Audrey
-Sai che tra esattamente una settimana è Halloween?- mi chiede Helen, mentre io sono indaffarata a perlustrare l'armadio.
-Che?- chiedo, sollevando lo sguardo sullo schermo del computer.
-Tra sei giorni, per essere ancor più precisa. Halloween cadrà di lunedì- fa una smorfia -Che ironia: il giorno più cupo e inquietante dell'anno che cade di lunedì, il giorno più brutto della settimana-
-Non che cambi molto dagli altri giorni- dico, ridacchiando -Avevi qualche programma?- poso nuovamente lo sguardo su un vestito nero, ma lo scarto immediatamente.
-In realtà Colton mi aveva accennato ad una sorta di festa, ma non credo che ci andremo. Dopotutto è lunedì, e la festa la organizza Nathan-
Mi fermo sentendo il suo nome, ma poi scuoto la testa e rinsavisco. Non posso rabbrividire solo sentendolo nominare, ormai so per certo che Bryan e Jason si sono lasciati questa storia alle spalle.
Poi però mi viene in mente la discussione che aveva intrattenuto con Colton tramite sguardi qualche settimana fa, e la sua improvvisa amicizia con Nathan dimostrata poi dalla loro reciproca compagnia alla festa.
C'è qualcosa che non mi torna. Devo assolutamente fare chiarezza, interrogando Bryan. Non che mi preoccupi più di tanto ora come ora, ma conoscendomi tra nemmeno un giorno inizierò a farmi paranoie che non esistono e rovinerò il legame che sembra essersi ristabilito tra di noi. Meglio prevenire che curare, come dice sempre il saggio Vince.
-Ci sei?- mi chiede Helen, sventolando una mano di fronte allo schermo.
-Sì, ero solo indecisa su quali vestiti indossare-
-Ti ha detto dove ti porta?-
-No, è questo il problema! E arriverà tra...- lancio un'occhiata all'orologio appeso al muro -Meno di un'ora e mezza!-
-Punta su qualcosa di semplice, ma non troppo da... barbona, ecco-
-Farei invidia a Joe, se mi vestissi da barbona. Potremmo organizzare una sorta di sfilata sulla strada- dico mentre raccatto dai fondi polverosi dell'armadio una maglia aderente nera. Poi la abbino ad una gonna dello stesso colore che arriva al ginocchio e faccio una piroetta.
-Wow, lo farai rimanere secco!- esclama Helen, mentre Colton fa il suo ingresso nella sua stanza.
-Stai davvero bene- mi sorride, mentre posa entrambe le mani sulle spalle di Helen.
Arrossisco e lo ringrazio -Ci sentiamo dopo-
-Aggiornami!-
-Lo farò- la rassicuro, mentre sorrido.
-Se entro mezzanotte non mi farai sapere com'è andata, giuro che prendo l'auto e vengo da te- mi minaccia, puntandomi l'indice contro.
Scoppio a ridere mentre sposto il mouse sulla cornetta rossa per chiudere la chiamata-Va bene, a dopo-
Mi faccio una doccia veloce, concedendomi del tempo in più per truccarmi con un po' più di attenzione. Le due passate di mascara che solitamente applico, mi appaiono stranamente inadeguate ed insufficienti.
Mi passo un rossetto abbastanza scuro sulle labbra, arriccio i capelli e mi traccio una riga di eye-liner, insolitamente dritta e sottile.
Quando esco dalla stanza, per poco non spicco un salto di tre metri quando sento la mamma cacciare un urlo di gioia.
-Oh Dio!- si porta una mano al cuore, mentre con l'altra si asciuga una lacrima inesistente con gesti plateali.
-Mi hai fatto prendere un colpo!- esclamo, ridacchiando.
STAI LEGGENDO
Che cosa potrebbe mai andare storto?
RomanceLa storia di un'amicizia che si ricostruisce. La storia della nascita di un amore inimmaginabile e sorprendente. Audrey Miller, una ragazza piuttosto riservata ma al contempo vogliosa di fare nuove amicizie, vive in un piccolo appartamento a Brookly...