Capitolo 26

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Audrey

-E il 4 Luglio 1776 venne approvata la Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America...- la professoressa si umetta l'indice con la lingua prima di afferrare la pagina del libro di storia americana e cambiarla, per poi ricominciare a parlare con tono monocorde.

Devo ammetterlo: sto faticando a tenere gli occhi aperti. Forse perché ho dormito poco e niente stanotte, presa com'ero dalla serie televisiva che stavo guardando, forse perché è l'ultima ora del venerdì ed il mio cervello è già entrato nella modalità vacanze.

Aggiungiamoci il fatto che tra meno di una settimana la scuola finirà per le brevi vacanze in vista del Ringraziamento, e addio: la mia testa non riesce a rivolgere neanche un misero pensiero alla scuola in questo momento.   

Mi sembra doveroso citare anche l'esilarante evento di stamattina, che continua a balenarmi in mente, distraendomi, avvenuto quando Bryan si è offerto di portarmi a scuola in auto.

Appena ha suonato il campanello sono uscita con calma, ma lui mi ha incitata a darmi una sbrigata. Inizialmente non ne capivo il motivo, poi ad illuminarmi la lampadina sopra alla testa è stata la voce stentorea di Jason che gridava a pieni polmoni il nome di Bryan, accostandolo a diverse imprecazioni e richieste di restituirgli la chiave della macchina.

Sono dovuta scendere in fretta e furia dalle scale, con ancora metà della giacca a penzoloni su un fianco e lo zaino in bilico su una sola spalla: un risveglio ottimo per una ragazza che avrà dormito sì e no quattro ore.

Ah, ma è tutta colpa di "New Girl" e della mia passione per le serie tv leggere e divertenti.

Al solo pensiero di una me mezza addormentata, con due profonde occhiaie che arranca per star dietro al proprio vicino di casa che cerca di sfuggire alla furia del fratello, mi scappa un sorriso.

Quest'ultimo si amplia ancor di più quando mi ritrovo a pensare proprio a Bryan.

E' passata circa una settimana dalla nostra uscita improvvisata, che si è conclusa con Bryan stravaccato su di me a russare dopo essersi sorbito ben due ore di film fantascientifici che avevo fatto partire sul computer.

Infatti, dopo essere rimasti per una ventina di minuti fuori dal ristorante a chiacchierare degli argomenti più disparati e bizzarri, siamo tornati a casa ed il nostro discorso contorto è finito proprio sulla fantascienza, infine sui film.

Allora gli ho proposto di rimanere a guardarne uno ma, come è ben deducibile, diciamo che il numero è un po'... aumentato. E Bryan si è addormentato con la testa sul mio grembo ed un braccio avvolto attorno alla mia vita.

Nel vederlo con un'espressione pacifica, quasi beata, gli occhi chiusi, un accenno di sorriso sulle labbra e dei ciuffi scuri a ricadergli sulla fronte, ho sentito lo stomaco contorcersi.

Gli ho posato un dolce bacio sulla fronte prima di cercare di sfilarmi da sotto di lui per mettermi più comoda.

Ma sembrava fatto di piombo ed ogni tentativo è stato vano. 

Allora mi sono arresa ed il mattino dopo mi sono risvegliata praticamente attorcigliata a lui: le nostre gambe erano incrociate, la mia schiena aderiva al suo petto a cui lui mi teneva ben ancorata con il suo braccio possente.

Nella mia testa affiora l'immagine di noi due sul divano, e sento le mie guance andare in fiamme.

La verità è che mi fa ancora troppo strano tutto quel che sta succedendo tra me e Bryan, è come se non riuscissi a realizzare appieno.

Ma tutto questo è reale, e me lo conferma il fatto che, dopo la campanella che segna la fine della lezione, ritrovo Bryan ad attendermi fuori dalla porta dell'aula, il quale mi accoglie con un dolce bacio a fior di labbra.

Che cosa potrebbe mai andare storto?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora