi ascoltando?-
-Oh, ehm...sì- sospiro -Scusami ero distratta, stavi dicendo?-
-È dalla festa che continui ad avere la testa tra le nuvole... è successo qualcosa?- interviene Helen, osservandomi con un'espressione preoccupata.
-No, sono solo molto in pensiero per la scuola...- scuoto la testa e sposto lo sguardo dai miei amici, concentrandomi su un punto qualsiasi del tavolo della mensa.
Probabilmente si vede lontano un miglio che sto mentendo, ma Helen e Vince decidono di non farmelo notare, reggendomi il gioco.
-Tesoro, dovresti pensare un po' di meno alla scuola. Hai bisogno di vivere la tua adolescenza in modo spensierato! Ed è per questo motivo che stasera verrai alla partita con me ed Helen- Vince mi sorride incoraggiante.
Alla faccia del reggermi il gioco! Io questo lo chiamo "approfittarsene".
Possibile che sia già venerdì? È già passata una settimana dalla festa? Mi sembra che siano passati a malapena due giorni.
Faccio una smorfia. Sono sul punto di non accettare, ma lo sguardo di Vince mi fa cambiare idea repentinamente -Verrò-
Vince sarebbe addirittura capace di venire sotto casa mia e di trascinarmi alla partita in pigiama, pur di farmi uscire di casa.
Sorride compiaciuto- E verrai anche alla festa del dopo partita-
Scuoto freneticamente la testa -No, assolutamente no. Non dopo l'ultima volta-
-Non mi sembra che sia successo nulla di grave, sabato scorso- mi fa notare Helen.
-Devo forse ricordarti che mi avete praticamente abbandonata alla festa?- li rimprovero in tono severo.
-Suvvia, non fare la melodrammatica! - Vince rotea gli occhi al cielo -Ti divertirai seriamente questa volta. E prometto che non mi allontanerò da te nemmeno per un attimo-
Sono ancora titubante, ma mi basta spostare lo sguardo da Helen a Vince per capire che non accetteranno un no come risposta.
Annuisco -E va bene...-
Esultano entrambi, per poi iniziare a parlare dell'imminente verifica di fisica che dovremo sostenere la prossima settimana.
Li ascolto a malapena, persa come sono tra i miei pensieri.
Tento di autoconvincermi che nulla potrà andare storto, ma da quando è tornato Bryan ho smesso di crederci. Quando si tratta di lui, non c'è nulla che vada per il verso giusto.
È inutile anche che speri che non si presenti alla festa: dopotutto fa parte della squadra di football, la festa è dedicata completamente alla loro possibile vittoria.
Sospiro rassegnata mentre ritorno a prestare attenzione all'animata conversazione tra i miei due amici.
---
-Cinque minuti ed inizia il quarto tempo!- esclama il coach Johnson dal campo.
Urla talmente forte che lo si sente dalle tribune.
Mi tappo le orecchie per prevenire le urla di acclamazione dei miei compagni, che per l'appunto esultano non appena la squadra della nostra scuola rientra in campo.
La partita rincomincia e distolgo lo sguardo, impressionata dalla forza e dalla violenza con cui gli avversari si scagliano gli uni contro gli altri.
STAI LEGGENDO
Che cosa potrebbe mai andare storto?
RomanceLa storia di un'amicizia che si ricostruisce. La storia della nascita di un amore inimmaginabile e sorprendente. Audrey Miller, una ragazza piuttosto riservata ma al contempo vogliosa di fare nuove amicizie, vive in un piccolo appartamento a Brookly...